322 items found
Sort by:
Relevance
Relevance
Publication year ascending
Publication year descending
Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_299_object_5750465.png
Page 299 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
S37 v non si possa per debito civile personalmente gra- -, vare, od incarcerare-,. Gli ultimi capi discorrono dei morenti ab intestato delle successioni, dei te stamenti , delle tasse de' oberici, de’ fondi e delle proprietà de’ laici, de' rendiconto, e della dispensa delle rendite comunali, dell'immunità de' foresi che vogliono domiciliarsi in Trento, de’ pesi e delle funzioni da subirsi indiscriminate dai cittadini, del l'immunità di chi avrà 12 figli, de’ villani rifug gitisi nella città

in tempo di guerra, del capitano pe’ contrabbandi, de’ mercati, e del favore da con cedersi a’ mercatanti nella città, delle obbligazioni contratte nel gioco e in luoghi di dissipamento da contarsi per nulle, de’ notaj. e delle scritture da eseguirsi da loro. Finisce Io statuto de’ civili con una lunga appendice sulla qualità, e sull’officio de’ notai, che formavano nella città un corpo (l’almo gremìo notariléy privilegiato, cui giudizio di go verno piccino, e eom’oi* si dirla con parola di re cente

conio stazionario } ) i principi attestavano particolar deferenza. Prova ne sia fra l’altre la decisione della gara insorta fra i consoli e prov veditori della città ed il corpo notarile nel 1503, circa il diritto di elezione degli individui che do vessero nella processione del Corpus Domini por tare i bastoni del baldacchino del Sacramento. Odalrico 1Y aggiudicò in pregiudicio del corpo municipale questo rilevante diritto al notarile con sesso. II libro o statuto de’ criminali., il quale benché nel

1
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_296_object_5750462.png
Page 296 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
. In questa si poteva interpor ricorso al consiglio del principe che in se raccoglieva la giurisdizione suprema del principato politica, e giudiària. Fu detto che il supremo tribunale delle appel lazioni era dal principe alla camera o dieta ger manica: e ciò in forza dell'essere per le concessio ni degli imperatori romano germani divenuto il ve scovo trentino, qual principe, lor feudatario, e la inarca trentina un principato d’esso impero romano- germanico. Ne’ tempi, e cominciano già col secolo XY, dell

La giurisdizione del podestà si estendeva alla pretura urbana (interna}, e alla suburbana (ester na}: essa era personale, .giacché per le querele degli assenti che avessero beni, in quanto riguar- davansi i beni stessi, erano tenuti a rispondere gli eventuali possessori nel luogo. La procedura divi- d e vasi in sommaria, cioè relativa alle tutele, e cu ratele, ed ai concorsi: ed ordinaria, cioè la con tenziosa: le cause minori e dell’acque e gli esperi menti di conciliazione erano però devolute

al corpo municipale, nelle quali cause minori egli formava prima istanza, il podestà o la pretura, seconda, il consiglio aulico la suprema. Nell’ altre cause civili, come pure nel criminale era prima istanza la pre tura, seconda il vescovo, terza (ma non ne’ primi tempi} la dieta germanica, o la camera imperiale. È pero da notarsi che in causa della minore giu risdizione civile competeva al corpo municipale il diritto di crearsi la seconda istanza, cioè i così detti giudici delle appellazioni

2
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_276_object_5750442.png
Page 276 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
5 11) più non ricoverasi là investitura, forzando il mar chese Ludovico a chiederne per legati la rinnova- f ' xione. Successe a lui Giovanni In.lerhacchio, dotto tedesco, molto innanzi nella grazia dell’imperatore Federigo III e dell’arciduca Sigismondo, il quale non prima però fu contento di rinunciare a lui l’am ministrazione civile del principato, alla quale era stato delegato dal defunto Giorgio, che il vescovo gli concedesse oltre la ratificazione dei patti del 1454, il diritto

