50 items found
Sort by:
Relevance
Relevance
Publication year ascending
Publication year descending
Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_186_object_5257081.png
Page 186 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
di Carlo Magno: il che ammette anche il Tomascheck, Die all. Slat., p. 101. — Anche lo Statuto di Koveredo è nella sostanza conforme a quello di Trento. ( 5 ) Si consultino a questo riguardo anche le opere seguenti: Francesco Felice Al berti (Principe-Vescovo di Trento) Annali del Principato , pubblicati da T. Gar, 1860. — Jnl. Ficker, Forschungen zur Reichs u. Iiechtsgesch. Italiens. — Hormayr, Geschichte Tirol's. — Malfatti, Degli idiomi, ecc. (’) Si consultino a questo proposito anche le opere

— 18G — si sia retta con gli ordini liberi che vigevano nelle citta lombarde della Lega, ordini liberi acquistati per le stesse cause e con gli stessi mezzi dei Comuni dell’alta Italia; come lo Statuto di Trento (1210, con riforme successive fino al 1528) abbia grande somiglianza nel civile e nel criminale con quello di Verona e di altre città della superiore e media Italia (*) ; come il libero allodio fosse oltremodo esteso nel Trentino e la proprietà oltremodo divisa; come anche il Comune

seguenti: Frapporti, Storia e con dizione del Trentino sollo la dominazione dei Goti, dei Franco-Dajoari e dei Longobardi. Trento, 1840. — Giuseppe Egger, Geschichte TiroVs. Innsbruck, 1872. — Alberti, Amali del Principato. — Malfatti, Gl'idiomi ecc. — Anche il Bonato diè gran peso, per la coloniz zazione del basso Trentino, alla supremazia dei conti del Tirolo, non che ai molti feudi dei signori bavaresi. — Ma quanto ai signori bavaresi ciò che resta assodato si restringe alla questione della nota

colonia nella Velie Folgaria, questione già trattata e discussa nella l 1 parte. — Quanto ai conti del Tirolo valgono anche pel Bonato i dati storici che nelle opere summentovate hanno messo a profitto il Frapporti, l’Egger, l’Alberti, il Mal fatti. — E qui mi cade a proposito di citare anche il Gegani, che nella Gazzetta di Ve nezia (v. cap. I in nota) ha certamente concesso anche troppo allo Schneller rispetto al Trentino. « D’ accordo coll’autore ci troviamo, egli dice, nell'opinione che tutta

o in parte fosse un tempo tedesca la Valsngana, cioè la valle superiore del Brenta ; e può darsi che tale fosse anco una parte della valle dell’ Adige ad ostro di Trento, non foss’ altro per rimmediata vicinanza dei Cimbri veronesi ». —Ma il Gegani, chiuso dentro ilimiti di tre appendici di giornale, non ha potuto fornir prove dirette delle sue concessioni ; mentre da quello che noi si è detto fin qui o si,dovrà dire più. oltre risulta, che la Val d'Adige fino a Salurno e la Valsngana per tutta la parte

1
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_87_object_5256982.png
Page 87 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
abbiano osato superar Trento e Bolzano, o meglio, per esser più precisi rispetto alla regione tedesca del Trentino, la valle dèlFAvisio, 1° perchè la città di Trento e la valle inferiore dell’Adige, solcata da tre strade militari, con varie militari stazioni e parecchi castelli, erano cadute in potere di Narsete e dei Greci, e i Goti avrebber trovato sbarrata la via da percorrere; 2° perchè i Bajavari, approfittando della guerra che teneva occupati gli Ostrogoti in Italia, avevano di già incominciata

la loro invasione. — Lassù, nella valle superiore dell’Adige e nella valle delTEi-, sack, i Goti non . si sarebbero sentiti vicino ai Bavari irrompenti tanto si- curi, quanto nelle inen ricercate pendici alpine del Trentino e del Veneto, j Io credo anzi'che le poche famiglie che i Goti militanti avean lasciato, come / era loro costume, nei castelli della valle Atesina superiore, sieno fuggiti di- j nanzi ai Bajuvari, allo stesso modo che i Goti dalla parte d’Italia fuggivano ! dinanzi ai Greci

. I monti del Trentino e del Veneto, a sinistra dell’Adige, furono il luogo di ritrovo. — È inoltre assurdo per se stesso il supporre che l’affollamento dei Goti nella valle superiore dell’Adige sia stato tale, da renderli capaci di rimanere la razza predominante, quantunque sopraffatti e sottomessi dai Bavari. Io invece, per intender la persistenza dell’ elemento^ tedesco nella regione veneto-tridentina, non che nelle altre regioni, ho cre^ duto necessario ricorrere'non soltanto ai Goti, ma anche

nei quali il Thaler, il Dabn c lo Steub videro i discendenti degli Ostrogoti (Cfr. Egger. Geschichte Tirols I, p. 67, 70). 11 Tappei ner li giudica Bavari. 11 vero è forse che alcune schiere di Alemanni si vennero a stabi lire qua e là nel Tirolo occidentale, e ad esse poi si sovrapposero i Bajùvari (Malfatti, I confini del principato di Trento p. 8. « Già prima, ai tempi dei Goti, alcune schiere d'Aia- minni avevano messo stanza in qualcuna delle valli alpestri che dille sorgenti del Reno

si protendono a quelle delFIsargo (Eisack), accoltivi, da Teodorico come ospiti e quasi per grazia »). (') Procopio, De bello Goth. L. I, c. XI. « Deinde contractos undique Gothos omnes de scripsit». — Il sopradetto castello di Verruca è rodiamo Dosso di Trento.

2
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_85_object_5256980.png
Page 85 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
l’elemento indigeno nella Val Venosta e in quel di Bolzano, dove i Bavari non riuscirono a stabilirsi soli damente, dove a lungo dominarono i vescovi di Trento. — Il germanizzamento del comitato di Bolzano e della Val Venosta si compì in epoca più recente per opera dei Conti del Tirolo e dei loro successori delle Case di Gorizia e d’Austria, come ha dimostratoli Malfatti nell’Archivio' storico per Trieste. lTstria e il Trentino (gennaio 1883, fase. I, voi. II. / confini del Princi pato di Trento

Quando i Longobardi occupando l’Italia giungevano a Trento, i Baju- vari o Bavari s’erano di già spinti dal Brenner fino a Salimi (Salorno), po che miglia sotto Bozen (Bolzano) ('). In capo a due secoli, dal VI all’Vili, codesto paese era diventato, per un buon tratto germanico, e le reliquie del l’elemento reto-romano, che i Germani non erano riusciti ad assimilarsi, si trovavano confinate e ristrette nei luoghi più romiti ed angusti e sulle piu aspre montagne (’). Restava tuttavia dominante

si è conservato qua e là nella zona germanizzata dell'Adige e del- VRisaci:, nel Wippthal, nel Pusterthal e persino nel Innthal. (’) Joseph Thaler, Geschichte Tirols. Innsbruck 1854. — Dahn , Rei> ebriefe aus Tini und Italien in Pratz Deutschen Museum 1863, p. 424 e segg. — Steub, Herbsttage in Tirol. Mün chen Ì861 p. U -9 e segg. — Schneller { Deutsch. und Römern, etc.).

