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Category:
History
Year:
1859
Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
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Page 14 of 409
Author: Gar, Tommaso [Vorredner] ; Cresseri, Simone / con un introduz. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: XLVIII, 359 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Rovereto ; s.Satzung ; z.Geschichte 1425-1610 ; f.Quelle
Location mark: II 173.697
Intern ID: 206447
Radunatosi secrelamente il Consiglio della Comu nità, vi furono discussi e conchiusi i palli della spon tanea sottomissione. A quest'atto solenne, sottoscritto da ventitré cittadini e recalo in Trento al vescovo prin cipe e al comandante imperiale da quattro dei prin cipali tra essi, vien dato dal Consiglio di Rovereto uno straordinario rilievo ; magnificandosi nel preambolo l'importanza del luogo e dell' inespugnabile suo castello, alla rosa del quale mollo contribuirono, con pericolo dello

vite loro, i Rover ciani. DiffaUi , per mettere un argine alla mina che soprastava alle ' cose venete da queste parti, il Senato inviava un ambasciatore a Mas similiano, clic non era ancora calalo.a lor- danni, colla proposta di restituirgli le terre l[ anno innanzi oc cupale, e di riconoscere da lui la Terraferma collo sborso d'un annuo tributo; ma commetteva nel tempo stesso a Bartolomeo Dandolo, podestà di Rovereto, di far ridurre in castello quanta maggior munizione fosse espediente a vigorosa

difesa, e di mandare il superfluo delle artiglierie e della polvere verso Verona. Andate a vuoto le pratiche di pacificazione, % Veneti pensarono risolutamente alla resistenza. Ma i Rovere/ani, già com promessi con Cesare, avuto seniore che il podestà ten tava d'introdurre nella rocca quanti più stipendiarli e provvigioni potesse, e sapendo essere imminentissima la discesa di quindicimila tedeschi, cinsero arduamente di guardie il castello, e ne impedirono Ventrata ai rin forzi e allo stesso podestà

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Books
Category:
History
Year:
1859
Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/206447/206447_7_object_4390675.png
Page 7 of 409
Author: Gar, Tommaso [Vorredner] ; Cresseri, Simone / con un introduz. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: XLVIII, 359 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Rovereto ; s.Satzung ; z.Geschichte 1425-1610 ; f.Quelle
Location mark: II 173.697
Intern ID: 206447
molte beile borgate , di villaggi e castella cosi al piano che al monte, lungo amendue lo rive del fiume, sulla destra del quale, ai tempi romani, correva la via mi litare, che per la Rezia congiungeva il Po col Danubio. Sulla sinistra di esso sorgeva, sin dall'epoca romana, il castello di Liciana o Lizzano, , distrutto dai Longo bardi, poi dal conte di Lag are rifabbricalo , ed ampio così ila poter ospitare nel 1014 l'imperatore Arrigo il, che dall' Italia ritornava in Germania. Fu più tardi

susseguente, per opera dei Castelbarco, fu eretto un castello sopra una pitto resca eminenza di quella terra, che avea già nome di borgo. Nel 1410, Azzone Francesco di Castelbarco, amico e confederato dei Veneziani , raccomandava per testamento alla Serenissima Signoria l'unico suo figlio Ettore, erede di tutte le sue sostanze ; disponendo che, se questi venisse a morire senza prole legittima, i suoi beiti dovessero esser trasmessi liberamente alla Repubblica di Venezia. Avvenuta di lì a poco la morte

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