dì elezione del capitano della cit tà. Nell’atto della qual concessione si rammenta va: dovess’ essere il capitano persona accetta al vescovo, e prestare a questo il giuro di fedeltà, prender parte nel consiglio vescovile alla tratta zioni d’agni affare, comandare il presidio di caste! grande, e ripetere dai soldati del detto presidio giuramento d’obbedienza, custodir le chiavi delle porte della città, e queste guarnire di gente a pia cer suo, come più stimasse opportuno.. Un’altra concessione ottenne

l’arciduca dal papa (8iste. IV), che cioè dei canonici del capitolo trentino due terzi avessero! ad esser tedeschi, perchè in una città ita liana non era dicevo! cosa che i canonici fossero tutti italiani.' Introdusse pure Sigismondo nel prin cipato trentino le imposte della sua contea di Tiralo, e più volte, ma invano, tentò pure introdurvi il tiro lese statuto. Per le quali continue vessazioni dicesi essere tra lui ed il vescovo, durato tanto sospetto, che ogniqualvolta quest’ultimo dal principato

si fo nava nella contea, noi face a senza un salvocon-

3
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_205_object_5750371.png
Page 205 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
420 toìo trentino, respinte le accuse del vescovo, s’ap pellava ad un secondo giudizio di Roma. Delegato a ciò il vescovo di Curia, questi suddelegò in pro pria vece il decano di Bressanone, Corrado, ma perchè Egenone si rifiutava di comparire a quel tribunale men degno di lui, fu dannato il giugno del 1268 in contumacia, ed il conte assolto della scomunica,. Nel vegnente 1269 stabiliva«! pace : restituiva Mail)ardo da città ad Egenone, dicbiara- vasi della sua chiesa proteggitore: il vescovo

ri nunciava ad ogni querela contro di lui, e d’ognl anatema lo scioglieva. Ma di durevole quiete tron cava ben presto ogni speranza il rapace Mainardo: appropriarsi i feudi che all’estinzione delle fami glie che n andavano rivestite, ricadevano legal mente e direttamente nella Mensa vescovile, esi gere fin la metà delle rendite dell’episcopato, torre ogni voce al vescovo nelle cose spettanti alla più stretta amministrazion della diocesi, furono l’arti sue. Egenone in sulle prime a pregare, quindi

a protestare, a reclamare, ma invano: la servitù era nel popolo già passata in natura. Fastidito di tan ta umiliazione e della doppia viltà, per la terza volta ritiravasi a Belvedere. Ma perchè ivi pure il vigile occhio dell’usurpatore lo teneva assediato, e le quasi presenti infamie della vicina città l’altero animo tormentavano di continua angoscia, abban donata la sua chiesa per sempre, riparava esule in Padova, ove trapassava nel 1273. L’anno se guente venia la sua salma trasportata in Trento

, e sepolta nella cattedrale.

4
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_72_object_5750238.png
Page 72 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
275 }> del popolo instantemente chiediamo per conse- j) erario (1) Dalla conclusione di questa lettera abbastanza oscura, perchè vi si tace il nome del domandato, si rileva che Arnaldo dovea avere quandochesia date alla Chiesa di Trento anteriori prove delle belle doti che gli ascriveva Rad aldo. Del vescovo al tro non è noto se non che protrasse la vita oltre il 97'1. A lui tenea dietro Rainoardo, che go vernava oltre il 1000, e che da taluno si preten de, però senza sufficiente fondamento

, essere stato dei trentini signori di Caldesio nella vai del Sole. Di questi tempi moriva pure Riporto, e gli succe deva Alburno. Alh epoca di questi vescovi appartengono le replicate calate pel Trentino di Ottone II, (961. 967"). e quella d’Ottone III (976). D’un avve nimento riferibile all’ anno 1000 è narratore Giro lamo Bertondelli, non sicuro perchè solo e recente, e non curante di citarne la fonte. Secondo lui erano l’anno 1000 retti i Trentini da un duca Rudolfo, che con 200 militi prendea

parte alla guerra civile insorta pella signoria di Vicenza fra i due vicentini Mario e Felice Emiliano (2). In tanto periva dopo le fallite imprese il giovine Ot tone. ed il suo cadavere venia con funebre pompa trasportato in Aquisgrana pel Trentino e pella Baviera (1002). (1) Mabill, Mas. Ital. Tom. I. par. II. pag. s4o.- ( 2 ) Stona di Feltre, Ediz. venet. del i6jd. pag Ab. 4"J-,

