gli con tessa di essere autoàato a vendere i biglietti di INpoll.... il pallido signo re, dopo avere tatto raggrinzare un momento la pelle del viso, volta lo spalle e tira innanzi. bla una certa sera (mancano poclie oro al termine della vendita dei bi glietti) il signore scettico, mentre s'accinge a ritirarsi nelle proprie staine, à assalito improvvisamente «la una butta idea. OK, una cosa da nul- la. una semplice là come puà ve- nire a tutti, una di quelle idee cke skìorano appena il cervello
«Zita. Ogni tanto «Sonda mesco viso den tro il bavero, per soitocare una risa ta. Il vecchietto sparisce ed entra in campo ti roseo volto della «masche rina» del teatro .che sorride ironica mente, stringendo tra 1 denti dian- cki... un bigiietto aWurro. ?oi à la volta del ragasào scamiciato, che butta in aria un lascio di biglietti e ss lì ta cadere a pioggia sul capo. Ligllettà, biglietti aWurrl dapper tutto cadono dal cielo e quando toc- cano terra diventano togli da mille, vn'ossessione
. li signore scettico non ne pud pià: si rilutila 11 soprabito ne ro, prende il cappello e si precipita in strada. L' tardi, ma il vecodletto è ancora al suo posto, dietro il tavolino di tor- tuna, col suo avambraccio ritto, in ci- ma al quale pensala attlosciato ^ul timo biglietto della giornata, ll signo re si guarda attorno turtivamente... è tatto, nessuno l'ha visto. à non si sente ancoi« tranquillo: InSla di corsa un vicolo, eppoi un altro: ecco il regalino! ài bri due di- glietti vanno a tenere
compagnia a quelli acquistati dal vecchio^ Ire è il numero pertetto, ma il si gnore pallido (ora à rosso in viso, per la verità) pensa cke sia pià per tetto il quattro. L' propria l'ara della uscita dal teatro, e quella mascherina blonda, torse, non ka venduto tutto, stasera... älla Sne, un po' , sudato e ansante, il signore scettico riprende la vla di casa. Klel portatogli«, ha saio 4 bigliet ti della lotteria di Tripoli, ma in petto ha qualcosa che, questa notte, gli permetterà di tare una bella dor