p. 1-32). Dati questi fatti, a me non par certo probabile l’opinione del Thaler e di Felix Dahn, dello Steub e di Cristiano Schneller, che in buona parte del Tirolo si sia conservata fino ai nostri giorni la razza dei Goti, vale a dire fra i contadini dell’Eggenthal, del Sarnthal, del Burggrafenamt (Meran) e deiruitenthal, e più specialmente in quelli di Algund, di Mais e di Passeier, uomini e donne di belle e fiere e nobili sembianze, leali, manierosi, senza la solita rozzezza e balordaggine contadinesca

( 3 ). Crede lo Steub che sieno questi i discendenti dei Goti che una volta il re Teodorico vi mandò pen difen dere dai barbari irrompenti le Chiuse Retiche (Claustra provinciae). Ad essi ai Boi, elf erano di stirpe celtica, e agli Avari, ch’erano di razza finnica. — Visto che i dialetti della Baviera sono di puro stampo teutonico, e appartengono nella classificazione delle lingue germaniche al grande gruppo degl) idiomi alto-tedeschi, io credo che non si discosti dal vero chi ritiene che i Bavari fossero

3
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_86_object_5256981.png
Page 86 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
deve loro attribuirsi, trasportandola dal basso Trentino e dalle Alpi venete nel Tirolo; meridionale tedesco. Non sopra, ma sotto Trento 10 conservo le sedi dei Goti fuggiaschi (senza qui tener, conto deh Friuli e delle Alpi piemontesi), nè le ragioni dello Steub e del sig. Schneller valgono a dissuadermene. . Nessun documento ci attesta che Teodorico abbia fatto un invio straor dinario di Goti nella Rezia, dopo ch’essi ebbero occupato Trento e il castello di Verruca (Cass. Far. L. Ili

prima ('). Gli Alemanni, come ce li dipinge Àgathias erario infatti una razza (!) Gli Alemanni si spinsero, nella prima Rezia, alle sorgenti del Reno, e più ad oriènte, nell'odierno Tirolo, occupando probabilmente prima dei Bajumri TOberinnthal (valle superiore dellTnn, passata l’Engadiua), il Lechthal (valle dell' alto Lech) e l’Obei- wintschgau. (dalle sorgenti dell'Adige Ano a Spoudinig). Così il Tappeiner, Studien zur Anthropologie Tirol’s und der Selle Comuni p. 37, 44, 45, 49.— L'opinione

dopo aver perduto il nome ( nach verlorenen Namen), rimasero, quanto alla razza, il popolo dominante. Uno scrittore del 12° secolo chiama Goti i Meran er, e Gossensass presso Sterzing, il Gloggensachsen della leggenda eroica tedesca, altro nofi significa che ei nen Sitz der Gothen (una sede dei Goti). A questi argomenti dello Steub lo Schneller aggiunge che bisogna ptìré ricordarsi delle molteplici figure eroiche del Ciclo gotico, di Dietrich voti Bern (Teodorico di Verona), di Ortnit

, di Berclitung, delire. Laurin: « Questo bel paese (il Tirolo) fino ai confini d’Italia era il teatro delle .loro gesta, nè son passati molti secoli dacché si cantavano ancora tradizionali canzoni negli antichi villaggi, ricchi di leggende, e nelle case dei contadini ». Io son lieto d’aver trovato neH’autorità del Thaler e del Dahn, dello Steub e dello Schneller, una conferma alla mia idea, che i Goti cacciati, dalla pianura abbiano trovato asilo sui monti; ma nori mi posso indurre a spostare la regione che

, 48. Universis Gothis et Romanis circa Verrucam castellum consistentibus)\ ed-è noto d’altra parte che il popolo germanico ch’egli pose veramente a guardia dell’Italia fu, per testimonianza d’Ennodio, 11 popolo degli Alemanni (v. cap. IV). Dato quindi che una differenza di tipo vi sia fra i Tivolesi glorificati dal Dalm e dallo Steub e gli altri alpigiani, è assai probabile che tal differenza dipenda piuttosto dal fatto, che molti Alemanni oltreché nella Vindelicia o seconda.Rezia si sparsero nella Rhaelia

4
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_51_object_5256946.png
Page 51 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
in forma ambigua dal Muratori ('), fu apertamente propugnata dal Co. Gio vanelli f), ed io raccoglierei volentieri, se non mi distogliessero dal farlo ragioni di molto peso. Si sa che fin dai tempi di Costantino, il quale così decretò nella sua nuova divisione e circoscrizione delle provincie dell’Impero, l’Italia compren deva anche la Raetia secunda o Vindelicia, e si sa pure che i paesi sog getti alla signoria del re ostrogoto non erano soltanto le provincie italiano, e le due Rezie

( 3 ), giacche cotesto impero che Ennodio chiama Laziale ab bracciava eziandio la Dalmazia, la Savia o Suavia, la Pannonia Sirmiense, la Provincia, la Gallia Narbonese fino ai Pirenei, non cbe la Spagna (”).— E appunto nella Vindelicia, fra il Lyeus (oggi Lech) e il Danubio, e nella Rezia propriamente detta alle sorgenti del Reno, del Lech e dell’Adige, ch’io credo sieno stati accolti da Teodorico gli Alemanni della Gallia, men tre qnelli della Germania insieme agli Svevi rimanevano nelle lor sedi pri mitive

dalle sorgenti del Danubio al Neckar. — Gli Alemanni riconobbero la suprema autorità di Teodorieo; ma solo nei suddetti luoghi ( B ), vero confine del regno Ostrogoto, e non a pie’ delle nostre Alpi, avrebbe potuto un popolo così numeroso meritare il nome di custode dell’impero del Lazio. Cassiodoro infatti chiama le Rezie baluardi dell’ Italia ('). (') Secondo il. Da Schio, il primo a sostenere questa opinione sarebbe stato il pa dre Barbarano nella sua Storia ecclesiastica di Vicenza. Il Muratori

negli Annali (a. 490 e se gg-) accenna semplicemente che agli Alemanni debbono essere state concesse delle terre incolte entro i confini d’Italia. {') Giovanelli, op. cit. Il passo di Ennodio è pure riferito da J. C. Manso nella sua Geschichte des Ost. Golh. Reiches, Bresslau 1824. — Cfr. Schneller, Die Deutschen etc. op. cit. ( s ) Cassiodoro, Var, L. I, ep. 11 « Servato duci Raetiarum ». — L. VII, ep, 4 « For mula ducatus Raetiarum ». (') La Provincia, la Gallia Narbonese e la Spagna erano cadute

non di diritto, ma di fatto in potere di'Teodorico, dacché vinti i Franchi di Clodoveo, e vendicata così la sconfitta e la morte di Alarico II re dei Visigoti, egli aveva preso a governarne lo stato come tutore e protettore del piccolo Amalarico. ( 5 ) Tutto l'antico territorio della Vindelicia (il nord-est della Svizzera, il sud-est del Granducato di Baden, il sud del Würtemberg e della Baviera) è oggi tedesco: sino al Ledi per opera appunto degli Alemanni, dal Lech all’Aenus o Inn per opera dei

