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T 7 rf-alle migliòri-colline dell’Italia." Tutto' il pae se’ è-beo. - fabbricata,' e- nella parte più elevata' »orge un ' convento di Francescani riformati, che ogni mattina - prima ' dell’alba 'Manda alP orec chio' é. ; al tnwé dei sottopósti abitanti un, -dolo# suono ; 'di laudi'e canti divini. La chiesa par rocchia le è un ‘bel vaso^ e avendo in -quella as sistito la sera del ' miò arrivo in Caldàro-, 'nel 17-..di ottobre p. a p,° al .Rosario-della-Madonna, ed alFcsposiziohc del Santissimo

testa coperta da un largo 1 féltro* L’indole degli abitanti 'mi parve garbata- molto- -e civile«, -'per quanto ho ' potuto distinguere" nel troppo breve soggiórno, e senza 1 Pajutò della’ conversazione, perocché parlano tutti il tedesco, - e favellando 1 anche cogli - ecclesiastici ho-dovuto- servirmi per lo piu del : latino 1 . 1 1 ' 1! fenomeno,'se- pòsse chiamarlo con questo di ’ un 5 estasi/ continua, che oc cupa già da tre anni, con meraviglia e com-

. fui penetralo al'tempo stesso della--modestia del popolo, e della melodia di alcuno voci 'contempcrate 1 di uomini e donne,'-che accompagnate coll’orga no-,-soavemente cantavano- Fieno- del Sacra.-' mento. Le -dònne 'assistevano- tutte* a ' test a ■■sco perta: e kr loro"'compostezza non lasciava co noscere la, 'necessità del velo prescritto gìà dal l’Apostolo (*). Alcune poche solamente che forse venivano da. più remote contrade ,. o erano di passaggio-, stavano- innanzi al 'Santissimo’ colla

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1836

Storia maravigliosa dell'estatica Maria de Mörl vivente in Caldaro nel Tirolo

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.'di tredici - mesi, e poi scrive - a Tronto nel a4 di ottobre del i83d — Io sono convinto che vi -è la mano di Dio. ■— Un saggio e-pio prelato'., -che ora è Ponor di una cattedra episcopale,. la esamina ne 1 suoi -principi ? la difende dalle arguzie di certi sa tirici ,■ e si raccomanda alle- sue orazioni. Il Principe Vescovo- di Trento, personaggio di somma ponderazione, il suo Vicario- Generale, dignitario' di esìmio accorgimento, sono.-sempre stati nella più attenta osservazione, vengono informati

casta , inclinata, all 1 orazione fin'dalla sua fan-, ciullezza: medita, contempla, fa le-sue. comu nioni con .singolare fervore'' e raccoglimento t cominciano i primi saggi' di una grande eleva* zione'in Dio: .nessuno vi bada-, si trascura, soffre molte -pene- con rassegnazione : l’estasi diventa più 'manifesta, non. se ne fa -molto caso, si'-chiude sola nella sua stanza', sì fa. più lunga e magnifica, si esamina e si' ammira da molti prima nel segreto della, famiglia, senza interesse alcuna

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1836

Storia maravigliosa dell'estatica Maria de Mörl vivente in Caldaro nel Tirolo

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in alcuni .al- vedere_moltiplicarsi in diverse per sone. e nello stesso tempo il prodigio -'medesi mo ; c perchè in Alemagna negli ultimi .anni passati si manifesto la stessa meraviglia in un’al tra estatica, di cui' ha scritto una bella, rela zione {nai è stato detto) il .già protestante pro fessore a Berlino, 'ed ora cattolico signor .Cle mente Brentano; perché nella 'stessa diocesi dì Trento ■ e in - questi medesimi giorni si. corre .f) 'Malli. 4,

— 4j,4 —— più piccolo - sconcio} l’immobilità confrontala 'coll’agilità dell’alzarsi e del sostenersi, l’atteg giamento che incanta -e rapisce , V ubbidienza che la regge-, il modo -col-quale, è-data ed ese guita., il -costante, digiuno, per'-cui- può dirsi che da tre ' anni non è nutrita che di quel cibo soprannaturale, che procede dalla bocca di Dio (*): le non, lare previdènze, le stupende cognizioni che ha palesate dei più nascosti segreti delle coscienze : tulle insemina le circostanze

