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Page 12 of 12
Date: 25.03.1981
Physical description: 12
- migliaia di cittadini saran no spinti air«obiezume di coscien za» di fronte alla dichiarazione di appartenenza; obiezione che il Co mitato vuole sostenere ed appoggia re in tutti i modi e tutte le sedi Una manifestazione con striscio ni e cartelli («no a nuove opzioni», «per un Sudtirolo indiviso», «contro la frontiera tra i gruppi linguistici», ecc.) ha concluso la manifestazione: sul ponte Talvera che divide la Bol zano «tedesca» dalla città «italiana» un gruppo di giovani sudtirolesi della vai

. Solange das Paket so existiert, wie es jetzt existiert, - und wir haben diesbezüglich viele Kritiken und Änderungen an vorzubringen kann ich mir nämlich nicht vorstellen, wie ohne eine effektive Erhebung der Volksgruppen Zugehörigkeit diese Bestimmungen umsetzbar wären. mit Gerold Meraner sprach Richard Gasser Il «ivnsum'nto» in realtà mm è un censim-nto, uer quanto riguarda i.t .«dicluarazioi;»* etnica». ::ia tut t'altra cosa: serve non pur sapere quanti abitanti di ling.ua tedesca, italiana

ih- è stata eia borala .»I convegno indetto a Bol/a no. il 21 22 marzo, dal -Comitato d'iniziativa contro le opzioni 1981» L'area ' li*- ha cosi ieil/a di qit* sto nodo intricate, della questione sudtirolese si sta di òsamente aliar gamlo, ma torv cresce anche la rassegnazione • l'assuefazione ad un mondo sempre più diviso in due società separate, come è stato ne vaio nel convegno, e he ha dato complessivamente più l'impressione di mi o caseine di dibattito e di ri flessione, anelie di approtondmien

Venosta ha rappresentato un pezzo teatrale da loro stessi composto: » due partiti - tedesco e italiano - si contendono l'adesione degli abitanti del Sudtirolo. il gior no 31 ottobre. Da una parte si prò pone un «Tirolo tutto tedesco», dal l'altra un'«ltalia italiana fino al Brennero»: opzione '81, con tanti che non vogliono aderire a nessuno di questi blocchi. Aus der Schlussresolution der Tagung und Kundgebung «Keine neue Option - für ein ungeteiltes Südtiru!» Noch ist's Zeit l. WIR FORDERN

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Page 10 of 12
Date: 11.02.1981
Physical description: 12
applicazione graduale ed elastica delle nuove norme sul bilinguismo e sulla proporzionale. I radicali hanno sin qui seguito ed appoggiato la linea della »nuova si nistra» sudtirolese: si al bilinguismo, no alla proporzionale, cambiare le norme sul censimento prima che sia troppo tardi, basta con le trattative segrete sulle norme di attuazione. Tra gli italiani del Sudtirolo montano inevitabilmente la paura e l'allarmismo. Il recente convegno di studio promosso da Pannella a Bol zano ha offerto uno spaccato

10 attualità-aktudles <y^> Spunta un «melone» su Bolzano? Acquaviva propone la «propor- zionale integrale»: tutti i posti di la voro nel Sudtirolo - dal pubblico impiego all'agricoltura - devono seguire la regola della suddivisione etnica di due terzi ed un terzo. Op pure si devono fare due »cantoni etnici»: una provincia tedesca ed una italiana. aU'inlerno della stessa provincia di Bolzano. Qualcun altro, anche all'interno della stessa DC, propone di congela re la proporzionale ai valori dei

