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Books
Year:
[ca.1956]
Guida di Cavalese e di Carano, Daiano, Varena, Castello, Molina, Predaia, Stramentizzo
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Author: De Marchi, Giuseppe ; / Giuseppe De Marchi
Place: Rovereto
Publisher: Manfrini
Physical description: 35 S.
Language: Italienisch
Location mark: I 100.175
Intern ID: 329331
scorso, allorquando la città di Trento lanciò il progetto della ferrovia attraverso Cembra, per allacciare Fiemme al Capoluogo per scopi economici e nazionali. Bolzano contrappose la ferrovia Egna-Moena per gli stessi motivi. Dopo 30 anni di lotte venne la guerra a risolvere la questione. Ne! 1916 il cornando militare austriaco pose mano alla ferrovìa, facendola partire da Ora e ciò per scopi logistico-militari, dato che il fronte di guerra correva dalle Dolomiti a Val Calamento. Migliaia

e, oltrepassato il torrente, essa si tenne ai piedi della montagna, tagliando fuori dal tracciato i grossi centri di Tesero, Panchìà e Ziano. Dopo la guerra la linea,' ampliata nella sua sede, fu elettrificata aumentando la velocità dei convogli. 2, - La Ora-Val di Fiemme (S.S. n° 47 delle Dolomiti), - Si inizia presso il borgo di Ora staccandosi dalla statale del Brennero. Presenta una sede di 8 ipetri, tutta asfaltata e sale con tornanti ampi, scavati in parte nella viva roccia porfìrica, al passo di San

di arrivo Ora, incidendo la strada nella viva roccia. Ma l'arteria segnò l'inizio di una nuova èra per Fiemme: quella del commercio legnami e susseguentemente del turismo. Presso Doladizza vi era un posto di dazio, ma l'introito non riusciva a coprire le ingenti spese di manutenzione, cosicché dopo lunghe pratiche si ottenne la cessione della strada al Demanio austriaco, verso pagamento di un importo che la Comu-

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Year:
[ca.1956]
Guida di Cavalese e di Carano, Daiano, Varena, Castello, Molina, Predaia, Stramentizzo
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Author: De Marchi, Giuseppe ; / Giuseppe De Marchi
Place: Rovereto
Publisher: Manfrini
Physical description: 35 S.
Language: Italienisch
Location mark: I 100.175
Intern ID: 329331
(i Giurati) e adottando le norme giuridiche di chi dominava nelle basse valli. Dopo il mille comparvero anche in Flemme i primi Feudatari: I Conti di Bolzano, di stirpe bavarese, divenuti poi Conti Appiano (1080) e loro vassalli gli Emi. Piantarono le loro rocche a San Valerio, presso Cavalese e a Castello. I Patti GHebardini. - Forse per ovviare il pericolo di cadere sotto il servaggio dei Conti, che cercavano di allargare 0 loro dominio e per regolare le relazioni coi Vescovi infeudati delle

e la proprietà silvo-pastorale è in comune. 7 Fettdaiari . - Non riuscirono mai ad estendere il loro dominio ad oriente di Castello. Nel 1158 la rócca dei Conti d'Emi, vassalli degli Appiano, viene demolita e vi sorge la chiesa di San Valerio. Il ma niero di Castello, già degli Appiano, passa con tutti i possedimenti ai Conti del Tiralo. Nel 1282 il Conte Mainardo II si impossessa della valle obbli gandola a pagare un tributo annuo di 75 Marche. Un anno dopo la sua morte 1296 il popolo incendia la rocca

ed ottiene dal figlio Arrigo la promessa di non far sorgere altri castelli nella valle. La promessa è .confermata dal Conte Enrico 1322.. Dopo il definitivo smantellamento del maniero avvenuto nel 1310, rimasero sotto il dominio dei Conti del Tirolo e loro vassalli gli Emi, IO

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