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Title A - Z
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Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1896
Guida illustrata per la Ferrovia della Val Sugana : in occasione dell'apertura della Ferrovia della Val Sugana, 26, Aprile 1896
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Page 25 of 62
Place: Vienna
Publisher: Luksch
Physical description: 36, XXIII S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Valsuganabahn
Location mark: II 59.312
Intern ID: 218146
di Trento. Da qui la via conduce quasi piana lungo la vallo poi si scende in dolce pendio al piccolo villaggio di Vaisorda, dal quale la valle ha, il nome. Poi la valle scendo rapidamente fino Matterello, prima stazione ferroviaria sotto Trento. Crii alpinisti possono andar da Vaisorda seguendo la via segnata dai segnavi»; in bianco e rosso all’ ascesa della Scanupia o Vigo lana (2150?«). Dalla cima si vedono oltre le valli, gli altipiani od i monti dei dintorni di Trento, le nevi eterne dei ghiacciai

dai pendìi nordici della Scanupia e forma un terreno allu vionale. La posizione dì Calceranica è pittoresca e assai amena. La chiesa che è fra le più antiche della valle è. dedicata a S. Ermete e si crede che colà sorgesse altra volta un tempio sacro a Diana o a un’altra divinità pagana. I nostri antenati pagani mettevano volentieri i templi dei loro Dei sulle alture illuminate dal sole oppure nell’ ombra solenne del bosco di cui le cime ondeggianti fa ce vari sorger nell’anima loro l’id ea della

divinità presente. Dalla Stazione di Calceranico si giunge ad occidente e per una via comoda ma non carrozzabile por la sella di Vigolo Vattaro nella valle dell 1 Adige a Matterello (3 ore). In una regione ricca di castagni c di vigneti si saie nella vallata die giace fra la Mazzola e la Scanupia o per Bosentino allo spartiacque di Vigolo Vat taro 725 ni. Fuori del paese a. a., su in alto della ripida costa tutta a castagni, esiste ancora, colla sua torre, il Castello di Vigolo ora dei conti Tabarelli

castello appartenente ai conti Trapp. Anche la Conta che deriva dal pendio orientale della Scanupia, forma delle grosse frane, quali s’incontrano frequentemente nella Val Sugana e minacciano e danneggiano bene spesso i luoghi circostanti. Così p. e verso la metà del secolo scorso sulla riva destra della Centa ai piedi del Cimone giaceva l’importante villaggio di Caorzo. Ma le inondazioni della Centa lo minacciavano in tal modo che gli abitanti dovettero abbandonare le loro case e trasferirsi

a Caldonazzo. Ma anche Caldonazzo viene spesso minac ciata dalle piene ed è difesa da grossi muraglioni. Da Caldonazzo la breve valle della Centa ci conduce in 2 ore e mezza a Lavarono* Anche questa gita è da raccomandarsi al viaggiatore perchè offre stupendi; attrattive. La nuova strada aporia nei 1871, sposso scavata nella roccia, salo da Caldonazzo in molti girl, abbastanza ripidamente, lungo la valle (lolla Cento. La

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Year:
1896
Guida illustrata per la Ferrovia della Val Sugana : in occasione dell'apertura della Ferrovia della Val Sugana, 26, Aprile 1896
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Page 36 of 62
Place: Vienna
Publisher: Luksch
Physical description: 36, XXIII S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Valsuganabahn
Location mark: II 59.312
Intern ID: 218146
verdastro fino alla Torre Vanga, edificata da Federico li Vanga. Continuando in linea diritta giungiamo alla Via Lunga, la strada principale di Trento, La casa che fa angolo a sinistra (No. 23) ò il palazzo Gallasse (ora Zarnbelli) detto dal popolo Palazzo del diavolo, il quale lo eresse, a quanto narra la leggenda, in una notte sola; un bel palazzo in stile del Rinascimento che rammenta quello ravvivato in Italia dal Palladio. Ora vi ha sede la Cassa di Risparmio, Giunti a questo punto della via