1971, comunque vada il censimen to: la quota tedesca verrebbe cosi fissata per sempre al 62.9%, quella italiana al 33,3% e quella ladina al 3.7%. Il MSI è l'unico partito che in Parlamento ha già chiesto la revi sione del »pacchetto»: niente pro porzionale, drastica riduzione del bilinguismo, ma l'autonomia pro vinciale verrebbe sostanzialmente conservata. Il PCI. a sua volta, si rivolge ogni tanto al governo per in terpellare. interrogare, chiedere che si provveda: fondamentalmente si chiede una

signi ficativo di questi timori e si è mani festato anche un eloquente cambia mento di umori tra i giovani di lin gua italiana. Mentre qualche anno fa era di prammatica «volere rincon tro con i tedeschi», sforzarsi di ca pire le »loro» ragioni e mettersi in condizioni di poter fare delle cose assieme, oggi la divisione ha già se gnato molti punti, ci si conosce di meno, i sentimenti prevalenti sono la frustrazione e l’inquietudine - non ancora canalizzati da nessuno - ma sicuramente latenti in molti

mi seramente: ultimo la sofrtunata «Concentrazione italiana» delle ulti me elezioni regionali, parto del ge nio di quel tal lattieri, approdato poi alle sponde di un fantasioso «partito popolare pensionati - Volk- spartei der PensiorUsten». Ma oggi le cose sembrano profi larsi in maniera diversa. Chi oggi pensa ad esprimere fuori e contro i partiti tradizionali il malcontento «italiano» dell’lAlto Adige, non lavo ra certo per raccattare i rimasugli di una destra sfasciata e screditata. Piuttosto si punta

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Page 12 of 12
Date: 04.11.1981
Physical description: 12
cronaca locale, ne ra. bianca e rosa, per spoliticizzare in modo indolore il pubblico». 1 ca pitali dovrebher venire dai locali imprenditori, prevalentemente ma non soltanto - di lingua italiana e forse anche dall'estero (Baviera). L'associazione USEB (Unione pa droni italiani) potrebbe instaurare col giornale un rapporto simile a quello tra «Wirtschaftsring» e «Dolo miten», magari con adeguato spazio anche per i sindacati. Insomma: un «Alto Adige* più simile al «Dolcmiten», più organica mente legato

P 2 e del «Corriere della Sera» cui anche il quotidiano di Bolzano appartiene, o sono motivati anche da preoccupazioni specifiche all'intemu dell'azienda di Lungotalvera S. Quirino? Sembra pro prio che questa volta vengano a concretarsi progetti ed ambizioni incrociate che hanno al loro centro l'«Alto Adige» e ('informazione (in lingua italiana, soprattutto) in provincia di Bolzano. Proviamo a capire, n] di là del silenzio ovattato, cosa sta succedendo. Da! punto di vista commerciale non ci sarebbe

un acquirente per entrambe !» testar*" insieme. Il divario tra un’informazione «italiana» e «tedesca» Ora Ut situazion*- è di nuovo in movimento, e coinvolge- progetti di più ampia portati'.. Da intat ti. certi ambienti *•« oucmicì e politi ci si preoccupano di un . orto disli vello tra informazione «italiana» e «tedesca nel Sudtirolo: quella tede- seti assai smaccatamente favorevo le al governo provinciale e pratica mente «di regime», operante oltre tutto in condizioni di quasi-mono polio; quoWa iudiana

invece più cri tica. talvolta anche più pluralistica e comunque non sempre e sempli cemente appiattita sulla linea delle autorità locali. Un recente sondag gio commissionato dall'Associa zione industriali aveva confermato questi sospetti: l'opinione pubblica locale di lingua italiana è assai più critica verso la Giunta provinciale e le stesse istituzioni autonomistiche, nonché alcune norme e condizioni particolari (proporzionale etnica, bilinguismo, ecc.). di quanto non lo sia il pubblico di lingua

è sempre ancora notevolmente caratterizzato da punte di «italianismo», da aliar mi e preoccupazioni specifiche delia comunità italiana, tanto da conferì re spesso una nota «ariti tedesca» le, comunque, anti SVP) ai servizi del quotidiano. D'altronde questa ca ratterizzazione comporla anche che per le voci del dissenso ci sia un certo spazio (si pensi al dibattito mi! censimento etnico o ad altre occ.i sioni consimili): ovvio che tutto questo non piaccia alla SVP. e neanche tanto alla DC ed agli

