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Page 36 of 48
Date: 01.04.1984
Physical description: 48
, e che il certificato per l’aborto dà diritto alla donna di ottenere l’intervento ed il ri covero, sono lettera morta per la mag gior parte delle strutture ospedaliere. Per meglio conoscere qual è la situa zione attuale in provincia abbiamo par lato con due consulenti dell’AIED, un consultorio familiare che opera a Bol zano da più di dicci anni e che dall’en trata in vigore della legge n. 194/78 ha cercato in tutti i modi di intervenire presso i responsabili, perché il servizio di l.V.G. venisse

effettuato come pre visto per legge c non secondo le ideo logie dei primari. CARLA- La situazione caotica venuta si a creare nella nostra provincia negli ultimi tempi è la dimostrazione che molto ancora deve essere fatto sia nel sociale, a livello di informazione, che nelle strutture ospedaliere, affinché il servizio di l.V.G. corrisponda alle ef fettive necessità della popolazione. L’ intera USL Est con gli ospedali di Bru- nico e S. Candido non ha mai avviato il servizio. Presso gli ospedali di Bol

zano e Merano è possibile interrompe re la gravidanza solo per le donne ap partenenti alle rispettive Unità Sanita rie Locali. Non vengono invece accolte le richieste di donne che provengono da altre UU.SS.LL. Questo non a cau sa di una lunga lista d’attesa o perché la legge lo vieti, ma per rivalsa nei con fronti di altri ospedali che non hanno ancora istituito il servizio e a conferma che l’aborto viene ancora considerato dal personale medico e paramedico u- na prestazione “in più”, da gestire

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