5
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_219_object_5750385.png
Page 219 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
in acconcio a liberarlo da quel giu dizio. Salito, al papato-il Loglio del 1294 Celestino V, andarono a gara Filippo, e Mainardo nel portare al dì lui tribunale le loro proteste. Perlocchè si spedì a Trento una terza delegazione, e furono i vescovi d’Augusta e di Frisinga coll’abate di Vil lini! : ordinava loro il papa che, avuta da Filippo malleveria che da lui non si violerebbe il territorio di Mainardo, seguita che fosse per parte di costui la promessa restituzione delle terre e de’ beni spet tanti

alla diocesi e al principato., assolvessero, pure il conte dalle scomuniche., previa anche per lato suo, guarentigia del non turbare, seguita la restitu zione, la pace. Difatto Volfango d’Augusta, e Corrado di Viìtipa quali legati e giudici papali commisero nel gcnnajo del 1295 al decano della cattedrale di Trento ed al preposito dì s. Michele <li citare, il vescovo ed il conte a comparire nel duomo di Trento il giorno decimoquinto dalla data dell’insinuazione della citazione. Comparve il conte

ed umilmente supplicare pel proscioglimento dalle censure che quegli avevan lasciate su lui. Ed il pontefice volendo indulgergli uif altra volta, com mette va (‘1291’) la decisione delle cose ad una nuova delegazione composta degli abati di S. Bu fino, e di 8. Maria di F clonica diocesani manto vani. Ma valendosi Mainardo anche verso costo ro del consueto temporeggiare, la morte del pon tefice ( 1292) e la lunga vacanza di ventisette mesi cui dopo quella soggiacque la sede roma na , vennero

6
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_122_object_5750288.png
Page 122 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
Trento, ed in quell’anno appunto avea creato lui cancellier dell 1 impero. Cinque anni dopo era nuo vamente Gebardo insieme con Ugo di Brissina del seguito d’Arrigo nella sua seconda calata (1 I 16). e poco dopo trapassava senza lasciar del suo ve scovado a’ posteri altra memoria se non quella eli un terribile incendio, che nel 1112 avea quasi ri dotta in cenere Trento (1), Era intanto nella cattedra brissinese sol i en trato a Bnrcardo quell’Ugo rii cui testé s’accennò. Eletto nel 1100 solo nel 1117

avea potuto otte nere la consecrazione dall’antipapa Gregorio Vili. La quale consecrazione essendo poi nel concilio romano del 1123 stata chiarita per illegittima, espulso dal metropolitano Corrado, che la sedia di Brissina conferiva a R,egipoherto abate pria di g, Pietro di Salisburgo, ritirossi in Uso va. luogo di ragione de 1 presuli brissinesi nella Pustrissa, uve se, e la dignità episcopale sostenne fino ai (i) Mariani. Trento.,., pag. 3 j5.

liberava i prelati, cacciava il conte del castello, e forzava i cittadini e Ini a prestare al vescovo giuramento di vassallaggio ( 1106 ). Proseguivano quindi i vescovi.il loro cammino, e Gebardo venia al concilio di Guastalla consecrato da Pasquale II. Ma perchè appena sgombrato Guelfo, erano si i Trentini che Adalberto conte tornati ,a’ modi loro, non ardì Gebardo recarsi al suo vescovado, e solo nel 1111 vi fu, e non appare se sol di passaggio, con Arrigo V, il quale rediva in Germania per

7
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_75_object_5750241.png
Page 75 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
Alla Chiesa di Trento, cui presiedeva (Metri co. concedeva l’imperatore „ à perpetuo il comi- „ tato tridentino con ogni sua pertinenza e con „ tutte quelle utilità con cui fino allora aveanlo „ goduto i duelli, i corniti, ed i marchesi;,. Si eccettuavano » quelle cose comprese entro i con- „ fini del comitato eh’erano per consenso e po- stillato d’esso vescovo di Trento state concedute „ alla Chiesa di Feltro „ cioè l'orientai porzione della trentina valle del Brenta „ da 8. Desiderio