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1836

Storia maravigliosa dell'estatica Maria de Mörl vivente in Caldaro nel Tirolo

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le meraviglie spirituali non sono di meno delle materiali. Cai darò. amena terra di tre mila abitanti in valle d’Adige nella diocesi di Trento, si mostra leggiadra da una ridente eminenza, onde guar da in poca, distanza un laghetto piacevole che giace nel seno di una vallicclla. L'arte venula in sputo della natura l’ha coronata di fertili e aprichi vigneti , che da uno un vino squisito, e sono coltivati, non che -con, 'industria, con una specie, dirò c osi, di eleganza, eh e farebbe onci-

, die se mi proposi un qualche oggetto, oltre il principale di una pas seggiata ilcreaLriee, fu quello senza dubbio di ammirare le più belle pose che si riferiscono alia religione j c con questo pensiero: appunto, avendo udito parlare di uno- straordinario -fe nomeno spirituale che si manifestava a Cai darò nel Tiralo, hot .voluto, accorrervi per osservarlo, con quella dilettazione, - eoo cui tanti altri ac corrono da. più lontani paesi pei* vagheggiare la eruzione del Vesuvio , e gli scavi di Pompei. Certamente

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1836

Storia maravigliosa dell'estatica Maria de Mörl vivente in Caldaro nel Tirolo

Page 43 of 49

- gnajo, di anni so, 'nella' villetta di. Capriana in valle dì. Fiume, diocesi di Trento. .A differenza-dì quella'di 'Cal daro, ella risponde a quelli clic la interrogano di cose spi rituali; ma non si lascia visitare clic a stento. Mancato di vita il padre sostenne, sono tre anni, una mortale ma lattia, dopo la quale rimase sèmpre per estrema debolezza lupina sul tetto in continua orazione, nell’esercizio di, uni/ pazienza singolarissima tra gli atroci dolori di stomaco f che a quando a quando

la molestavano. . I dolori si este sero', al capo,, alle mani, ai' piedi,'e particolarmente negli otto giorni precedenti il di io .gcnnajo >835, i dolori, espressi sempre con un prolungato c flebile - Oh Dio, 011 Dio - furono così crudeli, clic tutti stupivano corno potesse resìstere .a gridare e soffrire tanto. Affine., cioè la mattina del i o ■ getmajc» suddetto,/comparvero le stinrwnati alle mani, ai piedi, al costato, ed una corona di fori in torno al suo capo, saranno circa trenta, onde stilla ogni

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1836

Storia maravigliosa dell'estatica Maria de Mörl vivente in Caldaro nel Tirolo

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di Dio (*), die riempiono Pani-irta d’uim ineffabile meraviglia.. Ella vi dice infine che prega anche pei* noi, e clic nell’intensa sua meditazione compatsiva della- Passione di Gesù Cristo s’ immola. ; continuamente attaccata- alla. Vittima del Calvario, per placare gli sdegni del- l’E terno Padre sopra i peccali del mondo. Rin graziamone Iddio e preghiamolo ancora noi tutti colla fronte nella polvere, perchè si degni di esaudire- le supplicazioni suoi .buoni- servi io tempi cosi- luttuosi

- L> - à eonkem'pl'azivnS ài!« sue pnerfèzio-nì^ è cosi: alta e abbagliante . clic toglie la vista e la sen sazione efi tutte le cose eli questa terra-, inab issando lo spirito 1 nelle vere grandezze e nel l’amore della Divinità. Vi dice ebe i grandi e santi misteri della nostra fede mirati nella Ince dei Verbo Eterno non sono no le stoltezze ebe sembrano agli occhi degli, insensati moip* dani 5 ma i più soavi e amabili oggetti, i più profondi abissi della possanza e della sapienza infinita

^ e movendosi a- pietà, del nostri- popoli voglia sospendere i minac ciati flagelli, quello* prime’pai mente, cui furono aperte le porte dell'Europa dalle sempre fa tali rivoluzioni,, c che da cinque anni va per- cuotcndo le- .sue contrade* (*)'■ ! .. Coriiit* i . i.f;

