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Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 28 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
e di Mantova, a condizione che si seguisse per recarvisi e per ritornarne, la via fluviale dell’Adige. Dai documenti dell’Archivio dei Frari, fra la fine del XIII secolo e i primissimi del XIV rileviamo i prodotti d’esportazione dì Verona. I tre primi patti ( 1 ) accennano al ferro, al legname, alla foglia, alla cera, miele, pietre, cuoi, acqua forte (rasa), pece, etc, Questi prodotti ci danno un’idea dello stato della provincia veronese in quei tempi, .1 Scrive a questo proposito il Marchesini

( 2 ) : i f «Le grandi piantagioni di pini davano la «rasa» e la pece, necessaria a Venezia d ' per la costruzione delle navi. Il commercio delle pietre, per le abbondanti cave, fu sempre ] % fiorente in questa provincia, e già at tempo della romana potenza, i marmi veronesi erano ( trasportati ad ornare gli edifici dell’eterna città. In S. Sofia di Costantinopoli si vedono j colonne dì broccadello di Verona. Anche ferro si esportava dal territorio perchè esiste- l vano miniere a Ferrara dì Monte Baldo; ora

da Verona, ma | anche dalla Germania e da altre città della terra ferma, e, dai documenti, sappiamo di i balle portate da Vicenza a Brescia e dalla Germania per la valle dell’Adige a Verona e quindi ad Ostiglia ». Le relazioni commerciali di Trento con Venezia, per la via di Verona, sono nume rose in quest’epoca, oltre avere un commercio d’esportazione proprio, di cui oggetto era specialmente il legname; la sua grande importanza era anche per il forte commercio di * transito, poiché come già vedemmo

, f. quella più vecchia dei radaroli, ed altre. Noi vedremo poi, nei secoli successivi, col do- j minio della Repubblica Veneta, tutti i molteplici provvedimenti in questa materia e sulle j dogane e tariffe emanate da essa; provvedimenti che dimostrano come di un commercio '1 assai rilevante fra Venezia e i paesi del nord, fosse mezzo il nostro fiume. ] Intorno alle merci su cui verteva il traffico fra Trento e Verona, sappiamo che ! I I veronesi esportavano particolarmente olio ( 5 ) e di ciò abbiamo

abbandonate e forse esaurite. Legname, ] davano i boschi estesissimi, i quali coprivano monti e colline. I disboscamenti non ave vano rovinata la provincia e molto minore era il terreno dato dall’agricoltura. Anche la Valpolicella era in buona parte boscaglia. Perciò le zattere di travi ed assi numerose percorrevano il nostro fiume fino a Badia. Inoltre, si esportavano molte pelli, perchè i boschi più alti e deserti avevano covi dì lupi: e ne fa cenno l’anonimo autore dell’im portantissima cronaca

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Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 69 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
di detta arte, veniva pure assegnato con tale decreto il percorso per la navigazione dal Ponte delle Navi di Verona fino sopra Trento ( 3 ). La grande affluenza di merci dalla Germania e dagli altri Stati della Europa Occidentale faceva si che il centro fluviale ove sorgeva detta arte divenisse assai fiorente e difatti la posizione di Pescantina nel XVI, XVII e XVIII secolo è importan ìs sima. Per potere regolare meglio i suoi trasporti sull Adige essa aveva stabi ito ungo il corso del fiume proprie

un ulteriore tracollo passando la maggioranza delle merci per il Lago di Garda. Quelle che provenivano infatti da Verona erano portate sino a Riva, indi nuovamente su carri fino a Trento, le merci invece della Lombardia navigavano indubbiamente il lago da Peschiera o Salò fino a Riva e successivamente a Trento come le altre. Non risulta però che la via del Lago fosse la più economica, anzi questa era la più costosa dell’altra e più scomoda e per i continui carichi e scarichi, e poi perchè più difficile

stazioni di « attiraglio » con cavalli e buoi ( 4 ), 1 organizzazione dei trasporti mediante questi provvedimenti si poteva quindi dire quasi perfetta. Nel 1685 , vedendo di quale traffico godeva l’Arte di Pescantina, il Governo di Trento emanava un decreto, dietro insistenze degli abitanti, con il quale autorizzava a costituzione di una nuova arte assegnandole per la navigazione il tratto sul _ ume a Trento in su ed inibendo ai burchieri di Pescantina di oltre passare il Vo di quella città

. Ma sei’istituzione di questa nuova corporazione veniva a portare nuovi vantaggi al traffico fluviale in generale, l’Arte di Pescantina invece ricevette un orte anno a causa di questa limitazione. Il peggio avvenne quando, più di un secolo opo,^ 1 ui chìeri di Trento ebbero In animo di attuare per loro vantaggio anche la navigazione dalla loro città fino ai confini veneti e di togliere a quelli di Pescantina « 1 ’antica non mai contesa libertà^di far qualunque carico o sopra carico lungo l Adige anco uon del

Veneto confine». Ad assecondarli il governo fece un primo tentativo nel dicembre del 1758 intimando al paron A. Benvenuti di Pescantina « acciò non dovesse picare cosa alcuna nella terra di Sacco per trasportarla a quella parie ». Il 13 giugno in fine il Principe Vescovo di Trento pubblicava un editto con il quale stabiliva c e e barche di Pescantina «non possano approdare alle Rive dell Adige con qua sivo fe ia merce e particolarmente con grani che nelle parti superiori alli contini Veneti ossero

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics , Economy
Year:
(1930)
Relazione sull'andamento economico nella Provincia di Bolzano ; 1929
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Page 8 of 278
Author: Bolzano <Provincia> / Consiglio e Ufficio Provinciale dell'Economia
Place: Bolzano
Publisher: Consiglio e Ufficio Provinciale dell'Economia
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Notations: Später u.d.T.: Relazione sulla struttura e sull'andamento economico della Provincia di Bolzano : dell'anno ...
Subject heading: g.Südtirol;s.Wirtschaftliche Lage g.Südtirol;s.Wirtschaft;f.Statistik
Location mark: III 100.545/1929
Intern ID: 169069
Sezione Commerciale Presidente Dott. Valesi - Penso Giovanni (Avv. Pietro Grassi fino al giugno 1929) 1. Sig. Carlo Calza 2. -Sig. Vittorio Fezzi 3. Sig. Agostini Mangilli 4. Sig. Ottone Panzer 5. Sig. Gualtiero Schrott 6. Sig. 7. Rag. Pietro Vincenzi Segretario Generale del Consiglio Cav. Dott. Umberto Cavatore t Membri di diritto Oltre a S. E. il Prefetto della Provincia ch'è di diritto Presidente del Consiglio Pro vinciale dell'Economia, la legge prevede qua li membri di diritto con voto