„di Campolungo in là „. Il diploma era dato in Brescia l’ultimo Maggio del 1027 . Continuando quindi l’imperatore là marcia - Verso Germania, giunto nella Pwstrissa a Slegona £8 giugno) con cedeva »alla Chiesa Brissinese ad istanza del suo „ vescovo Artevico fedele dell’impero il comitato „ già affidato a Guelfo da quel termine che divide „ il vescovado brissinese dal tridentino fino a’ suoi »confini nella valle Emana, colla Chiusa sotto „ Sabiona, e con ogni uso e diritto ad essa legal- » mente spettante

». In forza' di tali mvestiture divenivano i vescovi di Trento e di Brissiua feu datari dell’impero, e governatori anche civili delle loro diocesi. Il comitato di Guelfo affidato a 5 vescovi bres- sannonesi, comprendeva Val Nerica, Bauzano, Brissinà) Sabiona, e la Chiusa. Un susseguente diploma di Corrado del 1028 farebbe supporre aver ben presto l’imperatore distratto dal governo dei vescovi di Bressanone^ Bauzano per darlo *'■ colla Venosta a quelli di Trento. Ma che questo

8
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_286_object_5750452.png
Page 286 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
2.° La Yalsugana al principia« 1 del secolo di visa fra il principe di Trento, e la repubblica vene ta: nel i4t t fugacemente devoluta a Sigismondo re d’Ungheria, nel 1412 occupata da Federigo d’Austria, e dal 1414 in poi stabilmente nel domi nio degli Arciduchi d’Austria conti di Tirolo. Nella guerra del 1487 i Veneziani invasero bensì questa valle, pigliarono Ivano, e Tesino, bruciaron Telve, ma nella pace seguita ne fu confermato a’ duchi il possesso. 8.° Tergine eoi distretto sempre dal

secolo XIV fino al 1531 soggetto agli arciduchi conti di Tirolo. 4. ” Le valli del Noce obbedienti promiscua mente ai ministri sì dei vescovi che dei conti già da! secolo XIV. In sul finire del XV Sigismondo d’Austria conte di Tirolo le ribellava ai primi, in ducendo i sollevati nella guerra contro ai vescovili ministri a porsi sotto la sua protezione : con queste arti le riteneva fino allo spirare del secolo, ove nella sua vecchieza accennava volerle restituire: ma la piena e reale restituzione

seguì solo ne' pri mi anni del secolo XVI. 5. ® Bolgiano col contado, tenuto fino alla metà del secolo XV in comunione dai conti e dai vesco vi: ceduto poi per annua pensione ai primi per in tero. come nella storia s‘ accennò, e finalmente nel 1531 scambiato con Tergine. E? La Val Lagarina, nella quale prepotenti i Castel barelli, vassalli in origine dei trentini prin cipi , ma di tratto in tratto sdegnosi di soggezione.

9
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_295_object_5750461.png
Page 295 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
inavasi podestà: annuo il suo officio: lo stipendio di lire trentine £1): vincolo benché lontanissimo di parentela non polca legare a persona soggetta al principe nè lui, nè alcuno della sua gente, eh’ei' seco dovea condurre e rimenar seco. Componevasi ordinariamente questa gente d’uri servo, d’un fn- miglietto, e d’un bargello (jmvalliere), che egual mente che lui, toccavano dal Comune stipendi. Al suono della campana (_renga~) della torre grande del Comune, entrava il podestà in Trento con

molta magnificenza fra gli stendardi e le im prese del suo casato: condotto in giro per la città, visitava il duomo, ove facea un’offerta all’altare di S. Vigilio: presentato dai consoli al principe, da lui riceveva la bacchetta della pretura e della po desterìa di Trento tanto ne’ criminali che nei civili. Nelle mani d^esso principe toccate le sacrosante scritture giurava che con buona fede e senza frode amministrerebbe la podesterìa della città col suo distretto. Terminato ch’egli avea il tempo