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1836

Storia maravigliosa dell'estatica Maria de Mörl vivente in Caldaro nel Tirolo

Page 38 of 49

— 3 7 flauto àmMé, t>" piuttosto direi 'coir insegna del Paradiso..'Tutte-té"^ette èÉerodossje , ■ tutti i si stemi di una pretesa religione-riformala é filo* sofica, non solo si irò verro ' a 'questi tempi nel la maggior-confusione , ma sono'privi affatto di--quei-segni o eli quelle mci'Sviglie, che Id dio fa . brillare in tutti I tempi a distinguere la vera Fede e la vera 'Chiesa-, a-"cui il buon pa store si studia di richiamare le s-ue pecorèlle. La vergi nella di Caldano é appunto alzala

a tanto splendore-, perdi è sia la lu cerna - posta sul lampadaro a fai* lume nella notte del se- ■colo a tutti quelli che -sono nella'Casa, cioè nei cristianesimo. (*). Filai gode -iti -terra: uno stato ■clic in qualche modo è fuori di--luogo, e.'sa rebbe già stata chiamata -a goderlo n-e’cieli, se non fosse per farla risplendere in guisa di lam pada. sopra la terra» Perchè dunque la met tiamo sotto il moggio , se tutto al contrario il disegno di Dio e -il bene dei popoli è di farla brillare negli

occhi del mondo? .Nessuno ancor hc ha parlato, mentre- si parla e si scrive li beramente di tante cose meno vere, menò-utili e meno consolanti : nessuno osa parlarne fuor ché in qualche lettera, o in qualche più stretto discorso, per così dire col dito sulla -bocca, alfarecchio ' di pochi amici} sicché dopo quat tro .anni di meraviglie .non■ si conosce ancor che da pochi nelle - vicine provincie. Vi avreb be forse della bassézza, nel credere c celebrare

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1836

Storia maravigliosa dell'estatica Maria de Mörl vivente in Caldaro nel Tirolo

Page 33 of 49

or oso- dolore si- trovò con tal mezzo estre ma tue n ter disposta a ricever« le. impressioni e L segnali del l'amore e- del dolore del sovrano'* a** mante. Perocché la memoria era tutta immersa nella rimembranza del divino* amore : l r ininia- giiiaiiva fortemente applicala- a rappresentarsi le ferite «■ lividure che- gli ocelli miravano al lora così perfèttamente espresse nelpimmagine eli 7 egli avea presente , Pintdletto riceveva le specie infinitamente- vive che 1* immaginativa soinminislvavagli

^ l’amor Giudi nenie impiegava tutte le forze della volontà per compiacersi e eonformarsi all* passione del- Diletto y da cui 1’ a ai ma trova vasi sema dubbio, tutta trasfor mata in un- altro- Crocifisso. Or Pan ima, come forma e-padrona del colpo,-esercitando sopra- di esso- il suo potere-, . impresse i dolori delle piaghe r dalle- «piali ella era ferita, nelle parti, corrispondenti- a quelle,, in cui il mio. amante le aveva; sofferte» L?an)ore è mirabile per agnz* £*> Trattata dell 3 amor di Dio M. VI*. 0. -»L.

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1836

Storia maravigliosa dell'estatica Maria de Mörl vivente in Caldaro nel Tirolo

Page 17 of 49

«— i6 — piarono- a sospettare di qualche ©osa .straordi naria , perchè diventavano ' anche -sempre più 1 tìngili c fattone mi cenno -al superiore- eccle siastico, fu osservata più attentamente, p.er cui si accertarono, clic tutti ì giorni della Comu nione restava alienata per modo, che si poteva abbandonare? e si .abbandonava infatti chiusa 'nella sua stanza , senza pensare a prestarle. i soccorsi di. cui aveva bisogno negli altri giorni* Venne il, giorno 2 di febbrajo del 1 832

(la Pu rificazione-di Maria Santissima) die fu di grande stupore © commovimento in tutta la famiglia* perchè, la casta zitella appena ricevuta la Co munione fu " assorta in . r.n 1 estasi brillantissima , che duro 26 ore, nè cessò-die al richiamo del confessore eolia parola — Per ubbidienza. -— Dopo il giugno del suddetto anno i83a, l'e stasi era quotidiana. Ma si- avvicinava il giorno in cui questa bell 9 anima, per un favore inusi tato con. altri santi-, doveva unirsi così all’ a- mato suo Dio da non

distaccarsene forse -mai più, e passare così da una continua estasi tem porale con.una placida morte, all’estasi- eterna e più perfetta nel Paradiso'. Questo'bel giorno fu quello del Corpus Uomini nell’anno j 833 , in. cui fu lista alzarsi tutto in un tratto, ere siar genuflessa- ed estatica ' per lungo tempo sul letto. L’estasi in seguito, e particolarmente dopo la metà di agosto dello* stesso anno? fu abi tuale, se non clic-si osservò amebe in questo, stadio un certo- .progredimento,' pèrche sulle prime