5
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_193_object_5257088.png
Page 193 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
dell’Avisio, nella valle del Noce, in Yal d’Adige e in Yalsugana, mentre la si può bellissimo spiegare, senza togliere aH’elemento germanico la parte che solo in alcuni luoghi gli spetta, merce le antiche e numerose colonie d’italici o Italioti, d’Euganei, di Veneti, d’Etruschi e di Romani (popoli dolicocefali o mesocefali), che in epoche diverse si stabilirono nelle contrade meridio nali dell’antica Rezia (v. Parte I, cap. II, p. 21 e cap. Y, p. 66, nota ì. Cfr. Panizza, Sui primi abitatori

del Trentino. Trento 1882. Estratto dall’Archivio trentino, a. I, fase. I. — Dott. Éligier, Aus der Vorzeit des Südlichen Tirol. Mittheilungen der antropologischen Gesellschaft XII B. III und IY Heft. Wien, 1882. — Giovanni Oberziner, 1 Reti. Roma, 1883). Anche la brachice- falia è per altro sufficentemente rappresentata nel Trentino, e ciò forse si deve attribuire anzi tutto ai Liguri e ai Galli o Celti (popoli brachice fali), che pur v’ebbero stanza (v. opp. e.). Dopo di che c’è da notare, parti

colarmente per la zona teutonica veneto-trentina, che nella stessa razza tede sca è avvenuta coll’andar dei secoli, per cause che non è mio compito inda gare, una lenta modificazione, essendo i moderni germani men copiosamente dolicocefali degli antichi (v. Tabella del Kollmann, p. 30). Sa infine il Tappeiner che cosa piuttosto si desume dalle sue ricerche ? Essendo nel Tirolo tedesco la brachicefalia e l’iperbrachicefalia largamente rap presentate, se ne desume che quivi il germanizzamento si dovette

i Tedeschi. Quei Reti, che avevano accettata la lingua dei Romani, ' subirono dai Tedeschi la stessa imposizione. Conchiuderò col ribadire le cose già dette in altri termini nella nota ultima del cap. XIII della l a Parte, che cioè i * dati antropologici sono insufficienti a risolvere definitivamente una questione etnologica, senza il sussidio della paletnologia, dell’ archeologia preistorica, della filologia e della storia, e che questo sussidio è nell’opera del Tappeiner sotto ogni rispetto manchevole

. Un consimile appunto trovo .nella .breve recensione, che dell’ opera del Tappeiner ci ha dato il sig. Carlo Cipolla (Archivio

6
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_7_object_5256902.png
Page 7 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
— I venturieri tedeschi in Italia — Schiarimenti — Citazioni — Notizie. Capitolo decimo ■— I minatori tedeschi — Timau — Minatori tedeschi noi Trentino, nella Val Primevo, in Val Trompia, in Val Camonica, a Tretto—Miniere nel territorio dei Mòcheni e nella zona tedesca del Piemonte — Un’osservazione a proposito dei mina tori e della parte ch’essi ebbero nella formazione delle colonie tedesche delle Alpi — Sap- pada —La valle di Folgheria— Di un documento male interpretato dal Kink, dal Bergmann, c dal prof

dialetti ladini — Luoghi occupati nclTirolo dagli Alemanni — Opinioni del Tappoinor,del- l’Eggev, di Beda Weber — Neppure il Tappeiner esclude interamente i Goti dal Tirolo — Citazioni — Notizie. Capitolo nono — Dominazione carolingia — I valichi alpini rimangono in potestà dei regnanti d'oltralpe — I re di Borgogna e di Provenza — I Conti .di Savoia — GlTmpera r tori di Germania — Ipotesi di Saverio Bettinelli — Che cosa è lecito affermare circa gli effetti del governo feudale germanico

— Ottone I crea le Marche di Verona e del Friuli e le aggrega alla Germania — Unica conseguenza di questa innovazione — Non furono i signori feudali che popolarono di coloni tedeschi le tre note regioni — Contribuirono forse nd accrescere le colonie di già formate — Un’osservazione a proposito dei castelli di nome tedesco c delle famiglie dinastiche di sangue germanico nel Friuli — Si confuta l’ipotesi di Fr. von Czürnig, ohe Sauris sia d’origino franco-bavarese. Noto — Le compagnie di. ventura

. L. Benvenuti — Si torna a negare l'origine esclusivamente feudale dei Comuni tedeschi del Piemonte — Di alcune tradizioni e leggende dei Comuni piemontesi — Ipotesi del signor Carlo Gallo — Quali effetti possono aver prodotto, riguardo alla diversa forma zione dei vari nuclei di popolazione germanica sulle Alpi, le scorrerie degli Ungheri nel l’alta Italia e le inondazioni dei fiumi nel Veneto. Note — Schiarimenti — Citazioni — Notizie. Capitolo undecimo — Quanti jerano.-una-volta_i..tedeschi ..delle tre

..zone? Traccio di vetusta negli usi, nei nomi locali, nelle leggende dei tedeschi delle Alpi — Del loro modo di costruire e d’abitare — Com’è che i luoghi principali hanno nomi romani o preromani, i secondari nomi tedeschi — Perche, quando e in che modo, sorsero i villaggi, che non esisto^ vano ancora quando sulle Alpi immigrarono genti germaniche —Origine dei Comuni tedeschi — Una delle ragioni del tardo costituirsi delle parrocchie montane.— Della costruzione, in legno — Della forma delle

7
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_118_object_5257013.png
Page 118 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
, ma non ho potuto raccapezzare con qual fondamento, i Teolisci dei monti Borici. — Nel Placito tenuto l’anno 845 nella corte ducale di Trento, e pubblicato imperfettamente dal Muratori ( Antiq’. italicae M. Aevi, II, 911), è fatta di stinzione fra Longobardi e Teutisci , apparendovi designati coll’ appellativo di Longobardi gl’italiani e con quello di Teutisci i Tedeschi del Tirolo e del Trentino. Il prof. Carlo Cipolla nell’Archivio storico per Trieste, l’Istria e il Trentino (feb. 18S2, fase

vicino al lago di Garda, si legge: « In praesentia, bonorum hominum Theutonieorum et Latinorum » (Bonelli, No tizie storico-critiche della chiesa di Trento, 1160-62, voi. II, p. 382). — Agostino Dal Pozzo, [Idem, islor. dei VII Comuni, p. 2) racconta che, avendo visitato nel 1179 il Campagnola, venne a sapere che questi conservava tra le sue carte un documento del secolo Vili, nel quale erano nominati i Teutisci delle montagne veronesi. — Il Mupperg (Peteraiann’s Mittheilungen, 1816) cita eziandio

