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Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 310 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
\ Ma alla morte di Mattia insorse il genero del defunto Stefano, Volfango di Kiinberg, a nome del figlio Guglielmo contro le figlio di Mattia e, vinto un primo processo ä , fu investito dei medesimi dall’Arciduca Carlo 1 in onta alle concessioni fatte a Mattia ed allo sue figlie. Rinno vassi la lite dai mariti di Chiara c Lodovica Hofor, i conti Leo nardo di Harrach e Raimondo della Torre, ma l’Arciduca Ernesto d’Austria decise che i feudi rimanessero ai Kiinberg, e solo nel caso che essi venissero

a mancare senza eredi maschili, stabiliva che vi succedessero Lodovica e Chiara e la loro discendenza s . Il caso avvenne realmente ed ai Kiinberg successero per maritaggio i conti Strasoldo. Ciò non ostante il conte Raimondo della Torre, avo della Principessa Xcrcsa d Hohenlohe, il quale al princìpio di questo secolo rinnovò il processo, rimase soccombente. Anche la dimanda fatta dal figlio di Lodovica che gli venissero restituiti i venticinque mila fiorini imprestati, rimase inesaudita e . Più

fortunato fu ' Mattia Hofer nel trasmettere alle figlie il pegno della signoria dì Duino'; ma di questo ci riserviamo eli ragionare in luogo più acconcio. . cj 1 Arch. di Duino copia autenticata sull’origiuale in pergamena esistente nell 5 Arci, di Gorizia. •- 1 Ivi, investitura del 1573, 17 agosto, Gorizia. * Ivi, Decisione della reggenza della bassa Austria, 1589, 5 agosto. * Ivi, 1589, 10 novembre, Graz. . • , ■ • 4 Ivi, 1592, 28 aprile, Vienna. • ' . ' <• : É Ivi, testamento di Gian Filippo della

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 18 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
— 11 — dalla Yalsassiiia a formare sua stabile sede in Milano. Pagano II. uscito da Jacopo I. è quello che mirasi nella Sala dei Cavalieri, quasi in atto di calpestare coll’ unghie ferrate del suo destriero i nobili incatenati del partito contrario o i soggetti comuni della Lombardia. Infelice pensiero del pittore, che meglio non seppe ri- trame la cresciuta potenza c diede ovigiuo ai più strani racconti, quasi che Pagano fosse stato il tiranno ed uccisore dei propri figli, laddove questi

, assai numerosi, formano lo diverso lince, che dopo 10 disfatte di Lombardia andarono a stabilirsi nello diverse parti d’Italia e di Germania. Non v’ ha dubbio che Paganq IL sia stato uno dei più preclari della prosapia Torriana, Chiamato dapprima a reggere Brescia ed altre città. Pagano dimorava nella sua si gnoria di Yalsassiiia, allorché i Milanesi battuti dai Ghibellini si rifuggirono presso di lui e vi trovarono le più generose ed umano accoglienze: egli curarne le ferite; egli provvederli

di vettovaglie o denaro; egli farsi tutto a tutti. Tornati alle an o vendicatisi della sconfìtta di Cortenova ì (1237) i Milanesi elessero Pagano della Torre a Capitano del Popolo 1 in segno di gratitudine pei ricevuti beneficii. E qui il Tornano ebbe nuova occasione di mostrar il suo animo grande. Imperciocché essendo il Consiglio discordo sul partito di uscire contro quei di Pavia, che infestavano il territorio milanese, 11 popolo non si mosse. Uscirono i nobili e presso Ginestre ebbero FU Maggio 1241 una

gravo sconfitta, coll’uccisione c la prigionia di molti. A tal -nuova Pagano, raccolto il popolo, sorprese sènza „ indugio i Pavesi, che respinti sin sotto le mura della loro città, ebbero a gran mercè di poter ottenere la paco *. Ma col crescere della sua potenza crebbe altresì la rivalità dei partiti; laonde Pa gano fu indotto alla determinazione funesta pei suoi successori, di bandire 600 nobili capitanati da Guglielmo de’ Soresini; il che fu fomento di nuovi odii o diede ai vinti 1’ opportunità

di cercarsi alleanze fra le repubbliche ghibelline. Pagano intanto veniva nel 1241 con pubblici onori accompagnato alla tomba di Chiaravalle, fra l’universale compianto del popolo milanese ®. ' - * Sì sa quanto le repubbliche, anche quando erano rette da un solo, odiassero titoli che involgevano l’idea di assoluto dominio; però si usarono anche in Milano frasi eufemistiche, quali di Capitano, Protettore del Popolo, Anziano della Credenza ed altri. . 1 Se Pagano I. inspirò il poeta, Pagano li, offri

