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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 89 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
raggiunto i borghi sopra Trento, che già di cemmo essere stati per qualche tempo abitati da gente teutonica ( 3 ). (*) Lo stesso Bergmann dà prova di non esserne convinto, quando a p. 87 scrive: Cem- bra Thal oder Zirnmerthal.—Anche Modesto Bonato, nella sua Storia dei Vii Comuni-, si mostra propenso ad ammettere che i Cimbri possano aver dato il nomo al castello di Cim bra e alla Vài Cembra. Ma ciò supposto, crede che tutti sieno stati fatti prigionieri dai Franchi nel 590, quando costoro distrussero

. (’) Nave S. Bocco, Grumo, Mezzòtedesco e Rovere dèlia Luna sulla destra-, La vis, Faedo e S. Michele sulla sinistra riva dell’Adige v. cap. I pag. 12.- — Intorno al ger- manizzamento della Val Venosta e del tenére di Bolzano ho già citato la Memoria di B. Malfatti, I confini del IrincipUto di Trento. — Pei Nonsberge v. cap. I, P a g* fi nota 1: Beda Webèr (op. cit.); Tàppeiner (op. cit. p. 31, 32, 33, 38). L’Ultenthal, donde i Nons- herger provennero, fu germanizzato dai Bavàri. — Pei distretti

si sarebbe propagato ai loro compagni di stirpe, attratti nel Veneto dai lusinghieri inviti e dalle generose concessioni dei vescovi di Padova 0 per altri richiami di simil natura, e saliti più tardi à poco a poco, così dal nord come dal sud, sulle montagne veronesi e vicentine, mercè il lento progre dire del diboscamento e della coltivazione. Tutto quésto ha sembianza di vero: eppure io non posso accettare nè l’idea dello Schmeller, n'e quella del Bergmann per più ragioni : 1° Perché il nome

della Val Cembra non è dovuto, come già si vide', ai Cimbri (‘); •, 2° Perchè l’opinióne degli eruditi diede principio alla tradizione dei monta nari veronesi e vicentini, non questa à quella; 3° Perchè circa gl’inviti dei vescovi di Padova, non v’ha ombra di documento che giustifichi l’afferma^ zione del Bergmann,'come non ve n’ha per altre cause occasionali dal dotto tedesco immaginate (’); 4° Perchè da quanto dissi e dirò altrove è dimo strata erronea l’opinione, che i Tedeschi sieno saliti sili

Cimbra, come si rileva dal seguente passo di Paolo. Diacono. « Haec omnia castra cum diruta essent a Francis, cives universi ah iis ducti sunt captivi ». Se non che, senza bisogno di ricorrere a questa soluzione, contraddetta dallo stesso Diacono, L. IV, c. 1, ove ci fa sapere che Agnello, vescovo di Trento, si recò nel 591 ih Francia per riavere i prigioni e molti ne riscattò (cfr. cap. VII p. 79 nota 2), io credo d'aver già con buone ragioni dimostrato che il nome della Val Cembra ebbe tutt’altra

1
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 79 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
), Volaenes (Volano presso Roveréto), Enhemase (forse Ennemansus-M.insò d’Enno-Denno), due altre ville nel territorio di Alsuca (Valsugana), e uno in quello di Verona,— « Per Verruca intercedevano i vescovi di Savione (Sabiona) è di Trento, ed era riscattata con secento soldi. Tolserne gli abitanti e la roba; e tuttavia prima di raggiungere le patrie sedi furono ridotti a tal povertà, che ebbero a vender le vesti e le armi per vivere ». — Nel 591 per ordine del re Agilulfo andò in Francia Agnello vescovo

-85, 588 90), una volta per ordine di Cìofcario III re dì Neustria e di Borgogna (a. 665), due volte per decisione del re Pipino (a. 754-755) ('); e il Trentino messo a ferro e a fuoco per le irruzioni del 577 e del 590, e la valle della Tace percorsa anch’esssa nel 590 dagl’in vasóri, ebbero a soffrirne non lievi danni ( 2 ). — Ma vincitori o vinti i ('h Paolo Diacono, L. Ili, c. 9, 17, 22, 28, 30; L. V, c. 5. — Gregorio Turonese ( Uist. Franc. L. VI, c. 42; L. Vili

