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Religion, Theology
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1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 8 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
CELEBRAZIONI ORGANIZZATE 1964 Galileo Galilei nel IV centenarío della nascita (pubblicato negli ATTI del VII conve- gno internazionale di studi italo-tedeschi - 1971) 1965 Dante Alighieri nel VII centenario della nascita 1966 Gottfried Wilhelm Leibniz nel 250. anniversario della morte (pubblicato negli ATTI del VII convegno internazionale di studi italo-tedeschi - 1971) 1968 Giambattista Vico nel III centenario della nascita 1968 Johann Joachim Winckelmann nel II centenario della morte 1969

Nicolò Machiavelli nel V centenario della nascita 1970 Georg Wilhelm Friedrich Hegel nel II centenario della nascita 1973 Alessandro Manzoni nel I centenario della morte 1975 Michelangelo Buonarroti nel V centenario della nascita 1977 Benedetto Croce nel 25. anniversario della morte 1980 Andrea Palladio nel IV centenario della morte 1982 Johann Wolfgang von Goethe nel 150. anniversario della morte 1982 Pubhus Vergilius Maro nel bimillenario della morte 1983 Raffaello Sanzio nel V centenario della

nascita 1983 Karl Jaspers nel I centenario deila nascita 1986 Donatello nel VI centenario della nascita 1986 Principe Eugenio di Savoia nel 250. anniversario della morte 1986 Johann W. von Goethe nei 200. anniversario del viaggio in Italia 1987 Giacomo Leopardi nel 150. anniversario della morte 1988 Arthur Schopenhauer nel 200° anniversario della nascita 1988 San Giovanni Bosco nel I centenario della morte ORGANISIERTE EHRUNGEN 1964 Galileo Galilei (zur 400. Wiederkehr des Geburtstages: veröffentlicht

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Religion, Theology
Year:
1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 32 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
ALFONSSTICKLER SAN GIOVANNIBOSCO: LA SUA PERSONALITÀ E LA SUA MISSIONE La personalità di Don Bosco è intimamente unita alla sua missione e per mezzo di questa missione puo essere percepita. Tutte e due sono condizionate dalla sua nascita e giovinezza e si sviluppano organica- mente quale azione concreta per la gioventú sotto il duplice aspetto della esistenza temporale-terrena e della destinazione soprannaturale: egli intende fare di loro Ponesto cittadino e il buon cristiano. Questo bi- nomio

accompagna le sue opere, la sua attività di scrittore e il suo si- stema educativo. 1. Le opere: ospiziper i senza tetto —posti di lavoro epiú tardi scuole professionali ed officine proprie per gli artigiani - scuole per i giovani di tutte le etàper una formazione profana - seminariper candidati allo stato religioso ed ecclesiastico. - Coltivazione di attività sportive, di musica e di teatro. -Fondazione di istituzioniper convogliare collabo- ratori ed assicurare la stabilità e la diffusione della sua

missione nel tempo e nello spazio: la Società di S. Francesco di Sales, iTstituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, VAssociazione dei Cooperatori Salesiani. - Propagazione della Fede per mezzo di Case editrici e Tipografie- Mis- sioni tra gli emigrati e i non-cristiani. 2. Attività di scrittore: a) nel campo profano: Storia dellTtalia; Fi- lologia: lingua italiana e lingue classiche (Latino e Greco), grammati- che, dizionari, antologie ecc. -b) Scritti religiosi: La Sacra Scritturaper le scuole

, Le Letture Cattoliche, La Storia Ecclesiastica, Agiografie, Libri di divozione, c) Scrittipedagogici e regolamenti. 3. II Sistema educativo di Don Bosco: Sistemapreventivo e le sue tre coíonne: ragione, religione, amorevolezza che rispecchiano il binomio della sua concezione di vita e della sua missione, nonché il metodo da lui applicato in tutta la sua attività educativa. In quanto la sua attività determina la suapersonalità, diventa anche lo specchio piu chiaro di essa (personalità): Euomo naturale Don

Bosco nelle sue qualità, disposizioni, tendenze e nella sua importanzaper col- tivare i valori naturali proprio per i giovani e nei giovani. L’uomo soprannaturale Don Bosco quale componente della suaper- sonalità e quale elemento essenziale della sua molteplice attività. L’u- nione viva tra natura e soprannatura in Don Bosco e nella suapersona- lità e in tutta la sua attività per realizzare la sua missione. L’attualità di Don Bosco: quale educatore della gioventú di oggi e quale modello di una

