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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 201 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
usavano a modo loro i germanici. Per vedere inoltre quale apparenza abbiano le soscrizioni di gente pret tamente e interamente germanica, e quanta varietà presentino di nomi strani, ben diversi dai soliti che, foggiati alla latina, pare fossero entrati in uso nell’Italia del medio evo, e che iu parte anche oggidì adoperiamo, basta leg gere le carte che si conservano in Germania e in altri paesi stranieri (vedi ad es. Murat. Ant.. II. M. Aevi T. I, Diss. VI, p. 276, a. 880) non che quei documenti

Romani, che, se c’era il tornaconto, non esitavano a sconfessare la propria legge per adottare l’altrui. — Nè basta. Si discenda fino alla Lega lom barda e si legga la dissertazione del Muratori De Societale Lombardorum con gli annessi diplomi. {Ant. M. Aevi T. IV, Diss. XLVIII), I personaggi che rappresentano le città della Lega in tutti i documenti sono senza dubbio italiani: eppure parecchi nomi son di stampo germanico. Si scorrano, se di più si desidera, le serie dei Consoli delle diverse

, e dopo di loro tutti i signori feudali d’origine tedesca ch’ebbero stanza in Italia, pur preferendo, quasi a indizio di vecchia nobiltà o di remota discendenza germanica, i loro nomi tradizionali, li storpiarono senza scrupolo per adattarli alla lingua e alla pronuncia del paese (da Hermann per es. si fece Erminius, da Sigfrid Singo- fredns o Sigifredus ecc. ecc.). Meno scrupolosi ancora furon gl’ignobili, che non sdegnarono di usare ben più frequentemente i nomi latini, allo stesso modo che i Latini

longobardi, dove i nomi germanici sono conservati nella lor forma genuina. A me sembra che anche il Gregorovius nella sua meritamente famosa Storia di Roma nel ■medio evo abbia esagerato il numero e Pimportanza dei nomi d’origine germanica, che s’incontrano nei documenti italiani dell’età di mezzo (v. Cap. II, parag. 3). Ma io voglio pure concedere che molti di coloro che avevano nomi colle desinenze bert, ald, pert, bald, old, ulf, man, frid, rioh, mund, brand etc. o moltissimi di quelli che

1
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 37 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
pignora monstret (v. 242-243) (’) Stabilito che le diserzioni avvennero d’intesa coi Romani, è ovvio do mandare a quali patti sieno stati accolti nel campo nemico i disertori. Potrebbe sospettarsi veramente che loro fosse stato promesso il dono di terre letiche o coloniche nei luoghi dei quali ci stiamo occupando; manon poche ragioni varranno a dissipare questo sospetto. — Stilicone conosceva Alarico, e i tentativi che fece in seguito per guadagnarselo e per discórre la sua attenzione da Roma

Ma ecco che s’avvicina Stilicone, il quale viene iu persona a compir la vit toria. Fugge Alarico, perchè lo atterriscono le già provate aquile romane, e lui fuggente accompagnano la fame e i malanni. I.Goti adunque, secondo Claudiano, abbandonavano colle armi in pugno il loro duce, quasi sotto gli occhi dei nemici e quando egli era tuttora ac campato sul colle alpino. È evidente che, nelle condizioni di disordine e di abbattimento^in cui si trovavano i Goti per le sconfitte subite, questo

in cessante abbandono doveva avvenire d’accordo coi nemici; ma se anche non fosse evidente, lo lascerebbe argomentare Claudiano adoperando il termine transfugae per definire i fuggiaschi, narrando che il re dei Visigoti'fu co stretto a combattere có’suoi, e facendogli profferire in mezzo'ad altri lamenti queste parole: violentior armis Omnibus expugnat nostram clementia gentem. Mars gravior sub pace latet, capiorque vicissim Fraudibus ipse meis ' melius mucrone perirent, Auferrelque mihi luctu laeviore

e dall’occidente provano com’egli avesse capito,' (’) Un fatto quasi identico avveniva oltre un secolo appresso, durante la guerra go tica, allorché i soldati di Uraja, generale ostrogoto, disertarono ài generale greco Giovanni, appena ebbero saputo che certi castelli delle Alpi Corie, dond’essi erano partiti, insieme alle donne e ai figli loro e a tutte le loro cose erano caduti in mano dei Greci (Procopio, t. II, C. 28. 0171 so, itisi (Y/.oh’ca tk (SSpétSQu uvtoop óuaf)oi\ t(:toeot(iusi-'Ol lov Fóifhav <stqh