consultivo nel-, le adunanze ove si discutono materie che. richiedono il loro intervento, i seguenti Fun zionari: 1. Direttore della Cattedra Ambulante di Agricoltura di Bolzano, Prof. Rolando Toma 2. Funzionario preposto al servizio forestale nella Provincia, / 0 Sen. Cav. Dott. Giulio Sacchi, Cclte. la Coorte Milizia Forestale. 3. Ing.-Capo del Genio Civile Bolzano, Ing. jq j)j re tt ore d e l Circolo Ferroviario d'Ispe- Della Valle Cav. Uff. Giov. Batt. zione Bolzano, Ing. Abate Cav. Uff. Carlo

delle Ferrovie dello Stato, residente a Venezia, Ing. Vol- goi Comm. Remigio. 8. Direttore Superiore della R. Doganale, Circoscrizione di Trento, Verona e Bol zano, Tornaini Cav. Anastasio. 9. Ispettore dell'Industria e del Lavoro, re sidente a Padova, Ing. Calderan Cav. Uff. Andrea.

. 4. Medico Provinciale Bolzano, Olper Dott. 11. Intendente di Finanza Bolzano. Cav. Benvenuto. Cav. Achille Schilardi. Consiglieri designalo dalla Federazione Prov. Fase, dei Commercianti tt tt tt tt tt tt tt tt .tr tt tt tt tt tr tt tt tt tt ft tt tr tt yt it ' tt tt tf • tr tt tt tt tt tr t) tt „ dall'Enit e Touring 5. Veterinario Provinciale .Bolzano, De Paoli Cav. Dott. Pietro. 6. Ing. del Corpo Reale delle Miniere, resi dente a Trento, Ing. Sanfilippo Cav. Vin cenzo. 7. Direttore Compartimentale

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 46 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
Con la istituzione di tutte queste arti, sorgeva anche fortissimo, come è evidente, un contrasto d’interessi, la vecchia Ars Nauteriorum di Verona, che già vedemmo, non poteva più godere del monopolio della navigazione, ma doveva permettere che anche le altre arti potessero esercitare questo genere di lavoro. I numerosi processi dell’Archivio di Ve rona (1) riportano ampiamente tutte le questioni sul percorso da navigare di ciascuna arte, perchè a quanto pare, all’ inizio tutte queste

corporazioni dovevano eseguire i ira- sporti in concorrenza fra loro e senza curarsi delle altre. À tutte queste controversie si potè porre riparo con lo stabilire per ciascuna il tratto di navigazione, sicché prima del 1635 il corso navigabile dell’Adige era suddivìso in tre parti (2). Per le comunicazioni fra Venezia e Badia, serviva l’Arte di Badia, per quelle con Verona, l’Arte di Verona; dal Ponte delle Navi di Verona fino a Trento, il compito del trasporto era esclusivamente riservato a quella

Belviglieri nella Grande \ Illustrazione del Lombardo-Veneto ossia storia della Città dei Borghi, Comuni, castelli fino ai tempi moderni, per cura di C. Cantò. Voi. IV, pag. 574, Milano, 1859, « L’Adige è navigabile, e fu via fluviale importantissima, tanto per l’interno della Venezia, toccandone quattro pro- vincie, come pel Tirolo. Comincia a potersi navigare a Brancoli [Bronzolo], poco sotto Bol zano, con zattere e barche. Al di sopra di Verona il carico delle prime varia dalle 15 alle 17 tonnellate

, dalle 22 alle 25 nel corso inferiore; quello delle barche, nel primo tratto varia dalle io alle 13 tonnellate (200 a 260 quintali metrici), dalle 15 alle 18 nell’altra parte. Esse discendono da Trento a Verona in circa 24 ore, giungono nel terzo giorno a Venezia. Nel rimontare vengono rimorchiate da cavalli impiegando coll’alaggio da 8 a 16 giorni da Ve-' nezia a Verona, da 5 a 7 da Verona a Trento. Le zattere sono più veloci assai delle barche, ma il loro uso è limitato allo scendere a seconda

, giacché arrivate al destino si scompongono. Il tramite della chiusa, per la rapidità della corrente tortuosa e serrata, ed il tratto per mezzo a Verona, attesi i banchi di ghiaia, le svolte viziose e le pile dei ponti sono i passi più difficili per la navigazione. Questa poi è molto pericolosa ed anche legalmente proibita in tempo di piena, ed è dichiarato innavigabile quando il pelo dell’acqua tocca il X dell’i drometro alla Dogana». (5) Nello scendere il fiume, specialmente dalle parti del corso

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 35 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
al Vescovo di Verona, fra l’altro, il ripa tico dell’Adige in città. Su ciò, noi siamo informati, da un resoconto di un processo intentato al Vescovo nel 1388 dal Giudice dei dazi, dal Sindaco del Comune etc., per impedirgli l’esercizio delle Mude e dei ripatici. «Non è certo causale — dice il Si- meoni — questo ripetersi dello stesso fatto. Come all’ inizio della Signoria Scaligera . abbiamo avuto il processo contro i Visconti (7), cosi ora ali’ inizio di quella Viscontea, (1) Il Ducato di Trento nei

secoli XI e XII. - Trento, Stabilimento Tip. Lit. G, B. Mo- nauni, Ed. iS68, pag. 27. (2) Notizie antiche e moderne della Valle Lagarina ecc., in «Supplemento alle Memorie antiche di Rovereto del chiarissimo Tartarotti ». - Verona 17S7, pag. 29. (3) Antichi Archivi Veronesi - Atti dei Rettori Veneti - voi, XIII - c. 356. (4) Il Leno sbocca in Adige poco sotto a Sacco. (5) Marchesini - Commercio dei Veneziani nel territorio di Verona , pag. 19. (6) SiMEONi - Dazi e Tolonei di Diritto Privato

in seguito a decreto dell’Imperatore del 1182 era passata dal Comune di Trento ad esclu- sivo beneficio del Principe Vescovo (1). Un secondo dazio, in questa parte del corso, doveva esser pagata a Sacco, località situata sulla sinistra dell’Adige poco dopo Ala; il dazio era quivi importante ed antico e riguardava principalmente il legname, che « colle Zatte si conduce per il fiume a Ve rona » (2). A testificare quanto abbiamo detto, v’è una tariffa rinvenuta negli Atti dei Rettori Veneti