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Page 3 of 12
Date: 17.06.1981
Physical description: 12
, perchè poco impor tante: le sue competenze sono or mai molto ridotte ed il suo bilancio è neanche un decimo del bilancio di una sola delle due Province. Pertanto il cambio di guardia «linguistico» tra i due presidenti non riveste una grande importanza • se non per le sorprese che si sono avu te nella seduta di sabato scorso a Bolzano (d'ora in poi, sino al 1983, il Consiglio si riunisce, infatti a Bol zano, come in ogni seconda metà tagliatura). Achmuller, esponente della corrente «sociale» della SVP

: 1) riunifi cazione del Sudtirolo con il Tirolo austriaco, esclusa la città di Bolzano nella sua parte oltre-Talvera («Bolzano nuova»), l'Oltradige e la Bassa Ate sina; 2) statuto europeo*per la rimanente «Regione europea Sudtirol| Alto Adige» (che quindi comprenderebbe Bolzano nuova, l'Unterland ed i comu ni di Appiano e Caldaro), conservando il «pacchetto», trasferendo però la sovranità italiana alla Comunità Europea, dando ampia autonomia ai Co muni (che si distinguerebbero quindi in «Comuni italiani

» e «Comuni tede schi») e consentendo agli abitanti di questa nuova regione di ottenere la «cittadinanza europea», potendo tuttavia anche conservare in aggiunta quella italiana o acquisire quella austriaca. Viene ipotizzata anche la co stituzione di una «Ladinia» la cui appartenenza statale sarebbe da determi narsi con referendum. La proposta di soluzione che si dice «elaborata nell'Università di Pado va» porta le firme di Sabino Acquaviva, di Fried Esterbauer (professore dell'Università di Innsbruck

» in Alto Adige è quella italiana, pertanto bisognosa di una sorta di nuovo pacchetto in proprio favore. Acquaviva aveva anche avan zato diverse proposte: congelamento della proporzionale ai dati del 1972; correzione della proporzionale in favore dei gruppi più deboli; introduzio ne di «cantoni linguistici» in cui rispettivamente gli italiani ed i tedeschi potessero disporre a proprio piacimento senza il fastidio e la complicazio ne della compresenza degli altri; al limite anche separazione territoriale

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Page 11 of 20
Date: 05.08.1981
Physical description: 20
»ano in Tir olo l cura a un li! freghe di Pinuccia Di Gesaro che sarà pubbli- lomeno egoneria nella cultura europea, vengono ripor- •ocessu processi a streghe e maghi del Tirolo del sud ali ined ua italiana. ccia Di Gesaro scossa dai fatti di Wùrzburg, filtrò direttamente nel dibattito sulla stregoneria, schierandosi dalla par te degli scettici, tra i quali ebbero un ruolo rilevante due prestigiosi intellettuali tirolesi, il padre teQfmo Sterzinger (nato nella valle dell'lnn, a Rattenberg nel

. Dove si compiono riti selvaggi nel corso di cerimonie, organizzate, sembrerebbe, perché spesso si parla di «coro* e di «gioco*. E sempre molte, si dice, sono le persone con venute. Sono viaggi «/uori» che si fanno nel fantasma del diavolo, di cono gli atti processuali, ma a noi sembra, forse, di trovarci di fronte a riti di trance collettivi che realiz zano incontri, se non con la divini tà. con gli spiriti del mondo astrale. Ci sono tutti gli ingredienti indi spensabili: l'uso della parola magi

e degli uomini. Perché questo scopo fosse raggiunto le sacre nozze si celebra vano ogni anno, facendo rappreseli tare la parte della sposa e dello spo so divino da persone viventi» (Fra zer). Ma Frazer. nella sua angusta visione della ritualità, chiama «roz zi» i popoli dell'antichità che aveva no l'usanza di sposare gli dei affin che la loro unione assicurasse la fertilità dei campi. Ed era un'usan za estremamente diffusa. A Tebe nei grandi e solenni misteri eleusini (dove Zeus si univa a Demetra

