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Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 79 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
c. 18, 29 ;L. IX, c. 16, 25; L. X, c. 3. — Epistole franche pubblicate dal Frehero ( Corpus Bist. Franc ) e raccolte dal Troya nel suo Coti. Dipi. Long .— Anastasio bibliotecario. — Balbo (Storia d'Italia sotto % barbari). — Muratori (Annali). (’) Nel 577 « scesero i Franchi al confine d'Italia sopra Trento (così scrive il Balbo L. II, c. 6) e presero il castello d'Anugui che credesi quello di Nan. Accorsevi Ragilone conte longobardo di Lagare, una terra fra Trento e Verona : riprese il castello e tornava carico di preda ; ma fu incontrato

al Campo Rutiliano da Cramnichi, duca dei Franchi, e morto. Ciancichi poi in quella o in altra impresa prendeva Trento. Ma Eboino, duca di di questa città, faeea battaglia con esso a Salurna, uccidevalo e riprendeva il bottino e la città ». Nel 590 « venti duchi Franchi (L. II, c. 8), partiti in due eserciti, varcarono i confini d’Italia. Aldoaldo con cinque altri duchi volse a destra, e per le Rezie scese ne’ piani di Milano e vi pose campo. Olone, il settimo, che li seguì, accostatosi a Bellinzona

, fu morto d’una saetta A manca scese Chedino o Cheno con gli altri tredici duchi franchi per Val di Trento su Verona, e corse quelle provincie fino a Vicenza; e perchè molte delle ville e castella erano già siate dei Franchi , faeemsi dare giuramento. Autari stava chiuso in Pavia e ogni duca in ogni città ». — Nel Trentino furono allora distrutte Te- sana (Tisens), Maletum (Malè), Sermiana' (Sirmian), Appianum (Eppan), Fagitana (Faedo), Cimbra (Cembra), Vitiànnm (Vezzano), Brentonicum (Brentonico

), Volaenes (Volano presso Roveréto), Enhemase (forse Ennemansus-M.insò d’Enno-Denno), due altre ville nel territorio di Alsuca (Valsugana), e uno in quello di Verona,— « Per Verruca intercedevano i vescovi di Savione (Sabiona) è di Trento, ed era riscattata con secento soldi. Tolserne gli abitanti e la roba; e tuttavia prima di raggiungere le patrie sedi furono ridotti a tal povertà, che ebbero a vender le vesti e le armi per vivere ». — Nel 591 per ordine del re Agilulfo andò in Francia Agnello vescovo

di Trento per ottenere la restituzione dei prigionieri, e ne ri scattò infatti parecchi. V’andò pure Evin duca di Trento per conchiudere la pace, e tornò a pace fatta Paolo Diacono, L. Ili, c. 31; L. IV, c. I. — Muratori, A. 577, 590,591.;- Balbo, L. II, c. 6-10. — Malfatti, / castelli trentini distrutti dai Franchi. Arch. stor. per T. l’Ia. e il Tr. A. 1883, voi. II, fase. 4.

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Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 90 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
Giusta l’opinione dello Schraeller e del Bergmann, l’elemento germanico avrebbe cominciato ad avanzarsi dal nord verso la veneta pianura, lungo il corso dell’Adige e del Brenta, fin dai tempi della dominazione longobarda. Ma che il confine d’Italia all’epoca dei Longobardi era fra Trento e Bolzano, e non più oltre, lo dice chiaramente Paolo Diacono (L. Ili, e. 9 a. 577). « His diebus advenientibus Francis , Anagnis castrum, quod super Triden- tum, in confinis Italiae positum est , se eisdem

tradidit ». Paolo Diacono considerava come confine d’Italia il limite del dominio longobardo, e che questo limite non poterono mai varcare d’un lungo tratto i Bajuvari, e di mostrato dalla storia delle relazioni fra l’Italia eia Baviera.—Trento ebbe un duca longobardo fino all’epoca della conquista franca. — Uu duca di Trento, Alachis, quel medesimo che si ribellò ai re Bertarido e Cuniberto, fece guerra con un conte ( Gravionem) dei Bavari, il quale tenea Bolzano e i vicini castelli ( Bausanum

in prime nozze da Teodebaldo, re d’Àustrasia. Un’altra figliuola Garibaldo dette in moglie ad Eboin, duca Ai Trento. Un nepote di Teodolinda, Ari- pento, che aveva accompagnato la zia in Italia ed era divenuto duca d’Asti, die’principio a una dinastia di ve bavaresi che durò sessantanni (652-712) e colla Baviera non ebbe altro legame che l’origine. Presso il duca di Baviera Teodebato si rifugiò da ultimo Anspraudo, ajo del re deiLongo- bardi Luitberto (a. 703) ( ! ) e rimasto col figlio Liutprando per