(3) che qui riproduciamo. Da un interrogatorio fatto ad alcuni radaroli di Verona nel 1417 veniamo a cono scere il dazio pagato dai legnami a Sacco : le piane (sic) di larice di qualsiasi dimensione e similmente i travi di pezo (sic), i planconi, i cantieri, le antenelle, le tavole, le borre grandi e piccole e tutti gli altri legnami «che vengono condotti dalle parti d’Aia sopra Trento per l’Adige con Zatte», pagavano consuetudinariamente «sei inarchetti per ogni remo esistente sopra le zatte» e due

sottoposti i trasporti fluviali delle merci, si trovava nel giugno del 1325 alla Chiusa, che veniva pagato a Federico della Scala. I veneziani si lamentavano e in proposito scrive il Marchesini : « Gli Scaligeri si scusavano che questo dazio non era del comune di Verona, al che il Doge rispondeva che la Chiusa era nel distretto veronese, che i patti imponevano ai veronesi di dover tener sgombro da dazi tutto il loro territorio, e che quel d«zio i vene ziani non lo avevano mai pagato e non lo volevano

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 20 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
fabbricati in un anno sommano a 1QÖ89. Siccome però due panni bassi si calcolano come uno degli alti, così la somma di questo (1) Schaube - op. cit,, pag. 449 . ( 2 ) SiMEONi - IL Commercio del legname fra Trento e Verona nel secolo XIII in Atti dell’ I. R. Accademia di Scienze Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto - Serie III, Voi. XIII, Fase. II, 1907 . (3) Simeoni - Gli Antichi Statuii degli Arti Veronesi secondo la Revisione Scaligera del ijig - Edita a cura della R. Deputazione Veneta di Storia

nella prima metà del secolo XIII partecipava anche attivamente alle famose e lontane fiere della Sciampagna ; lo Schaube, dice infatti, «noi abbiamo imparato a conoscere Verona come punto di partenza di un considerevole trasporto di merci verso la Sciam pagna » ( 1 ). . Altra fonte di lucro per il commercio Veronese era la grande quantità di legname che veniva esportato e dal suo territorio, e da quello Trentino che veniva trasportato a Verona stessa (2) dove faceva sorgere l’industria della

raggiunto Verona durante il Principato Scaligero ; 1’ avvento di Gian Galeazzo Visconti (1387), in poco meno di tre lustri vi produsse una vera rovina (5). Molte fabbriche dovettero chiudersi ed una parte della popolazione emigrare altrove in traccia di lavoro e di pane. La spietata crudeltà dei rappresentanti ducali, trascinando il popolo alla disperazione, fu causa che scop piasse la famosa rivoila che fu soffocata ben presto nel sangue della cittadinanza -(25 Giugno 1390) e fu 1’ ultimo colpo

alle officine. Allora la desolazione divenne completa ( 6 ). Non ci fermiamo sulle riforme, attuate da Gian Galeazzo, negli Statuti di Verona e nelle arti perchè dì lieve importanza. Sottentrata nel 1405 nella dominazione di Verona la Repubblica Veneta, si mutarono alquanto le sorti ed i traffici tornarono a rifiorire (7). L’industria della lana però, che vedemmo cosi fiorente nei secoli antecedenti, comin ciava a decadere dinnanzi all’ industria della seta, che diveniva sempre più rigogliosa e eoi

consolidarsi del dominio Veneto ebbe un grande svolgimento, tale che nel 1555 fu istituita la relativa confraternita. Sulla produzione dei panni Veronesi, abbiamo alcuni dati statistici trovati in una relazione, scritta nel 1478, da un tal Giorgio Sommariva della quale riproduciamo qui ciò che ci interessa : « Nell’ anno 1475, cominciando dal 1 Agosto, si fabbricarono in Verona panni alti 9597, a tutto il mese di Luglio 1476, e panni bassi in tutto il dello periodo N. 492; per cui tutti i prodotti panni

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Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics , Economy
Year:
(1930)
Relazione sull'andamento economico nella Provincia di Bolzano ; 1929
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Page 80 of 278
Author: Bolzano <Provincia> / Consiglio e Ufficio Provinciale dell'Economia
Place: Bolzano
Publisher: Consiglio e Ufficio Provinciale dell'Economia
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Notations: Später u.d.T.: Relazione sulla struttura e sull'andamento economico della Provincia di Bolzano : dell'anno ...
Subject heading: g.Südtirol;s.Wirtschaftliche Lage g.Südtirol;s.Wirtschaft;f.Statistik
Location mark: III 100.545/1929
Intern ID: 169069
Servizi Ferrovie Linea Brennero-Bolzano-Laives (prosegue per Trento, Verona ecc.). Tale linea percorre la provincia di Bol zano per 100 Km. e raggiunge una altezza massima sopra il livello del mare in m. 1370 e precisamente al Passo del Brennero. La pendenza massima è di 44%» tra Colle Isarco e Brennero. La linea è a doppio binario. 11 primo tracciato della linea (da Inns bruck a Bolzano) venne eseguito nel 1861 ed i relativi lavori vennero compiuti nel 1867. Il secondo tratto (Bolzano-Ala

) venne ultima to appena nel 1871. La gestione in esercizio definitivo venne assunta dalla FF. SS. il 4 Novembre 1918 e concessionaria fino al 1948 è la Società per le Ferrovie Danubio Sava Adriatico. Linea Fortezza-San Candido Fa parte del tracciato Villacco-Lienz-For- tezza entrato in esercizio «nell'anno 1871. Per corre la provincia per 65 Km. con altezza massima sopra il livello del mare m. 1210 e una pendenza massima di 40%». Binario sem plice. Concessionaria della :linea è la .Società Anonima

-Brunico Attualmente in esercizio provvisorio del le FF. SS. concessionaria della linea è la So cietà An. Ferrovia locale Brunico-Sand. La linea venne completata nell'anno 1908 e ha una percorrenza di Km. 14.885 con un disli vello massimo di m. 855. Pendenza massima 18%». Raggio minimo delle curve m. 150. Armamento kg. 24 mi. *di rotaia. Trazione elettrica.

