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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 359 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
nostra paterna benevolenza e serbiamo sì viva, la memoria de’tuoi ineriti, elio la ricordanza della tira persona ci è oltremodo gradita. Avendo tu adempito il tuo dovere con tanta esattezza, la tua at tenzione e fedeltà riuscì grata all’ Imperatore ed a Noi per modo, che non vi era duopo di tue scuse, poiché avevi soddisfacentemente operato. Ma la tua gentile maniera di pensare è tale, ebe supera ogni aspettazione, sembrandoti d’ aver mancato in qualche parte, laddove le hai tutte adempite. Noi

e tutta la corte Nostra stimiamo grandemente la propensione dell’ animo tuo, e tu potrai agevol mente sperimentare la nostra speciale predilezione, in testimonio della quale valga 1’ Apostolica Benedizione clic con tutto 1’ amore t’impartiamo«. Presso il Pontefice Clemente Vili Raimondo venne eletto ambasciatore alla fine del 1597, quando questi, vinto Cesare d’Este, che alla morte di Alfonso II aveva cercato occupare il feudo di Ferrara, venne a soggiornare più mesi in quella città. Ai 14 aprile del

1598 si licenziò quindi il Torriano dalla 'Repubblica veneta, ed ai primi di maggio arrivò a Ferrara insieme coll’ Arciduca Ferdi nando, assistendo cogli altri membri della diplomazia alle feste fiuntuose che si celebrarono tanto per la venuta del Pontefice, quanto per i duc matrimonii dell’ Arciduchessa Margherita d’ Au stria con Filippo III di Spagna, c dell’ Arciduca Alberto coll’ In fante Chiara Isabella, clic gli portava in dote la Fiandra. Reggeva a quel tempo lo sorti dell’ Impero Rodolfo

II, che oltre ad essere involto nei dissidii della Germania, dovette altresì fino dal 1592 ricominciare la guerra colla Turchia. Le difficoltà erano accresciute dal principe della- Transilvauia Sigismondo Ba- thory, finché questi nel 1602 cedeva il principato all’Imperatore verso cinquanta mila ducati annui. Massimo appoggio prestò a Rodolfo il Papa Clemente Vili; ma dalle relazioni 1 del conte Raimondo apparisce quanti ostacoli 1’ ambasciatore di Cesare ebbe a superare,, e quanta destrezza dovette

mettere in opera per con seguire il suo aiuto. Con questa egli ottenne che Clemente Vili sostenesse F Imperatore non pure colla sua influenza presso le altre corti, ma eziandio con denaro e soldati spediti più volte sotto il proprio \ 1 Ardi, di Duino, Relationi alla Sacra Ces. Maestà di Ridolfo II Imperniare , del Conte Raimondo della Torre suo ambasciatore presso la San tità di Papa Clemente Vili,

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