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Year:
1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 44 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
stracciati, triturati, classificati, psicanalizzati e fanno da cavia, il Si- gnore vi ha affidato una pedagogia in cui domina il rispetto per il gio- vane, della sua grandezza, della sua debolezza, della sua dignità di fi- glio di Dio. Custoditela, rinnovatela, ringiovanitela, arricchitela con le scoperte moderne, adattatela a questi giovani bombardati dal vente- simo secolo e da drammi quali Don Bosco non conobbe mai. Cam- biate tutto, perdete le vostre case, che importa? Ma custoditeci

il modo di Don Bosco di amare e di salvare i giovani. Questo «modo» altro non è che il riflesso dell’incarnazione nel campo educativo. Don Bosco dà ai suoi salesiani la regola d’oro dell’e- ducazione: «Amare ciò che i giovani amano, onde i giovani amino ció che gli educatorÍ amano». È l’applicazione nell’ambito pedagogico, della realtà dell’incarnazione del Verbo che, come dice s. Agostino «si è fatto come noi, per farci come lui». L’elemento emblematico di questa spiritualità e metodologia del Santo

educatore è «il cuore oratoriano», di cui tanto parla Don Egidio Viganó nel suo servizio di rettorato supremo della congregazione. «Cuore oratoriano» è l’amorevolezza che viene dimostrata nello stile della prima opera salesiana, che è l’oratorio di Valdocco, e che in qua- lunque altro tipo di opera resta intatta. Tuttavia, l’opera-tipo rimane Í’oratorio, cosi come lo concepi Don Bosco, rifondendo tradizione antica con la sua intuizione geniale. Umberto Eco ne scriveva su «L’Espresso» del 25 novembre

inutile e sovente dannosa - dei vertici dei grandi dinosauri (i grandi mass media moderni), che forse contano meno di quanto si creda». L’obiettivo dell’educazione di Don Bosco è la formazione integrale degli uomini. Senza fine egli ripete che la sua intenzione è quella di «formare onesti cittadini e buoni cristiani». Quanto abbiamo detto finora non è altro che la sostanza dinamica dell’umanesimo boschiano, realizzato dal suo genio umano e cri- stiano, con la combinazione di elementi della grande

tradizione uma- nistico-pedagogica, che aveva assimilato. I modelli educativi di Don Bosco sono coagulati attorno al magi- stero di san Filippo Neri, l’educatore rinascimentale della gioia, di san Francesco di Sales, l’umanista della devozione intesa come santità ac- cessibile a tutti, di san Carlo Borromeo, l’organizzatore delle istitu- 30

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Year:
1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
zioni educative degli oratori, di san Giovanni Battista de la Salle, Fini- ziatore di un nuovo stile educativo, di Ferrante Aporti, pedagogista e suo contemporaneo alle cui lezioni, nel quarantaquattro, anche Don Bosco assistette come poteva e da cui trasse la felice formula delFamo- revoiezza, che poi arricchi della sua esperienza educativa. Uomo di azione, Don Bosco pensa in termini di cuore. Cosi il suo umanesimo risulta come la concezione realistica dell’uomo, caduto e redento, visualizzato

con 1’ ottimismo tipico della pasqua del cre- dente, grazie alla presenza permanente di Dio irradiata dall’educatore attento e intelligente. Egli, prima di azionare, vive in se stesso il trino- mio ragione-religione-amorevolezza, impegnandosi ad essere uomo ragionevole, religioso e amabile. Questa visione diventa, poi, meto- dologia di azione e di inter-azione tra educando ed educatore. 11 rap- porto è sulla base del principio fondamentale della intersoggettività: essere dipiú per far essere dipiú