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Page 5 of 12
Date: 04.11.1981
Physical description: 12
en ti. Per joou.-di politico • etnici - si fa per dirt - tra SVP e DC è previ sto che la presidenza dell'unità sa nitaria centro - sud (Bolzano) venga attribuita ad un esponente di lingua italiana, prevedibilmente democri stiano. gli altri due posti «spettano» a rappresentanti della SVP. La presenza delle opposizioni e dei gruppi minori in generale lan che dal punto di vista linguistico) risulta assai compressa ed è diffìci le far rientrare gli equilibri politici nella predominante logica etnica

; le formazioni plurilingui (Nuova Sini stra e PCI) risulteranno sensibil mente penalizzate, perché i loro rappresentanti nei consigli comuna li verranno messi separatamente in conto, dalla parte tedesca e dalla parte italiana, tanto da risultare al ia fine il più delle volte troppo de boli su entrambi i versanti per esse re rappresentati nell’USL... In prati ca, per esempio, i due consiglieri della Nuova Sinistra di Merano fi gureranno come se ci fossero due paniti, uno «tedesco* ed uno «italia no». ognuno

consigli-co munali secondo gli accordi di spar tizione tra i partiti di potere), 47 dovranno appartenere al gruppo tedesco. 8 a quello italiano e 5 a quello ladino. Ora la DC ha pensato bene di usare questa occasione per rinsal dare i legami etnici tra gli 8 rappre sentanti di lingua italiana (3 DC, 2 PSI. I PCI. 1 PSDI. 1 MSI): ha prò posto di riunirsi, tra membri «italia ni- per mandare un membro «ita liano* nell'esecutivo (dovrebbe poi trattarsi dell'ex assessore provin ciale Rella, DC). di comune

accor do. Non è noto finora alcun rifiuto da parte dei socialisti o comunisti a questa strana proposta di «unione- etnica* o piccola IVP (Volkspartei «degli italiani;») che si sta profilando nell'USL «est». Gesetz über erwachsene Behinderte immer noch verschleppt Zum Jahr der Behinderten nur eine Festschrift Aus dem längst verh^issenen Gesetzentwurf der. Landesre gierung über die Massnahmen zugunsten der erwachsenen Bohinderten ist immer hoch nichts geworden; Magnago hatte, nach emer weiteren

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Page 3 of 12
Date: 16.09.1981
Physical description: 12
centri mino ri) sono sempre quelli più deboli: cosi a Bolzano, a Bronzalo, a Saler no, per rimanere negli esempi ana lizzati. il gruppo di lingua tedesca è maggiormente «incrinato»: a Bron zalo, nel 1980. un sudtirolese di lin gua tedesca su due (50%) ha sposa to «fuori» dal proprio gruppo, a Bol zano il 15.1%. a* Salomo addirittura il 55,6%; degli sposi italiani del 1980 hanno trovato il loro «part ner» fuori dal proprio gruppo lingui stico solo il 9% a Bolzano, il 14,3% a Bronzolo.il 19% a Salorno

. no me e cognome), per definire i matri moni come «puri» (tra partners del la stessa madrelingua, italiana o tedesca) o «misti», sono decisamen te sorprendenti. Entrambe le tabelle concordano neU'indicare l'entità del fenomeno dei «matrimoni misti* intorno al 10-11% del totale. Questo è stato verificaio, osservando i matrimoni nella città di Bolzano, per sette anni consecutivi (1974-1980). e racco gliendo ì dati di un solo anno 11980) in undici Comuni tra quelli che pre sentano un notevole tasso di com

