8 items found
Sort by:
Relevance
Relevance
Publication year ascending
Publication year descending
Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/137259/137259_354_object_5189070.png
Page 354 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
Se il legame di sangue e d 1 * amicizia con Francesco della Torre e con Mattia Ilofer spinse Nicolò a venire con Francesco in soccorso di quest 1 ultimo, quando trovossi assediato nel castello di Duino sembra che la resistenza opposta allo, forze del prin cipe abbia avuto il suo lato giustificabile; e ciò si raccoglie non meno dalla somma integrità di Nicolò e Francósco della Torre, che dal vedere che tutto il processo verte intorno all 1 uccisione commessa da Mattia, non mai sulla resistenza

opposta nel castello di Duino. Dal tutto si scorge altresì la persuasione che avevano e Nicolò o Francesco dell’ innocenza di Mattia e della ingiusta op pressione do’ suoi nemici che avevano osato dipingerlo come un ribelle. Questa persuasione vien confermata dalle lettere che scrisse ad ambidue Cornelio Frangipane durante il processo 5 e che pos sono servire a rischiarare questo avvenimento, origine di tante tra dizioni, quanto poetiche, altrettanto inverosimili. 'Visse Nicolò fino al 3 maggio 1557

e morendo lasciò molta eredità di affetti e de siderio di se fra i cittadini di Gradisca da lui beneficati, presso la cprte di Cesare, che in lui perdeva uno do’ suoi più fedeli e devoti ministri, nella famiglia Torriana o noi numerosi amici elio gli professavano venerazione. Onorato di splendidi funerali, in cui recitò lo sue lodi Petronio iunioro di Tirano 3 , venne collocato nella chiesa dei Serviti a Gradisca, dove la pietà c le obbligazioni 4 assunte da Francesco della Torre, gli eressero

il monumento s . In esso Francesco lo chiama suo zum per non dirlo semplicemente agnato , ed avrebbe anche potuto appellarlo suo padre, por V affetto che gli portava. Lodata per opere di beneficenza e per ispeccliiata virtù fu pure la moglie di Nicolò, Caterina di Prodolone. 5. Raimondo VI della Torre. - Finito di parlare del ramo duinese collaterale, possiamo ora occuparci unicamente del principale, tornando a Raimondo VI della 1 Vedi pag, 295. - '' , ........ s Ardi, di Duino, lettere del 1548

. . ' ' 9 Ivi, Oratio Ant. Petronii iunioris Pirancnsis, habita in funere Itimi D. D. Nicolai a Turri, Comitis, Equitis, Baronis, consiliarii regii et Gradisca© Praefecti. * In un contratto di transazione del 1559 sui beni lasciati dalla moglie di Nicolò a Francesco della Torre (Ardi, di Duino). * Vedi Epigr. N. 21 . .. ... ' ■.

1
Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/137259/137259_122_object_5188838.png
Page 122 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
dall’alto dell’arcione spiegano al vento gli stendardi delle due case. E poiché i della Torre portano anche lo stemma e il nome degli Hofer, dovevano trovar posto nella sala eziandio le effigio di questi. Vi spicca specialmente quella di Mattia, non solo per l’alta fama in cui venne, ma perchè il suo ritratto eseguito ' dopo la sua morte è opera dell’immortale pennello del Van-Dyk. Sua.,„.figlia Clara fu anche più fortunata: in rima ce ne tramandò la memoria Cornelio Fran gipane, il quale

, quasi novello Petrarca, compose un intero canzo niere per celebrarne le lodi; in tela ne ritrasse lo sembianze il pittore di Carlo V e principe della scuola veneziana, Tiziano Ve- cellio. Che il dipinto della sala dui uose sia una copia dal quadro di quel sommo maestro, tutto l’insieme dà motivo a dubitare; ma copia pregiata di altro ritratto è quella di sua sorella Ludovica, in cui di bel nuovo s’ ammira la mano dell’ ultima sua discendente, la Principessa d’ Hohenlohe. Ambedue le sorelle vedemmo

già rap presentate nel quadro .storico del Tinto rotto. Lo sfondo della sala è formato d’un ampio camino di marmo nero, circondato dall’ una e dall’ altra parte d’ armaciii d’ antico intaglio. Su questi, fra candelabri di cristallo, stanno il busto di S. À. il Principe Egone d’ Hohenlohe, marito della castellana, e quello di S. E. il conte Giovanni Battista della Torre, padre della medesima; quello eseguito in Roma in tersissimo matt di Carrara dal già mentovato scultore dumoso Francesco Pezzicav

