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Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Social sciences
Year:
1868
¬L'¬impero austriaco ed il principio di nazionalità
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Page 38 of 61
Author: Palma, Luigi / [Luigi Palma]
Place: Torino
Physical description: 60 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Rivista Contemporanea Nazionale Italiana ; 1868, N. 173;
Subject heading: g.Österreich ; s.Nationalität ; z.Geschichte
Location mark: II A-23.764
Intern ID: 152693
del tutto composta in Austria , molli in Ungheria volendo un esercito proprio ungherese, e latti a Vienna ripugnando a un dualismo nell’esercito. Sembra però doversi conciliare le divergenze col mantenimento dell'esercito comune, e colla istituzione in Ungheria di una larga e vigorosa riserva o Landwehr, tutta ungherese. Uso la traduzione che si legge nella Perseveranza dei. 19 e 84 novembre e del 4 dicembre 1867.

nati tali dall’Imperatore per la nobiltà della loro prosapia e la loro gran proprietà fondiaria; altri nominati a vita dall’ Impera tore per servigi eminenti resi allo impero nello Stato, nella Chiesa, nelle scienze, nelle arti ; altri (deplorabile confusione delle Chiese collo Stato) lo sono a vita di diritto per le alte dignità ecclesia stiche, quali gli arcivescovi e vescovi principi, La seconda Camera comprende 203 membri eletti dalle parti colari Diete dei regni o paesi cisleiihani

, ripartiti come segue : Boemia 54, Dalmazia 5; Galizia, Lodomiria e Cracovia 38; Au stria con Salisburgo 51, Stiria 13, Carinzia 5, Carniola 6, Buko wina 5, Moravia 22, Slesia 6; Tirolo e Voralberg 12; Istria, Gorizia e Trieste 6. L’Imperatore è il capo comune dei due Stati, quindi tanto al di qua quanto al di là della Leitha è il capo del potere esecutivo, nomina i ministri risponsabili, .partecipa al potere legislativo, eser cita il diritto di grazia, ecc. Esse due grandi divisioni dell’impero anno

interessi e quindi affari comuni, per esempio l’armata, di cui è capo l’imperatore, e che può quindi secondo il bisogno inviare reggimenti unghe resi in Tirolo, e Tirolesi in Ungheria (1). Così ancora è comune la diplomazìa. L’Austria e l’Ungheria ànno i medesimi ambasciadori. Così, per esempio, il barone Kiibcck è in Italia ad un tempo rap presentante deirimperatore di Austria e del Re di Ungheria. Cosi i trattati sono negoziati e conclusi dall’Imperatóre, comechè non potessero aver vigore quante volte

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Category:
Social sciences
Year:
1868
¬L'¬impero austriaco ed il principio di nazionalità
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Page 46 of 61
Author: Palma, Luigi / [Luigi Palma]
Place: Torino
Physical description: 60 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Rivista Contemporanea Nazionale Italiana ; 1868, N. 173;
Subject heading: g.Österreich ; s.Nationalität ; z.Geschichte
Location mark: II A-23.764
Intern ID: 152693
, accetteranno le comuni istituzioni. Ad ogni modo allora soltanto potrà dirsi che rUngheria sarà rimessa in assetto, e il Sud dell’impero sarà sot tratto ai pericoli che crea allo Stato il malvolere degli animi, e Fazione centrifuga e sussultoria degli elementi dello Stato stesso discordi e ripugnanti. X. Più diffìcile nella sostanza, abbencbè sembri essercisi riuscito nell’apparenza, è l’ordinamento dell’altra metà delfimpero ; causa la maggiore continuazione del dominio o nella prevalenza dei centralisti

Dalmazia e Fiume, ma come erano per Io innanzi fino al 4848, vorrebbero continuar regno moia del magiaro ; e quindi essere, rispetto a Pestìi, al Parlamento ungherese e al ministero della corona di S. Stefano, non come la Transilvania o come una pro vincia più o meno autonoma amministrativamente, ma in quella stessa relazione in cui è stata ed è di presente l’Ungheria verso tutto l’impero e Vienna; un sotto-dualismo ungarico o croato magiaro nel dualismo austriaco o magiaro-tedesco. Quindi

vor rebbero propria Dieta a Zagabria colla completa autonomia poli tica e nazionale del paese, indipendenza dalla legislazione ungherese, e potere esecutivo negli affari del culto, delFinterno e della legi slazione ; l’unione limitata alla guerra, alle finanze e al commercio, e da conseguire con apposita e pari delegazione a Pesth, come tutta la corona di S. Stefano fa a Vienna. Io non mi credo in grado di congetturare in qual modo si comporrà la difficile controversia. La questione di Fiume parti

