—■ 1586 Cristoforo, di Campo fino al 1589. — 1590 Andrea Malfatti di Brentonico. — 1598 Cristoforo di Campo Clesio. — tóoi Pietro Alessandrini di Trento. — lóo3 Pietro Pilati di Trento. — lóoó Orlandino Rolandini di Mantova. —'1607 e 1608 Alessandro de Alberti di Trento. — lóto e 1612 Sagromoro Maraffi di Pontremoli. — 1613 Madruzzi conte Gaudenzio, castellano. — 1614 e 1617 Gianclemente Bertoldi della Naunia. — 1619 Giambattista Ippoliti di Pergine. — 1020 Gianstefano Castelli. — 1622 e 1023

Girolamo Graziadei di Trento. — 1625 e 1626 Bartolomeo Bellini di Casti glione delle Stiviere. — 1628 Giovanni Rigotti. — 1629 Roberto Malfatti. — 1633 Annibale Borri. — 1634 Andrea Madruzzi. — 1637 Giambattista Busetti di Trento, — 1687 Nicola Pasotti della Naunia. — 1643 Gio. Maria Vescovi. — 1654 Carlo Gervasio Alberti di Trento. — 1654 e 1658 Michele Torresani di Cles. — 1662 Carlo Benassuti Rigotti. — 1666 Francesco Maria Villari. — 1668 Giam battista Passerini di Rovereto. — 1674 Carlo Polacchi

di Pergine. — 1675 Francesco Moscardini, castellano della Rocca. — 1679 e 1681 Giacomo Antonio Trentini di Trento. — 1682 Carlo Benassuti Rigotti. — 1685 Carlo Lorenzo Ferrari. — 1685 Francesco Ferrari, vice pod. — 1685 Francesco Tranquillini. — 1710 Antonio di Monte 'Galliano. — 1710 Antonio Dodi di Pontremoli. — 1714 Giambat tista de Angelis di Croviana. — .... Giansebastiano Vespignani d Imola. — 173° Francesco Antonio Orefici di Rovereto, che lasciò l'ufficio nominato capitano di Brentonico. — 1730

Francesco Giro lamo Brocchetti delle Giudicarle. - - 1736 Alberto Cesari di Trento. —- 1748 Pietro Tamanini da Catdonazzo. —■ 1747 Geremia Baldas- sare eav. de Montfort. — 1751 Gian Lodovico de Lutti da Poja, — 1758 Gian Eleuterio Maccari da Cles. — 1762 Carlo Marcabrunì da Arco. — 1768 Alberto degli Alberti da Poja, cav. e consigliere aulico. — 1770 Luigi Cavezzani da Avio. — 1777 Andrea Bassetti da Trento. — 1782 Francesco Antonio Romano Nocker da Borgo. — 1784 Alfonso de’ Marini Mantovano. :— 1789

degli inquisitori e ottennero una sentenza di assoluzione, detestando le loro supposte empietà , ed assoggettandosi all’ abiura imposta dai giudici 3 ). E in quelle valli tanto grande era il rumore che si menava pei racconti di streghe e di stre- ' gameti ti, che il Mariani, il quale stampò il suo libro di Trento con il sacro Concìlio , lasciò scritto, che essendo andato in Anaunia, visitò il monte di Cles, e che di là si sarebbe altresì recato sul Tonale, attiratovi dalla voglia di vagheggiare

divisa in dieci libri della città di Trento ecc. MS. della Bibi. di Trento, N. 62, pag. 216. 3 ) Vedi Archivio Veneto citato , pag. 80 . 4 ) Mariani : Opera citala , pag. 570.