c. 18, 29 ;L. IX, c. 16, 25; L. X, c. 3. — Epistole franche pubblicate dal Frehero ( Corpus Bist. Franc ) e raccolte dal Troya nel suo Coti. Dipi. Long .— Anastasio bibliotecario. — Balbo (Storia d'Italia sotto % barbari). — Muratori (Annali). (’) Nel 577 « scesero i Franchi al confine d'Italia sopra Trento (così scrive il Balbo L. II, c. 6) e presero il castello d'Anugui che credesi quello di Nan. Accorsevi Ragilone conte longobardo di Lagare, una terra fra Trento e Verona : riprese il castello e tornava carico di preda ; ma fu incontrato

al Campo Rutiliano da Cramnichi, duca dei Franchi, e morto. Ciancichi poi in quella o in altra impresa prendeva Trento. Ma Eboino, duca di di questa città, faeea battaglia con esso a Salurna, uccidevalo e riprendeva il bottino e la città ». Nel 590 « venti duchi Franchi (L. II, c. 8), partiti in due eserciti, varcarono i confini d’Italia. Aldoaldo con cinque altri duchi volse a destra, e per le Rezie scese ne’ piani di Milano e vi pose campo. Olone, il settimo, che li seguì, accostatosi a Bellinzona

, fu morto d’una saetta A manca scese Chedino o Cheno con gli altri tredici duchi franchi per Val di Trento su Verona, e corse quelle provincie fino a Vicenza; e perchè molte delle ville e castella erano già siate dei Franchi , faeemsi dare giuramento. Autari stava chiuso in Pavia e ogni duca in ogni città ». — Nel Trentino furono allora distrutte Te- sana (Tisens), Maletum (Malè), Sermiana' (Sirmian), Appianum (Eppan), Fagitana (Faedo), Cimbra (Cembra), Vitiànnm (Vezzano), Brentonicum (Brentonico

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 105 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
— 105 — un documento del 1131 (Gremaud 29, 81) che accenna a vassallaggio. È bastato questo al Bresslau (*) per congetturare, in via d’ipotesi, che i coloni tedeschi sieno stati trasportati nella valle della Lys da un vescovo di Sion, forse Ermanfrido (1082-87), cancelliere borgognone di Enrico IV.— So non che mentre il Bresslau spiega l’origine dei Tedeschi di Gressoney e di Val- dobbia colla signoria feudale del vescovato sedunese, pare a me che la pra tica degli usi feudali esiga

; da una parte nella Valle della'Toce, della Lesa, dell’Ànza e della Sesia, dall’altra nel Vallese. I vescovi di Sion e la C) Anche il Burckhardt e il Gingins-la-Sarraz riconoscono l'origine dei Tedeschi della Val Lesa dalla signoria feudale del vescovo di Sion. — Gingins-la-Sarraz, op. cit. vedi cap. I, p. 19, nota 2. — J. B. Burckhardt, Untersuch. ueber die erste Bevölkerung des Alpenge- birgs im Ardi. f. Schweiz. Geschichte, IV Band. Zürich 1846. — Questa opinione è pure accet tata senza discussione

dell’alto Vailese. Ch’essi poi abbiano accresciuto di nuovi coloni la popolazione già da un pezzo teutonica, è un fatto che niuno potrebbe affermare con certezza nè con certezza negare. — Anche Ornavasoo del resto sembra che un tempo ecclesiasticamente difendesse da Glys presso Brieg nel Vallese (Schott, p. 207); e parrocchie della chiesa di Brieg sono anche oggidì Simplon e Gondo. Quanto agli altri documenti di cui si serve il Bresslau, pare a me che nel loro insieme valgano anch’essi piuttosto

a rafforzare che a infirmare la mia tesi. Un argomento di qualche valore mi è offerto infatti dalle rela zioni e dai vincoli fendali che per qualche tempo congiunsero i distretti della regione tedesca del Piemonte al Vallese.— Prima che i villaggi teu tonici’ della Val Lesa passassero sotto la diretta signoria della Casa di Sa voia e tutti gli altri sotto il ducato di Milano (’), i signori cui eran sog getti quei villaggi godevano ed esercitavano diritti feudali non solo di qua, ma altresì di là dalle Alpi

dal sig. Giuseppe Farinetti, Ultimi sludi sulle origini delle popola zioni tedesche al sud del manie Dosa, nel Boll, del Club alpino it. V. XII, n. 35, 1818. ( : ) La Val Lesa venne in possesso della casa di Savoia, già padrona della valle d'Aosta, fra il XII e il XIII secolo. — Le valli Sesia, Anzasca e d’Ossola passarono sotto il ducato di Milano nel secolo XIV, Formazza verso la fine del secolo XV (1485), o tutti questi distretti da quel tempo seguirono le fort della Lombardia. — Pei trattati

