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Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre
Year:
1970
¬La¬ cultura nel secolo XVII nel mondo di lingua italiana e di lingua tedesca nel quadro dell'unità culturale europeo : religione, filosofia, scienza, pedagogia, storia, politica, diritto, arte, letteratura ; atti del VII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 21 - 26 aprile 1966 ; Vol. 1
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Page 85 of 580
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <7, 1966, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige - Merano
Place: Meran
Physical description: LV, 502 S
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Kultur des XVII. Jahrhunderts im deutschen und italienischen Sprachraum im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1600-1700 ; f.Kongress ; g.Meran <1966> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1600-1700 ; f.Kongress ; g.Meran <1966>
Location mark: II Z 759/7(1968),1
Intern ID: 116767
a Milano nella Chiesa di S. Pelagio, attomo a un laico Giacomo Casolo, che, per devozione a S. Filippo Neri, si fa- ceva chiamare Giacomo di Filippo; altri gruppi quietisti esistevano a Brescia, a Como, in Val Camonica. Un centro importante si for- mó in Piemonte, ad Alba, sostenuto dal feudatario Maurizio Sca- rampi, e ispirato dal medico francese Antonio Gigardi, forse fratello di Suor Maria dell'Incarnazione, e discepolo di Madre Buon dell'In- camazione. Da Alba il quietismo passó in altri centri

del Piemonte e in Liguria, a Savona. Gmppi quietisti si formarono inoltre a Spo- leto, Osimo, Jesi, Roma, Napoli, in Sicilia, Sardegna, ecc. II quietismo con la sua falsa interpretazione dei rapporti fra natura e grazia negli stadi piú elevati della vita spirituale, disarti- coló l'unità etico-spirituale dell'uomo, e volle fondare i piú alti gradi della spiritualità sull'inerzia ascetica e sull'infingardaggine morale, insegnando che nulla giovano all'orazione di quiete i mezzi ascetici, la vita

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Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre
Year:
1970
¬La¬ cultura nel secolo XVII nel mondo di lingua italiana e di lingua tedesca nel quadro dell'unità culturale europeo : religione, filosofia, scienza, pedagogia, storia, politica, diritto, arte, letteratura ; atti del VII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 21 - 26 aprile 1966 ; Vol. 1
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Page 304 of 580
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <7, 1966, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige - Merano
Place: Meran
Physical description: LV, 502 S
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Kultur des XVII. Jahrhunderts im deutschen und italienischen Sprachraum im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1600-1700 ; f.Kongress ; g.Meran <1966> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1600-1700 ; f.Kongress ; g.Meran <1966>
Location mark: II Z 759/7(1968),1
Intern ID: 116767
cita di un J.H.G. von Justi (Die Natur und das Wesen der Staaten, Berlin, Stettin und Leipzig, pag. 133, 137, 141, ma soprattutto pa- gina 205), ed il rispetto di un C.G. Svarez (Vortrage iiber Recht und Staat, hrsg. da H. Conrad und G. Kleinheyer, Köln und Opla- den, 1960, pag. 470, 473, 192, 154, 11). Ma se nel Piemonte non mancano leggi anche molto pregevoli il diritto pubblico, è inesistente invece del tutto una scienza del diritto pubblico; né, d'altra parte, sarebbe mai codesta potuta sor

- gere, in quanto in Piemonte aveva vigore il principio a Deo rex, a rege lex particolarmente sostenuto dalle influenze francesi, ed a Venezia imperava il piü assoluto volere del Consiglio dei Dieci. Una seienza del diritto pubblico sarebbesi dovuta contentare di pro- cedere rispettivamente ad una elencazione delle prerogative del prin- cipe o delle Magistrature repubblicane, quando non si fosse voluta sobbarcare alla fatica di comporre — (come invece fece in Francia il De La Marre col suo Traité

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