. 3°, p. 219), parlando appunto di questo Placito, ch'egli ha ripubblicato per intero, osserva che la voce leulisci cominciò ad essere usata al principio. del secolo IX, ma con significato puramente filologico, per -indicare quelli che parlavano la lingua dei Franchi, Alamanni, Bajoari e Turingi. Nel Placito invece è adoperata tanto in senso linguistico, quanto ini senso etnolor gico, ed è per conseguenza degna di nota. Io ne dovrò riparlare nella 2 a parte del mio scritto, cap. II. Qui aggiungerò soltanto

esistenti, quivi o poco lungi, dei gruppi di popolazione tedesca, attaccata per costante tradizione all’uso della propria lingua, per costante tradizione avversa all’elemento indigeno. Del rimanente, questo attaccamento alla lingua, agli usi e persino alle leggi nazionali era nel medio evo ben più vivo e saldo di quello che ap parve in seguito. Designati nel linguaggio officiale dell’età di mezzo coi nomi generici di Tkeutonici o Teutisci, che servivano a distinguerli dalla popo lazione latina (*), essi

tenevano moltissimo a queste denominazioni; e poiché nelle quistioui-giuridiche, in virtù d’un capitolare di Carlo Magno (’), ognuno avea diritto di porsi sotto la legge ed il gius della propria nazione o di quale altra più gli piacesse, essi non rin iniziarono a tale diritto che quando vi furono costretti. — Chi voglia conoscere i documenti medievali in cui (') I loro monti si chiamavano Montaneae Theutonieorum. In un documento del 1124, nel quale concedesi agli abitanti di Eiva d’alzare un castello

8
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_89_object_5256984.png
Page 89 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
raggiunto i borghi sopra Trento, che già di cemmo essere stati per qualche tempo abitati da gente teutonica ( 3 ). (*) Lo stesso Bergmann dà prova di non esserne convinto, quando a p. 87 scrive: Cem- bra Thal oder Zirnmerthal.—Anche Modesto Bonato, nella sua Storia dei Vii Comuni-, si mostra propenso ad ammettere che i Cimbri possano aver dato il nomo al castello di Cim bra e alla Vài Cembra. Ma ciò supposto, crede che tutti sieno stati fatti prigionieri dai Franchi nel 590, quando costoro distrussero

. (’) Nave S. Bocco, Grumo, Mezzòtedesco e Rovere dèlia Luna sulla destra-, La vis, Faedo e S. Michele sulla sinistra riva dell’Adige v. cap. I pag. 12.- — Intorno al ger- manizzamento della Val Venosta e del tenére di Bolzano ho già citato la Memoria di B. Malfatti, I confini del IrincipUto di Trento. — Pei Nonsberge v. cap. I, P a g* fi nota 1: Beda Webèr (op. cit.); Tàppeiner (op. cit. p. 31, 32, 33, 38). L’Ultenthal, donde i Nons- herger provennero, fu germanizzato dai Bavàri. — Pei distretti

si sarebbe propagato ai loro compagni di stirpe, attratti nel Veneto dai lusinghieri inviti e dalle generose concessioni dei vescovi di Padova 0 per altri richiami di simil natura, e saliti più tardi à poco a poco, così dal nord come dal sud, sulle montagne veronesi e vicentine, mercè il lento progre dire del diboscamento e della coltivazione. Tutto quésto ha sembianza di vero: eppure io non posso accettare nè l’idea dello Schmeller, n'e quella del Bergmann per più ragioni : 1° Perché il nome

della Val Cembra non è dovuto, come già si vide', ai Cimbri (‘); •, 2° Perchè l’opinióne degli eruditi diede principio alla tradizione dei monta nari veronesi e vicentini, non questa à quella; 3° Perchè circa gl’inviti dei vescovi di Padova, non v’ha ombra di documento che giustifichi l’afferma^ zione del Bergmann,'come non ve n’ha per altre cause occasionali dal dotto tedesco immaginate (’); 4° Perchè da quanto dissi e dirò altrove è dimo strata erronea l’opinione, che i Tedeschi sieno saliti sili

Cimbra, come si rileva dal seguente passo di Paolo. Diacono. « Haec omnia castra cum diruta essent a Francis, cives universi ah iis ducti sunt captivi ». Se non che, senza bisogno di ricorrere a questa soluzione, contraddetta dallo stesso Diacono, L. IV, c. 1, ove ci fa sapere che Agnello, vescovo di Trento, si recò nel 591 ih Francia per riavere i prigioni e molti ne riscattò (cfr. cap. VII p. 79 nota 2), io credo d'aver già con buone ragioni dimostrato che il nome della Val Cembra ebbe tutt’altra

9
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_6_object_5256901.png
Page 6 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
e Alemanni nella regione teutonica occidentale. Noie — I castelli distrutti dai Franchi nel Trentino — Il Mupperg crede discesi di rettamente dai Longobardi gli abitanti di Sauris nel Friuli —Commenti'al fatto di Hrod gaud—Elemento longobardo nell’antica nobiltà friulana — Schiarimenti — Citazioni — Notizie. Capitolo ottavo — I Bajoari o Bajuvari (Bavari) invadono una parte della Rezia e la germanizzano ■— Reliquie dell’elemento Reto-roinano — Il germanizzamento della Val Venosta e del Comitato

di Bolzano si è compiuto in epoca'piu recente — Si'combatte l'opi nione dì alcuni etnologi tedeschi, che in certi distretti del Tirolo si sia conservata la razza dei Goti — È più conforme ai dati storici sostituite ai Goti gli Alemanni — Si confuta l’ipotesi di A. Schmeller « I. Bergmann, che i Bavaro-tirolesi possano essere stati i pro genitori dei tedeschi del Trentino e del Veneto — Il confine d’Italia ai tempi dei Lon gobardi ed in seguito fu sempre fra Trento e Bolzano. Note — Dell'origine dei

Alarico li re dei Visigoti manda aiuti a Teodorico —Dove collocò Teodorico gli Alemanni vinti da Clodoveo, die a lui chiesero asilo ? — Una lettera di Cassiodoro a Clodoveo re dei Franchi- e un passo del Panegirico di Teodorico del vescovo E imo dio — Opinione di Be nedetto Giovanelli — Una colonia di Alemanni o Svevi in Dalmazia — Nuove scorrerie degli Alemanni in Italia- Note ■— Commento a un passo della Cronaca attribuita a Prospero Tirone sulla sorte di Radagaiso e del suo esercito — Donde

di Buccellino e d'ùna parte dell’esercito Franco-Alemanno ■— Leutari e i suoi spenti o dispersi da una fiera pestilenza tra Ceneda e l’Adige — Ultima lotta dei Goti e dei Franchi con Narsete a Brescia, a Verona, sull'Adige — Come si possono conci liare le varie testimonianze degli storici e dei cronisti — Primi nuclei di popolazione ger manica nella regione alpestre. Noie — Citazioni — Notizie. Capitolo SESTO — Gl i Er uli ausiliari di Narsete —■ Ribellione di Sindual loro re — Non si sa come e dove

e i Longobardi — Un bel libro di Robert Wiese — L’archeologia e la paletnologia confermano che i luoghi occupati dai barbari sulle Alpi erano abitati ab antico — Schiarimenti — Citazioni — Notizie. CAPITOLO SETTIMO—Dominazione longobarda — Incursioni dei Franchi, degli Avari e degli Slavi — I Franchi s’impadroniscono dei valichi delle Alpi occidentali — Carloma- gno — Come possano essersi accresciute di gente longobarda le popolazioni teutoniche delle Alpi—Ribellione del duca Hrodgaud nel Friuli — Borgognoni

10
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_92_object_5256987.png
Page 92 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
importanti lavori del dotto professore trentino ('), che mai non prevalse in Trento e nel territorio all’ intorno l’elemento tedesco. Quale altro migliore argomento potrebbe immaginarsi per combattere Tipotesi dello Schmeller e del Bergmann? Se i Bavaro-tirolesi non poterono colonizzare stabilmente la valle dell’Adige che fino a un certo punto, come e perchè ne avrebbero lasciata indietro ima gran parte per andarsi a stabilire in luoghi men fertili e. più lontani, separandosi così per sempre