3
Books
Category:
Social sciences
Year:
1868
¬L'¬impero austriaco ed il principio di nazionalità
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Page 47 of 61
Author: Palma, Luigi / [Luigi Palma]
Place: Torino
Physical description: 60 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Rivista Contemporanea Nazionale Italiana ; 1868, N. 173;
Subject heading: g.Österreich ; s.Nationalität ; z.Geschichte
Location mark: II A-23.764
Intern ID: 152693
le dottrine citate di Cavour, degli statisti americani, eco., sarebbe stato ben meglio farla nominare con particolari condi zioni dalle Diete locali, come i Senati americani, svizzeri, olan desi, svedesi eco. ; e lasciare invece eleggere i deputati, come in Italia, in Inghilterra, nella nuova Germania ecc., a scrutinio di retto. Ma gli è questo del Senato regio e quindi fiacco, un difetto comune all’Italia, alla Francia e a qualche altro paese: non è questa la principale magagna del riordinamento

costituzionale austriaco. La gran difficoltà era la determinazione della competenza di esso Reichsrath. 11 progetto di modifica della patente all’art. 40 diceva : « La cerchia di azione del Reichsrath abbraccia tutti gli oggetti di legislazione indicati nel diploma del 20 ottobre 4860, e tutti ì diritti, obbligazioni ed interessi comuni ai regni e paesi rappresentati dal Reichsrath in quanto questi oggetti non entrino esclusivamente nella competenza dei corpi rappresentativi, che debbono trattare gli affari

una rappresentanza centrale al Reichsrath di Vienna, comune alFUngheria. Ora questa patente essendo stata alterata dalla ri- staurazione della costituzione ungarica, comunque riveduta, e quindi dal dualismo magiaro e dalla legge sulla delegazione, sor geva naturalmente la questione del riordinamento costituzionale dell’altra parie, ossia dei paesi cisleitbanR da me nominati par atamente. Vi si è provveduto col riordinamento del Reichsrath, composto, come si è visto, di due Camere: il Senato

comuni ai regni e paesi della monar chia ungherese ed agli altri popoli dell’impero in forza dell’ac cordo coll’Ungheria. Sono perciò dichiarati competenze del Reich srath colla suddetta restrizione : a) Tutti gli affari risguardanti il regolamento del servizio militare. b) Tutti gli affari risguardanti il regolamento delle questioni

4
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 52 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
È vero che Ennodio dice intra terminos Italiae ma ciò non osta, per che già si è detto che provincia italica era la Vindelìcia, seppur non si vuol credere piuttosto che la parola Italia avesse nel pensiero del vescovo di Pavia lo stesso ampio significato che spetta all’espressione Imperium Latiale. Nel stio panegirico di Teodorico Ennodio ha pur chiamato la città di . Sirmio in Pannonia « confine una volta dell’Italia » Sirmiensium civitas olivi limes Italiae fuit... licebat Italiae

i Greci; e Procopio (De bello Goih. L. I, c. 13) conferma questo fatto, narrando che Vitige, eletto re dei Goti l’anno 536, riprese le trattative coi Franchi già cominciate da Teociato, e cedette a Teodeberto I, salito al trono l’anno 534, le provinole d’oltralpe. Fu sotto i loro nuovi padroni, i re d’Austrasia, che gli Alemanni costituirono cogli Svevi il ducato d’Alemagna, detto più tardi ducato di Sve- via, ed ebbero leggi proprie, le quali furono raccolte fra il 613 e il 628 per ordine del

re merovingio Cìotario II sotto il titolo di Lex alemanno- rum (*). Ai tempi di Carlo Magno e dei Carolingi essi facevan parte, tut tora dell’impero dei Franchi, e appunto nella vita di Carlo Magno di Egi- nardo ( 3 ) si legge che il fiume Lecb nella Vindelicia divideva gli Alemanni dai Bajoari o Bajuvari (Bavari). Bajoariam petiturus ipse ad Lechum amnem cum maximo exercitu venit. Is fluvius Bajoarios ab Alemannis dividit. Ma non soltanto nella Yindelicia e nella Rezia furono accolti i fug giaschi alemanni