% degli sposi sono di lìngua italiana, mentre la loro per centuale media di presenza sul to tale della popolazione è dei 77%: gli sposi tedeschi sono solo il 19,5% su una quota di popolazione pari al 23%). Degli italiani che si sono spo sati in questi sette anni (5020 per sone), il 93,2% ha scelto un partner della propria madrelingua; tra il gruppo di lingua tedesca, invece, solo il 72% ha contratto un matri monio all'interno del gruppo lingui stico. Tra tutti i 2568 sposi del 1980 undici Cumiiui

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Page 2 of 12
Date: 08.04.1981
Physical description: 12
2 aktuellesattualità SPS e PDU al congresso PDU - Parteitag L’opposizione «tedesca» allo specchio Il letture medio di lingua italiana spesso sui giornali scorre rapida mente le cronache politiche per rendersi conto se i partiti de\\'«op- posizione tedesca» hanno votato con la SVP o con il resto dell'oppo sizione. ma in genere non se ne sa molto di più. Domenica scorsa entrambi questi paniti, la socialdemocratica SPS e la liberalconservatrice PDU, hanno tenuto i loro congressi ordinari

. Un'occasione per fare una verifica, contare le proprie forze, proporre il proprio messaggio alla società. Il congresso socialdemocratico è stato nettamente caratterizzato da gli interventi degli ospiti illustri: un discorso ampio e profondo di Claus Gaiterer su alcune pecche insite al l'autonomia del pacchetto d'essere nata sopra le teste degli altoatesini di lingua italiana: l’aver riprodotto i rapporti tra SVP e DC, costringen do i gruppi linguistici a conformarsi in pratica a questi due partiti «tede

- sco» e «italiano»: l'aver istituziona lizzato motivi di attrito e di conflit to senza prevederne reali meccani smi di soluzione), ed un discorso al trettanto lungimirante del ministro austriaco (e tirolese) Herbert Sai- cher, che ha rivendicato con forza lo «Heimatrecht» (diritto di conside rarsi in patria) dei «sudtirolesi di lingua italiana», ammonendo la SVP a non mercanteggiare le norme di attuazione del «pacchetto» come pretesto per giustificare l'ormai an tistorica pretesa del partito unico

, do ve domina la sinistra lombardiana) che si propone la «grande riforma» del partito, dello stato e della socie tà italiana. Le «tesi» del segretario Craxi in tendono soprattutto svincolare il partito da schematismi ideologici per renderlo più disponibile ad al leanze anche spregiudicate e per fare del PSI il punto di confluenza di quei cittadini che da un lato si rendono conto della «ghettizzazio ne» del PCI nel panorama politico italiano (per cui riesce solo a conti nuare ad attendere l'ora chieden

all’assoluzione dell'ex mini stro democratico Gioia in Commis sione Inquirente, dalla lottizzazione della RAI • TV all'aumento delle spese militari con il ministro Lago rio. A livello locale la linea «craxia na», nella quale sembrano ritrovar si i dirigenti del partito dal segreta rio Claudio Nolet al consigliere pro vinciale Giuseppe Sfondrini, dal rappresentante socialista nella «commissione dei 6», Silvio Nicolo- di, all’intemperante assessore bol zanino Claudio Emeri. appare ca ratterizzata da una

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Page 3 of 12
Date: 30.01.1981
Physical description: 12
chiaramente un Magnago (seppur presidente- di tutto il governo pro vinciale) e sentito il «Presidente dei tedeschi;» ed altrettanto chiara mente un Commissario del gover no o un sindaco di Bolzano è av vertito come esponente «italiano», die nessun sudtirolese di lingua tedesca facilmente potrebbe senti re anche «suo». Nello stesso tempo la Chiesa, ovviamente nel Suo ambito e con le su*.* caratteristiche specifiche, è l'unica istituzione indigena e tradi zionale. in cui la popolazione di lin gua italiana