. L’educatore, cosi, risulta l’uomo piu esperto che, conoscendo II cuore dell'altro uomo meno addentrato nella vita, riesce, creando un clima particolare, a far scaturire dal fondo delFessere delFaltro ricchezze non ancora messe in luce e in atto. Qui si tocca ii concetto di paternità iper-biologica di marceliana memoria e il superamento della paternità come dato puramente biolo- gico. Generare é, soprattutto, azionare nelPeducazione la dinamica assiologica potenziale nelfeducando. Ogni uomo è un essere che

tende al piu-essere. Ora, questa attitudine metafisica abbisogna di una spinta, che l’essere dell’educatore puó dare. La metodologia boschiana - come si sa - poggia sul trinomio educa- tivo dell’esercizio della ragione, che significa offrire ragion di vita. II suo messaggio è oggi sommamente urgente, in tempi di razionalismo unidimensionale. Occorre far appello alla ragione, come capacità ra- dicale dell’uomo nel cercare e nel trovare motivazioni, cioé spinte al- l’azione accrescitiva dell’umano

nell’uomo. E il processo formativo di convinzioni profonde, che è alla base di ogni costruzione umanistica. E la premessa alla formazione di una autentica autonomia, poiché le motivazioni, diventate sostanza dell’io, conducono l’uomo lungo il sentiero della liberazione e della perfezione. E siccome l’uomo che ragiona cerca anzitutto le ragioni della vita, Don Bosco h additava nel secondo termine del suo trinomio, che è la religione, intesa come rapporto di fedeltà a Dio e punto di coagulo del

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Religion, Theology
Year:
1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 46 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
neva davanti alla pedagogia ufficiale senza sbocchi di trascendenza: «Ciò che rende questi giovani buoni e studiosi non è il timore dei ca- stighi, ma il timore di Dio e la frequenza ai sacramenti. Ecco ció che fa fare miracoli alla gioventu». Cosi si esprimeva davanti a personalità inglesi, esperte di educazione, in visita a Valdocco. E piu tardi, in una conferenza di educatori tenuta a Parigi, dichiarava: «In che consiste l’educazione che si dà a questi giovani? La formazione consiste in due

cose: dolcezza in tutto e cappella sempre aperta, con ogni facilità di frequentare la confessione e la comunione». Per l’efficacia della ragionevolezza e per la guida della salvezza spi- rituale la strada obbligata è quella del cuore. L’amorevolezza in Don Bosco è l’amore che si adatta all’altro e parla il linguaggio dell’altro. E l’amore esercitato nella misura dell’altro, nelle sue attese, nei suoi veri bisogni. «Guadagnare il cuore» non ha nulla di diplomatico in Don Bosco. 11 suo metodo

est». II manifesto boschiano dell’umanesimo implica l’educazione alla lettura dei segni dei tempi, criticamente e cristicamente. E, cosi, la co- struzione degli uomini del futuro, in ordine alla capacità di rendere migliori i tempi deli’awenire, operando nelio spessore della storia e nella luce della fede. 32

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1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 43 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
-religione-amorevolezza, lo assicura come uno dei piu grandi geni della educazione integrale dell’uomo. La sua è una «pedagogia della bontà», come la chiama Don Egidio Viganó, Rettor maggiore dei salesiani. Ed essa costituisce la «spiritualità salesiana», tutta incen- trata nella bontà-come-sistema, all’interno di una scelta di predile- zione verso i giovani. L’elemento radicale, che è alla base della personalità e della spiritua- lità di Don Bosco, è l’amore personalizzato, che egli chiama «amore

della Chiesa seppe creare un imponente movimento di educazione, ridando alla Chiesa il contatto con le masse, che essa era venuta perdendo. Per noi che siamo fuori della Chiesa e di ogni chiesa, egli è un eroe, Peroe del- l’educazlone preventiva e della scuola-famiglia. I suoi prosecutori possono esserne orgogliosi». Piérre Duvallet, primo collaboratore ddYAbbé Pierre, manda ai sa- lesiani questo messaggio: «Voi avete delle opere, dei collegi, delle case, ma avete un solo tesoro: <la pedagogia diDon

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1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 58 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
promozione della donna, la solidarietà, lo sviluppo, le urgenze ecolo- giche» (n. 10). 6. L’amorevolezza: «Dal punto di vista metodologico, si tratta di un atteggiamento quotidiano, che non è semplice amore umano né solo carità soprannaturale. Esso esprime una realtà complessa ed im- plica disponibilità, sani criteri e comportamenti adeguati. L’amorevo- lezza si traduce nell’impegno delPeducatore quale persona totalmente dedita al bene degli educandi, presente in mezzo a loro, pronta

contesto cul- turale e con giovani di religione anche non cristiana, questa caratteri- stica costituisce una fra le tante istanze valide e originali della pedago- gia di Don Bosco» (n. 12). 7. Pedagogia della santità: «Nella Chiesa e nel mondo la visione educativa integrale, che vediamo incarnata in Giovanni Bosco, è una pedagogia realista della santità. Urge ricuperare il vero concetto di «santità», come componente della vita di ogni credente. L’originalità e l’audacia della proposta di una «santità

esige oggi che i giovani siano forniti di una coscienza critica che sappia percepire i valori autentici e smascherare le egemonie ideologiche che, servendosi dei mezzi della comunione sociale, catturano l’opinione pubblica e plagiano le menti» (n. 16). 44