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 34 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
Danubio. Yent’anni più tardi gli Alemanni venderono a caro prezzo all’ imperatore Caracalla una dubbia paee e una derisoria sommissione; ma solo nella seconda metà del III se colo, che segnò l’epoca dei maggiori sconvolgimenti nell’impero romano, cominciarono a farsi temere veramente. — L’anno 260 una tribù della loro» nazione, superate le fonti del Danubio, scese per le Alpi Retiche nella Valle del Po, avanzandosi fin oltre Ravenna. I due imperatori Gallieno e Vale riano erano lungi, l’uno in Oriente

, l’altro sul Beno. Toccò al Senato di raccogliere in fretta un esercito di pretoriani e di plebei, all’apparire del quale gli Alemanni, quasi stupiti della propria audacia, volsero le spalle, tornando carichi di preda in patria così precipitosamente, che quella riti rata parve una vittoria ai degeneri romani. — Ma gli Alemanni non cessarono per questo dalle loro scorrerie. Aurelio Vittore racconta che Claudio II, proclamato imperatore il 24 marzo 268, sconfisse gli Alemanni presso il lago di Garda

prima di partire per la guerra contro i Goti ('), Flavio Vo pisco, Aurelio Vittore e Zosimo vanno d’accordo nel riferire che, salito al supremo potere Aureliano (a, 270), gli Alemanni calarono nuovamente in Italia, spinti dal desiderio di saccheggiare la stessa Roma. Aureliano, che combatteva coi Goti sul Danubio, accorse a marcio forzate, fu vinto quasi a Piacenza, vinse al Metauro e a Pavia (a. 271). Roma respirò, ma ì libri sibillini consultati dal Senato, i sacrifizi umani proposti dallo stesso

i progenitori dei tedeschi dei VII e dei Hü comuni (v. Dal Pozzo, Da Schio e Bergmann, opere citate). Ma la cosa non mi par probabile, perchè gli Alemanni, giunti a pie’ delle Alpi) erano proprio sulla strada che li riconduceva al loro paese, preferibile sott’ogni aspetto alla nuova dimora che avrebbero scelto. Scesi in Italia solo per farvi preda, e avvezzi a scorazzare per fertili campagne, è mai credibile che quei barbari si sien voluti imprigionar da se stessi fra le roccie al pine, dimenticando la loro

nazione, che li attendeva tra il Danubio e il Reno? E dato che lo avessero fatto, chi li avrebbe trattenuti dal raggiungere due anni dopo i loro com pagni, calati alla riscossa ?

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Books
Category:
Linguistics
Year:
1890
¬I¬ tedeschismi del Trentino : opera dedicata alla strenua Società Pro-Patria
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Page 97 of 122
Author: Pilati, Silvino / interpretati da Tommaso del Murero
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 118 S.
Language: Italienisch
Notations: Pilati, Silvino: Tommaso del Murero / Silvino Pilati. - 1890 - In: ¬I¬ tedeschismi del Trentino ; S. [94] - 118. - Sign.: II 5.575 ;
Subject heading: g.Trentino ; s.Mundart ; s.Germanismus
Location mark: II 5.575
Intern ID: 240667
romani il Trentino era abitato da un popolo italico. I romani elevarono Trento a municipio. Caduto T impero d’ occidente il Trentino faceva parte dell 1 I- talia. Venuta nel VI secolo, l’Italia superiore in mano dei Longobardi questi posero a Trento uno dei trentasei loro duchi. Carlo magno, posto fine alla dominazione dei Longobardi, aggregò il Trentino alt’Italia. Cessati i Caro lingi esso formò parte del Sacro romano impero. I vescovi vennero a poco a poco attirando nelle loro mani

feudalismo i nostri comuni erano autonomi, avendo statuti calcati a panni su quelli delle repubbliche italiane, come si può vedere dalle pub blicazióni fatte dal Gar. Agli imperatori nelle loro continue lotte colla Chiesa, il Trentino stava assai a cuore, essendo esso strategicamente una porta d’I talia, che volevano aver sempre aperta. Agli imperatori un principe eccle siastico andava molto a sangue per la ragione che il trono non essendo ereditario erano più sicuri da tentativi di defezione