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Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 68 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
1’ Arte dei burchieri di Trento. Ignoriamo, come già si disse, l’anno di fondazione dell’Arte dei burchieri di Radia; certamente questa corporazione non deve essere sorta che tra il finire del secolo XVI e i prima del XVII, ma già da molto tempo prima si esercitava in questo centro la navi gazione. I numerosi documenti consultati non ci danno però la data del riconoscimento ufficiale dell’arte da parte della repubblica : da questi però si viene a conoscere come sul tratto da Badia a Venezia il diritto

o da questa destinati nei paesi delia Germania e della Lombardia, però, per quelli diretti in Germania, TArte dì Pescantina aveva il compito di trasportarli fino sopra Trento. La corporazione di Verona era assai numerosa; in essa facevano parte a seconda dell’ epoca nn numero variabile di persone, e dai pro cessi numerosi deli’ Archivio dei Burchieri, sappiamo come s’ aggirasse intorno ai, set tanta od ottanta « paroni ». Fino al 1622 i burcbieri di Pescantina, non erano ancora costituiti in propria arte

distinta, ma unicamente dipendevano dall’ Arte di Verona, per mezzo dei quali questa aveva potuto così effettuare il trasporto dei carichi per la Germania fino sopra a Trento. Da documenti del 1540 (3) si viene a conoscere come i burchieri di Pescantina, dovevano (i) Ministero dei Lavori Pubblici - Aiti della Commissione per la Navigazione Interna . 12) Ant. Ardi. Ver. Archivio dei Burchieri - Processi. (3) Ibidem. A

CAPITOLO IV. SOMMARIO' : L’ organizzazione dei trasporti fluviali nel secondo periodo — Le arti naviganti — Regolamenti e tariffe. Abbiamo veduto, come la riforma del 1493 effettuata sotto la Repubblica Veneta non avesse per nulla mutato gli articoli dello statuto dei uauteri di Verona; col secolo XVI le condizioni della navigazione subiscono variazioni. La navigazione discendente diventa attivissima mentre quella ascendente rimane molto attiva solamente fino a Verona, acquistando così uno

8
Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1915
¬Le¬ grandi forze idrauliche del Trentino
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Page 6 of 21
Author: Lanzerotti, Emanuele / E. Lanzerotti
Place: Verona
Publisher: Marchiori
Physical description: 21 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino;s.Wasserkraft
Location mark: II 3.282
Intern ID: 190429
tecniche ed economiche non buone, ed abbisognano di una -seria riorganizzazione. Le cit tà principali della regione come Trento, Rovereto, Riva, dispon gono -di impianti più razionalmente progettati e costruiti, d’una discreta potenzialità. Il maggior impianto trentino è quello del la città di Trento sul Barca, che a massive ampliamento potrà disporre, -di 10.000 HP *). Anche queste centrali maggiori non *) Il progetto sul Sarca, usando come bacino di carico il lago -di Cavedine, da me studiato

lunga superiore alla media. Solo la regione dell’Aito Adige e forse il bacino dell’alto Cuneo possono coincorrere col Trentino per il quantitativo rela tivo, raggiungendo 45. HP- .idraulici per kmq., che è il massimo di tutte le regioni alpine. L’alto Adige coi suoi affluenti di Vai Venosta, dellaXPalf-era, dellTsaroo, della Faenza, può dare una potenza idrauiic^-di oltre 100.000 HP. ' 131 tutta questa forza- disponibile finora non è stata uti lizzata neppure'la decima parte, essendovi nel Trentino

appena 50 centrali con circa 30.000 HP istallati, di cui però undici han no una potenza non superiore a 25 Kw. mentre appena tre (cen trali, di Trento-, Rovereto e Riva) superano i 1000 HP istallati, e poche altre -sono di qualche importanza (quella dell’Alta- Anau- nia, del Varone e di Tesino). \ Kefir alto Adige le città -di Menano e Bolzano, di Bressa- \none e -di Giorenza costruirono centrali idro-elettriche per circa ’ 'altri 40.000 HP istallati. Il Trentino è una delle regioni che sfruttarono

le forze idrauliche per proprio- uso e consumo già dai primi tempi della nuova industria elettrica, tanto ohe non c’è quasi centro anche poco importante, che non abbia, da anni, il proprio piccolo im pianto elettrico, misurato però nella sua potenzialità ad soli bi sogni del -momento, (per alimentare piccole zone di paesi, spe cialmente a. scopi di illuminazione. La maggior parte di queste piccole centrali, essendo state costruite quando l’elettrotecnica era appena sorta, ai trovano in condizioni

coll’aiuto d-elTing, dr. E. Gian- francesohi di Verona, già nel 1901, progetto che servì di base a quello posteriore dalla città di Trento, era più potente del -doppio. Ma a quei tempi pareva quasi fantastico !

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Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 9 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
importante specialmente per le rela zioni tra Venezia, Verona e Trento, era pure di utilità essenzialissima per «i commer cianti tedeschi del Tiralo meridionale e della parte anteriore di quello settentrionale (3) di non esser costretti a tenere la sola via di Verona e di poler scegliere quella che da Trento Scende per la Val Sugana dirigendosi di qui o lungo il Brenta, per Rassano a Padova, ovvero da Feltra, oltre il Piave a Treviso. Invece per chi veniva da Sterzing, poteva sin dalia valle Pusteria

che gli antichi statuii delle arti e della città di Verona hanno citazioni frequenti sui tedeschi e sulla Ger mania (1). E dunque da escludere che le importazioni delle merci dall’ Oriente abbiano avuto luogo attraverso il Danubio direttamente, senza 1’ intervento di Venezia. Dicono infatti 10 Schaube e il Ronfante che tali comunicazioni non avrebbero potuto aver luogo perchè, tale via fu per lungo tempo chiusa dal selvaggio popolo degli Ungaci (2). Oltre dunque alla via fluviale dell’Adige, assai

altre due, di Latisana e di Portogruaro, e, nell’ in teresse dell’ antica capitale, Aquileia, e della nuova, Udine, veniva protetta dai Pa triarchi ». I Veneziani, invece, mostravano un gran interessamento per Latisana, questa via dice lo Schalk, che non era seguita soltanto dagli austriaci, ma che anche i « merca- « tores subditi domini, imperatoris, domini archiepiscopi Salisburgiensis et totius regi- « minis Boemie et de Passo (Iassau) et de Bavaria inferiori » dichiararono nel 1375 di volere

