Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
S37 v non si possa per debito civile personalmente gra- -, vare, od incarcerare-,. Gli ultimi capi discorrono dei morenti ab intestato delle successioni, dei te stamenti , delle tasse de' oberici, de’ fondi e delle proprietà de’ laici, de' rendiconto, e della dispensa delle rendite comunali, dell'immunità de' foresi che vogliono domiciliarsi in Trento, de’ pesi e delle funzioni da subirsi indiscriminate dai cittadini, del l'immunità di chi avrà 12 figli, de’ villani rifug gitisi nella città
in tempo di guerra, del capitano pe’ contrabbandi, de’ mercati, e del favore da con cedersi a’ mercatanti nella città, delle obbligazioni contratte nel gioco e in luoghi di dissipamento da contarsi per nulle, de’ notaj. e delle scritture da eseguirsi da loro. Finisce Io statuto de’ civili con una lunga appendice sulla qualità, e sull’officio de’ notai, che formavano nella città un corpo (l’almo gremìo notariléy privilegiato, cui giudizio di go verno piccino, e eom’oi* si dirla con parola di re cente
conio stazionario } ) i principi attestavano particolar deferenza. Prova ne sia fra l’altre la decisione della gara insorta fra i consoli e prov veditori della città ed il corpo notarile nel 1503, circa il diritto di elezione degli individui che do vessero nella processione del Corpus Domini por tare i bastoni del baldacchino del Sacramento. Odalrico 1Y aggiudicò in pregiudicio del corpo municipale questo rilevante diritto al notarile con sesso. II libro o statuto de’ criminali., il quale benché nel