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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 241 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
semplicemente inteso di deplorare l’inopinata estinzione <E una famiglia così potente, appunto al momento della sua maggioro gran dezza, coll’ esserle rapite da morte immatura lo due uniche spe ranze su cui la casa ancora s’appoggiava. Nè le parole del Bauzer, nè quelle del diploma, in mancanza d 1 altre prove, valgono ancora a stabilirò la realtà dell 1 assassinio che vuoisi commosso su Ugo lino; e non che ingiurioso, sommamente avventato sarebbe il sospetto che vi entrassero.i Walsee, come

. E succeduti nei beni di questi, i Walsee desiderarono portarne anche le insegne gentilizie. Alla dimanda clic ne fece 1’ extutorc dei Duino, Rodolfo di Walsee, .il principe austriaco rispose col seguente diploma: »Noi Guglielmo, per la grazia di Dio Duca dell’ Austria, della Stiria, della Carinzìa e della Camicia, Conto del Tirolo ccc. confessiamo per Noi c per i Nostri fratelli ed eredi, che venne da noi il Nostro fedele c caro Rodolfo di Jl’aZsse, Nostro maggiordomo, e ci espose conio suo nipote

ci ha prestati e ci presta e der prestarci ancora, col presente docu mento gli abbiamo concesso e gli concediamo per grazia speciale la predetta arma, scudo ed elmo, colla scienza di ciò che vogliamo 1 Ohcim , col doppio senso di zio e nipote- ma anche nipote di Rodolfo di Walsee fu Ugolino soltanto in senso lato, perchè tiglio della Wilthaus, non della Walsee. Non è se non hi connessione dei fatti che serve a rischiararci queste continuo ambiguità delle voci. J ])as ■ist ain schillt von keel

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 231 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
non ci lasciano dubbio che Ugoiio VI di Duìno sia stato il più illustre, il più potente, il più riverito cavaliere della sua casa e che ad un dominio quasi dinastico abbia unter lo splendore d’ingentissimo patrimonio. La vastità de’suoi lenimenti estesi por tanti acquisti di castelli e borgate nella Stiria, nella Carinzia, nella Carinola; lo amicizie e parentele colle più nobili famiglie noumeno dell’Au stria che dell’Impero e dell’Italia; le città cd i comuni che gli professavano gratitudine

ed ossequio; la rinomanza ch’egli erasi acquistata in tanto regioni di cui moderava le sorti; l’autorità in fine ch’egli godeva presso i suoi principi e gli onori e gl’incarichi ’a lui affidati, tutto prometteva un avvenire sempre più splendido a lui ed a’ suoi discendenti. Ma il Poìicrate di Duino o non pensò di gettare dall’alto della sua rocca l’anello propiziatore dell’invi diosa fortuna, o quell 1 2 onde sdegnose clic no flagellano il piede, rigettarono il suo tributo alla riva. La casa di Duino era

appena giunta all’ apice della sua grandezza., allorché inopinatamente ri mase estinta. ‘d. Estinzione delia casa Duinate. Ugonc VI di Duino dettò il suo ultimo codicillo l’ll set tembre 1390; l’atto più prossimo che no parla come defunto, è del 25 settembre 1521 ; ma se la sua morte avvenne fra il 1390 - e il 1591, la data precisa della medesima non ci è nota Finché Ugonc VI non ebbe figli, c questi non ebbe elio dalla sua seconda moglie Anna di Wiìthaus, fu naturale di’ egli disponesse della sua

eredità a lavoro de’ suoi fratellastri, e che poi la dividesse anche fra i Walsee, fratelli della sua prima moglie, allorché uno dei Weisscncck, Guglielmo, morì senza prole, ed il superstite Giorgio si ridusse ad aver bisogno di tutela *. Perciò nel suo testamento J del 1374 , fatto a beneficio di questi credi non naturali, Ugono lascia a suo fratellastro Giorgio di Wcissencck le città, i castelli c ter- . ritorii di Primano, Guteneck, S. Vito di Fiume e Castua; inoltre lo rócche di Veprinaz

