¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Author:
Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place:
Meran
Physical description:
XX, 766 S.
Language:
Deutsch; Italienisch
Notations:
Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading:
g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark:
II Z 759/22(1994)
Intern ID:
103864
In maniera cosi scoperta Goethe non tornò piú a contatto col tema dell’amicizia, sia pur distorta e sconvolta. Di amicizia parla, a piú ripre- se, Mefistofele nel Faust, ma si sa bene di che tipo fosse, quanto poco allineata sui parametri della confidenza, ovviamente reciproca, di eui teorizzava Klopstock. II ciclo dei romanzi intitolati a Wilhelm Meister presenta una grande e varia galleria di personaggi, e i legami fra di loro sono piú volte amichevoli; ma essi risultano meno essenziali, per
l’economia dell’opera, dei legami che si creano in seno alla associazio- ne filantropica della Torre, dall’impostazione palesemente massonica, e per quanti ne fanno parte, da ultimo proprio Wilhelm Meister, parlare di amicizia sembrerebbe a un tempo riduttivo e deviante. D’altronde, per quanto riguarda il suo personale comportamento, Goethe senti molto e coltivò e cantó come pochi il sentimento dell’amore, ma non diede al- trettanti segni per il sentimento dell’amicizia; puó essere sintomatico