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Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 90 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
Giusta l’opinione dello Schraeller e del Bergmann, l’elemento germanico avrebbe cominciato ad avanzarsi dal nord verso la veneta pianura, lungo il corso dell’Adige e del Brenta, fin dai tempi della dominazione longobarda. Ma che il confine d’Italia all’epoca dei Longobardi era fra Trento e Bolzano, e non più oltre, lo dice chiaramente Paolo Diacono (L. Ili, e. 9 a. 577). « His diebus advenientibus Francis , Anagnis castrum, quod super Triden- tum, in confinis Italiae positum est , se eisdem

tradidit ». Paolo Diacono considerava come confine d’Italia il limite del dominio longobardo, e che questo limite non poterono mai varcare d’un lungo tratto i Bajuvari, e di mostrato dalla storia delle relazioni fra l’Italia eia Baviera.—Trento ebbe un duca longobardo fino all’epoca della conquista franca. — Uu duca di Trento, Alachis, quel medesimo che si ribellò ai re Bertarido e Cuniberto, fece guerra con un conte ( Gravionem) dei Bavari, il quale tenea Bolzano e i vicini castelli ( Bausanum

in prime nozze da Teodebaldo, re d’Àustrasia. Un’altra figliuola Garibaldo dette in moglie ad Eboin, duca Ai Trento. Un nepote di Teodolinda, Ari- pento, che aveva accompagnato la zia in Italia ed era divenuto duca d’Asti, die’principio a una dinastia di ve bavaresi che durò sessantanni (652-712) e colla Baviera non ebbe altro legame che l’origine. Presso il duca di Baviera Teodebato si rifugiò da ultimo Anspraudo, ajo del re deiLongo- bardi Luitberto (a. 703) ( ! ) e rimasto col figlio Liutprando per

venneio, come già si è visto, dal sud. Ctr. Malfatti, / confini del Principato di Trento p. 7. C) Paolo Diacono L. V, c. 36. Maja (Castrum Magcnse, oggi Mais) era nel territo rio dorè più tardi sorsero Castel Tirolo e Meran. Quivi ancor dominavano i Longobardi nel 730- V. Aribone di Frisinga, Vita S. Garbiniani episc. Frising. c. 35 negli Acta Sanctor, ordin. S. Benedicti. — P. Diacono fra i castelli distrutti dai Franchi Panno 590 nel territorio tridentino (L. IH, c. 30) pone Tisana (Tisens fra Meran

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 87 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
abbiano osato superar Trento e Bolzano, o meglio, per esser più precisi rispetto alla regione tedesca del Trentino, la valle dèlFAvisio, 1° perchè la città di Trento e la valle inferiore dell’Adige, solcata da tre strade militari, con varie militari stazioni e parecchi castelli, erano cadute in potere di Narsete e dei Greci, e i Goti avrebber trovato sbarrata la via da percorrere; 2° perchè i Bajavari, approfittando della guerra che teneva occupati gli Ostrogoti in Italia, avevano di già incominciata

nei quali il Thaler, il Dabn c lo Steub videro i discendenti degli Ostrogoti (Cfr. Egger. Geschichte Tirols I, p. 67, 70). 11 Tappei ner li giudica Bavari. 11 vero è forse che alcune schiere di Alemanni si vennero a stabi lire qua e là nel Tirolo occidentale, e ad esse poi si sovrapposero i Bajùvari (Malfatti, I confini del principato di Trento p. 8. « Già prima, ai tempi dei Goti, alcune schiere d'Aia- minni avevano messo stanza in qualcuna delle valli alpestri che dille sorgenti del Reno

si protendono a quelle delFIsargo (Eisack), accoltivi, da Teodorico come ospiti e quasi per grazia »). (') Procopio, De bello Goth. L. I, c. XI. « Deinde contractos undique Gothos omnes de scripsit». — Il sopradetto castello di Verruca è rodiamo Dosso di Trento.

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Books
Category:
Social sciences
Year:
1886
¬Die¬ Nationalitäten in Tirol und die wechselnden Schicksale ihrer Verbreitung.- (Forschungen zur deutschen Landes- und Volkskunde ; Bd. 1, H. 7)
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Page 16 of 94
Author: Bidermann, Hermann Ignaz / von H. I. Bidermann
Place: Stuttgart
Publisher: Engelhorn
Physical description: 87 S.
Language: Deutsch
Notations: Literaturverz. S. 10 - 13
Subject heading: g.Tirol ; s.Nationalität
Location mark: D II 103.215 ; II 103.215 ; II A-17.034
Intern ID: 130343
in der Anthropologischen Gesellschaft in München. (Separatabdruck?) München 1877. 76. Tappeiner, Dr. Franz, Studien zur Anthropologie Tirols und der Sette Comuni (enthält auch Geschichtliches). Innsbruck 1883. 77. Tartarott-i, Girolamo, Memorie antiche di Rovereto e de' luoghi circonvicini. Venezia 1754, Marco Cargnioni. 78. Tecini, Francesco dei (Parocco e Decano di Pergine), Dissertatione intorno alle Popolazioni alpine tedesche del Tirolo Meridionale e dello stato Veneto. Trento 1860, Marietti. 79. (Thaler, Joseph

Lagarina. T. I., II. Trento 1862. 88. Ein Besuch bei den Cimbern in Südtirol. Korrespondenzblatt des Allgem. deutschen Schulvereins, 1884, Maiheft. Berlin 1884. 89. Deutsche Alpenbewohner im Tridentinischen und Vizentinischen. Bote f. Tir. u. Vorarlb. Jahrg. 1882, Nr. 30—35. 90. Deutsche Kolonien im südlichen Tirol. Bote f. Tir. u. Vorarlb. Jahrg. 1821, Nr. 54 u. 55. 91. Das Deutschtum in den Südalpen. „Im neuen Reich' Jahrg. 1877, Nr. 10. 92. Die deutsche Gemeinde in Luserna. Mittheil, des deutsch

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