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 202 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
ora percorrere la sua storia, riservandoci ad altro capitolo di ra gionare intorno a* suoi discendenti. h) Ugone VI sì dà all' Austria. Ugone VI di Duino, tenendosi alla politica tradizionale della sua casa, solo per poco interrotta da Giorgio suo padre, terminò a rinunciare per sempre alla fede di vassallo dovuta ai Patriarchi d 1 A qui loia. Questa defeziono divenne tanto più facile, per essere stata preparata da lunga mano c perchè vi arrisero le congiunture. Dello spirito indocile

modo sotto il Patriarca Lodovico della Torro i feudi che aveva Aquiloia oltre monti, fossero andati perduti \ La Cari ozia e la Carinola ormai appartenevano all’Austria o verso quella senti vaimi attratti i signori di Duino, che da lungo tempo vi avevano contratte cospicue rela zioni o prestati buoni servigi a’ suoi duchi. Quindi è clic, quando il 19 aprile 1300 il nuovo Patriarca Marquardo di ilandcck fece il suo ingrosso straordinariamente soloime nella basilica d’Aquiloia, sebbene

vi concorressero da ogni parte i vassalli odo principi, i signori di Duino non si mossero: da due mosi s’ erano già dati definitivamente all 1 Austria. ’ - Il dì 7 febbraio 1366 i Ducili Alberto HI o Leopoldo III segnarono a Vienna il seguente diploma: ... »Noi Alberto c Leopoldo Fratelli, per la grazia di Dio Duchi dell’ Austria, della Stiria, della Cari o zia' e della Carinola, Conti del Tiralo; rendiamo noto a tutti coloro che leggeranno o udranno leggere la presente, il favore, il buon volere e la fedeltà

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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 224 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
esisteva fra loro o i Ducili di Baviera.'“ Neppure ad un Walsee è da pensare, perchè fino all’ estinzione della linea maschile dei Duino, nessun Walsee ebbe la signoria di questo nome o non potè quindi assumerne il predicato. Ma chi era adunque questo Comes Dìtyni? Con sicurezza non si potrebbe dirlo, ed io mi restringo ad osservare che i conti di Hardeck, discendenti da Arrigo di Dewin, continuarono a chia marsi Burgravii di Dewin Sappiamo inoltre che Giovanni fratello di Stefano II di Baviera

e fondatore della linea di Monaco, sposò Caterina, figlia della prima moglie di Mainardo VII conte di Go rizia \ La seconda moglie di Mainardo, Utoìda di Maetsch, morto lui, maritassi in Giovanni burgravio di Maidburg (Dewin) c conte di Hardeck. ‘Dunque Caterina, figliastra di Utcìda, aveva una certa parentela cogli Hardeck, parentela che si estese anche a Stefano e Giovanni Duchi di Baviera; ed è cosa nota in quanta ampiezza di senso si adoperassero le voci che si riferivano a parentela. Non è quindi

impossibile che il.Cbwrs JJuym citato dal Yerci nell’im presa di Padova fosse un Hardeck-Dewin; ma qui sembrami inutile ' il tornare sulla questione, se questo conto .discendesse dai Dewin della Mtsnia o dai Duino dell’Adriatico. ' e) Potenza di Ugone VI, \ L’autorità ed il potere che andò di mano in mano acquistando Ugone VI di Duino dopo la sua dedizione all’Austria, manifestasi chiaramente da quanto di lui siamo venuti esponendo fin qui. Non parliamo, come dì cosa secondaria, di avversari! o di emuli

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 451 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
i- 444 -a i'% insignì del grado di Maresciallo e di Pari di Francia. Quand’egli la prima volta presentossi al Re, tutti i Principi reali ed il Re medesimo comparvero portando il suo Ordine; c in quanta stima il monarca tenesse quelle insegne, apparisce dalle parole che rivolse a più d’un cavaliere dell’Ordine della Fenice: ah vous portee Vordre de la maison de Hohenlohe', c est une preuve que vous étes bien attaché à ma personne. L’arma dei Principi Hohenlohe-Waldenburg-Schillingsfiirst è uno