dell’of ficio suo, formatasi un tribunale di sindacato, avan ti al quale era lecito a chiunque accusar lui e la gente sua, nel qual caso era egli colla detta sua gente tenuto rispondere con giuramento alla inqui sizione, e di prestare alla risposta cauzione fidejus soria. 11 sindacato venta bandito a suono di trom be. e venivano invitati a muover querela i cittadini entro tre giorni, que’ del distretto entro cinque. (’) La lira trentina valeva e vale 8 centesimi: trentina- mente si dice /fono,. ,

11
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_206_object_5750372.png
Page 206 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
Appena morto Egenone, elesse il capitolo in vescovo Arrigo de’ frati teutonici proto» otarie del l'imperatore Rodolfo I. Il quale cacciato in prigio ne da Mainardo l'ottavo giorno dopo il suo ingres so nella città, e fuggitone non appai* come, dopo aver scomunicato Mainardo, e lanciato l’interdetto sulla città, dieci mesi e dodici giorni andò rammin- gando, finché nel maggio del 1275 ottenne da Rudulfo I in Augusta un decreto di accomodamen to fra lui ed il conte. A norma del quale decreto

doveano ambe le parti cessare dalle offese fino al prossimo 8. Michele, Mainardo restituire intatti i redditi ed i proventi usurpati al vescovo, e questi liberar lui dalia scomunica, e Trento dall'interdet to : Erardo di Tingistagnq barone dell’alto Trenti no da Arrigo stipendiato qual capitano della città restasse nell’officio suo, e così pure i vescovili ca pitani continuassero a tener nell’Anauni.a giurisdi zione r Io stipendio del capitano delta città si pa gasse metà dal vescovo, metà dal conte

: i castelli di Edemburgq, Levico, Volsana, Tonale si depo sitassero fino al detto termine in mano de' caval li eri teutonici, i quali li restituissero al 8. Michele al vescovo, se ultimata la pace, in caso contrario al conte, coll’avvertenza che ove pel termine stabili-, to non si fosser potuti conchiuder gli accordi, il conte restasse pare scomunicato, e Trento si rite nesse per interdetto. Tornato in forza di questo decreto alla sua diocesi e nella città, recessi Arrigo convocato il # popolo gl suono

della gran campana del palazo a

12
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_210_object_5750376.png
Page 210 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
.-cesi e la cittp, a causa di una legazione al papa f per parte dell imperatore nella quale consumo s©= tte mesi e sedici giorni,volle pria di partire, col consenso del clero,dei vasaili,e del popolo, mettere il comune di Trento e la diocesi sotto gli auspizi della repudiica padovana•Stipulate dunque le condizioni della lega,venne'Trento @d il ducato posto nel luglio 1278 nella custodia dii Padovani,onde la tutelassero durante 1 asse nza del principe,ed a lui lo rendessero illeso ed intero

ad ogni richiesta. Appena partito il vescovo,non corrisposero i Padovani all officio loro.Massilio Partenopeo podestà in Trento per quella repudi ica,circonda* tosi ci grosso stuolo di fanti e di cavai}, i»com= mincioad aggravare dispoticamente la citta ed il territorio spingendo tant olì rèa tirrannia da incendiar ed usi luoghi ove ai voleri suoi avesse trovato ostacoli.Alle quali miserie del popol. Trentino non tardarono a cingiungersi i soliti assalti tedeschi :imperocché Mainardo . tiratifnelle

, si tentasse staccaredalla confederazione^con Mainardo lo Scaligero,e condurlo aAli stipendi del municipio e del principato.Le quali misure p ne- J goÉiazioni erano già incaminate,quandp nell Agosto i-reduce Arrigo da Soma,egli stesso potè ultimarli;