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Storia maravigliosa dell'estatica Maria de Mörl vivente in Caldaro nel Tirolo

Page 10 of 49

— 9 — Atos' stulli propter -Christian} c t versi, dì "Silvio. Pellico, nella sua iella 'canzóne sopra «^Filomena: Infelice .quel torlw _orcliia die vette Ke’ 1 culti «ostri amanti e generosi Frode o stoltezza',' e accorto, si La giovane estatica è Maria De Mòri nata in Cai* darò li 16 di ottobre del Panno ì8 : ra da’Giuséppe nobile Mòri D'e Muncbeléf e Sichelborg, e oa Maria- Selva di una famiglia assai -pia del paese. Sino all’età di 14. anni è- stala educata -néllé civili costumanze e nei

senti metili di una - il luminata pietà , come richiedeva -la nobile 'sua condizione, dalla genitrice di ' lei, donna di egregie disposizioni m di singolare sóviezzàc-La cara fanciulla- corrispose "molto -beile■’ alla ape* ciàlissinia grazia di Dio-, che -è "quella -di "pre pararci un’ottima madre : -eìla' era lo specchio delle coetanee, e si faceva amare da - tutti -si bei tratti di - un’indole e.-di. "Una-' modestia ; edi- llca.fi' tissinia. ' - - Da 1 - primi ; - àlbori. ' del la -sua. ^ -.fidi

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Storia maravigliosa dell'estatica Maria de Mörl vivente in Caldaro nel Tirolo

Page 18 of 49

final Drente resto invàsa- affatto dal}*' estasi, per manente, . ' ■ Ella è adagiala in un letticckiolo "Sempre- ve stita e giace stipi®*!") immotarle eolie in« ith- per fetta niente 'Congiunte e attaccate al petto « co gli, ocelli aperti, 6 levati e fissi'Senza mai. bat ter palpebra r in atto di- chi con&ropla assorto nella più alta visione: Lem osche, per dire una cosa piccola ma significante, passeggiano'spes so e si -fermano sull 7 occhio aperto*, senza che, mostri mai di sentirne

il contatto' o la puntu ra, che è tanto sensibile in ogni altra parte an che meno delicata del nostro corpo. Ha lingua e non parla,, oechi e moa vede, orecchi c non ©de* vita- e non sente 7 è- chiamata, senza 5 che risponda, è pettinata. 1 qualche volta 1 ,- è rivestita quando 'bisogna, è mossa, ove sia necessario, senza che inai se ne accorga': non me. non j mangia T ma vive di una- vita tutta spirituale, ■e innondata' dalTestasi e. dalla contempla» zione,- che vivamente’ si rappresentai'anche ncl

-- P attitudine' della; persona, m nell’ espressione stessa del- volto, in. cui sembra* di leggere-scritto o dipinto l 7 oracolo;- di s. Paolo: ÇXuonïam rap tus est m Para/iiswn'j et awhvit arcana verbct'j qum non licei hontinir loqui ■(' )i- Bon resta già- sempre-coricata', ma si alza spesso? ora- a dritta ora genuflessa, sul letto-colle' mani giunte, o -colle' braccia; aperte tx distese.- E bello* il vederla elevarsi improvvisamente', per I 3 impeto e E inspirazione interna del santo

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1836

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Page 29 of 49

principalmente -la sera dei giovedì e dei venerdì-. L-a,-sera'dei gio- vedì s 1 inginocchia sul letto .colle".'braccia -ora distese era,,piegate -sul petto in forma di ci^ofee, «.•"•i’-f'ntifna »cosi ^vivamente nella . meditazione dell 1 agonia -di'"Gesù-nel Getsemani , che sem- Drs ella - stessa «gookisMitc. Da sera - dei venerdì, egualmente genuflessa - «il l'etto, assiste in ispi- rito' -coir - tanta evidenza /alla crocifissione-c-a tifile lé ..pene del Salva loto-,: che dsmgue^ sin- flhìozea

, - chinare il capo profondamente, e pochi • '"mi-noti secondi dopo «i 'udì - - iminantinenti la -eaorrpaoa clic dava il èrgilo ' 'della 1 benedizione Impartita in quel pun te con. .Il -Santissimo ■ al popolo nella' chiesa dei francescani^ .'funzione che 1101-1 era ordinaria -o costante • uè per •• il. -giorno ■ - nè -per l’ora. Si djcc -però -che-al •presente «ieno meno o - meno sensibili-' --queste - dimostrazior - La- -sua-' tenerezza nel contemplare la Passio- ve : di ■ Gesù "Cristo 1 -srosserva