in Trento ; e, complimentato in Anaunia, nelle Giudicane ed a Riva dalla Reggenza, si rifiutò dall’ accettare ' il presente di sel vaggina che s’ onorava di offrirgli. La Guardia continuava pertanto nelle sue funzioni, e celebrava il suo anniversario ai 15 maggio, in luogo dei ló aprile del 1802 , ma la sua stella incominciava a tramontare. Nelle alte sfere era stato decretato che il principato di Trento avesse da cessare, ed a questo fine il di 5 novembre comparve il maggiore Birre del reggimento

capitolare e i Consoli della città a presentarsi dinanzi a lui. Tutti pensavano, che avesse V incarico di prendere il possesso del principato a nome dell’arciduca l'ordinando di Toscana, a 'cui nel piano delle indennizzazioni accettato dalla dieta di Ratisbona erano stati assegnati i due principati dì Trento e di Bressanone; ma come si presentarono seppero, che l’occupazione seguita ieridì dalle truppe austriache veniva fatta in nome di S. M. V Imperatore e Re de’ Romani, che egli iti qualità di suo

e Cavitano in valle di Sole*), e su queir altra di san Sisinio 1 ). Di più Riva avea il suo Monte di Pietà eretto l’ anno 1492 3 )> e l’Annona, che vi si introdusse nel 1590 a profitto del suo popolo. Nessun’ altra città trentina potea vantare tanta larghezza di commercj, e tanta ricchezza di prodotti industriali quanti n offriva Riva. Trento se ne compensava con le sue fiere trimestrali, e con quella in ìspecie di san Vigilio, che durava dieci giorni, ed alla quale accorrevano molti mercatanti

che 1 umanità non s arresta, e ad essa sola è serbato il trionfo dell’ avvenire. XXX. Il cardinale Carlo Gaudenzio Madruzzo e i Gesuiti in Trento, ( 1600 — 1629 ) Carlo Gaudenzio Madruzzo nacque nel castello d’ Issogne in Savoja V anno 1562 da Isabella contessa di Challant e da Gianfede- rico, fratello del defunto cardinale. La madre, come unica figliuola di Renato, recava seco il diritto all’ eredità della contea di Challant posta nel circondario di Aosta e dì molti altri possedimenti in Piemonte

nel Monferrato e nella Lorena. Carlo n era il secondogenito, e battè la via degli ordini ecclesiastici, mentre il di lui fratello maggiore dì nome Ferdinando andava per altro cammino, e passò in Lorena, dove sposò Bona di Livron, che lo rese padre di due figli maschi, Cario e Francesco, e d’ una figlia nominata Carlotta, che fu sposa a Carlo marchese di Lenoncourt, e divenne alla morte dei fratelli, la sola 1) Maffei : Periodi storici ecc. pag. 136. 2) Mariani: Trento con il sacro Concilio , pag

dire : son vinto. Carlo ne fece partire uno da Vormazia alla volta di Augusta, Pip- pino ne condusse un altro per Trento a Bolzano (787), e il duca, preso tra due fuochi, non ebbe più speranza dì salvezza. Rimase prigioniero di Carlo, e così ogni questione fu tolta. Il Trentino avea già cessato a quest’ ora di essere un ducato dipendente dai re longobardi ; e sembra che ciò possa essere avve nuto nell’anno 774*), nel quale Carlo Magno, giunto sotto Verona, vi snidò Adelchi, figlio di Desiderio

, e pose fine al domìnio dei Lon gobardi in Italia. A questo stesso anno si dovrebbe altresì riferire la tradizione, confermata da fra’ Bartolomeo da Trento 2 ), che Carlo Magno avesse donato alla chiesa trentina, allora governata dal vescovo Orso, Riva con le Giudicane e la Rendena. Nessun documento però prova questa donazione 3 ) ; e tutto che abbiamo intorno ad essa, e circa il passaggio di quel re per le valli occidentali del Trentino, *) Maffei: Verona illustrata , Parte I, pag. 296 . 2 ) Epilogus

. un Tovazzi: Bibl. Tir. MSS. della Bibl. Com. di Trento, pag. 254. — Storia letteraria d'Italia. Modena, 1755, Vili, pag. 444. ì) Vedi Storia della letteratura eil. XI, pag. 362-64.