15
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_44_object_5750210.png
Page 44 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
ì suoi confini verso un punto del settentrione essere stati nel X. secolo segnati dal esistei Formicario, e perciò scemati di quella estensione cui giungevano all’ epoca de’ Longobardi. Di questa diminuzione s’ha un com penso nella certeza che nel periodo, in questione il ducato crasi ampliato delle Giudicane, di valle di Ledro, e della valle del Brenta. Questi fatti risultano dal testamento di Notorio vescovo di Verona (928): in cui dichiara di posseder beni «i Giudicari a net comitato tridentino

,, ed in Ti riamo pure in esso comitato di Trento: e dal, di ploma di Corrado li: dei 1027 (che si citerà a suo luogo), con cui concedendo in governo al vescovo Odali ico il comitato trentinone eccettua però »tutto ciò clic noi per consenso, preghiera, „ e conforto, del prefato, vescovo abbiamo, in essa }) comitato concesso, alla chièsa, di Peltro „. In forza di questo diploma si parte la valle del Bren ta fra il vescovado di Trento e quello di Pel tre: ed entrambe queste sezioni si dicono in esso di-

S4S al vescovado di Curia. divenne nel sesto o nel settimo conquista dei corniti o duchi della Rezia Curiense. Pare che nel nono secolo abbino nella Venosta cominciato ad annidarsi suoi propri siano ci trovandosi in un diploma di Arrigo di Ger mania (831) nominato il comitato Venustense di Bertoldo; il quale documento pare accenni al l'immediata dipendenza di que 5 cornili dai re di Germania, non dai ducili della Bajoaria. 3." II comitato o ducato trentino, detto poi Marca Trentina. Pajono

16
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_185_object_5750351.png
Page 185 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
. Ad Alberto successe Gerardo cremonese, ar- eidiano del capitolo tridentino , ed a quanto asse riscono, con sedato da Onorio III, Resse fino al 1232, e fu f epoca del suo vescovado contrasse- guata da funestissimo incendio che nel 1226 ri dusse in cenere buona parte della città. Così in Trento le cose. Era intahto nella cat tedra brissinese a Corrado succeduto Bertoldo, ed a Bertoldo Arrigo prima arcidiacono d’Àquileja, il quale prodotte pacificamente le cose fino all’anno 1229 venne finalmente dalla

documenti alla mano dimostrò il Bonelli non essere nel 1225 sta ta la Lagarina occupata dai Veronesi, ma da Ja copo di Lizana vassallo della chiesa di Trento, e che nel 1222 Ripa ubbidiva pure ad Alberto. Che che ne sia di queste attestazioni, non è improbabi le che o nemici esterni o domestici ab bini o costret to a fuggir del ducato, mentre sappiamo di certo essersi lui rammingando recato a Capita appo Fe derigo II nel 1223, ed in questo forzato o sponta-- neo esiglio essere lui morto lo stesso anno

400 no generale dei Veronesi venisse in potere della repubblica di Verona, la quale vi mandasse gover natori Antonio Nògarola, e Pace Lazize suoi citta dini. Air incontro in documenti trentini non solo non trovasi indizio di questo avvenimento, ina Be nedetto Bonelli produsse autorità comprovanti, aver nel detto anno Alberto IV tenuto pacificamente il ducato, giacché trovatasi nella sua euria trentina, riceveva omaggio da parecchi vassalli, e tacca ri storare il borgo di Egri a. Con altri

17
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_163_object_5750329.png
Page 163 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
mo li nefa non risiedesse presso il principe, e signore „ di qualche terra, nè presso la sovranità d’un po~ „ polo libero, ma semplicemente presso l’imperato- „ re> e perciò chiunque avesse coniata moneta, ciò „ 8' intendeva fatto per concessione del capo del- l’impero, nè si mancava di additarlo sulla moneta „ medesima. In fòrza di questa massima riuscì più „ facile al vescovo d’impossessarsi di questo dirit- ;; to, che di qualunque altro esercizio di superiorità :> territoriale nella città di Trento

„ Consta dal diploma di Federigo I del 1182 , „ phe i vescovi di Trento non solo non avevano „avanti il detto anno il diritto di coniar moneta, „ ma benanche che tale diritto esercitavasi da’ „ pubblici rappresentanti della città. — Non si giun- „ se però a far eseguire nell’essenziale la mente „ dell'imperatore espressa in quello, ma ebbe un „qualche effetto in quanto alla zecca. Era già „ massima in que’ tempi generale, e radicata in » pratiche antichissime, che il diritto dì batter

