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[ca.1956]
Guida di Cavalese e di Carano, Daiano, Varena, Castello, Molina, Predaia, Stramentizzo
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Author: De Marchi, Giuseppe ; / Giuseppe De Marchi
Place: Rovereto
Publisher: Manfrini
Physical description: 35 S.
Language: Italienisch
Location mark: I 100.175
Intern ID: 329331
1 Conti bavaresi di Bolzano, divenuti poi Appiano ed i loro rami di Ultimo, attraverso i Feudatari di Castel Enn-Caldiff, presso Egna, dominarono per lungo tempo il territorio. Nel 1253 (15 luglio), il possesso passò ai Conti del Tirolo. Come già accennato nel 1310 il castello venne distrutto, ma ì Feudatari mantennero qui i loro posse dimenti e privilegi, formando la Contea di Castello (1313), che com prendeva Molina, Predala, Stramentizzo, Valfloriana, Capriana, Forno ed in seguito Anterivo

: capoluogo era Castello. Con tutto ciò la popolazione del borgo faceva parte della Co munità ed aveva gli stessi diritti delle altre Regole, tranne che negli affari giudiziari. In questi era sottoposta allo statuto della Contea. Ciò fino al 1777, quando la Contea, in seguito a permuta, passò al Principe-vescovo di Trento. Maria Teresa, l'erede dei Conti Tirolesi, mantenne però certi suoi diritti sulle selve di Cadmo e Pameveggio, che divennero in conseguenza demaniali. Già nel 1360 vi era un proprio

cappellano. La Curazia risale al 1659 e comprendeva Molina, Stramentizzo e San Lugano. Quale capoluogo della Contea o Comitato, Castello assunse dal 1314 al 1777 una notevole importanza poiché i Conti (gli Enn - Caldiff vassalli dei Conti del Tirolo e dal 1473 i Conti Firmian) vi tenevano i loro impiegati. Le nonne giuridico-amministrative erano ad indirizzo democratico, modellate su quelle della Comunità fìemmazza. Vi era un Vicario del Conte, che teneva giustizia in Vallinor, un Dogano, capo del popolo

e dallo stesso eletto il 30 aprile, i Giurati del Banco, 3 di Castello e 4 delle Ville, il Notaio, l'Officiale o servo dell'Ufficio, Saltan! Regolarti. Le Osservanze Consuetudini furono poste in iscritto nel 1605. Nei secoli passati il paese fu più volte semidistrutto dagli incendi, difficili a spegnersi per la scarsità d'acqua (1733 - 1805 - 1815 - 1S53 - 1860). Questa, fino al 1865, si doveva estrarre da pozzi (ne esiste imo in piazza e uno a Vallinor). Oggi il villaggio dispone invece di abbondante

acqua potabile, proveniente dalle sorgenti di Varena. In località Zelor furono scoperti relitti dell'età del ferro, esposti nel museo presso il palazzo della Comunità. Ad occidente del paese, in una cava di sabbia,, vennero alla luce numerosi scheletri di soldati tedeschi e boemi dei reggimenti Starenbergh e d'Alton che si erano accampati in Fiemme durante la guerra di successione spagnola e morti di colera. Castello comprende le frazioni di Molina, Predala, Stramentizzo e quindi come comune conta

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[ca.1956]
Guida di Cavalese e di Carano, Daiano, Varena, Castello, Molina, Predaia, Stramentizzo
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Page 20 of 37
Author: De Marchi, Giuseppe ; / Giuseppe De Marchi
Place: Rovereto
Publisher: Manfrini
Physical description: 35 S.
Language: Italienisch
Location mark: I 100.175
Intern ID: 329331
Un affresco sulla facciata sembra rappresenti i tre martiri anaunesi. Nel 1929 la chiesa venne restaurata per opera delle Belle Arti di Trento. Essa è dichiarata Monumento Nazionale. Passeggiale di mazza giornata. - Accenniamo 'ad alcune: 1. - Cavalese - Varena a ritroso del torrente Gambis (Km. 2), Ritorno per Daiano e discesa alla Succursale di Cavalese. 2. - Cavalese - Castello, per la via dell'Ospedale attraverso i prati. Presso lo stesso prendere la via a sinistra, questa si riallaccia poi

a quella di destra al di là del colle della Marmolaia, grosso banco di gesso alabastrino. Da Castello si può ritornare o seguendo lo stradone, che è asfaltato, oppure per la strada di campagna accennata, passando più vicino all'antico capitello del dosso. 3. - Cavalese - Carano - stazione Castello e ritorno, oppure dal villaggio scendere alla .fermata bivio, attraverso ì prati. 4. - Cavalese - Daiano - Carano e ritorno alla Succursale. 5. - Cavalese - Cavazal - Masi e ritorno' sìa a piedi o in corriera

o col trenino. 6. - Cavalese - Cascata, proseguire lungo il torrente Avisto, sulla sinistra attraverso bosco e prato, fino al ponte di Molina, segherie della Comunità. Di lì si può raggiungere a piedi la valletta che scende da Castello (dislivello di m; 60) e si prosegue per Cavalese. Da Molina'un'ora di cammino, oppure attendere la corriera. 7. - Passeggiata a Montebello. CENNI STORICI, ECONOMICI, DEMOGRAFICI SU CAVALESE Le recenti scoperte di resti d'un castelliere, nei pressi della Pieve

il nome di Cadrubio o Cadrobio (confr. Cadrano). Cadrobio. - La somiglianza del nome con Cadrubium - Cadore del Bellunese, fece arguire che il luogo fosse abitato da genti prove nienti da detta regione, in seguito alle invasioni barbariche. Fatto sta che il sito acquistò presto notevole importanza, tale da suscitare la cupidigia dei Feudatari, conti d'Enn, vassalli degli Appiano, i quali eressero sul colle, se non un castello, una torre di guardia. Ma dob biamo pensare che la popolazione non

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