Se il legame di sangue e d 1 * amicizia con Francesco della Torre e con Mattia Ilofer spinse Nicolò a venire con Francesco in soccorso di quest 1 ultimo, quando trovossi assediato nel castello di Duino sembra che la resistenza opposta allo, forze del prin cipe abbia avuto il suo lato giustificabile; e ciò si raccoglie non meno dalla somma integrità di Nicolò e Francósco della Torre, che dal vedere che tutto il processo verte intorno all 1 uccisione commessa da Mattia, non mai sulla resistenza
opposta nel castello di Duino. Dal tutto si scorge altresì la persuasione che avevano e Nicolò o Francesco dell’ innocenza di Mattia e della ingiusta op pressione do’ suoi nemici che avevano osato dipingerlo come un ribelle. Questa persuasione vien confermata dalle lettere che scrisse ad ambidue Cornelio Frangipane durante il processo 5 e che pos sono servire a rischiarare questo avvenimento, origine di tante tra dizioni, quanto poetiche, altrettanto inverosimili. 'Visse Nicolò fino al 3 maggio 1557
e morendo lasciò molta eredità di affetti e de siderio di se fra i cittadini di Gradisca da lui beneficati, presso la cprte di Cesare, che in lui perdeva uno do’ suoi più fedeli e devoti ministri, nella famiglia Torriana o noi numerosi amici elio gli professavano venerazione. Onorato di splendidi funerali, in cui recitò lo sue lodi Petronio iunioro di Tirano 3 , venne collocato nella chiesa dei Serviti a Gradisca, dove la pietà c le obbligazioni 4 assunte da Francesco della Torre, gli eressero
il monumento s . In esso Francesco lo chiama suo zum per non dirlo semplicemente agnato , ed avrebbe anche potuto appellarlo suo padre, por V affetto che gli portava. Lodata per opere di beneficenza e per ispeccliiata virtù fu pure la moglie di Nicolò, Caterina di Prodolone. 5. Raimondo VI della Torre. - Finito di parlare del ramo duinese collaterale, possiamo ora occuparci unicamente del principale, tornando a Raimondo VI della 1 Vedi pag, 295. - '' , ........ s Ardi, di Duino, lettere del 1548
. . ' ' 9 Ivi, Oratio Ant. Petronii iunioris Pirancnsis, habita in funere Itimi D. D. Nicolai a Turri, Comitis, Equitis, Baronis, consiliarii regii et Gradisca© Praefecti. * In un contratto di transazione del 1559 sui beni lasciati dalla moglie di Nicolò a Francesco della Torre (Ardi, di Duino). * Vedi Epigr. N. 21 . .. ... ' ■.