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Bollettino Ufficiale Prefettura Trento
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Page 5 of 32
Date: 31.01.1924
Physical description: 32
pc ssano eliminarsi le eccessive o irregolari tas sazioni che si sono dovute rilevare. Occorre innanzi tutto precisare che la tassa è appli cabile alle '< insegne -, cioè a quegli avvisi esposti al pubblico che hanno carattere di stabilità e seno formati con materiali atti a garantire tale carattere: come legno, ferro, vetro, marmo, ecc. La legge accenna, oltre che alle insegne vere e pro prie anche ad avvisi, richiami di pubblicità o indirizzi rilutivi all'esercizio di industrie, commerci, professioni

, arti c qualsiasi attività, i quali abbiano carattere di insegna s secondo i concetti dianzi chiariti. Quindi è che gli avvisi consueti di pubblicità affissi per breve tempo, dopo il quale sono sostituiti da altri, non sono tassabili come insegna, così come non lo sono i ci -riellini o targhette nell'interno dei negozi in quanto non vi siano affissi in modo permanente. E' anche da tener presente che per l'applicazione della tassa, la legg: ha riguardo al fine per il quale è compiuta l'apposizione

che l'esposizione dell'insegna non sia fatta direttamente da Ente o Ditta. Quanto ai limiti di applicabilità della tassa entro i confini del Comune, devesi considerare che la tassa stessa trova la sua base nella considerazione che sia giustificato consentire ai Comuni di chiamare ad uno speciale contributo coloro che, a mezzo della pubblicità. Olirono a valorizzare le particolari condizioni di am biente dei centri abitati, cioè si giovano di uno stato di fatto che è opera dell'Ente Comunale

il Ministero alla convinzione che la interpreta zione data autenticamente con la citata Circolare 21 marzo 1923 è quella da seguirsi, e pertanto si conferma ora che il raddoppiamento della tassa per le insegne su peranti il metro quadrato riguarda non solo i fregi, em blemi. ecc., ma anche le lettere e si opera tanto per le insegne in lingua italiana, quanto per quelle in lingua straniera. Per ciò' che riflette la tassazione delle insegne in lingua straniera, che il R. Decreto-Legge 11 febbraio 1923

, n. 352, ha resa obbligatoria e con aliquote aggra vate rispetto alle insegne in lingua italiana, devesi te ner presente che il concetto della legge è quello di

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