« secundum usum ire per viam Latisane que nunquam stricta fuit». Della via di Portogruaro, come luogo di passaggio per mercanti, appare già in un patto conchiuso tra. Venezia e il Patriarca nel 1291 ed ivi era stato costruito un gran magazzino o fondaco (1) Liber Juris Civilis Urbis Veronae - Edito da B. Campagnola, Verona, 1728 - capi toli 230 écc. (2) A. Schaube - Sloria del Commercio dei Popoli Latini del Mediterraneo sino alla fine delle Crociate - Traduzione del Prof, Pietro Bonfante - in Biblioteca

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 47 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
Trento, ricordata in moltissimi documenti, poi Trento stessa e da ultimo Sacco, pure esso molte volte citato, che trovasi sulla destra dell’Adige, dirimpetto a Rovereto. I centri importanti dal lato commerciale luogo il corso del fiume, discendendo l’Adige dopo Sacco, erano Pescantina, un dì fiorente per industrie e traffici, oggi non più che una grossa borgata, sede di un’arte navigante numerosa, e dove si costruivano, come pure ancora prima della recente guerra ed anche presentemente, delle

barche di grande portata che, per distinguere il tipo, hanno preso il nome dal luogo d’origine. 11 porto fluviale piu importante era Verona. Quivi facevano scalo tutte le mercanzie delle diverse provenienze per essere smistate ed inviate per le rispettive direzioni. La Repubblica Veneta vi aveva fatto sorgere durante il AVI secolo delie dogane: principale la dogana d’Isolo (1), dove le merci provenienti dalla Fiandra e dalla Germania erano sottoposte al pagamento del famoso Dazio della Stadella

eseguire lo scarico dei colli di mercanzie erano adibiti i facchini della Dogana dipendenti dallo Scaricatore (3), ma di essi poi troviamo una fraglia, nella prima metà del XVIII secolo, presso la Dogana del Ponte delie Navi. Gli altri centri dopo Verona, che continuano a godere anche in questo secondo periodo di grande floridezza commerciale, sono Porto Legnago e Porto Badia, quest’ul timo divenuto sede di una numerosa arte di burchie«. La navigazione discendente era evidentemente favorita dalla forza

della corrente, ma per quella ascendente l’alaggio animale era necessario, alaggio che effettuavasi me diante corde dalla riva (4). Seguiva infatti il corso del fiume una via alzata da dove i cavalli ed i bovi eseguivano il traino delle barche, e lungo di essa trovavansi le stazioni per il cambio degli animali, Partendo da Venezia un burchio andava a rimorchio fino a Ghioggia e poi a Brondolo, quivi un cavallo effettuava il traino fino alla Cavanella, indi dopo averlo cambiato proseguiva fino alla

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 94 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
da Badia al mare) per i trasporti di barbabietole o per caricare cereali, legumi e carboni da trasportare in ascesa (1). La presente situazione dell’Adige è stata egregiamente descritta negli Atti della Commissione della Navigazione Interna a cui noi crediamo opportuno di riferirci (S): « Nei riguardi però della navigabilità, il fiume Adige deve essere diviso in diversi tronchi a seconda delle diverse condizioni in cni la navigazione può esercitarsi. Partendo da Cavanella e risalendo fino

a Lendinara, trovansi dovunque ottime condizioni, così per i fondali come per la velocità e per l’andamento del fiume; solo qua e là-si verifi cano alcuni bassifondi, che non sarebbe spesa troppo grave il togliere e mantenere escavati, ciò specialmente nel tratto da Tornova a Cavanella, ove più vivo è il passaggio della navigazione, facendo tale tronco parte della linea principale da Venezia al Po». « Anche il tronco da Badia a Legnago, quantunque più frequenti vi sì verifichino i renai ed i bassifondi

per la via di passaggio in causa dei continui arenamenti. La descrizione dei viaggi fatti sino ad Albaredo con piroscafi della brigata lagunare del genio, sotto la direzione del Sig. Capitano Benetazzo e cfueJla della navigazione fatta di recente per conto di privati in dustriali col piroscafo il Progresso dimostrano come, nelle attuali condizioni, non sia possibile, fino a Ronco, un esercizio contìnuo e regolare di navigazione con rimorchio a vapore. Tale navigazione, se economicamente possibile

negli stati di morbida del fiume, non lo è certo nei periodi delle magre. ' Le opere occorrenti per sistemare tale tronco di fiume, rinserrandone in alveo stretto e regolare le acque di magra, importerebbero tali spese di costruzione e di ma nutenzione ed offrirebbero tali difficoltà anche nei riguardi della difesa degli argini data la natura propria del fiume, che la Commissione non crede di proporle non ritenendole adeguate a l’utile ritraibile : la soluzione migliore è ancora quella di esercitare

la na vigazione nei mesi in cui io stato delle acque lo permette, sospendendola così nei periodi delle forti magre come in quelle della piene del fiume. Che dire poi del tronco da Bionde fino a Verona? Ivi il fiume vagante nell’ampio letto affatto sregolato, ivi banchi di ghiaia con fondali limitatissimi ove le barche s’in cagliano rovinosamente, ivi rapide violentissime che non -è possibile risalire che con enormi sforzi. In tali condizioni l’arrivare con la navigazione per l’Adige fino a Verona può essere

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 131 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tav. Tàv. Tav. Tav. Tav. Tav. INDICE DELLE TAVOLE I. Blocco in pietra raffigurante dei rostri romani, rinvenuto nel 1891 du rante gli scavi per la costruzione dei muraglioni. Museo Arch. del Teatro Romano di Verona. IL - II traino del burchio. Particolare della stampa «Verona Città celeber rima » del sec. XVII. Collezione Bibl. Com. di Verona. III. - Il Burchio. Particolare della stampa «Veduta del Ponte delle

Navi di Verona» del sec. XVIil. Coll. Bibl. Com. di Verona. IV. - La Dogana del Ponte delle Navi, stampa della seconda metà del sec. XVII. Coll. Bibl. Com. Verona. V. - La Catena di S. Zeno (1739). Coll. Bibl. Com. di Verona. VI. - Veduta di Legnago. Coll. Museo Civico di Verona. VII. - Veduta del Ponte del Castel Vecchio di Verona. Coll. Bibl. Com. di Verona. Vili. - Lo Zatterone. Particolare della stampa « S. Giorgio di Verona veduto dal poggio di Casa Muselli » del sec. XVIII. Coll. Bibl. Com