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Category:
Social sciences
Year:
1868
¬L'¬impero austriaco ed il principio di nazionalità
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Page 7 of 61
Author: Palma, Luigi / [Luigi Palma]
Place: Torino
Physical description: 60 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Rivista Contemporanea Nazionale Italiana ; 1868, N. 173;
Subject heading: g.Österreich ; s.Nationalität ; z.Geschichte
Location mark: II A-23.764
Intern ID: 152693
che migliaia, Sopra 877,009 abitanti, sono Slavi del sud, Croati e Serbi, 814,757, i tedeschi non vi giungono ai 25 mila. Ma i Confini militari sono bensì anch’essi slavi del sud, perocché sopra 1,064,922 ne noverano di Croati e Serbi 865,377; ma vi à 38,400 tedeschi, e ben 140,826 rumam. La Dalmazia poi è bensì slava illirica, perocché sopra 404^499 abitanti ne conta 369,310, e non novera numero degno di nota di altra razza; ma le sue coste sono italiane, e novera di nostra lingua 45,000

abitanti. Lascio stare le altre minori lingue e razze sparse in tutto l'impero, zingari, armeni, greci, albanesi ecc. Così l’impero austrìaco presenta una varietà e mescolanza ine stricabile di stirpi. Volendole aggruppare altrimenti, vi à: Al Nord gli Slavi Czechi in Boemia, Moravia, Slesia e qualche frazione dell’Arciducato, gli Slo vacchi di Moravia ed Ungheria che fanno 6,452,742 1 Polacchi di Galizia, Bucovina ed Ungheria del Nord 2,459,648 I Ruteni di Galizia., Slesia, Bucovina e Transil- vania

2,747,482 Totale degli Slavi del Nord 44,039,872 Al Sud si à i Vendi o Slovenzì di Stiria, di Carinzia, del confine militare, di alcune parti del- l’Ungheria meridionale e della Croazia; i Serbiani della Serbia austriaca e del Ducato di Temes, della Slavonia, dell’Ungheria meridionale e del confine militare; i Croati della Croazia e del confine mili tare, i Dalmatini e gl’illirici in genere che fanno io tutto 3,948,882 Totale degli Slavi 44,988,754 La stirpe tedesca occupa l’Arciducato ed il Tirolo

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Category:
Social sciences
Year:
1868
¬L'¬impero austriaco ed il principio di nazionalità
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Page 25 of 61
Author: Palma, Luigi / [Luigi Palma]
Place: Torino
Physical description: 60 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Rivista Contemporanea Nazionale Italiana ; 1868, N. 173;
Subject heading: g.Österreich ; s.Nationalität ; z.Geschichte
Location mark: II A-23.764
Intern ID: 152693
loro piacesse; e colla Prammatica sanzione, patto libero fra il re (l’imperatore Carlo II) e la nazione, essi avevano accettato la successione nella linea femminile di Casa di Àbsburgo-Lorena, e questa confermava e guarentiva alla nazione ungherese la sua È costituzione rappresentativa autonoma, quindi un proprio potere legislativo, giudiziario ed esecutivo, un proprio ministero. Al 4848 poi l’Ungheria si aveva dato una nuova costituzione eolia quale aveva creduto perfezionare l’antica: statuti

il potere esecutivo avrebbe dovuto esercitarsi dal solo ministero residente a Pesth, e che il Palatino, rappresentante dello Imperatore o meglio Viceré, perocché l’Im peratore non regnava in Ungheria che come Re, doveva essere investito di pressoché tutto il potere regio. Era stata ancora san cita la risponsabilità dei ministri, col diritto' di accusa nella ca mera dei deputati e la podestà giudicatrice in un comitato di Magnati. Le diete avrebbero dovuto tenersi a Pesth. La podestà o franchigia

elettorale venne riconosciuta nel possesso di una proprietà del valore di 300 fiorini, o nell’entrata di 400, o in altro titolo reputato equivalente; come un diploma universitario, la qualità di artigiano fornito di apprendista. Per aggiunta si vollero incorporate le diete di Croazia e di Transilvania, e i Con fini militari soggetti al ministro di guerra ungarico. Si era an cora istituita una specie di guardia nazionale. Ingomma si ebbe sempre l’aria per parte degli Ungheresi di formare un impero

composto di due differenti stati, alleati per manentemente o federati, con particolari istituzioni comuni, fra cui massima la comunità dinastica. Nel resto il dualismo unga rico contrapposto al centralismo tedesco, e se si vuole anche al fe deralismo slavo. La politica di Schmerling non valse a rimettere in sella l’Au stria. Un tal modo di fondare una nazionalità austriaca con un Reichs- rath in cui sedessero i rappresentanti di tutte le parti del*

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