„Starvi Minòs orribilmente e ringhia Esamina le colpe nell’ entrata Giudica e manda secondo di’avvinghia“. Questo monumento recentemente inaugurato in mezzo all’ en tusiasmo della popolazione, forma un ornamento di cui la città a ragione va altera. Traversando il piazzale e piegando a destra giungiamo al ponte che cavalca il vecchio letto dell'Adige: sulla sinistra del quale ve diamo distendersi, formando un grande arco, buona parte della città, dalla antica Torre Verde col suo tetto giallo

abbiamo la scelta fra i due monumenti più notevoli della città che ricordano il dominio spiri tuale e temporale dei principi Vescovi: il Castello del Buon consiglio e il Duomo. Se seguiamo la Via Lunga verso oriente e poi conti' paiamo per la Via S. Marco giungiamo direttamente al Castello, sede, in altri tempi, dei Principi Vescovi. È un fabbricato medioevale in stile lombardo veneto, cui la facciata volta verso la città dà l’aspetto d’un forte. Nelle sale interne, nel peristilio, nella loggia

interna ri salente al secolo XIV, nella sala ettagona si trovano buoni affreschi e quadri del Eoi minino. Brusasorci, ed altri. La torre rotonda che sta all 1 estremità a nord è d’origine romana, ed è a quanto pare l’avanzo d’un’antica fortificazione di quei tempi, Dalla terrazza supe riore si gode uno splendido panorama di Trento e dei suoi dintorni, ÀI Duomo si giunge volgendo a destra del Palazzo del diavolo Passando davanti alla chiesa del Seminario, fabbricata all’epoca del Rinascimento e il cui

interno è ornato di preziosi lavori in marmo, Di rimpetto alla chiesa del Seminario s’apre la Vìa Larga e in fondo ad essa si vede lo splendido ed imponente fabbricato del Duomo. La casa No. 29, a destra della Via Larga, ornata di begli affreschi,, è la casa Geremia, ora Podetti, a sinistra (No. 20) il palazzo Munici pale col civico Museo, una biblioteca dì più dì 46.000 volumi, un bellissimo medagliere ed una notevole raccolta di oggetti antichi A destra il palazzo Salvadori con qualche resto

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Year:
1896
Guida illustrata per la Ferrovia della Val Sugana : in occasione dell'apertura della Ferrovia della Val Sugana, 26, Aprile 1896
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Page 32 of 62
Place: Vienna
Publisher: Luksch
Physical description: 36, XXIII S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Valsuganabahn
Location mark: II 59.312
Intern ID: 218146
nell’orizzonte appare quando il cielo e perfettamente sereno la striscia rilucente dell’Adriatico. Dobbiamo rinunciare all’ enumerarione dei giganti alpini e limitarci a citar brevemente il grappo dell’Adamello e del Presa nella, i'Ortler, i Rosengarten, le dolomiti di Primiero ecc. ecc,; e dobbiamo lasciare al cortese lettore di completare con la propria ■esperienza queste brevi esposizioni. L’ascesa della Cima d’Asta si fa da Strigno per Bienno lungo la Talle della Chiepena fino al monte

e pericoloso. Ad ambe le rive della Chieppena giace il doppio villaggio di Villa-Agnedo (391 m, 614 ab.) e precisa- niente Villa alla destra, Agnedo alla sinistra riva del torrente. Mentre il treno si sofferma per breve tempo nella stazione Villa-Agnedo - Strigno, possiamo osservare ancora una volta a sinistra l’antico Castello d’Ivano situato pittorescamente sul colle, il quale è uno dei castelli più ben conservati della Valsugana. Nulla si sa di certo sull'origine del castello, la cui storia ù ricca

di avvenimenti importanti; alcuni fatti storici qui si svolsero. Noi 1509 qui dormi una notte l'imperatore Massimiliano I. che si recava a Padova. Al tempo della ribellione dei contadini (1525) Osso venne distrutto o messo a sacco. 11 primo documento che parla dei castello & del 1187. Esso dice clic il castello apparteneva alla famiglia D’Ivano che dominava (ino circa l’anno 1300 su Strigno o i dintorni, piu tardi appartenne ai signori di Castelnuovo o di Carrara, nel 1455 ai conti Trapp, nel 1487

diritta (-1675 vi.) e dalla finestra del vagone possiomo ammirare uno strano e meraviglioso spettacolo, Sopra di noi a sinistra vediamo un ponte naturale della larghezza di 26*9 m. il così detto }ì l 3 onie dell Orco.“ formato da due piloni giganteschi di roccia, sormontato eia un altro grande masso di dolomite ; esso venne a quanto pare formato dalle corrosioni dell’ acqua. La leggenda popolare racconta che un giorno un pecoraio, trovandosi col suo gregge su quelle ripide pendici, non trovava il modo