. Verona. IX. - Veduta del Ponte delle Navi (metà del sec. XVIII), Coll. Bibl. Com. di Verona. X. - Il Molo della Dogana del Ponte delle Navi. Stampa della prima metà del sec. XIX. Coll. Bibl. Com. Verona. XI. - Fede di Sanità di Ulma del 1723. Coll. Ant. Arch. Veronesi. Arch. di Sanità. XII. - Fede di Sanità di Bolzano del 1726. Coll. Ant. Arch. Veronesi. Arch. di Sanità. XIII. - Fede di Sanità di Amsterdam del 1723. Coll. Ant. Arch. Veronesi. Àrcb. di Sanità. XIV. - Fede di Sanità di Verona del sec

. XVIII. Coll. Ant. Arch. Veronesi. Arch. di Sanità. XV. - Corso dell’Adige dalla Dogana dell’Isolo alla Catena della Vittoria. Coll. Ant. Arch. Veronesi. Arch. del Comune, XVI. - Regaste del Redentore prese dal Ponte della Pietra. Sec. XTX. Coll. Bibl. Com. di Verona. XVII. - Dogana dell’Isolo e Canale delle Seghe. Disegno a colori. Coll. Ant. Arch. Veronesi. Arch. del Comune. XVIII. - Canaletto: L’Adige tra Ponte Pietra e Ponte Nuovo. Quadro ad olio esi stente nei Museo di Dresda. XIX. - Canaletto

: 11 Ponte delle Navi. Quadro ad olio esistente nel Museo di Dresda. XX. - Prospetto e Pianta dello Sboro. Disegno a colori. Ant. Arch. Veronesi. Arch. del Comune. XXL - Tipo di burchio attuale. Relaz. Gen. tav. 2. Atti della Commissione per la Navigazione interna. XXII. - Tipo di barca attuale di Pescantina. Relaz. Gen. tav. 12. Atti della Com missione per la Navigazione interna. XXIII. - Veduta del Lungadige alla Vittoria in Verona (stampa della prima metà del sec. XIX). Coll. Bibl. Com. Verona. io

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Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 52 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
XVIII secolo così parla sull’industria della seia: «A questa ne! cader deila lana si rivolse la applicazione de’ veronesi, e vi riuscì con tanto frutto, che la grati quantità di un così prezioso prodotto si è resa da gran tempo il primo sangue di questo corpo civile; poiché per cinque, sei e fino a settecento mila ducati di danaro forestiero si può tirar con la seta annualmente in Verona La seta d’ordinario non si tira qui sottile, o reale come suol chiamarsi, ma di più fili e grossa, per altri

usi che di far drappi. Suol farsi di tre maniere, Luna delle quali si chiama cucire, perchè serve a tal fine ; altra mezzana e si adopera per guarnizioni, cordoni e simili ; altra si dice pelo e serve di fondo nei lavori fini, e a misura della sua qualità, vale ancora per ogni sorta di drapperie. Lo spaccio maggiore delle due prime spezie si fa a Lipsia e a Vienna ». Un’altra industria che fiorisce in questo periodo è quella della concia delle pelli; da un manoscritto esistente nell’Archivio della

Camera di Commercio sappiamo come nel 1563 esisteva in Verona un Consorzio di conciapelli, (non però regolarmente costi tuito), già da parecchio tempo addietro, ciò che ci fa supporre che la pelletteria vi fio risce sino all’ epoca dei Visconti e forse anche a quella degli Scaligeri (1) ; 1’ industria del legname in questo periodo secondo è quasi finita; i vastissimi boschi che occupavano gran parte della campagna veronese'sono ora assai ridotti per l’incremento fortissimo avuto dall’agricoltura

. L’arte dei radaroli esiste ed è sempre assai prospera perchè ha il monopolio del commercio del legname del Trentino, che invia a Verona e Venezia col mezzo della fluitazione. Sebbene fiorissero queste industrie, come dicemmo, il tarlo delia decadenza esisteva sempre, la posizione privilegiata acquistata; durante il predominio scaligero andava via via diminuendo. La storia industriale e commerciale veronese ha però un merito: quello di non aver avuta una decadenza rapida, ma lenta e continua (2). Nel

1630 31 il gran contagio fece risentire fortemente i suoi effetti sulla vita economica della città. « Ben è vero per altro che le condizioni migliorarono in seguito, così che nel secolo XVIII esse si trovavano di' nuovo abbastanza prospere. Il commercio di esporta zione, non ostante i ceppi imposti dalle opinioni allora correnti in fatto di economia politica, non solo si allargava alle diverse città dello Stato Veneto, ma si distendeva ancora nelle regioni limitrofe dei Trentino, del Milanese, del

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Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 32 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
Quali redditi spettavano all’Arte? L’art. 17 e successivamente il 9° stabilivano ! che ad essa spettasse la suddetta tassa di sei denari per remo e di tre de stanga dalle ( zattere che scendevano per 1’ Adige fino a Verona; a questi poi s’ aggiungevano le intra- tiche pagate da chi s’inscriveva al mestiere e primitivamente anche dal terzo dei bandi e delle giudicature (1). Non si spiega il motivo dell’ ommissione nei nuovi statuti della seguente tariffa del noli stabilita dall’ art. 51 che

ci dava un’ idea del prezzo del trasporto : Gli scali ove affluivano i legnami, erano diversi a Verona: il primo si trovava a j Saval, fuori della città nel comune di.Quinzano (allora sobborgo delia città) sulla riva | sinistra dell’Adige. In questo luogo pare si fermassero molte zattere, se non tutte, dice ] il Simeoni, e ce lo può dimostrare l’articolo 64, che ci dà una tariffa dei diritti di con- | duttura da Saval ai vari scali delia città : fino alla Beverara (Regaste S. Zeno

) e al Vo j di S. Lorenzo, dove vi è la Chiesa omonima, c’era uno dei più importanti scali, ci voie- 1 vano soLdi 8; fino al Broilo (la riva a monte del Ponte della Pietra, presso il Vesco vado) e all’ Isolo soldi 12, e per arrivare a campo Marzo ce ne volevano 16 (2). Pure esso j non è stato riportato nel nuovo statuto; invece sono rimaste tutte Je• disposizioni atte 1 a far mantenere sgombre da legname o da altro le vie che portavano agli scali. 1 Altri provvedimenti del genere sono stati aggiunti colla nuova

in un suo studio di prossima pubblicazione, che essi nel secolo j XIII, XIV raggiungevano un numero assai elevato. t a L’ Arte — scrive il Simeoni — era sopratutto rivolta all’ interesse dei guadiati, 'j a cui cercava di assicurare P esclusività del Commercio, ma pure si occupava anche di j renderlo comodo, facile e sicuro a beneficio di tutti. Gli articoli dello statuto procura vano di favorire l’interesse della classe più di quello dell’indirizzo, il che riusciva infine di grande vantaggio ai deboli

segnato con la propria marca, doveva accettarlo sotto pena di essere boicottato j (33-XXVI). I L’ Art. XXX del nuovo statuto porta da 5 a 100 soll la pena pecuniaria per quei | conduttori del legname che 1’ avessero venduto sine ìicemia del padrone; è evidente che .! (1) Vedere anche Simeoni - Il Commercio del Legname fra Trento e Verona ecc. - pag. 7. ( 2 ) Simeoni - Il Commercio del Legname fra Trento e Verona ecc - pag. 8.