Longobardi e coi Bavari si chiude la serie dei vecchi popoli ger manici, di cui si potevano mettere a profitto le vicende per rintracciare l’ori- gine di quegli alpigiani tedeschi, dei quali il vescovo Pietro di Vicenza fin dal 1407 diceva « ab antiquo ibidem habitatores » (cap. I, pag. 15 nota 2). (') Degli idiomi ecc. — Etnografia trentina. — Libro della citladinanm di Trento. — I confini del Principato di Trento. ( ! ) Il prof. Carlo Cipolla ammette la parentela idiomatica, ma la spiega in modo

dalla madre patria, senza nem meno serbarne memoria in una qualche tradizione o leggenda? Del resto dei lavori di Bartolomeo Malfatti, non che dell’idea comune al Bergmann e allo Schmeller, e accettata in massima dal Kink, dall’Attlmayr, dal Pallmam, dal Czörnig, dal Biondelli e da’ sigg. Francesco e Carlo Ci polla ( 9 ), che una diretta parentela colleghi i cosidetti Cimbri e i Bavaro-tiro lesi, tornerò a parlare più oltre (cap. XI e cap. XIII. — Parte li cap. III C). Qui per altro, prima

di chiudere questa parte del mio lavoro dedicata ■ ai Bavari, mi sia lecito domandare, perchè mai, una volta che il germaniz- zamento del Tirolo tedesco si attribuisce ai Bavari e agli Alemanni, non si dee poter attribuire il germanizzamento delle altre regioni tedesche delle nostre Alpi a genti germaniche, salite lassù dal sud, auzichè discese dal nord. Anche per queste il come, il quando e il perchè del loro agglomerarsi su certi punti della plaga alpina ce li ha suggeriti la storia. Capitolo IX. Coi

diverso (v. Capo Sili). — È saa opinione infatti che i Tedeschi del Trentino e quei del Tirolo te desco non sieno stati mai geograficamente congiunti. « Il legame diretto, cioè senza interru zione di spazio, dei nostri coi Tedeschi della Baviera, dovrebbe essere convalidato da un fatto che è tutt'altro che provato, resistenza e la diffusione cioè del linguaggio .tedesco nel Trentino, nell’epoca di cui trattiamo (secolo XIII) » (C. Cipolla, Le popolazioni dei XUI Comuni p. 61), (’) Agostino Dal Pozzo

11
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_90_object_5256985.png
Page 90 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
Giusta l’opinione dello Schraeller e del Bergmann, l’elemento germanico avrebbe cominciato ad avanzarsi dal nord verso la veneta pianura, lungo il corso dell’Adige e del Brenta, fin dai tempi della dominazione longobarda. Ma che il confine d’Italia all’epoca dei Longobardi era fra Trento e Bolzano, e non più oltre, lo dice chiaramente Paolo Diacono (L. Ili, e. 9 a. 577). « His diebus advenientibus Francis , Anagnis castrum, quod super Triden- tum, in confinis Italiae positum est , se eisdem

tradidit ». Paolo Diacono considerava come confine d’Italia il limite del dominio longobardo, e che questo limite non poterono mai varcare d’un lungo tratto i Bajuvari, e di mostrato dalla storia delle relazioni fra l’Italia eia Baviera.—Trento ebbe un duca longobardo fino all’epoca della conquista franca. — Uu duca di Trento, Alachis, quel medesimo che si ribellò ai re Bertarido e Cuniberto, fece guerra con un conte ( Gravionem) dei Bavari, il quale tenea Bolzano e i vicini castelli ( Bausanum

in prime nozze da Teodebaldo, re d’Àustrasia. Un’altra figliuola Garibaldo dette in moglie ad Eboin, duca Ai Trento. Un nepote di Teodolinda, Ari- pento, che aveva accompagnato la zia in Italia ed era divenuto duca d’Asti, die’principio a una dinastia di ve bavaresi che durò sessantanni (652-712) e colla Baviera non ebbe altro legame che l’origine. Presso il duca di Baviera Teodebato si rifugiò da ultimo Anspraudo, ajo del re deiLongo- bardi Luitberto (a. 703) ( ! ) e rimasto col figlio Liutprando per

venneio, come già si è visto, dal sud. Ctr. Malfatti, / confini del Principato di Trento p. 7. C) Paolo Diacono L. V, c. 36. Maja (Castrum Magcnse, oggi Mais) era nel territo rio dorè più tardi sorsero Castel Tirolo e Meran. Quivi ancor dominavano i Longobardi nel 730- V. Aribone di Frisinga, Vita S. Garbiniani episc. Frising. c. 35 negli Acta Sanctor, ordin. S. Benedicti. — P. Diacono fra i castelli distrutti dai Franchi Panno 590 nel territorio tridentino (L. IH, c. 30) pone Tisana (Tisens fra Meran

e Bolzano). Cfr. cap. VII, p. 79 nota 2. ( s h Luitperto avea dovuto cedere il regno al ribelle Regimberto, duca di Torino e ne pote del Te Bertarido (a. 700). Regimberto, venuto a morte, trasmise il regno al figlio Ariberto II, che vinse a Pavia la parte di Luitberto e fece uccidere costui nel bagno. Ansprando fuggì allora col figlio Liutprando in Baviera.

12
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_133_object_5257028.png
Page 133 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
sono diffusamente e dottamente occupati, Zingerle, Steub, Bidermann, Schneller ed Angerer. Oggidì Innsbruck ha ripreso l’aspetto che aveva prima del se colo XVII, ma i Tedeschi si lagnano ugualmente del perenne avvantaggiarsi e progredire dell’elemento italiano nel Tirolo tedesco ('). — E se np lagnino] pure. Noi Italiani non possiamo che rallegrarcene, nella speranza che col| tempo la nostra lingua, acquistando sempre terreno in tutti i distretti te-1 deschi e slavi di qua dalle Alpi fino

al Brennero e alle vette nevose delle \ Giulie, possa darci il diritto di aspirare anche per ragioni etnologiche a quei | •naturali confini, che la storia, la geografia e i bisogni della difesa nazionale ] ci assegnano. Che anzi si può ben dire fin d’ora che i Tedeschi del versante | meridionale delle Alpi e gli Slavi dellTstria e del Friuli orientale non ab- j biano, nella delimitazione etnografica della patria italiana, maggiore impor tanza di quella che hanno i Francesi del Piemonte, gli Albanesi

zur Nalionalitälsta- lisiik Oesterreichs. Bozen 1881. — A proposito dell'influenza della civiltà italiana sugli Slavi e i Tedeschi accampati di qua dalle Alpi ben si esprime Ruggero Bonghi nella lettera che serve di prefazione al libro di Paulo Fambri, La Venezia Giulia (Venezia Naratovich 1880 p. XXIII). « Questo suolo italiano ha conquiso durante i secoli i diversi occupator! suoi, ha cancellato sopra di essi lo stampo della nazione di cui erano, e n’ha impresso loro uno anovo, uno suo, quello del popolo

italiano. La ragione è il colore della civiltà nostra, del genio nostro, che non cessa di sopraffare ogni altro, e per una forza naturale, inerente, punto ajutata da nessuna delle forze nazionali nostre ». (’) Prospero Antonini, Il Friuli orientale. Milano Vallardi 1865. — Del Friuli, Venezia Naratovich 1813. — Riccardo Fabris, Il confine orientale d'Italia. Roma, Manzoni 1878. — Paulo Fambri, La Venezia Giulia. Venezia Naratovich 1880. — Il Fambri cita a pag. 1,2, 3 vari altri libri intorno