di scendere e vedeva sè e il suo gregge in grave pericolo. Egli votò allora la sua anima all’ „Orco“, il genio maligno il quale apparso improvvisamente fece sorgere quel ponte che salvò il pecoraio e le sue bestie. ■ . Al verde della valle succedono grigi terreni attraverso i quali corre rigonfio il Brenta. Le roccie si avanzano sempre più verso il torrente e così giungiamo a Grigno (261 ?», 1125 ab.). Il Grigno s’apre a sinistra in forma di una gola profonda che è formata dal torrente Grigno che discende

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Year:
1923
Servizi automobilistici di turismo nella Venezia Tridentina
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Page 2 of 8
Author: Ente Nazionale per le Industrie Turistiche <Roma>
Place: Bolzano
Publisher: Uff. Viaggi Enit
Physical description: 1 Bl. : Ill., Kt.. - Estate 1923
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol;s.Omnibus;z.Geschichte 1923;f.Fahrplan
Location mark: I A-7.794
Intern ID: 169526
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Category:
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Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 15 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
in data 17 nov, 1179 in senso favore vole a Lazise, dal Podestà di Verona assistito dai suoi giudici. Anche Mantova tentò servirsi della via dell’Adige per rendere completamente indipendente da Ferrara la sua navigazione sul Po. Essa cioè, strinse in data dei 7 Dicembre 1191 (3) « un trattato con Verona il cui argomento pili importante era il progetto della costruzione di un Canale navigabile che partendo dal Po prima della sua uscita dal Territorio Mantovano, raggiun gesse l’Adige a Salvatemi

riuscì vittoriosa e nella pace del 1192 con la mediazione di Verona, Ferrara promise ancora una volta di tenere aperto alla navigazione il Po in perpetuo » (4). ' Venendo a trattare della navigazione sul basso Adige, di cui B. Cessi in un’ inte ressante sua pubblicazione (5) parla soventissimo, e specialmente su quella parte del fiume che bagna il Polesine sappiamo che questa fu causa di numerose lotte per il pre dominio che voleva assumere Venezia di fronte a Padova ed agli Estensi. Bisogna com

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Category:
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Year:
1926
¬Die¬ römischen Alpenstraßen über den Brenner, Reschen-Scheideck und Plöckenpaß : mit ihren Nebenlinien.- (Philologus ; 8, H. 1)
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Page 112 of 193
Author: Cartellieri, Walther / von Walther Cartellieri
Place: Leipzig
Publisher: Dietrich
Physical description: 186 S. : Kt.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Römisches Reich ; s.Straße ; g.Österreichische Alpen ; z.Geschichte ; <br />g.Römisches Reich ; s.Straße ; g.Brennerpass ; z.Geschichte ; <br />g.Römisches Reich ; s.Straße ; g.Plöckenpass ; z.Geschichte ; <br />g.Römisches Reich ; s.Straße ; g.Reschen ; z.Geschichte
Location mark: II 105.548
Intern ID: 87453
2 ). Es soll noch versucht werden, die verschiedenen Entwicklungs stadien von Tridentum ungefähr zeitlich festzulegen. Das Lager rechts der Etsch ist als das älteste anzusehen. Es ist wahrscheinlich gleichzeitig mit dein Römerkastell auf dem Dos Trento errichtet worden. Nicht viel später folgte das erste Lager auf dem linken Etschufer nach, das auf Drusus zurückzuführen sein könnte. Das zweite Lager links der Etsch, das ganz nach Osten orientiert ist, scheint mit dem Bau der Via Claudia Augusta zusammenzuhängen

dem Dos Trento Beachtung. Auf seinen Befehl wurde die Festung Verruca ausgebaut. In dem Schreiben, das der König zu diesem Zwecke durch seinen Minister Cassiodor an die Gothen um Verruca ergehen ließ, wird mit treffen den Worten die schier einzigartige Lage dieser uneinnehmbaren Festung hervorgehoben 1 ): „Castrum paene in mundo singulare, tenens claustra provinciae . feris gentibus obiectum'. In der Tat hat die Festang sich bewährt. Als 590 die Franken anrückten und »Ferruge* belagerten, konnten

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