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1836

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Page 37 of 49

1 "le procelle.:,del' «uorcé- della-mente, il*porto* a saldezza*, nella cattolica: religione^ e- ciò- elie- è più dolce,; non .pià coi* segni e eoi-prò-»’ .1:«: ■ ji? ^ i:*- v?> » *. > _ n-_ a ■erri bsè e..-di' Elia, ma un amjn.a. immersa nelle o urie*

popolo 'pei*- min, sempre' ungi Mire- sobrietà;di co*- stuoli ©-. per-'Uri. pi»- vìvo fervóre* di religione, ebc si. scopre -anche- nella-- 'cresciuta’' e ■ più -dì-' vota-■ .frequenza-.de’ Sacramenti. Piaccia al 'Cièlo che-' possa fare per-tutto-, la stèssa impressione !! Se -non.- --che--a. frónte • di* • questo edificante co minavi meato^ ...clic ha. prodotto il prodigi o ? l'iocresee iL .-'vederla- finora- trattato- con udì certa* riservatezza - che non' sembra« conforme ai dh segni

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Storia maravigliosa dell'estatica Maria de Mörl vivente in Caldaro nel Tirolo

Page 28 of 49

— *7 “ niclie, meditando ordinariamente., la gloriosa 'Risurrezione, si mostra gioconda -e 'brillante eli un certo splendóre, colie braccia ".distese., ritta solla puuta dei -piedi, e non tocca: che Jiisen-' sibilmeute-.il letto* ' ■ • ; Gli-oggetti' per altro-.che; /l?-.o.cc.upano ■ sópra lutto sono F amore verso il ■. Santissimo ■ Sacrat mento-, e la tenerezza .perla Passione'di Gesù Cristo', nei quali ha trovalo-sin dalla, sua'fan* ciullezza il più dolce pascolo del suo cuore, L intenso

amore di Gesù Cristo Sacramentato diede principio alla sua estasi, e. .la rende-an* le al presento più viva e infuocata nei giorni Comunione, clic,.da qualche-' tempo , .per ordine di .Sua Altezza Rev. a il - Principe - V.escov6 dì Trento-, le vien recata : dal ■■ confessore pri ma dell alba tre volte la settimana,'In tali giorni ■ per preparazione si alza slanciata sul letto apr poggiata solo sulla punta, dei .piedi,, come se fosse pei* sollevarsi e volare'-incontro- al . suo Diletto 1 ,, Do riceve

genuflessa, e--resta pure. ge nuflessa e- penetrata di veementissimo .-amoré, in lutto il tempo del ringraziamento. Nel dì 5 ili agosto del tSd/f, in cui celebrò, la prima:.messa il di lei fratello - cappuccino, fu in grandissima estasi ritta in piedi sul letto-tutto il giorno'.-colle braccia aperte. In -tutte le - messe eh e---si ..cele* brano-nelle chiese di .Caldaro, - qualunque-possa essere la variazione- delle -ore, .al .-momento della con secrezione e della -consumazione o conni* Dione sacerdote

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Page 5 of 49

AL BENEVOLO LETTORE. Il favorevole incontro che ebbe questa Sto rica Relazione è una prova novella dei pregi distinti del suo chiarissimo datore sebbene ne abbia voluto celare il nome, lo mi sono pre stato a pubblicarla per la terza volta c per avere già esaurite due copiose edizioni, e perchè nella presente ho pollilo introdurre molli e bei ritocchi dall ? autore medesimo eseguiti. -— Se il nostro sècolo è tanto bisognevole d’ottimi esem pi ^ porlo opinione che il racconto della vita candida

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torno aTP Estatica, e ne parlano con riveren za. ■ Il ' Parroco e -decano 1 'attuale di- Galda- ro ? Di 'Giuseppe Rainalder, eccellente coelèsis- .-stico^ i due - destinati .Confessori , il P- Gio vanni. Gapistranò'‘Goyer , già guardiano, or vi cario' del convento dei Frane cica ni in Gal darò, fu lettore: di ; 'teologia, dotto, pio, disinteressato e prudente religioso, noe clic il.sacerdote D. .Nicola -Prosai iner^- coadiutore nella parrocchia, soggetto ."ancb’esso 'fornito 1 delle, più