e indipendenza. Ogni volta che esso fosse vacante potevano collocarvi una loro creatura, da ciò ne deriva lo sterminato numero di vescovi tedeschi che sedettero sulla cat tedra di S. Vigilio. Tuttavia poco fidandosi ri’ un principe religioso che natu ralmente dipendeva da Roma, pensarono di porgli allato — col nome di avvocato — un principe laico, a titolo di protettore e difensore. A quest’uf ficio fu scelto il conte del Tirolo. Tvrol è un castello presso Merano, la orni esistenza era ignota a tutto

il mondo, quando il Trentino esisteva da secoli. •Questi avvocati tanto s’immischiarono negli affari del Vescovado che a poco a poco usurparonsi il temporale. Di qui proteste ed alti lai da parte dei vescovi che portarono le loro ragioni all’Impero e alla Chiesa. E ragione fu fatta. Gli usurpatori vennero ripetutamente colpiti dalla maggior scommunica, con dannati a reversali e indennizzi e perfino citati a comparire dinanzi a con cili. Succedevano reintegrazioni, accordi, giuramenti. Qualcuno

, in punto di morte, si ravvedeva e lasciava sul testamento disposizioni che gli eredi eseguivano tutto al rovescio. Queste peripezie furono magistralmente esposte da Agostino Perini nei suoi Castelli del Tirolo (Trento, Monaunì ’31), opera lodata dall’imparziale storico innsbruckese (di Hall) barone von Hohenhühel. A volte i vescovi, o pro bono pacis o per debolezza, scendevano a conces sioni veramente perniciose ai loro interessi ed autorità. Ma? non essendo lo stato ereditario, pur di goderne, vita

4
Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2002)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 24/25. 2000/2001
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Page 329 of 508
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 503 S. : Ill., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Craffonara, Lois: ¬Na¬ parora de comié / Lois Craffonara, 2002</br> Craffonara, Lois: ¬Die¬ Studentenverbindung "Ladinia" (1910 - 1920), ihr Wappen und ihre Zeitschrift / Lois Craffonara, 2002</br> Dorsch, Helga: ¬Ein¬ Hochzeitsgedicht von Antone Agreiter aus dem Jahre 1838 / Helga Dorsch, 2002</br> Frontull, Jepele: Chronik des Pfarr-Chores Enneberg / Jepele Frontull. Transkribiert von Barbara Kostner, 2002</br> Goebl, Hans: Externe Sprachgeschichte des Rätoromanischen (Bündnerromanisch, Dolomitenladinisch, Friaulisch) : ein Überblick / Hans Goebl, 2002</br> Hederer, Kerstin: ¬Der¬ Salzburger Hofmaler Jacob Zanusi : (1679 - 1742) / Kerstin Hederer, 2002</br> Kostner, Barbara: Canti religiosi in lingua italiana in Val Badia : tradizione orale contemporanea e fonti scritte / Barbara Kostner, 2002</br> Kronbichler, Johann: ¬Das¬ künstlerische Werk Jacob Zanusis / Johann Kronbichler, 2002</br> Mischì, Giovanni: ¬Die¬ Freilegung und Sanierung eines Kalkbrennofens in Lungiarü/Campill enthüllt und verlebendigt ein interessantes Stück Lokalgeschichte / Giovanni Mischì, 2002</br> Nagler, Annamaria: ¬I¬ "Fastentücher" (Draps dla Pasciun) / Annamaria Nagler, 2002</br> Pancheri, Roberto: ¬Un'¬ aggiunta al catalogo di Giacomo Zanussi / Roberto Pancheri, 2002</br> Planker, Stefan: Relazione sulla scoperta archeologica del castello Stetteneck in Val Gardena / Stefan Planker ; Herwig Prinoth, 2002</br> Richebuono, Giuseppe: Stralci da alcuni documenti degli archivi di Innsbruck riguardanti la Ladinia / Giuseppe Richebuono, 2002</br> Richebuono, Giuseppe: Visite pastorali e sacerdoti della Ladinia dal 1572 al 1688 / Giuseppe Richebuono, 2002</br> Sotriffer, Toni: ¬Der¬ Grödner Lehrer und Organist Mathias Ploner : (1770 - 1845) ; Leben und Werk im Lichte seiner Tagebuchaufzeichungen / Toni Sotriffer, 2002</br> Steinberger, Johann: Historische Beschreibung des kaiserl. königl. Staats-Guts Ennenberg, Kreises Pusterthal, Landes Tyrol / Johann Steinberger. Hrsg. und mit Anmerk. vers. von Lois Craffonara. - [Nachdr. der Ausg. 1802], 2002</br> Tecchiati, Umberto: ¬Una¬ fibula di tipo celtico dal bosco di Plaies in Val Badia : quota ca. 1620 m/slm. / Umberto Tecchiati, 2002</br> Thiele, Sylvia: ¬Die¬ gadertalischen und grödnerischen Personalpronomina / Sylvia Thiele, 2002</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 1999 - 2000 - 2001 / Paul Videsott, 2002
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/24-25(2000-2001)
Intern ID: 355235
del Seicento le canonizzazioni di santi moderni ebbero effetto «propagandistico e dimostrativo» 18 (S. Carlo, S. Ignazio di Loyola, S. Francesco Saverio, S. Filip po Neri, S. Isidoro di Madrid, S. Teresa d’Avila). La Chiesa della Controriforma rilanciava una devozionalità ispirata e mistica usando strumenti di edificazione religiosa collettiva. 19 Nel corso del cinquecento, a Roma, furono fondate una set tantina di confraternite, «i fedeli si univano secondo la loro condizione, il loro mestiere