5
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 81 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
, e che dinanzi -ni due eserciti riuniti ab Man volte le spalle i Longobardi. Che poi una parte dei fuggiaschi, incalzata dal timor panico, sia corsa allora ad accrescere il numero degli alpigiani tedeschi è cosa assai verosimile, quantunque nè la Valle d’Aosta, nè il resto della regione bagnata dalla Dorà Baltea debbano essere rimaste del tutto prive di germanici aMtatori, com’è dato argomentare da quel tanto di teutonico che anche oggidì si conserva nella lingua, nei costumi e nell’aspetto dei

finalmente il viaggio in Francia del pontefice Stefano II, che nel 754, vale a dire 20 anni prima della caduta del regno longobardo, movendo da Pavia passò in Francia per le Chiuse d’Aosta (clausurae Augustanae di Cas- siodoro Var. 1. Il, ep. 5), dette dalTAnonimo salernitano Chiuse dei Franchi (Francorum Cloùsas) ('). Dovrem credere, ciò posto, che ai re Franchi anteriori a Carlo Magno si debbano le colonie tedesche della Dora Baltea c delle valli intorno al monte Rosa ? No certamente, perchè

contadini lungo la Dora Baltea, non che.dal nome del forte Bard, fondato e tenuto lungamente dai Longobardi (*). Del resto dopo la breve lotta a pie’ delle Alpi, Carlo Magno non ebbe bisogno di usare mézzi molto energici per conquistare l’Italia. Gl’Italiani lo attendevano come un. liberatore, i Longobardi gli si arresero senza con trasto, e così in meno d’un anno ebbe in suo potere Pavia, dentro la quale s’era rinchiuso il re Desiderio, e Verona, ove s’era rifugiato Adelchi o Adelgiso, figlio del

del Moncenisio. 11

6
Books
Category:
Social sciences
Year:
1868
¬L'¬impero austriaco ed il principio di nazionalità
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Page 23 of 61
Author: Palma, Luigi / [Luigi Palma]
Place: Torino
Physical description: 60 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Rivista Contemporanea Nazionale Italiana ; 1868, N. 173;
Subject heading: g.Österreich ; s.Nationalität ; z.Geschichte
Location mark: II A-23.764
Intern ID: 152693
(1) Cavour. Opere. Della composizione di una seconda camera. Bonghi stesso (pub blicista, mi pare, non sospetto di radicalismo democratico) scrivendo nella Nuova Antologia di essa camera austriaca dei signori, eletta dall' imperatore, dice che presto cadde in discredito presso gli stessi amici e non mede conio a parlarne. «i Gli amici stessi del ministero osservavano che non può essere in istalo di dare nessun appoggio un’assemblea dalla quale non si può aspettare nessuna resistenza Sentenza verissima

ereditario, e dei membri a vita scelti dall’impe ratore fra gli uomini più notabili per ricchezza, uffici, o meriti diversi. Era dunque un misto di Camera di Pari all'inglese, senza il miglior fondamento della possanza dell’aristocrazia britannica, l’autorità nell’opinione pubblica per servigi resi da secoli alla patria ed alla libertà, la superiorità intellettuale e pratica; e dì un senato regio alla guisa di quelli di Luigi Filippo in Francia, del presente ita liano e di altri simili, troppo deboli

il Reichsrath era elet tivo a due gradi, con minaccia alle diete ricalcitranti di ricor rere alle elezioni dirette. Il Presidente e i Vice-presidenti dovevano esser nominati dal- . l'Imperatore ; la convocazione doveva essere annuale. La com petenza poi fu dichiarata conforme all’art. 2.° del detto diploma di Ottobre. Le diete provinciali dovevan votare le leggi d’inte resse locale che vennero dichiarate così: 4.° Coltura del paese. 2.° Costruzioni pubbliche fatte a spese del paese. 3.° Stabilimenti

7
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 80 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
longobarde della regione alpina abbiano creduto bene di rinserrarsi ria nelle città, come Trento e Cividale, eh’erano munite e forti, sia nei luoghi più sicuri e meno accessibili, fra i quali vanno appunto : compresi gli alti piani, i monti e lo valli delle tre regioni tedesche delle Alpi (fviulano-ve- nota, tridentina, e piemontese), nelle quali venia così lentamente crescendo, anche a motivo delle scorrerie dei Franchi, degli Avari e degli Slavi, la popolazione germanica. I Franchi prima db Carlo Magno

i punti di maggiore importanza per i passi alpini del Moncenisio e del gran S. Bernardo. ■— Il tributo fu poi rimesso dal re Clotario per trattative con Agilulfo, e forse verso lo stesso tempo e tutt’al più sotto Rotari i Longobardi tornarono in possesso d’Aosta e di Susa. Ma ai passi sud detti i Franchi non debbono aver rinunziato. Ne son prova la facilità con cui Pipino il breve e Carlo Magno superarono le Chiùse (°), le misure di difesa messe in opera da Astolfo e da Desiderio contro gl’ invasori