2
Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/137259/137259_297_object_5189013.png
Page 297 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
Intanto 1’ Arciduca Ferdinando d’Austria col suo l’elice Ma trimonio era divenuto nel 1526 Ile di Boemia, ma trovossi involto nelle guerre disastrose per la corona ungarica disputatagli dal voivoda della Transilvania, Giovanni Zapolia. Vinto questi nel 1527. da Ferdinando, aveva ricorso al sultano degli Osmani, Solimano II. Dopo orribili devastazioni dei Turchi nell 1 2 Ungheria, la capitale stessa dell 1 Austria si vide circondata dal formidabile esercito di Solimano. Al suo ritirarsi

1’ Ungheria rimase divisa fra tre pos sessori: Ferdinando, Zapolia e Solimano; e prima che avvenisse il trattato di Granvaradino (1538), in uno scontro sotto le mura di Clìssa periva nel 1537 Giovanni Iiofcr da intrepido generale, con fermando colla sua morte sul campo dell 1 onore la devozione della sua famiglia per la casa degli Absburgo 7 Cornelio Frangipane così ci descrive in istilc oratorio la morto di Giovanni Iiofcr: »Questo io dirò che Giovanni Ilovero, avendo tutti i suoi migliori anni spesi

e tutta la sua verde età consumata nei servigi e nelle bisogne dei Principi d’Austria ed essendo oggi mai attempato, che ragionevolmente doveva darsi al riposo c menar gli ultimi giorni della sua vita in quiete con la moglie e coi figli, fu per coman damento di Vostra Maestà all 1 impresa di Glissa mandato, ove sondo l 1 esercito regio dal turehesco all 1 improvviso assalito e posto in fuga, egli che sempre uvea più temuta la vergogna che la morte, vedendo clic tutti fuggivano, solo formossi e colla

il più vecchio, ebbero prole, e perciò furono scritti credi da Iacopo altro loro fratello 3 . A Giovanni nacquero non meno di dicci tigli, ma soli duo erano maschi; l’imo fu Mattia , suo successore nel capitanato e nel pegno di Duino; l’altro Alessandro , giovino di grandi talenti tutto dato agli studii. Visitate le principali università della Germania, scriveva egli da 1 Di molta importanza sono alcune lettere che Giovanni llofer rice veva da un suo corrispondente di Costantinopoli sugli affari

della Turchia. 2 daijfjio di rime e pròse di Cornelio ìrangìpanc, Milano, 1812, pag. 80. - 3 Ardi. prov. di Graz, testamento del 1529, 7 aprile,. Gradisca (orig.)

3
Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/137259/137259_299_object_5189015.png
Page 299 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
cadere in disgrazia di Cesare, ma di spogliarlo del capitanato di Duino e della signoria eli 1 egli teneva in pegno; le accuse ed i processi fioccarono senza tregua; od occasioni a questi ne diede egli stesso parecchie, menando una vita abbastanza licenziosa e facendola da padrone sui beni a lui commessi in cu stodia dal principe. Fu quindi accagionato di concussione, di mal versazione, di pessima condotta o finalmente di ribellione Grande colpa fu per lui, posto alla guardia ri’una piazza confinante

coi Veneziani, quella d’ avere sposate (piasi tutte le sue sorelle colle principali famiglie del Friuli \ Su queste sue relazioni amichevoli cogli Udinesi Ibndossi il racconto della sua fuga in terra veneta, quando dopo d 1 essersi sottratto alla custodia delle milizie spedite a Duino, mandi) a dire als Imperatore, clic lo citava a scolparsi, lo ingiurie più atroci. Sembra vero clic a’ suoi nemici venisse fatto di togliergli per alcun tempo, durante la sua prigionia, quella for tezza, che i suoi

Mattia dovette ripararla col pagamento eli quattrocento ducati e colla cessione d’alcuno 1 Ardi, di Duino, processi del 1541 e seguenti. Uno fra questi è im portante perchè ci annovera le quattordici decanie o comuni della signoria ili Duino al tempo degli Hofer; esse sono: Duino, S. Giovanni, Satollano, Tomai, Scopa, Reppen (grande e piccolo) Goriansco, Sgonieo, Proseco, S. Pelagio, Mauchjgna, Brestovizza, Gahria. Vengono quindi enumerate tutte le loro attri buzioni, i diritti di signoria ecc

. di che daremo un saggio parlando dei Torriani. 2 Vedi la tavola III, dove apparisce che la sola Lucrezia prese marito in Austria. 3 Lo asserisce Cornelio Frangipane a pag. 85 della sua arringa a difesa di Mattia Hofer citata da noi a pag. 290. • .