, il loro luogo di nascita, con il comune scopo di esercitarsi nella pietà e nella penitenza.» 20 Centro della vita religiosa dei fedeli furono gli oratori (speciale importanza ebbe quello di San Filippo Neri, l’Oratorio della Vallicella) dove i fedeli si riunivano per i loro esercizi spirituali che, oltre a sermoni e preghiere, comprendevano anche il canto di laudi spirituali. La laude spirituale «è imitazio ne e continuazione della laude classica, (...) e non differisce sostanzialmente dalla laude

e il loro sviluppo. Il contenuto può essere di carattere meditativo, di esorta zione e proponimento alla conversione e alla vita cristiana, di adorazione o pre ghiera. Non mancano laudi a dialogo, ma prive di carattere drammatico e rappre sentativo, eseguite strofa per strofa dall’intera massa dei cantori. La quantità di raccolte laudistiche pubblicate in Italia nel periodo che va dagli ultimi decenni del cinquecento ai primi anni del settecento è innumerevole; una bibliografia di quelle principali

5
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 73 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
Alboino creò in Italia fu quello di Forum Julii (Cividale del Friuli), il primo duca Gisulfo suo nipote, cui lasciò diverse fare o famiglie di Longobardi insieme a numerose matidre di cavalle. Sorsero poco appresso insieme a tanti altri anche i ducati di Tre viso, Verona, Vicenza e Trento, i quali, per essere così vicini tra loro ri spetto all’estensione del paese conquistato e per aver raggiunto ben presto un alto grado d’importanza nella storia della dominazione longobarda, m’in ducono a credere che

quella regione fosse tra lepreferite dai nuovi padroni d’Italia, e che parecchie fare scegliessero per loro dimora non solo le città, ma eziandio parecchi dei numerosi castelli che si trovavano disseminati tra l’Adige e la Livenza, e pih specialmente fra il Brenta e l’Adige. Ma i Longobardi non erano soli, giacche si legge nella storia di Paolo Diacono (L. II, c. 6 e 26) che Alboino seco trasse in Italia 20000 Sassoni con mogli e figli, nonché altre genti a lui ed ai suoi predecessori soggette, come

Gepidi, Bulgari, Sarmati, Suevi, Pannoni e Norici ('). — Qual fu per tanto la sorte di tutti costoro? Cerchiamo di argomentarlo dagli scarsi in dizi che la storia e la geografia ci forniscono. C) I Gepidi erano stati pressoché distrutti dai Longobardi e dagli Avari l’anno 560, e in numero assai scarso debbono aver seguito i loro odiati oppressori. — I Bulgari e i Sarmali non orano nemmeno germani. — Gli Soevi provenivano verosimilmente da quella sveva tribù che Procopio additò fra il Novico

e civile, quello dei Geti, e loro attribuiva una coltura superiore a quella ch’ebbero realmente. 10