, dalle .quali si scorge che i Longobardi erano padroni soltanto del piano ( 3 ), e f) Paolo Diacono, L. IV, c. 38, 39: L. V, c. 19, 20, 21, 23; L. VI, c. 24, A. 611, 666, 669, 706. Nel 002 e nel 603 il Cacano, degli Avari fu alleato di Agilulfo (Paolo Diacono, L. IV, c. 26-29). Nel 611 cominciarono le inimicizie. ( : ) Secondo la Cronaca Moissacense (Pertz. Script, tomo I) Carlo Magno alle Chiuse prese i Longobardi alle spalle. — Secondo Agnello Ravennate fu Martino, diacono di Leone arcivescovo

8
Books
Category:
Social sciences
Year:
1868
¬L'¬impero austriaco ed il principio di nazionalità
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Page 37 of 61
Author: Palma, Luigi / [Luigi Palma]
Place: Torino
Physical description: 60 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Rivista Contemporanea Nazionale Italiana ; 1868, N. 173;
Subject heading: g.Österreich ; s.Nationalität ; z.Geschichte
Location mark: II A-23.764
Intern ID: 152693
rica, la Svizzera, la Nuova federazione della Germania del Nord, elle anno nel loro seno Stati, Cantoni, Regni e Principati varii, o città libere. Ma è eziandio qualche cosa di ben particolare. È diviso prin cipalmente in due parti, Occidentale ed Orientale, od Austria o Paesi Cisleithani, e Corona d’Ungheria: quindi è uno Stato dua lista o a doppia testa, comecché sottomesso ad uno stesso scettro, e diretto nei negozii maggiori da una sola idea. Stanno a capo di questi due gruppi due razze

l’Enns, i ducati di Sa lisburgo, della Stiria, della Carinzia, della Carniola e della Buko wina, il Margraviato di Moravia, il Ducato dell’Alta a Bassa Sle sia, la Contea del Tiralo e del Voralberg, il Margraviato dTstria, la Contea di Gorizia e Gradisca, la città di Trieste col suo terri torio; ognuna delle quali parti à la sua lingua particolare, la sua storia, ma è rappresentata a Vienna, obbedisce al Reiehsrath e al ministero viennese. Stanno per ora nel gruppo orientale, ossia sotto la Corona

) in magiaro. II Parlamento ungarico è composto delle due Camere, secondo la vecchia costituzione modificata dalle leggi del 4848 già dette. Il Reiehsrath è composto ancora di due Camere. La prima, dei Signori, corrisponde a quella dei Magnati di Ungheria, dei Pari d’Inghilterra, del Senato d’Italia, Francia, America, Belgio, ecc. ; e si compone di due ordini di membri: alcuni ereditari! , nomi-

10
Books
Category:
Social sciences
Year:
1868
¬L'¬impero austriaco ed il principio di nazionalità
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Page 2 of 61
Author: Palma, Luigi / [Luigi Palma]
Place: Torino
Physical description: 60 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Rivista Contemporanea Nazionale Italiana ; 1868, N. 173;
Subject heading: g.Österreich ; s.Nationalität ; z.Geschichte
Location mark: II A-23.764
Intern ID: 152693
nuova Italia e la nuova Germania; che à recato sì duri colpi alla monarchia viennese, e che aveva fatto credere a tanti Fi in dipendenza assoluta delPUugheria, e quindi lo sfasciamento del l’Impero austriaco; come va, dico, che può tollerare, se non aiuta e applaude, uo nuovo impero austriaco, più forte, più accetto, più gagliardo di prima? E durerà? Cerne, si è ripetuto, l’Austria non è un corpo composto di tanti regni differenti, di fante razze, teutonici, slavi, magiari,, italiani; di tante

il fatto sembra che mostri la precipitazione di siffatti giudizi superlativi. L’Austria à potuto esser vinta al 1859 in Ita lia e poi a Sadova, avere i Prussiani alle porte di Vienna e di Presburgo, perdere Vantico giardin deli*imperio, la Lombardia e il Veneto, il porto di Venezia e la formidabile posizione del qua drilatero; à potuto rinunciare all’Italia e alla Germania; e l’Un gheria anziché volere il distacco è venuta ad un patto di fratel lanza, e l’Austria sembra poter tornare più forte. Onde