. Spiaccmi elio i ristretti confini posti a queste memorie non mi consentano di narrare per disteso gli egregi fatti dell’augusto Casato degli Hohenlohe, il quale occupa un posto così eminente fra i Principi del germanico Impero. Il provvido e paterno suo reggimento; le cure indefesse per la prosperità dei sudditi o per la loro cultura morale ed intellettuale; le molte istituzioni benefiche a sollievo delle classi indigenti, ci parlano della sua munificenza. Insigni sono gli esempi della fortezza d’animo

di quei Principi, la quale rifulso in modo segnalato al tempo della guerra dei villici e di quella dei trcnt’amii. La prodezza nell’armi fu virtù ereditaria nella Famiglia; basta rammentare fra gli altri un Filippo, che com battè con sommo valore per Guglielmo d’ Orango suo suocero nelle guerre di Fiandra; un Yolfango Giulio, generale d’artiglieria nelle guerre colla Porta Ottomana, al quale fu dovuta in gran parte la vittoria del S. Gottardo; un Filippo Guglielmo, tenente maresciallo nella guerra dei

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 239 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
queste limitazioni impostele dal marito. Per finire il piato, convenne ricorrere agli arbitri, 2 , i quali furono scelti fra la più elevata aristocrazia,, e finalmente anche al Duca Alberto III 3 4 Composte le cose su questi castelli di Gonewitz, Freudenberg, Stetenberg ed Eybeinswald, la vedova di Ugone VI potè disporne per modo, che una parte pervenne anche alle figlio. La morte della Wiltliaus dev’ essere avvenuta prima dello spirare del secolo; un ultimo atto che a lei si riferisce, è del 1396

, quando essendo mancato anche il Duca Alberto III, suo nipote Guglielmo, figlio di Leopoldo III, in qualità di avvocato della badia di S. Paolo nella Garin zia, clava il suo assenso che Uldarico di Walsse com perasse da Anna vedova dì Ugone di Daino e da suoi figli il diritto sulla casa, di Morii borg spettante a quel monastero ed im pegnata ai Dui nati h Anche Rambcrto che con qualche fondamento abbiamo sup posto il primogenito della Wiltliaus, cessa di nominarsi espressar mente dopo il 1391

ricevuto dal tutore dei figli di Ugone di Duino la somma dovuta a lui ed a 1 suoi commilitoni per il servizio di due mesi prestato ancora a Treviso al Duinate 5 . 1 Vedi jiag. 227 nota 3. ■ ' ■- * Ardi. Imp. due atti in data di Vienna, 1393, 21 gennaio. 3 Ivi, altri due documenti del 1393, 23 gennaio, Vienna. 4 Ivi, 1306, 19 marzo, Vienna. Vedemmo che la casa di Mernbcrg fu conceduta ad Ugone ed a ! suoi eredi; ma sopra Mernbcrg era assicurata la controdote della Wiltliaus; perciò concorrono alla

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 447 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
, ma privi di solido fondamento, si acconciarono una quantità di altri rac conti ed anche il motto della Famiglia: »Tic flammis orior«. Più vicina al vero è 1’ opinione che deriva il nome dall’ antico Loch, che è quanto dire bosco , c coll’aggi unta di hoch equivarrebbe ad Alio Bosco. Il vetusto castello di Hohenlohe sorgeva nel Bavarese a poca distanza da TJffcnhcim e si ricorda fino dal 1178. Spettavano alla Famiglia già nei primissimi tempi anche le rócche munite di Weickersheim. e di Brauncck; poi

signor Seelos di Bolzano; va ammiralo un disegno a penna della signora Clarice americana; grande è il numero delle incisioni die vanno su pei giornali illustrati, ma nes suna di queste supera il disegno del signor Bernardo Fiedler di Trieste, che seppe congiungere con tanto genio l’ideale alla verità. — Fra le descrizioni in prosa del Castello va lodata quella del signor Carlo Bottura di Trieste c fra le poetiche quelle del compianto 1’. Filippo Balzofiore Agostiniano. ‘ J Vedasi la splendida opera

composta per cura di S. A. il Principe Carlo Federico di Hohenlohe seniore della casa Waldenburg-Sehillingsfiirst: Archiv für Hohcnlohischc Geschichte, che comprende una serie di erudite mo nografie intorno alla genealogia, alla storia, agli armeggi, alle monete, alla sfragistica, a documenti c monumenti antichi di casa Hohenlohe.