8
Books
Category:
Linguistics
Year:
1855
Dell'origine e della natura dei dialetti comunemente chiamati romanici : messi a confronto coi dialetti consimili esistenti nel Tirolo
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Page 15 of 338
Author: Sulzer, Giuseppe Giorgio / da Giuseppe Giorgio Sulzer
Place: Trento
Publisher: Perini
Physical description: 321, X S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Diss.
Subject heading: g.Tirol ; g.Rätoromanisch<br />g.Romanische Sprachen ; s.Dialektologie
Location mark: 2.524
Intern ID: 188860
guesse soltanto por mi dialetto diverso, di ciò ci fa fede Tito Livio (V. 33, 34. ) là dove racconta, che necessitati posterior mente gli Etruschi a rifuggirsi presso i Reti, loro confratelli, trovarono il parlare di' questi rozzo talmente e ruvido, che a steulo lo intendevano: cosa, che non dee recar meraviglia a mo tivo'che il dialetto degli Etruschi fu raddolcito dalla mitezza del cielo, sotto del quale fin qui abitarono, mentre che quello dei Meli conservò 1’ originaria sua natura, ed era

a somiglianza del loro clima più aspro e rustico. Abbiamo adunque da questo, che il linguaggio retico è, in quanto all’elemento, identico col linguaggio etrusco, e questo, come vedremo in seguito, avea per sua base il celtico, Che a quest’ultima fonte non attingessero que’soli popoli, i quali rap porto al loro elemento linguistico soglio»si oggigiorno contrad distinguere colla caratteristica di dialetti romani, ma che da que sta medesima fonte coglicssero qualche spruzzo ben anche i po poli alemanni

ed altri, non sembrerà strano a chi voglia riflet tere, che più che l’investigazione ci porla vicini alla comune loro culla, cioè a quel misterioso altipiano dell’Asia, più si fanno altresì uniformi i primi segni dell’umano pensiero: segni, che soltanto coll’ andare del tempo soggiacquero a variazione, di mano in mano che le nazioni pellegrinando per lo mondo cam biavano e climi, c bisogni, e rapporti. Al secondo punto poi, cioè alla domanda, quale fosse quella forza esterna, che nell’elemento

9
Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Page 221 of 392
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/32(2008)
Intern ID: 497329
de la situation corse, in: B ouvier , Jean-Claude (ed.), Actes du XVIIème Congrès de Linguisti - que et Philologie Romanes. Vol. 5: Sociolinguistique des langues romanes, Aix-en-Provence/ Marseille 1984, 307-314. M arra , Antonietta: Politiche linguistiche e piccole comunità minoritarie, tra sociolinguistica e glot todidattica, in: C onsani /D esideri 2007, op.cit., 161-185. M axia , Mauro: Verso una nuova consapevolezza sulla collocazione del sassarese e gallurese tra sar do e corso, in: O rioles /T oso 2005

19
Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Page 384 of 419
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/34(2010
Intern ID: 598193
definizioni della sua opera, come “la più im portante operazione culturale della storia del Friuli” e “l’unico che ha saputo capire la questione friulana nella sua essenza e nella sua giusta collocazione” o anche l’attribuzione di un carattere sacrificale e quasi cosmico alla sua morte, mi sembra più giusto fermarmi alla soglia della sua anima e mettere a fuoco il suo messaggio, pp. 238-239). E il messaggio di Pasolini consiste innanzitutto nella visione profetica del nuo vo tiranno dell’omologazione

20
Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2011)
Ladinia : revista scientifica dl Istitut Ladin Micurà de Rü ; 35. 2011
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Page 81 of 427
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 419 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: ALD-II: 7. Arbeitsbericht (2010 - 2011) / Hans Goebl ..., 2011</br> Bernardi, Rut: Frühe ladinische Texte aus Col/Colle Santa Lucia / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2011</br> Borghi, Guido: Possono i toponimi Fursìl, Fèrsina, Festornìgo, Fodóm risalire all'indoeuropeo preistorico attraverso il sostrato preromano venetico? / Guido Borghi, 2011</br> Casalicchio, Jan: ¬L'¬ uso del gerundio con i verbi di percezione gardenesi / Jan Casalicchio, 2011</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 6</br> Piazza, Sabine: Armenfürsorge in der Gemeinde St. Ulrich : eine mikrogeschichtliche Untersuchung mit Fokus auf das 19. Jahrhundert / Sabine Piazza, 2011</br> Principali risultati delle ricerche archeologiche nei siti della recente età del Ferro di Ortisei (Ciamp da Mauriz, Via Roma, Col de Flam) / Umberto Tecchiati ..., 2011</br> Verdini, Massimiliano: ¬Lo¬ Zibaldone poetico di Alessandro Goglia : plurilinguismo letterario a Gorizia tra XVIII e XIX secolo / Massimiliano Verdini, 2011</br> Zanello, Gabriele: ¬Il¬ vocabolario della lingua friulana di Giorgio Faggin : 25 anni dopo / Gabriele Zanello, 2011
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/35(2011)
Intern ID: 563400
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