. — ( !};?. Pare che Salomone ben presto colla città si convenisse circa il poter del coniare, mentre attesta» scrittori che in documenti del tempo suo (di due anni dopo la sua morte) si trova già menzione della zecca trentina. „ È poi tanto più probabile che ai tempi „ sì di Salomone che di Alberto IH siasi in Trento e col titolo del vescovo coniata moneta, quanto che i detti vescovi già possedevan miniere, dac- che Salomone ottenne nel 1184 dall’imperatore (j) Dell’antica Zecca trentina pag. a 5 - 27.

18
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_254_object_5750420.png
Page 254 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
485 tradizione (volgare s’intenda qualor no» resa vol gare dai dotti), ancor porta, in quel di Lizana. E delle rime di quel divino, parte fra’ nostri manti vi dei' la luce, come ne fan fede i versi d’una canzona Cosi m’ha concio Amore, in niezo. all 5 alpi Nella valle del fiume, Lungo il qual sempre sovra me sei forte Dalla mina di Marco desunse pure il poeta la iuk tissima comparazione: QuaPè quella mina che nel fianco. Di qua da Trento P Ad ice percosse , 0 per treni nota o per sostegno

, manco; Che da cima del monte, onde si mosse, Al piano è si la roccia discoscesa, Che alcuna via darebbe a chi su fosse... La memoria deli’Alighieri richiamandone pur que’ suoi versi della cantica: Or di’ a fra Dolchi dunque che s’armi.... ne induce in qualche maniera nella conghietiura ch' egli o sul Trentino siasi in lui incontrato, o che v’abbia per le meno udito di lui, se è da prestarsi fede all’anonimo trentino il- quale lasciò scritto, che nel 1307 Dàino girando per le ville e. monta- „ gire

di Trento, predicava a quelle roze genti falsi -, dogmi, errori gravi ete., per la qual’ eresìa fu „.dal vescovo di Trenta perseguitato e scacciato Nelle note aiPistoria di fra Dolcino inserita nel volume IX, degli scrittori delle cose italiche (1) ? si legge aver lui veramente portati i suoi dowmi ( 0 Y. Col. 43 g, not. <J,

20
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_283_object_5750449.png
Page 283 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
tenuto pacificamente e senza avvenimenti di storica importanza per ot- t’anni la diocesi ed il principato, morì in Trento Fanno 1505. Contemporaneamente a Giorgio di Pietraviva ed a' suoi successori ressero nel decorso del secolo XV la chiesa ed il ducato di Brissina sette vescovi principi. A Federigo d’Erdinga sottentrò Odalrico viennese, ad Odelrico Sebastiano, a Sebastiano Bertoldo, ed a Bertoldo un altro Odelrico: dopo costoro Giorgio di Stubajo, un Giovanni, e Nicchia di Cosa. Agitato il lor

517 sa della cooperazione alla pace di Venezia avealo il papa creato arcivescovo, ma non appar Fanno: F effigie di lui scolpita sull’avello lo rappresenta decorato del palio. Un altro Odelrico fu eletto in luogo del tra passato, Odelrico IV dei signori di Pietraviva, il quale fu da Massimiliano inviato qual suo amba* sciadore alla stipulazion della lega fra lui, il pon tefice, il re di Spagna, il dominio veneto, e Ludo vico duca di Milano s 1495-1197'). Reduce da quella missione dopo aver

reggimento, coinè per le prepotenze de' nuovi conti di Tiralo erano agitatis simi i tempi: la giurisdizion civile imminuta, ed il ducato incorporato tacitamente alF altre provincie ch’obbedivano ai conti. Così stavano le cose trentine quando i movi menti della Germania pienamente spiegati poco di poi nelFanno 15Z0, portavano all’Europa quella nuova luce d’incivilimento, per cui la storia de tempi di mezo si divide dalla moderna.

21