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 227 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
Eybinswald 5 . Bernardo di Ladendorf ed Elisabetta sua moglie, figlia del defunto Itamberto di Glaneck, vengono a .componimento col Duinatc o gli rinunciano V eredità di Guglielmo di Glaneck ®. Corrado della illustre stirpe dei Mornberg nella Stiria, vende ad Ugone la sua casa di Mornberg, T orto e sedici campi 7 * Uldarico e Tommaso di S. Lamberto le ville di Dohrones e di Posole *; Guglielmo e Giovanni di Stegberg due case e corto con sega in Laib presso S. Giovanni 9 10 Gregorio di Dörnberg rinuncia

ad Ugone i diritti di Itaseli il parroco di Gouewitz lo elegge a suo avvogaro Ervorto di Tor riconosce Ugone per domino feu dale Y Da Corrado, abate del celebre monastero di S. Paolo nella valle di Lavant, Ugone riceve 1’ investitura della corte di Mernberg c delle sue adiacenze' l3 ; Ugone e suo figlio Ramber/o riconoscono I Ardi. Imp. 1375, 23 dicembre. 7 Ivi, 1367, 5 agosto. 3 Ivi, 1380, 2 febbraio. * Cod. Dipi Istr. 1383, 12 dicembre, Trieste. 5 Àrdi. Imp. 1385, 5 dicembre. “Ivi, 138G, G ottobre

. I Glaneck della Carinzia provengono da Itamberto tiglio di Rodolfo di Ras. Ultimi di questi è il nominato Guglielmo. 7 Ivi, 1387, 2 gennaio. ’ - * Ivi, 1388, 22 gennaio. 9 Ivi, 1388, 22 giugno. 10 Ivi, 1380, 3 gennaio. II Arch. prov. di Gran J 381), 0 gennaio (copia). 12 Ivi, 1380, 12 marzo; 1390, 30 gennaio (copia). - ” Ardi. Imp. 1300, 3 gennaio .

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 398 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
dei Veneziani verso l’Imperatore s’ era già manifestato più vo\te e massimamente quando il suo legato annunciava in Senato gli inattesi trionfi riportati sotto le mura di Vienna contro il formi dabile nemico del .nome cristiano. Tuttavolta il senato non sapeva risolversi, ogni momento sorgeva qualche nuovo ostacolo; . sicché, non ci volle di meno che tutta la destrezza di Uldarico, ■ per ve dere coronati i suoi sforzi, dai quali dipendeva in tanta parte la prospera riuscita della guerra

. E certo neppure Venezia ebbe a pentirsi d’avergli prestato ascolto: mentre l’armi imperiali ricon-, quistavano una dopo 1’ altra le piazze di Gran, di Neuhäusel, di Buda,. Szeghedìno, Moliacz, Belgrado, la bandiera vincitrice di S. Marco piantatasi sulle fortezze della Morea e, vinta Corinto, il. terrore dei Veneziani si fece sentire da Atene fino alla Dalmazia. Ma il corso vittorioso dell’ armi cristiane doveva nuova mente essere arrestato dal Ile Lodovico, il quale, rotta per ftp gestione del

la spalla del Re Cattolico non poteva resistere, sarebbero state chieste alla Savoia Vercelli e Torino senza incontrar resistenza; il Monferrato, tenendo essi Casale, era già nelle loro mani; Parma non avrebbe potuto vietare a Modena di cedere alla Francia Berscllo; facile cosa si credeva l’indurre coll’ oro l’incostante duca Ferdinando Carlo a permettere 1’ occupazione di Mantova: ed ecco piantata la bandiera della Francia nel cuor dell 1 Italia. ; Nel frattempo però contro ogni aspettazione del

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