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Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 30 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
GAPITOLO IV. Sommario : Il Commercio del Legname e la sua organizzazione — L’ Arte dei Radaroli. Pure strettamente connesso all’argomento della navigazióne commerciale sull’Adige, è tutto ciò che ha riferimento al traffico del legname ed alla sua Organizzazione, ed è tale l’importanza che esso ha avuto nei secoli scorsi, che siamo nell 1 evidente necessità di trattario in un capitolo a parte, anche perchè esso ha avuto una caratteristica: quella di avere una speciale organizzazione propria

. Si può dire sicuramente che il traffico dei legname ha avuto un’ effettiva prepon deranza su tutta la navigazione commerciale, che venne esercitata sull’ Adige per tutto il periodo fino al cinquecento, perchè questo legname, oltre ad avere un largo impiego nelle industrie veronesi e nelle costruzioni dei barconi e delle zattere ad uso dei tra sporti fluviali, esso, come più. volte ci dice il Marin (1), era richiesto in grande quantità a Venezia, pure per la costruzione delle navi della Repubblica

. È chiaro, quindi quale doveva èssere l’interesse di Venezia, e una precisa dimo strazione l’abbiamo nei patti, che però ignoriamo, conclusi con Verona in questa ma teria, ai quali vogliono alludere gli Statuti del 1228 (2). Come già ricordammo in altra parte, il paese fornitore di questo legname era essenzialmente il Trentino (3), da dove in grandi quantità veniva esportato eoi mezzo della fluitazione usufruendo del vantaggio dell’ Adige, via assai comoda perchè facilitata dalia corrente

, in contrapposto alle pessime condizioni in cui trovavansi allora le strade. Esercitava questo commercio 1’ Ars Radar olorum, la corporazione cioè dei negozianti di legname, che aveva preso appunto il nome dai radi, rathes, o zattere (si chiamavano anche satieri) e che si serviva esclusivamente dì questo solo mezzo di trasporto (4). Su la data precisa della sua formazione nulla si conosce; certo è ehe essa esisteva già nel 1223 perchè, come scrive il Simeoni, essa si trova già nominata in tale anno ir» alcune

carte del Monastero di S. Maria in Organo e ad essa pure alludono gli Statuti del 1228 imponendo « alle Arti di non stabilire patti contrari agli interessi della città e da far approvare dalla Domus Mercatorum i loro Statuti ». Il primo statuto dell’ Arte dei Radaroli è quello del 1260, che assieme a quello dei Sartori, sono gli unici due rimasti di tale epoca: fu poi successivamente modificato nel 1319 con la revisione generale ordinata da Gangrande. Esaminiamo ora gli articoli prin cipali

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 10 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
Venezia della Boemia ; la Boemia si congiungeva alla nostra strada col mezzo della via diretta Budveis- Linz » (2). In questa strada per far osservare le prescrizioni era stato chiesto di porre un controllo (17 Maggio 1351), ma riuscendo assai dispendioso per i : viennesi, fu concesso dai Duchi Rodolfo IV e Alberto li (Ottobre 1366) di poter esigere una tassa di 32 denari per ogni carro, che andasse o tornasse da Venezia. Una terza strada era la Via Claudia (Salisburgo-Rastadt-Rastadter Tauern-Mautern

- dorf-St. Michael-Gmunden-Spital a D.) e una quarta era quella denominata: Altinate Germanica, battuta già nel 1311 dai mercanti viennesi (3), ad occidente di Villacco pas sando per la valle della Drava ed entrando in Tirolo nella Pusteria giungeva a Toblacco e di là s’innestava in quella di Ampezzo già citata (4). Altre strade erano la Via Gemina, la Via Postumia, la Via del Karst, Tutte le altre strade che più sopra abbiamo enunciato erano quelle seguite, come già si disse, dai mercanti tedeschi

dell’Austria, della Stiria, della Carinola etc. per arri vare a Venezia ; sembrerebbe quindi non avessero importanza con la nostra trattazione, ma noi le abbiamo volute indicare un po’ minutamente, inquantoehè, verso la prima metà del secolo XVIII, risulterebbe da un itinerario inedito (5) che le regioni sunnomi nate facevano affluire il traffico non più per le vie indicate, ma per 'l’Adige; tutte le mercanzie cioè provenienti da detti luoghi, erano trasportate mediante carretti e altri generi di trasporto

di comunicazione fra Venezia e i paesi della Germania (7), ad dentriamoci ora nella trattazione della navigazione sull’Adige. L’argomento così interes sante e così importante per la Storia del Commercio, sembra quasi incredibile, non sia stato oggetto di alcun studio, nè abbia fatto parte di speciali capitoli in altri lavori dei genere ; al lettore quindi, allo studioso, chiediamo venia e delle inesattezze, e della espo sizione. ! (1) Schaìlk - Rapporti Commerciali tra Venezia e Vienna in Nuovo Archivio Veneto

, T. XXIII, pag. 76. (2) Ibidem, pag. 79. (3) Vergi, - Storia della Marca Trevigiana e Veronese - Venezia 1787, Voi. V, pag. 143, doc. DXXXI. (4) La Repubblica di Venezia favoriva questa strada e voleva che essa fosse seguita anche dai mercanti di Norimberga che seguivano invece quella di Padova e di Verona. ( 5 ) Antichi Archivi Veronesi - Arch. di Sanità, Voi, Sborro e Nuova Dogana 1739-1746 -C.S8. * (6) Così mi diceva il Prof. Gribaudi esaminando L’itinerario che gli avevo posto innanzi, - Marchesi