13
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_13_object_5256908.png
Page 13 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
eh’ è tra l’Astico e il Brenta, sopra un altipiano abbastanza esteso, a circa 1000 metri dal 0 Schneller e Bidermann, il quale cita anche un tal Sim. Pet. dei Bartolomei, Da orientalium Tyrolensium originibus. 1763 (manoscritto nella Biblioteca Ferdinandea in Innsbruck). — Francesco Moroni di Caldonazzo, Cenni topografici di Caldonazzo, paese del Tirolo. Padova 1836. (*) Montebello, Perini, Bergmann, Schneller, Bidermann, Tappeiner. ( 3 ) Francesco dei Tecini, Bergmann, Bidermann, Schneller, Tappeiner

Castagne, Caldonazzo, Centa, Yattaro e Calceran'ica (') ; a Lavarone (Lafraun) J tra St. Sebastian e Luserna ( 2 ) ; sul monte di Roncegno, a Torcegno, e su I tutte lé alture a sinistra del Brenta, che costeggiano il corso superiore di i questo fiume fin presso Borgo in Yalsugana ( 3 ); e finalmente nelle valli dei j Ronchi e del Terragnolo, in Vallarsa e sui monti ad ovest di Rovereto ( i ). \ lungo la riva orientale del lago di Garda. Bartolomeo Malfatti, che ha vittoriosamente combattuti

lo Schneller e il Bidermann, due tedeschi che vollero senza solide prove esagerare l'impor- : tanza della popolazione di origine germanica nel Tirolo italiano ed assegnare ì a questa popolazione paesi che non le hanno mai appartenuto, ammette egli ! pure la presenza più o meno remota di rozzi idiomi germanici nei luoghi j da me indicati ( 5 ). Debbo anzi allo stesso Malfatti la notizia statistica, che i tedeschi sparsi oggidì in piccole isole nelle valli dell’Avisio, del Fersina, del Brenta e del Noce

ascendono a circa 7000 ( G ). — ; Si passi dalle Alpi Tridentine alle Venete, e s’incontreranno i Sette Co muni del Vicentino e i Tredici Comuni del Veronese, due territori montuosi agli estremi confini orientali delle Alpi Retiehe, l’uno sopra Verona, l’altro sopra Vicenza. Il nativo dialetto germanico è quivi ristretto oggigiorno a poche borgate, ma che un tempo avesse assai più largo dominio in quei due angoli di terra italiana è fuor di dubbio. I Sette Comuni giacciono sulla linea di montagne

giornale di Filologia romana. N. 2. — Etnografìa trentina nell’Archivio storico per Trieste, Tlstria e il Trentino N. 1. 1881. — Degli id. par. nel Treni, p. 5. «. Un rozzo idioma germanico si sarebbe disteso dai così detti Mòcheni sino a Lavarone ed ai Sette Comuni... Concediamo che il tedesco fosse parlato un giorno in qualche borgata e paesello al nord di Trento, quale Mezzotedesco e San Michele, dove ora si usa l'italiano ; e lo stesso si dica di Vallarsa e Terragnolo». Etnografia trentina

14
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_169_object_5257064.png
Page 169 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
d’un fatto complesso, e a scartare tutte le opinioni che non movevano da questo punto di partenza, fuvvi chi da un cumulo di fatti non ben accertati o ma lamente interpretati prese le mosse per giungere a conchiusioni ben più ampie ed ardite dalle mie. Chi così fece, abusò di un metodo buono per se medesimo, da premesse arbitrarie traendo infondate conseguenze; e questo è quanto verrà dimostrato nella seconda paete del mio lavoro (’). (') Nei recenti studi antropologici del doft. Franz Tappeiner

-romani nei luoghi in questione prima dell’occupa zione germanica ; 2° che questa occupazione fu opera di elementi molteplici ; 3° ehe questi elementi non furono gli stessi nel Tirrolo tedesco e nella regione Veneto-trentina. Io son lietissimo deil’appoggio che dalla scienza antropologica mi verrebbe; ma non posso fare a meno di soggiungere che allorquando il Tappeiner, dopo aver dichiarato che gli storici e i filologi non hanno ancora definitivamente chiarito a quale stirpe i Tedeschi del Trentino

capitolo, che le mie conclusioni saranno sempre facilmente conciliabili con quelle dei cultori della dialettologia, i quali, a quanto sembra, hanno in mira di preferenza i parlari tedeschi dei secoli XII e XIII, e fra questi più spe cialmente i dialetti del Vailese, della Baviera e del Tirolo. E in verità a quei due secoli e più specialmente al Tirolo, alla Baviera e al Vallese vauno assegnate le immigrazioni e le influenze più recenti, per le quali, come anche per l’opera incessante del tempo

e dei VII Comuni appartengono (p. 51), arrischia delle ipotesi, queste appaiono campato in aria. Egli infatti nulla potendo dire di nuovo col sussidio della sua scienza, in quanto che non si son potute finora determinare le differenze craniologiche e fisiologiche tra le diverse stirpi tedesche, afferma senz’altro che nel Trentino si mescolarono insieme Longo bardi, Alemanni, Franchi, Rugi ed Eruli (p. 51-52), nella Valsugana e nei VII Comuni Longobardi e Alemanni (p. 5'-61). Ma, come dico, egli non

, specialmente nel libro del Tappeiner. Oltracciò il Tappeiner esagera, e di molto, l’importanza dell'elemento germanico nel Trentino; al qual proposito veggasi il Cap. II della seconda Parte.

15
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_126_object_5257021.png
Page 126 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
non tanto recente di codesti alpigiani quello di re carsi per un po’ di tempo in altri paesi, e specialmente in Isvizzera, nella Alsazia e Lorena e in tutta la Germania meridionale, a lavorare ed a eser citarvi mestieri diversi ( 2 ). — Queste relazioni debbono pure aver contribuito (') Il contrario fn, a dir vero, asserito da un poeta del secolo XV (Francesco Coma da Soncino a. 1477), citato dal Venturi ( Storia di Verona p. 6) e dal Da Schio (o. e. p. 100). «La lingua loro al germanico pènde

3 6 Se le relazioni dei montanari tedeschi delle Alpi italiane colla madre patria furono in generale scarse e difficili, ciò non vuol dire che tos- sero nulle e impossibili II conte di Caldogno nella nota sua Relazione al doge Grimaui di Venezia scriveva, che sebbene codeste genti derivassero parte dai Cimbri e farte dai Goti, pur s’intendevano fra loro, e anche con gli altri popoli della Germania: « in qualche parte hanno questa inlelligen- tia anche con il resto delle genti d'Alemagna