, opportune doti di cuore ■ e 'di mente, si vedono -tutti ■ pe netrati delia verità e- della:' grandezza- del pro digio , che 'da, 'tanto 'tempo-. hanno avanti gli occhi. Bisogna anche osservare , che sebbene usino tutte le cortesie, si contengono sempre con grande prudenza sì colf Estatica, come con quelli" che'-- la visitano, lasciando osservare, e riflettere senza:-descrivere o -magni Beare eglino atessi il portento. Interrogati rispondono -sì, o noi e dimandati di certe circostanze,- che .sa rebbero

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, colle . sorelle. - Era ben -.qué sta, io credo colle dottrine :dei:-misticiy.-'iiiaa prima epoca e" un primo... strumento' della .sua purgazione^ conciossiachè il segréto, nemicò -de? suoi progressi., permettendo; Dio; stésso le tétt- tazioni per quelle prove che fa in varie guisa delle- aniroe,’ non.-poteva mancare-, di accender© nella -novizia delle celesti-contemplazioni, quelle più folti battaglie delle potenze inferiori .con tro le superiori, che le -dovcaoo costare i .-più grandi sforzi, ónde

- riportarne alfine il-trionfo,, che la c o n duss e all a perfezione, e : alla - pace, S i legge anelie-.della beata Angela, dì Foligno- che confessava ella stessa: « Mi viene-alle'vói té' tanta ira, che mi posso. appena trattenere- -, eli non lacerarmi, e alle volte-anzi non mi, posso, trattenere di orribilmente .percuotermi- ». m- ■ Un simile attacco per parte del? inimico - 'fu combattuto dalla giovinetta colla vera tattica delle guerre spirituali,, in cui vince chi affron ta ìe dispiace"?olì, c .chi

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, come la Sposa dei Sacri Caliti- ggiata al suo Diletto: ina invece di ria per 'contemplarlo e goderlo nei taber- rni, la./riempì, sulla terra di tutte le delizie dell’amore c della visione- del Paradiso 1 . Le rivelò che - dovesse- far pregare; in chiesa, e far voto di ubbidienza al confessore, per ab bandonarsi così, allatto morta al mondo, a una vita nuova e pressoché angelica. Cessarono al lora i patimenti, e si accese tutta.' nella con-' ti n unpla rione che presto- arrivò 1 -alf estasi. prime

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-colla ^espressiòne.-di. nn profeta, alla poppa-della ma dre. .Penetrava con grande facilità, nella tenera meditazione dei divini misteri^ e senza, deviare 'nelle divozioni.' meno-:"essenziali,' -il di lei. spiri to' marciava dritto- alla.-più-soda pietà, fissan dosi- tutta nei : più, sublimi oggetti della reli- IjiotiG ,. .cioè-' la Passione del Nostro'Signore, e ■P A. mg n-atl' B '» i mó Sacrano e@ lo - dulF Eucaristia. .La di '-lei- anima ardeva tutta di .affetti celesti, c . le lettere che

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lù-, e;--tutto lo-' spirito •■contemplativi. '..Avanzava «ntanto a gran passi-‘'nella-- perfezione, e si preparava' a -quei ; doni’ .più ‘-stiaordìnarjy a quello 1 : stato inaraviglioso, -.cui' -piacque al Si* gnor /di eléftìrlài. Ma - secondo la regola;-di- tut ti-i maestri^ ie' la ; pratica-universale dei sanli,: Iddio ■ non.'solleva -à - -tanta- altezza di favori le sue - dilette-," - senzaì farle .passare. pei* il crocinolo delle '-più dure prove} percìiè-y come dice $, Ago stino 1 , sicu

e t?if misericotylìà. fHtniens,. ila-, -est t.y«-. deiétas parccns»- Lapiù terribile di queste prove,, destinata--forse "a quelle .-anime clic Di o trova meno cedevoli--agli .altri; strumenti e «gli altri -colpi del -suo scalpello y come '6 c ripugnasse al la paterna sua benignità il maneggiare egli stesso un pm duro flagello, ..giugno talvolta, giusta l’avviso dei sacri dottori, sino a con cederle-rpeir qualche > tempo ■ aLkfc. ; tortiw , a* degli .spiriti mali gni-,. . che - le tormentano ■ in varie’maniere

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