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1939
¬I¬ trasporti sull'Adige da Bronzolo a Verona e gli spedizionieri di Sacco
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Page 115 of 133
Author: Canali, Guido / Guido Canali
Place: Gleno
Physical description: 130 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Archivio per l'Alto Adige ;34;
Subject heading: g.Etsch;s.Binnenschifffahrt;z.Geschichte 1600-1800 ; <br>g.Etsch;s.Flösserei;z.Geschichte 1600-1800
Location mark: II 102.472
Intern ID: 106813
magazzini ed altre co modità meglio avrebbero potuto garantirle dalle intempe rie e da qualunque danno (146). La prima tappa importante lungo il percorso della spedizione fluviale era Trento. I mercanti tridentini, come del resto quelli di Rovereto, avevano più volte tentato, dopo il 1744, di riottenere la libertà, per l’addietro go duta, della spedizione a proprio arbitrio sì per via terre stre che fluviale. Essi sostenevano che il privilegio mono polistico della Compagnia di Sacco si dovesse estendere

unicamente alle merci dirette per Verona e non a quelle destinate al Trentino, non essendo dichiarato nella patente teresiana alcun loro preciso obbligo di doversi valere, per i trasporti da Bolzano a Trento, di essa. Ciò tanto più che, in forza di antichi privilegi, era stato loro espressamente concesso di poter condurre e far condurre le loro merci da Bolzano coi propri carri (147). Le risoluzioni ed i de- (146) C.R., lib. 43, n. 38, nella relazione già citata. V., per ulte riori notizie riguardo

a progetti per il canale di navigazione, THirn già citato, e lo Stolz, Geschichtskunde der Gewässer etc., p. 337. (147) Un privilegio del duca Sigismondo conte del Tirolo, conte nuto in un diploma del 20 settembre 1463, accordava ai cittadini di Trento la libertà del trasporto, con propri mezzi terrestri, delle proprie

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 6 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
tanto delle vie terrestri, come alcuni storici affermano, ma che la via dell’ Adige sia stata in prima linea uno dei migliori e più economici messi a .servizio dei mercanti veneziani. La seconda parte , invece, esamina la situazione in cui venne a trovarsi la grande via di comunicazione délV Adige dopo la scoperta della via alle Indie e . con il conseguente inizio della decadenza della Dominante. Come si vedrà in questa parte, le mutate condizioni del commercio internazionale, come risulta dai

numerosi documenti d' Archivio consultati, la via dell’ Adige ha servito anche allora ottimamente ed in prima linea alle Fiandre , che, come è noto, durante il XVII sec. furono all’apogeo nel monopolio dei traffici con I’ Oriente e con le Americhe. Il movimento commerciale sull’ Adige avrebbe preso lo spiccato carattere della navigazione discendente, contrariamente quindi all’epoca anteriore. Ecco, per quale ragione, ho creduto di opportunità tenere ancora diviso lo studio in due parti col grande fatto

storico della scoperta della vìa alle Indie. Chiude la presente monografia un raffronto ed alcune considerazioni sulle attuali con dizioni della navigazione sul fiume. Su . tale navigazione ben poco ho potuto dire di essa : mi sono esclusivamente riportato a quanto ha concluso la relazione della Commissione per la Navigazione Interna del Ministero dei Lavori Pubblici. Attualmente , quello che fu in passato un florido movimento commerciale, è rappresentato solamente da trasporti di ghiaia, di sabbia

soluzione tale da ottenerne un rendimento massimo senza portare deturpamento alla mia città, così piena di grandezze e .di ricordi del passato. Questo modestissimo lavoro che mi onoro presentare ai lettori, so, certamente, che non • sarà privo di manchevolezze e di errori, ma io ne chiedo venia fin d’ora: mi sorregge la soddisfazione di aver dato un piccolo contributo alla gloriosa storia della mia città ed in particolare a quella del suo grande fiume : I’ Adige ! ■ All’Ing. Stefano de’ Stefani, al Prof

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 19 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
Abbiamo voluto qui riportare questo passo del Perini, onde poter avere una idea nel periodo dell’ alto Medio-Evo ; forse questa descrizione sarà un po’ esagerata, male comune del resto a molti scrittori quando parlano delle loro città, certamente però che lo sviluppo che essa aveva acquistato allora era ben grande. Il periodo più bello e più famoso della storia Veronese è però quello durante la Signoria Scaligera, perchè ivi le industrie sono assai sviluppate e i loro prodotti sono diffusi per

l’Italia ed all’estero per mezzo di Venezia, le arti sono fiorenti e numerose, nel 1319 raggiungevano ben il numero di 44 ; principali erano quelle dei Pannilana, dei Tessitori, dei Garzatori, dei Tintori, dei Linaroli, degli Orefici, dei Fabbri, dei Molinari che si servivano esclusivamente della forza della corrente del fiume per macinare. L’industria principale era però quella dei lanifìcio « essa fu prima cura del Comune che la favorì per quanto gli era possibile; Alberto I della Scala accordò

privilegi all’ arte delia lana e mise divieti per la esportazione delia materia prima, favorendo in tale guisa una industria dei quali prodotti si faceva copioso e profittevole traffico con i Veneziani. Alle preparazioni ed alla manifattura della lana erano riservati luoghi particolari le Sgarzerie, così dette dalla destinazione della contrada a gargiare , cioè alla scardas satura delle lane. Un autore Veronese, il Biancolini, ci fa sapere come .ventimila pezze di panno annualmente si fabbricavano nel

riedificata da Cangrande in muratura verso il 1310. Le relazioni commerciali fra Venezia e Verona, durante la dominazione Scaligera, erano numerosissime, perchè oltre ad essere una stazione importante per la comunica zione con i paesi della Germania, i Veneziani vi esportavano tutti i prodotti, che poi diffondevano specialmente i panni sui mercati di Grecia e di Oriente (2) e vi importa vano gli oggetti necessari alla vita cittadina e di lusso. L’ Adige quindi serviva ottima mente e riesci va come mezzo

(3) col compito di tutelare gli interessi dei commercianti veneziani, di tenerla informata sull’andamento deli’industria e sul prezzo dei grani. Relazioni commerciali e trattati esistono anche fra Verona e Mantova, con Ferrara, con i paesi Trentini e della Germania. Moltissimi tedeschi infatti, avevano preso stabile dimora a Verona, già fin dal 1228, perchè di essi più volte si parla negli Statuti Albertini. Erano tutti dediti al commercio e avranno esercitato indubbiamente la funzione inter mediaria

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