(') ». Dai Mócheni e dalla \ valle dell’Àvisio al Tirolo tedesco non c’è grande distanza, e dai Mócheni ai \VII e ai XIII Comuni si aveva una linea non interrotta di Tedeschi. — Delle prelazioni che ebbero ed hanno alcuni villaggi tedeschi del Piemonte ,(spe- cialmente Gressoney, Macugnaga e Ornavasco,: ch’è sulla via del Sempione) con quelli del Vallese e della Svizzera, del Tirolo, del Vorarlberg e di al tre regioni germaniche, parlarono nei loro scritti lo Schott e il Bresslau. Era ed è infatti un uso

nel 1553 al Governo di Milano che quei di Macugnaga avevano allora col Vailese continuò commercio e coi Vailesi stringevano pure parentadi (Bresslau, p. 190). Lo stesso Bresslau, discorrendo dell’ industria e del commercio degli abitanti della Val Lesa (p. 188), così conehiude : « Per queste relazioni commerciali colla Svizzera' e colla Germa nia meridionale, che hanno condotto alla fondazione di ricche case Gressonesi a S. Gallo, ad Augusta, e a Costanza, l’uso della lingua tedesca

, si è conservato finora a Gressoney ». Cfr. Paolo Kind, Giuseppe Farinetti, Carlo Gallo, (opere citate).—In tutti i comuni del Piemonte, per là frequente, sebbene temporanea, emigrazione degli uomini, il.sesso femmi nino supera di molto il mascolino. . '

16
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_9_object_5256904.png
Page 9 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
dell’845 — Rescritto di Lotario I. — Trento città italiana— Natura e formazione del dia letto Trentino — La valle di Tesino — Asserzioni di Modesto Bonato e di Agostino Dal Pozzo messe a profitto dal sig. Schneller — Di due suppliche dirette dai Tesinesi all’Im- peratore Massimiliano in lingua tedesca — Strambe etimologie di nomi locali immaginate dal dott. Lotz — Si confata il Tappeiner, elle ha voluto provare colla craniologia essere nel Trentino l'elemento germanico più copiosamente

rappresentato che nel Tirolo tedesco — I VII o i XIII Comuni — Territorio cimbvico — 11 Widter, l’Attlmayr e lo Schneller esa gerarono l'importanza delle liste di parroci e sacerdoti tedeschi, scoperte negli Archivi di Padova e di Vicenza. Noie — Perchè i consoli e i cittadini di Trento scrissero in tedesco ai Duchi d’Austria fino a Sigismondo — Gli studi antropologici del dott. Tappeiner giudicati dal Mantegazza e dal Malfatti — Schiarimenti — Citazioni — Notizie. Capitolo terzo — Creazione delle Marche

, nel Veneto e nel Trentino — L’ab. Modesto Bonato sostenne parecchi anni prima del sig. Schneller una tesi consimile colla sua trovata dei sedimenti germanici. Note — Giovanni Da Schio — G. B. Verci — Carlo Denina — Schiarimenti — Citazioni — Notizie. Capitolo secondo — Questioni speciali — T rento e il Trentino — II prof. Toma- scheck, C. Schneller e il prof. Bidermann da una parte ; Bartolomeo Malfatti dall’altra — Tommaso Gar — Nel Trentino prevalse in ogni tempo la popolazione italica — Placito

di Verona è del Friuli — L’Attlmayr, lo Schneller e il Bonato trassero da questo atto politico di Ottone I deduzioni errate e arbitrarie — Bassano — Asserzioni del Da Schio — Canfridolo — Documento del 1175 — I nomi tedeschi e latini dei sottoscritti — L’appellativo lodeseus ■ —Dell’uso dei nomi ger manici in Italia — Dell’uso delle leggi germaniche — L’elemento teutonico ha contribuito a rinvigorire ed accrescere la popolazione dell’alta Italia, ma non l’ha mai costituita da solo, nè coinè elemento

principale — Bassano conferma questa sentenza — Gli Homines de Masnata — Il canale di Brenta al nord di Bassano — Documento del 917 — Degli Ala manni e delle Arimanie — La Valsugana inferiore da Levico in giù non fu mai tedesca nello stretto significato della parola. Noie — Origine di Bassano — Latinizzamento dei nomi germanici — Origine latina del nome Masnata e dell’istituzione degli Homines de Masnata — Schiarimenti — Cita zioni— Notizie. Capitolo quarto — Vicenza — Secondo il Da Schio e lo Schneller

17
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_103_object_5256998.png
Page 103 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
. — Il che ammesso, credo che non vi sia bisogno d’altro per intendere come e perchè i fuggiaschi del Pusterthal si rifugiarono in quel punto del Friuli e vi si mantennero. Scel sero quel rifugio, perchè v’era già dapprima altra gente di lor nazione, e vi si mantennero, perchè, avendo essi contribuito, come i minatori di Timau, a rafforzare lassù l’elemento germanico, questo potè darvi miglior prova che in altri siti della propria vitalità. Nel documento n. 2 (12 febbr. 1216) il vescovo di Trento

popolazione del Friuli, io abbia fatto di già le più ampie riserve, ciò non deve escludere che gli abitanti di Sauris (Zahre) rappresentino vera mente la più pura discendenza degli antichi Tedeschi della zona friulana. Quésta zona doveva una volta estendersi dalle sorgenti della Piave a quelle del Tagliamento e seguire per non lungo tratto il corso di questo fiume, che per la regione del Friuli sarebbe stato quel che furono l’Adige, il Brenta e il Bacchigliene per la regione veneto-trentina

Friedrich Wangen (1207-1218) concede venti corti, mansi o masserie sulle alture di Costa Cartura a Cento e nella Valle di Folgheria ad Enrico e Odolrico di Bolzano, perchè vi si stabiliscano con dei buoni lavoratori e li coltivino, ed esige da essi giuramento di fedeltà e vassallaggio (‘). — Pare a me che questo secondo documento vada considerato cogli stessi criteri che il primo. La valle di Folgheria è vicina a Lavarone, a S. Sebastiano, a Luserna e ai Sette Comuni, non che ai comuni che sono intorno

al lago di Caldonazzo ; fa parte insomma della zona tedesca del Trentino. Il vescovo Federico Wangen vi chiamò dei signori tedeschi, perchè fossero della stessa schiatta delle limitrofi popolazioni, e quelli vi si stabilirono ben volentieri, perchè doveva lor parere di non trovarsi quivi in terra straniera. — Nè d’altra parte è detto nel documento che Odolrico ed Enrico di Bolzano traessero da Bolzano stesso e dal Tirolo tedesco tutti i loro coloni, non essendovi fatta menzione alcuna di nazionalità

« et conducere in eis mansibus bonos et utiles et pru dentes laboratores ». È quindi probabile che per non sfornire di servi della gleba il patrio territorio, essi abbiano chiamato dei coloni anche dai monti vicini, dai dintorni cioè del lago di Caldonazzo, dal Perginese e dai Sette Comuni. ( 2 ). La probabilità diviene anzi certezza, a mio giudizio, se si con sidera che il dialetto familiare dei Tedeschi di Foìghereit, da essi designato col nome Slambrot (nome che accenna ai Longobardi, secondo lo Schneller