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1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 40 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
nel ribollire delle problematiche della prima rivoluzione industriale. Ormai il rapporto tra Don Bosco e la formazione professionale dei giovani è consegnato alla storia con una saldatura profonda. Certo oggi i tempi sono mutati. E le conquiste sindacali hanno assicurato ai giovani lavoratori le indispensabili tutele, ma i drammi odierni del mercato del lavoro, insidiato dalla disoccupazione che va diventando endemica a livello nazionale e mondiale, nonché il rischio di poten- ziare l’informazione

di educazione sociale e di fedeltà alla Chiesa nelle sue direttive in materia di dottrina sociale. Ci stimola inoltre, come operatori nel sociale, a non fermarci alla fase delle formulazioni sul piano della difesa dei giovani, ma a seguirli realmente nelle loro difficoltà dell’accesso al mondo del lavoro e du- rante la loro prestazione d’opera. Don Bosco visitava sovente i suoi ragazzi sui luoghi di lavoro, per controllare la sanità delle condizioni igieniche e morali e prendersi carico del lavoro degli

l’assorbimento in tante attività, si impegnava a «visitarli lungo la settimana». L’impegno sociale di Don Bosco nasce in forza della grazia dei Si- gnore ed anche a motivo della sua spiritualità «popolare». E infatti il popolo l’ambiente in cui Don Bosco si trova a suo agio. Condivide la situazione della maggioranza della gente e si sente uno di loro. Venuto 26

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Year:
1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 59 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
8. Infine: famiglia, scuola, lavoro, associazioni giovanili. «Lacentra- lità della famiglia nelLopera educativa è oggi uno dei problemi sociali e morali piu gravi. «Che fare- ricordavo all’UNESCO -perché l’edu- cazione dell’uomo si realizzi soprattutto nella famigiiaf. . Le cause di successo o di insuccesso nella formazione dell’uomo mediante la sua famiglia si situano sempre all’interno stesso dei fonda- mentale ambiente creativo di cultura, che è la famiglia, ed insieme a un livello superiore

, quello della competenza dello Stato e dei suoi or- gani». Accanto all’azione educativa della famiglia si deve sottolineare quella della «scuola», capace di aprire orizzonti piu vasti e universali. Nella visione di Giovanni Bosco la scuola, oltre a promuovere lo sviluppo nella dimensione culturale, sociale e professionale dei giovani, deve fornire loro una efficace struttura di valori e di principi morali. Se cosi non fosse, risulterebbe impossibile vivere e agire in modo coerente, positivo e onesto

in una società caratterizzata da tensione e conflittua- lità. Fa parte inoltre della grande eredità educativa del Santo piemontese il suo interesse preferenziale per il mondo del lavoro, al quale i giovani vanno accuratamente preparati. E cosa di cui oggi si sente l’urgenza, pur nelle profonde trasformazioni della società. Condividiamo con Don Bosco la preoccupazione di dotare le gio- vani generazioni di una competenza professionale e tecnica adeguata, cosi come hanno lodevolmente testimoniato per

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San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 15 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
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Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
europei, mentre la Chiesa cattolica nell’ultimo quarto del secolo, con l’enciclica «Rerum novarum» (1892) del Papa Leone XIII non indugerà a proclamare i diritti dei lavoratori (ponendo le basi di un sindacalismo cristiano) Da questa sintesi storica si deduce che, all’inizio del secolo, l’Italia stava fuori dalle complicazioni europee e non risente le influenze delle correnti socialiste, ma avverte piuttosto l’esigenza della rielabora- zione in unità dei principii della pedagogia e della scuola (come

