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Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 351 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
quella corona. Tornò quindi Nicolò della Torre al suo capitanato di Gradisca. • Carlo V c Ferdinando X. non mancarono di mostrarsegli grati col concedergli in varii tempi ampli favori c donazioni '. Nel 1532 poi l’Imperatore encomiando V antica progenie, la generosità, la prodezza, gli onorati portamenti e le virtù della stirpe della Torre, metteva particolarmente in rilievo ì fedeli continui servigi che di gioventù sono stali prestati con fedeltà e con frutto al sacra tissimo Imperatore

Massimiliano di felice ricor dazione, Nostro dilet tissimo Signore ed Avo, da Nicolò consigliere del Nostro amatissimo Fratello Ferdinando e capitano di Gradisca, fratello anco dì Febo della Torre, che fu Nostro fedel servitore e morì in Ispagna. Ri cordava inoltro Carlo V i servigi Nostri nell ’ Ungheria , nella Gheldria e nelle guerre veneziane e milanesi e quelli che ha resi Nicolò della Torre generosamente con ogni studio e da onorato cavaliere a Noi, al suddetto Me dei Romani Nostro Fratello, al sacro

. Quanta era stata la perizia e valentia militare del barone della Torre, altrettanta fu la saggezza e prudenza sua nel gover nare, il che diede a conoscere come capitano di Gradisca. Com prendendo ì’ importanza di quella fortezza, posta al confine fra 1’ Austria e Venezia, quasi antemurale contro quella potente Re pubblica, e reso ancora più esperto dalla proditoria occupazione di Marano, nulla omise per assicurarsi contro ogni nuova sorpresa. Però si accinse a quella grand’ opera, a cui

va meritamente eol- * Fra questi si contano, i diritti sulle miniere dell’Idria, il feudo di Steier, i beni d’un certo Lorenzo Cupa che s’era ucciso da sè, la signoria di Vipacco la gastaldia e gabella di Cormons, e le rendite della camera di Gra disca, con quella giurisdizione. Promise inoltre Ferdinando I. di non privare Nicolò e sua moglie di questi ufficii durante la vita loro, ma di concederli per dieci anni dopo la loro morte anche al loro erede, e di continuargliene l’uso sintanto che non fosse

estinto il debito contratto con Nicolò in vigore della scrittura data da Praga il 12 maggio 1531. Àrch. di Duino, 153], ultimo no^. venibre, Innsbruck. . * R’h 1532, 12 gennaio. Brusselles,

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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 341 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
Torre, consigliere del Re Ferdinando e capitano di Gradisca., nonT meno che Francesco e Febo liberi baroni della Torre suoi cugini; che fedelissimi ed utilissimi furono i servigi prestati da Nicolò al defunto Imperatore Massimiliano suo avo, a lui stesso ed al Re Ferdinando suo fratello, al sacro Impero ed all’ eccelsa sua Casa tanto in guerra, quanto in altri difficilissimi negozii, non rispar miando nè la propria vita nè le proprie sostanze; che non meno gradite e fedeli furono le prestazioni

degli altri della Torre nomi nati; avuta altresì relazione che gli avi dei della Torre già molto tempo innanzi furono conti c signori in Italia, e parecchi ancora si scrivevano conti di Yalsassina ccc. ma che i sópranominati ba roni della Torre negli stati germanici non fecero uso del titolo di conti; per tutte queste ragioni trovavasi indotto a creare come creava di fatto essi c tutti i loro discendenti legittimi maschi ef feminine per tutti i tempi Conti del S. 11. Impero. Concedeva perciò

a Nicolò libero barone della Torre a’ suoi due cugini Francesco e Febo ed ai loro discendenti in perpetuo di nominaler o scriversi conti e contesse in tutti i paesi tanto di Germania quanto d’Italia, aggiungendo questo ai loro titoli primitivi ed ereditava ; od ordinava che come conti del S, II. Impero fossero da ognuno riconosciuti, investendoli in pari tempo di tutto le immunità, privilegi e diritti che al loro rango spettavano, salvi i diritti cesarei e quelli della sua Casa Che i signori della

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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 347 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
Di poi Giovanni veniva creato Riformatore del ducato della Car inola ed in pari tempo fu investito dell 5 amministrazione del castello di Tersatto con tutte le sue entrate e proventi, come già prima l’aveva posseduto il defunto Räuber, obbligandosi a non accettare nè pace nè tregua coi nemici che l’Imperatore potesse avere nell 5 avvenire \ Dal suo carteggio e dalla sua missione in Turchia si scopre quanta importanza poneva Massimiliano nell’af fidare quei luoghi di confine ad uomo di cui fosso

a Venezia e prossimo a Duino, dove egli medesimo e i suoi figli diedero molti impacci ai Torriani. La sua facoltà venne donata a Cristoforo Räuber Vescovo di Secovia e Lubiana, a Sigismondo di Dietrichstein ed ai quattro mentovati fratelli della Torre, per gli eminenti servigi prestati durante la guerra 1 , Perciò anche le carte della famiglia del Borgo passarono in gran parte nell’ archivio di Duino. Ai quattro fratelli venne pure concesso da Massimiliano il feudo di Steior nella valle dell’Unno, quale

com penso pei danni sofferti nella guerra 4 5 Giorgio primo figlio di Gio vanni il vecchio, fu valoroso soldato, abile diplomatico ed in fine ottimo ecclesiastico. Come soldato pervenne coll 5 esercito dell 1 Im peratore fino alle alture d 5 Asiago sopra Vicenza nel primissimo cominciameuto della guerra di Massimiliano colla Repubblica ve neta; trovasi poscia nominato nell’impresa del 1514, allorché trat- tossi di liberare la fortezza di Marano dall’ ossidiono dei Veneziani. Nel 1518 fu mandato

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Year:
1867
Compendio della vita della venerabile Serva di Dio, la Madre Giovanna Maria della Croce di Rovereto
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Page 28 of 265
Author: Giordani, Lodovico / [Lodovico Giordani]
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VII, 352 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: I A-764
Intern ID: 158847
specchio dJogni virtù ed eziandio' con famigliar! di scorsi'e coligli scritti: gli uni e gli altri pieni di soavissima unzione e di un eccitamento irre sistibile ad abbracciare la verità e la virtuosa vita. Scrisse anche di mistica teologia e qualche ragionamento apologetico della fede cattolica. Degli interessi della Religione trattò con poten tissimi Principi che caldi di zelo per la fede e per la professione cristiana porgevano 1 facile orec chio ai suoi consigli,, e mandarono più volte

ad effetto i suoi suggerimenti. Iddio benedisse le fatiche e le sante industrie dell’ umile suo servo, e per opera di lui santificò e ridusse a perfezione molti cattolici, e ri vogò sul sentiero della salute molti eretici: volendo Iddio sì agli uni che agli altri far seriamente riflettere su quella gran ve rità che pronunciò la sapienza incarnata ■allorché disse : Ti benedico o Padre, ■ Signore del Cielo e dèlia terra, perche i tuoi misteri tieni chiusi ai sapienti e fai manifesti ai piccoli . - Cosi

o Padre, perchè così fu in piacere di te ! Morì in Innsbruck più per violenza di amor divino che di morbo corporale nel 1631 . avendo anni 68 . Fra Tomaso, veduta la prima volta Bernardina in Rovereto (era ella nei 13 anni) scorto da su premo fiume travide gli ammirabili disegni di predilezione che Iddio avea fatti sopra di lei; e ardendo 1 della brama .di veder 'subito quell’anima tatto del suo' Dio, si affrettò a notificarle in chiari

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