18
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_94_object_5256989.png
Page 94 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
, e la casa sabauda non vi esercitava veruna giurisdizione. Escluso il Vallese, niuno può essere in grado di additare un feudo di casa Savoja, donde potessero provenire i tedeschi del Monte Rosa. Si noti da ultimo che soltanto la Val Lesa con Issime, Gabi e Gressoney, molto tempo dopo la valle d’Aosta, venne in potere dei conti savojardi. Alle altre valli e agli altri comuni toccò diversa sorte, e la dominazione sabauda non si potrebbe nemmeno mettere in campo nella ricerca della loro origine. Abbiam

di qua dalle Alpi, e i popoli che loro obbedivano, fossero pur discendenti dei Borgognoni e dei Visigoti, più non si potevano chiamare germanici. — Mercè la domi nazione della casa sabauda sul versante orientale delle Alpi piemontesi si rendono ragione i filologi della presenza d’ un dialetto francese nella gran valle d'Aosta e in alcune valli contigue, e non può quindi nello stesso tempo la stessa causa spiegare la comparsa dei tedeschi in quei paraggi. Il tedesco ebbe quivi origine più antiche

, e anzi in alcuni distretti subì persino la sovrapposizione del francese per effetto del dominio savojardoi Oltre di che, dato e non concesso che i Tedeschi sieno stati chiamati nel Piemonte dai conti di Savoja, soltanto dal Vallese essi avrebbero potuto chiamarveli. Ma v’è l’alto e v’è il basso Vallese, e solo quest’ultimo, ch’è abitato in prevalenza da una popolazione francese, possedettero in feudo i conti di Savoja, mentre il primo, eh’è abitato da tedeschi, apparteneva ai vescovi di Sion

parlato or ora dei re di Provenza e di Borgogna. Ma sulle ro vine dell’impero franco sorse un altro regno ben più potente, il germa- ( nico, cbe raccolse o pretese raccogliere l’eredità del sacro Impero romano e del governo d’Italia. E il sacro Impero fu rinnovato a profitto dei re di Germania, e ad una feudale dipendenza da quegl'imperatori fu ridotto il regno italico. — Noi tuttavia non terremo dietro a tutte le vicende del pre- ) dominio tedesco in Italia, non potendosi a nessun patto concedere che

dagli ebbero sui passi del Moneenisio e del gran S. Bernardo diritti di sorta. Quanto atta Ba viera, cui appartenevano i passi dell’odierno Tirolo, è noto ch’essa fu-separata dall'Italia da Lodovico il bonario, e data al figlio Lodovico, detto più tardi il tedesco (Partizione dell'impero dell’anno 811). C) Fu Umberto Biancamano che nel 1024 s’impadronì di tutti i paesi che compren devano i varchi alpini delle Cozie, delle Uraje e delle Pennine. Umberto occupò altresì la Valle d’Aosta e gliene

19
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_246_object_5257141.png
Page 246 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
l’età di mezzo dalle città e dalle campagne del Veneto l’elemento italiano? (’) Secondo lo Schneller per la questione donde sieno venuti gli abitanti dei VII Comuni, è decisiva la circostanza che le 5 chiese madri dei detti Comuni, cioè Arsiè (al nord-est fra il Brenta e il Cismone), Campesè, Maro stica, Breganze e Caltano, giacciono nella pianura. Le chiese dei VII Comuni sono filiali di queste, il che offre la prova più lampante che il. territorio due tedeschi d’Innsbruck ( magnanimi viri

= grossherzige Männer). Poiché ciò dovreWes sere avvenuto circa 1'800 d. C.. mentre Innsbruck veramente appare alquanto più tardi nella Storia, lo stesso Schneller afferma che la tradizione non va presa alla lettera e solo forse deve significare che i primi abitatovi di Serina furon tedeschi. I nomi di luogo non sono in genere germanici, aggiunge lo Schneller, ma tali potrebbero essere tuttavia Gri- maldo (oggi Grimoldo), la più antica frazione del Comune, Alben [Berg) (?) e Falgher (Weiler) (?), il quale

nelle opere del Bergmann e del Bonato il ripiego che faceva per lui, credette di poter con piena sicurezza asserire, che i VII e i XIII Comuni non furono i primi territori occupati, ma si popolarono a poco a poco di gente teutonica, salita dai dintorni su quegli altipiani du rante il medio evo. — Codesti Comuni sarebbero insomma « i rami d'un albero, le cui radici giacciono al sud nel piano », E questo in sostanza e pure il mio concetto, avendo io sostenuto che dal VI secolo al XIII della gente

ultimo nome (Weiler ?) nel Tirolo tedesco (Leoh-Thal) è frequente come nome di famiglia. « Ma io, conclude il filologo tirolese, debbo dichiarare al lettore il motivo, per cui ho qui fatto menzione di questa singolarità: Serina fu la patria e il luogo di nascita sia di parecchi illustri personaggi della stirpe dei Carrara, sia dello storico della letteratura italiana Girolamo Tiraboschi e del pittore Palma il vecchio (!) ». Questa scappata, o lettore, è senza dubbio un punto peggio della pretesa

nazionalità ger manica di papa Ildebrando (vedi cap. V. p. 224, nota 1). (’) Nella mia ipotesi invece la violenza si sarebbe esplicata in due momenti e in due modi diversi. Dal VI al IX secolo fa la violenza armata che cacciò i Teutoni sui monti. A partire dal secolo XII fu l'invadente predominio italico che indusse a salire lassù, ac canto ai propri compagni di stirpe, molti di quei Teutonici che durante la signoria longo barda, carolingia e germanica s'erano stabiliti piu. al basso.

20
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/103499/103499_187_object_5257082.png
Page 187 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
in Trento e nel Trentino debba essere stata quella della contro-riforma, dal secolo XVII in poi, quando, per opera della politica di stato cattolica, l’influenza italiana invase i paesi tedeschi dell’ Austria e penetrò persino nella Corte di Vienna ( a ). — Ma su questo punto risponderò io pel Malfatti, che forse non ha creduto necessario ribattere un giudizio poco men che arbitrario, serven domi di un passo ùeW'Evagatorium del domenicano Felix Faber da Ulma, che si legge in appendice nello scritto

dalle seguenti parole dello stesso Faber : « Non sunt multi anni elapsi quod Theutonici in illa civitate erant hospites et pauci; nunc vero sunt cives et urbis rectores ». Questa seconda parte della nostra citazione prova infatti evidentemente che proprio nel quindicesimo secolo, per effetto della prepotenza dei conti del Tirolo, dei vescovi germanici e della casa d’Austria, i Tedeschi riuscirono a penetrare in Trento, sì da co stituire una certa parte della cittadinanza, ma non la maggiore, perchè

l’essere cittadini e rettori d’ una città per esterni appoggi non significa punto costituire la maggioranza della popolazione. — Quale conseguenza potè (') Gabriele Rosa, La Volcamonica. Breno, 1881. (’) Deutsche und Romanen in Süd-Tirol, in fine. f) Padre Beda Weber, Tirol und die Reformation. Innsbruck, 1844. — Hormayr, Ges- schichle Tirol's. (‘) Distinzione puramente etnografica, chè a Trento niuno mai conobbe la città alta e la bassa, topograficamente impossibili.

21