, e di sospendere il suo giudizio. Il problema mi sembra abbastanza degno di studio per tentarne la spiegazione, lo mi occuperò a riassumere le cagioni della passata debolezza dell’Austria, quando sembrava poggiare sì alto, le cause e le condizioni del suo attuale rinnovamento, o della nuova e non improbabilmente più durevole grandezza. greca, la polacca, la rutena, la slovena, croata, l’italiana, la rurnana, ecc.? Come può stare lun-

13
Books
Category:
Pedagogy, Education , Social sciences
Year:
(1934/1937)
Jahresbericht Vinzentinum; 1933/34 - 1936/37
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Page 141 of 169
Author: Vinzentinum <Brixen>
Place: Brixen
Publisher: Vinzentinum
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Nebeneintr. Sachtitel: Jahres-Bericht des f.b. Knabenseminars Vinzentinum in Bressanone am Schlusse des Schuljahres // Jahresbericht des fürstbischöflichen Privat-Gymnasiums am Seminarium Vincentinum in Brixen a.E. // Jahresbericht des fürstbischöflichen Privat-Gymnasiums am Seminarium Vinzentinum in Brixen a.E. // Jahresbericht des f.b. Privat-Gymnasiums am Seminarium Vinzentinum in Brixen a.E. // Programm des f.b. Privat-Gymnasiums am Seminarium Vincentinum in Brixen // Programm des F.B. Knaben-Seminars der Dioecese Brixen, Privat-Lehranstalt // Programm des Knaben-Seminars der Diözese Brixen // Jahresbericht des f.b. Knabenseminars Vinzentinum in Bressanone // Programm des Privat-Gymnasiums am Seminarium Vincentinum
Subject heading: c.Brixen / Vinzentinum Brixen ; f.Bericht
Location mark: II Z 104/1933-37
Intern ID: 506184
, worin Salvioni in AGI XV. 449, die Begegnung von alnus und ulmus vermutet. Das metathet, aim + Einschiebung eines euphonetischen b ist in unserem Namen enthalten. Auf der Alm von Rina ein ambladsi. Ein Ampiadé bei Vigo di Cadore (Tagliav. Com. 88). omblié (zhóu del —), Siefsattel zwischen Ca A und Cor A. Die Leute von An und Ca sagen „dele omblie'. Wohl die gleiche Wurzel wie in omblaréi: ambliatus. Phonetisch wäre auch umbilicatus möglich, ornéla, Dorf; 1265 Ornella, 1341 zu Aurneil, 1557 Gornella

16
Books
Category:
Pedagogy, Education , Social sciences
Year:
(1934/1937)
Jahresbericht Vinzentinum; 1933/34 - 1936/37
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Page 148 of 169
Author: Vinzentinum <Brixen>
Place: Brixen
Publisher: Vinzentinum
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Nebeneintr. Sachtitel: Jahres-Bericht des f.b. Knabenseminars Vinzentinum in Bressanone am Schlusse des Schuljahres // Jahresbericht des fürstbischöflichen Privat-Gymnasiums am Seminarium Vincentinum in Brixen a.E. // Jahresbericht des fürstbischöflichen Privat-Gymnasiums am Seminarium Vinzentinum in Brixen a.E. // Jahresbericht des f.b. Privat-Gymnasiums am Seminarium Vinzentinum in Brixen a.E. // Programm des f.b. Privat-Gymnasiums am Seminarium Vincentinum in Brixen // Programm des F.B. Knaben-Seminars der Dioecese Brixen, Privat-Lehranstalt // Programm des Knaben-Seminars der Diözese Brixen // Jahresbericht des f.b. Knabenseminars Vinzentinum in Bressanone // Programm des Privat-Gymnasiums am Seminarium Vincentinum
Subject heading: c.Brixen / Vinzentinum Brixen ; f.Bericht
Location mark: II Z 104/1933-37
Intern ID: 506184
. Aber am ehesten von vulpes „Fuchs', vima (strada dela —), Weg über La gegen Ca (zum Teil heute noch kenntlich), auf dem das Eisen von Fursill weiterbefördert wurde. 1552 via del la vena. REW 9185: vena „Ader', vanóns (i —), Mulden am Wege von Francia nach Ca. Alt. Beitr. 67: Vannace, Vannolins. Studer 264: Vans. Von vannus „Futterschwinge', REW 9144. vara, häufige Flurbezeichnung; Gattungsname == „Träte'; vara skura. Wiese Or und Che. varatshe, Felder Ag. Batt. Majoni XXIX, 24; Alt. LI 367. Ableitung

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