venneio, come già si è visto, dal sud. Ctr. Malfatti, / confini del Principato di Trento p. 7. C) Paolo Diacono L. V, c. 36. Maja (Castrum Magcnse, oggi Mais) era nel territo rio dorè più tardi sorsero Castel Tirolo e Meran. Quivi ancor dominavano i Longobardi nel 730- V. Aribone di Frisinga, Vita S. Garbiniani episc. Frising. c. 35 negli Acta Sanctor, ordin. S. Benedicti. — P. Diacono fra i castelli distrutti dai Franchi Panno 590 nel territorio tridentino (L. IH, c. 30) pone Tisana (Tisens fra Meran

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Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 91 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
dalla parte di Bolzano. Tassilone, reso impotente a difendersi, si die’ a discrezione e fu rinchiuso in un chiostro (a. 788), e la Baviera, come gli altri paesi dell’im pero franco, venne divisa in comitali. Fra questi Comitati, quelli di Bolzano e della Val Venosta passarono ai tempi degli Ottoni o di Corrado il Salico sotto la potestà del Vescovo di Trento (Malfatti, 1 confini del Princip.di Trent, p. 12 e segg. I castelli trentini distrutti dai Franchi p. 341). Nel modo che si è detto fu pertanto

troncato a mezzo il disegno, vagheg giato probabilmente da Tassilone, di spingersi avanti verso l’Italia. Il confine fra l’Italia e il paese dei Bavari, per quanto andasse soggetto a mutazioni, da quell’epoca fu sempre sopra Trento, e gli annalisti dei tempi carolingi, e Liutprando nel secolo seguente, come osserva molto a proposito il Malfatti, poterono parlare della città e del ducato di Trento come della prima città e Marca d’Italia verso il settentrione ( 3 ). — Risulta inoltre da parecchi

(') Paolo Diacono, L. YI, c. 21, 22, 35. Sigeberto, Ghron. a 710. (’) L. VI, c. 58. « Hic initio regni sui Bojoariorum plurima castra cepit, plus semper orationibus quam armis Mens ». O Malfatti, Idiomi del Trentino p. 7. — Liutprandus, Antapodosis L. Ili, c. 49. Quanto ho detto fin qui dei Bavari valga a confutare anche le asserzioni del Frapporti ( Discorso della storia e delle condizioni del Treniino sotto la dominazione dei Goti, dei Franco-Bo- joari e dei Longobardi , Trento 1840) non che quelle

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Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 65 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
remo mano mano occupando.— Mi preme anzi di stabilire fin d’ora che non lieve contingente ai nuovi abitanti delle valli e dei monti del Trentino e del Veneto dev’ essere venuto dalle città della Rezia. La caduta del regno getico, l’invasione bajuvarica o bavarese nella Rezia settentrionale, l’occu pazione per parte dei Greci di Trento e della valle inferiore dell’Adige ( 3 ), dovettero spingere naturalmente i Goti della Rezia a cercare una dimora più quieta e più indipendente là dove sapevano che

in poi s’andò popolando di gente teutonica (‘); ed (') Conza, ad esempio, dove si rinchiusero i 7000 ausiliari goti di Baccellino, giace appunto a pie’ degli Apennini. 0 V’ha ohi s’è occupato degli avanzi dei Goti in Toscana (Leo, Introduzione alla storia degli .Stati italiani Cap. II. — Memorie c documenti per servire alla storia del Prin cipato lucchese Voi. I, p. 23). ■ ( 3 )-Clie Marsete occupasse anche Trento e la valle inferiore dell’Adige è provato, checché uè dica il Frapporti ( Discorso

della storia e dalla condizione-dei Trentino sotto la dominazione dei Goti, dei Franco-Bojoari a dei Longobardi p. 128), dal seguente passo di Paolo Diacono (L. Ili, c. 9): «,Eo quoque tempore Narsis patricius. ..universos Italiae fines obtinuit ». Che questi confini d’Italia erano allora sopra Trento lo dice lo stesso Paolo (L; IH, c. 9) e lo lascia intendere in parecchi altri punti della sua storia (Cfr. Hormayr, S&mmtliche Werke I). ( l ) Il Herzel e Alberto Schott, per darne un esempio

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