realmente bi lingue. con insegnamenti svolti al cuni in lingua tedesca, altri in lin gua italiana (qualche volta ci scap pa anche il latino, che un tempo garantiva l'unità di tutti, perchè nessuno lo capiva), e soprattutto con allievi che frequentano i corsi e passano la loro vita quotidiana senza separazione etnica. È proba bile che questa sia oggi l'unica si stematica «scuola - quadri» per la convivenza, esistente nel Sudtirolo a livello istituzionale. Per ora la mano di geiger e di Ferretti li non

può arrivare. . Ma questa «linea Gargitten) è ormai sul viale del tramonto, ci pa re, e quindi anche l'eventuale avvi cendamento del vescovo può forse davvero rappresentare solo il sug gello formale di una liquidazione già in avanzato stato (fi realizzazio ne. È di questi giorni la notizia che «Il Sogno», settimanale diocesano in lingua italiana, ha dovuto ridurr«.' le sue pagine per mancanza di fondi. Un tempo «Il Segno» si era e della critica: ma continuava ad essere guardato come «venduto

ai tedeschi» da parte di una consi- stentefetta nazionalistica del clero e dei fedeli di lingua italiana (a quanto pare*, a cominciar*.* dal suo stesso proprietario formai*:, tale don Tonetta), e viceversa giudicato come «filocomunista» e comunque «ariti Volkspartei» dalla parte più retriva del clero di lingua tedesca, il gran cassiere diocesano mons. Holzknecht in testa, spalleggiato a gran voce dal decano di Bressano ne Eduard Habicher E cosi i 12 - 13 miliomper sostener** '*11 Segno» non si sono

trovati ed anche questo è un., segno Cosi come lo è la crescente divisione delle par rocchi** in italiane tedesche fino a sfiorare il ridicolo della parroc chia del Duomo di Bolzano che formalmente si trova ad <-ssere sotto la giurisdizione di ben dii*' parroci. Sullo stesso tendono • con la stessa popolazione' >1 eatu logo del clero elenca sotto la voce «Decanato Bolzano I» il decano Josef Rie: ed ’I vice parroco don Giuseppe Rizzi. ♦* viceversa ricorri pare sotto la voce «Decanato Boi zano

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Page 4 of 12
Date: 13.05.1981
Physical description: 12
- sapeva che il potere stava dalla sua parte. Questo vale anche per i paniti all'opposizione sorti dopo il 45. .«'/ Ss s •’ O' Ä f Ä '1 f OTTIME possibilità lavorative per TUTTI Per la Vs. Pubblicità su questo giornale: tei. 0471- 37327 ore 15 -19 prismi del paese. E forse presso la classe operaia italiana si faceva largo an che un inconscio sentimento di ri vincita. (...) Gli italiani e la lingua tedesca Si dice degli italiani che sono abituati a parlare più lingue; oltre la «lingua del cuore

mo! una riflessione dai toni spesso volutamente ammonitori, con una vena di nostalgia e di sentimenti. Ne è venuta fuori la •sua* immagine del Sudtirolo e dei suoi abitanti, di lingua tede sca. italiana, ladina. Immagine non sempre condivisa dagli in teressati. come ha dimostrata il dibattilo, e sentita come unila terale. tanto che qualcuno dei partecipanti alla discussione ha mostrato di voler quasi chiedere conto a Gatterer della politica • sudtirolese* per eccellenza, cioè della SVP. In molti inter

di vittimismo. Ed è comprensibile. Ho citato re centemente, proprio in questa sala. Renato Ballardini che negli anni sessanta una volta aveva detto che gli italiani di qui si potevan sentire superprotetti; un'analogo concetto lo ha espresso anche Fon. Berloffa. Ed hanno ragione. La grande immi grazione italiana - mi si perdoni se la chiamo tale, ma effettivamente lo era - questa grande immigrazio ne dunque o faceva pane del potere, oppure stava dalla parte del potere, o comunque - anche se non fascista

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