, ripartiti come segue : Boemia 54, Dalmazia 5; Galizia, Lodomiria e Cracovia 38; Au stria con Salisburgo 51, Stiria 13, Carinzia 5, Carniola 6, Buko wina 5, Moravia 22, Slesia 6; Tirolo e Voralberg 12; Istria, Gorizia e Trieste 6. L’Imperatore è il capo comune dei due Stati, quindi tanto al di qua quanto al di là della Leitha è il capo del potere esecutivo, nomina i ministri risponsabili, .partecipa al potere legislativo, eser cita il diritto di grazia, ecc. Esse due grandi divisioni dell’impero anno
interessi e quindi affari comuni, per esempio l’armata, di cui è capo l’imperatore, e che può quindi secondo il bisogno inviare reggimenti unghe resi in Tirolo, e Tirolesi in Ungheria (1). Così ancora è comune la diplomazìa. L’Austria e l’Ungheria ànno i medesimi ambasciadori. Così, per esempio, il barone Kiibcck è in Italia ad un tempo rap presentante deirimperatore di Austria e del Re di Ungheria. Cosi i trattati sono negoziati e conclusi dall’Imperatóre, comechè non potessero aver vigore quante volte
la costituzione richiedesse il consentimento delle rappresentanze rispettive. Questi affari comuni, che per altro sono di due categorie, sono trattati, per l’esecutivo da un ministero comune, e per il legisla tivo da un Parlamento apposito, istituito dalla memoranda legge dei 24 dicembre 1867, detta appunto della Delegazione. Essa è così concepita nei suoi articoli più importanti a riferire per il nostro scopo, (2) Porta il nome di (J) Gli ultimi avvenimenti àn mostrato la questione militare non essere ancora
del tutto composta in Austria , molli in Ungheria volendo un esercito proprio ungherese, e latti a Vienna ripugnando a un dualismo nell’esercito. Sembra però doversi conciliare le divergenze col mantenimento dell'esercito comune, e colla istituzione in Ungheria di una larga e vigorosa riserva o Landwehr, tutta ungherese. Uso la traduzione che si legge nella Perseveranza dei. 19 e 84 novembre e del 4 dicembre 1867.