4
Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/137259/137259_71_object_5188787.png
Page 71 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
die il canonico custode, richiesto per lettera di Roma da Cornelio dalla Pietra so fosso greco o latino, rispose essere scritto in greco, laddove le podio lettere ancora visibili, poste .sotto la lente, non ci lasciano dubbio die sono indes latine. Riferiva poi il legato cesareo, indotto in errore dallo stemma Tornano ond’ è fregiata la custodia, che il codice era stato donato al Serenissimo Dominio 'Veneto da uno dei Patriarchi della sua Famiglia In questa guisa la grande venerazione che

ad una mollo s P* a oS> a 7 resta sorpreso da subitaneo mutamento di scena c dai ruvidi scogli del Carso, i quali stendendosi dentro al mare e di mano in mano elevandosi, formaler quei ciglioni, dove più dove meno dirupati, su cui torreggiano i duo castelli di Duino. Ma in mozzo ad essi aprousi alcune fertilissime baio, delle quali Sistiana al lato orientalo della costa è la più ampia. Quivi il suolo discen dendo gradatamente a guisa di scaglioni (l’anfiteatro, tutti coperti di biade, di viti

, d’alberi fruttiferi d’ ogni specie, affondo si ap piana dolcemente a ricevere i baci deli 1 * onda tranquilla, che nel ritirarsi lascia scoperta la bianca arena. Questo delizioso sog giorno di paco fu eletto nel secolo scorso a sua dimora da un proavo della nobile Signora di Duino e Sistiana, il quale vi eresse una villa od una chiesa, a passare in quella i suoi ultimi anni di vita c trovare in questa un tranquillo riposo dopo, la morte 3 . Vuoisi che il seno di Sistiana, confine altra volta fra

la signoria di Duino e il territorio di Trieste, fosse auch’esso porto 1 Ardi, di Duino, Delazioni del barone Francesco della Torre amba sciatore cesareo a Venezia. ?

5
Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/137259/137259_300_object_5189016.png
Page 300 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
in sì varie occasioni, o come educatissimo in ogni studio di cavalleresche discipline, aveva generalmente rapiti gli animis che lo idolatravano. Il più volto citato Frangipane parlava di lui fino dal 1531) con vero entusiasmo, chiamando Matthias Ilo- vero il più bel giovanetto che sia a molte miglia t; nè fa mera viglia clic poi si fosso talmente invaghito della figlia di lui, Chiara Orsa, da celebrarla col suo canzoniere \ Frattanto avvenne clic Mattia, amantissimo delle belle arti, per sua disgrazia

riuscito; quando riaccesesi Tire, il dalmatico che da lunga pezza odiava il pittore, scagliossi contro di lui e, feritolo alla testa con un pugnale, s’ affrettava d’ ucciderlo. L 1 Hofer, vedendo cadere 1’ amico senza potere nè difendersi nè fuggire, tratta la spada, fu sopra al Berto lazzi e, passatolo da parte a parte, il lasciò morto sul suolo. . Mal consigliato, credette Mattia di doversi tosto dare alla fuga, a malgrado della promessa data di non allontanarsi di; Vienna durante il processo; di che

profittarono tosto i suoi ne mici, per ottenere che venisse inseguito e carcerato. Il suo difensore Cornelio Frangipane tace della resistenza che opposero alla forza nel castello di Duino Mattia e i suoi parenti e, detto che percorse ben trecento miglia, fu dai regii sergenti che lo seguitavano, arre- 1 Ardi, di Duino, componimento del 1541, 25 febbraio, Gradisca. 1 Viaggio a Trieste e nell’Istria, Memoria di Cornelio Frangipane, stampata per nozze nel 1875, pag. IO. 3 Yedi 3’ opera indicata piu addietro

6
Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/137259/137259_303_object_5189019.png
Page 303 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
et signori, Madame et dame, quali sole potevano essere al numero di ottanta nel circa et a S. M. suppli carono grazia per el Signor Matthias. S. M. risposo che si ricor derebbe delle loro preghiere, sicché si attende graziosa risoluzione« Il difensore consigliava a Nicolò e Francesco della Torre di per severare nei buoni ufficii anche dopo la loro partenza di Vienna; mostrava però gran timore dei tanti lacci tesi dai nemici; e preso quasi da disperazione per le mono avversarie, fuvvi momento in cui enge

Ileverò era pevsp- guitato, fece la sua splendida orazione innanzi a Cesare 3 , dimo strando essere stata quell’ uccisione un dovere di natura per ogni uomo c massime per un cavaliere; dipinse quindi con magnifici tratti i servigi prestati dagli llofer al loro Sovrano e con istudiata antitesi fece vedevo l’ignominioso guiderdone toccato al loro discen dente, vittima della calunnia c dell’invidio. Iò in fine, imitando gli artificii degli oratori greci, introdusse il giovinetto Alessandro, fratello

scemato l’effetto della sua orazione. Questa, fu det tata in latino, ma più tardi il Frangipane medesimo la tradusse in italiano.

7