Ro- smini, Lambruschini, Capponi, Tommaseo e Don Bosco). Tuttavia proprio in quegli anni (1846) in cui il movimento socialista rivendi- cava diritti sociali, Don Bosco, in contrapposizione alla formula «sco- lasticistica» degli Istituti del tempo, fondava il Suo Istituto, la «Societa di S. Francesco di Sales», auspicando una nuova forma di educazione popolare e di «massa», una nuova scuola di umanità e di lavoro aperta «nel cuore della vita popolare e del nascente industrialismo per tutta la gioventu

con l’evolversi della nuova società e in partico- lare con la storia della industrializzazione italiana. Ne è testimone la piú grande Fabbrica Italiana Automobilistica, assertrice del modello e 1

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San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
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Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
14 genn. 1876, E, 11) ». Dunque, i tre «S» sono per tutti, anche per coloro che oggi chiame- remo emarginati: tutti sono oggetto di cure educative da parte di Don Bosco. Per tutti è considerata ugualmente importante ciascuna delle tre «S», senza priorità cronologica. Tale posizione ci richiama ad un dover educare cristiano integrale chiunque e ad un’educazione che pur distinguendo i settori non ne antepone uno all’altro. 3.1. Pedagogia della Sanità. A sostegno e testimonianza della sanità Don Bosco

pone l’allegria. II richiamo all’allegria potrebbe apparire una forzatura metodologica cioé un espediente per camufíare il peso degli impegni. Invece, in Don Bosco, che già da studente aveva fondato la società dell’allegria, essa risulta essere la nota fondata sulle esigenze della psicologia giovanile, per un verso, e per un altro un frutto soprannaturale dello spirito u- mano in armonia con le aspettative divine. La gioia è per Don Bosco la forma di vita del giovane, che ama la li- bertà, il gioco

, la spensieratezza. Quando in cortile un ragazzo non giocava, egli asseriva: «o è malato nel corpo o è malato nell’anima». Espressioni dell’allegria sono il teatro, la musica, il canto e le passeg- giate. Quanto poi alla cura diretta della salute, nella lettera ai giqvani del Collegio Salesiano di Lanzo il 5 gennaio 1875 scrive: «Sanità. E questo un prezioso dono del cielo. Abbiatene cura. Guardatevi dalle intem- peranze, dal sudar troppo, dal troppo stancarvi, dal repentino passag- gio dal caldo al freddo

. Queste sono le ordinarie sorgenti della malat- tie (G. B. Lemoyne, A. Amadei, E. Ceria, Memorie bibliografiche, Torino, SEI, 1948, vol. 11, p. 15). 2) «Studio. Siete in collegio per farvi un corredo di cognizioni con cui potervi a suo tempo guadagnare il pane della vita. Qualunque sia la vostra con- dizione, la vocazione, lo stato vostro futuro, dovete fare in modo, che se vi mancassero tutte le vostre sostanze domestiche e paterne, voi possiate altrimenti essere in grado di guadagnarvi onesto

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1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 42 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
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Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
vono insieme ad uno scopo di beneficenza». Lo storico Franco Moli- nan cosi commenta: «Amico deH’arcivescovo reazionario Fransoni e protetto dalFanticlericale Rattazzi, Don Bosco potrebbe apparire una coincidenza di opposti, se egli stesso non avesse spiegato il filo con- duttore della sua scelta, che è poi quella del buon samaritano. Se il samaritano, invece di soccorrere subito e trasportare il grave fe- rito al pronto soccorso, si fosse rivolto ai politici per ottenere una le- gislazione

contro i banditi, il malcapitato nel frattempo sarebbe morto dissanguato. E ció che il fondatore spiega ai suoi collaboratori: <La politica non mi avrà mai>. Fra il partito nero dei papalini intransigenti - continua Molinari - e quello azzurro dei cattolici patriottici, egli im- boccó la strategia della carità, delFintervento súbito. Perció fu accet- tato dai politici della sinistra democratica, i quali apprezzarono anche il suo metodo preventivo. E non dispiaceva ai cattolici piú ortodossi per

i deputati e i senatori, mandando loro una maz- zetta di venti biglietti a mezza lira Funa. Quasi tutti rispondono con grande disponibilità. L’allora ministro delFinterno, Urbano Rattazzi, loda quella «filantropica carità che si eminentemente distingue il si- gnor Don Bosco», e caratterizza quel suo gesto «come novella prova delFinteressamento del ministero alFincremento» delFopera di servi- zio ai giovani. Con queste premesse, è facile comprendere come fosse considerato Fago della bilancia negli anni

contrasti e timori». L’intento fu felicemente rag- giunto. II papa poté nominare quarantun vescovi italiani ed altrettante diocesi ebbero il loro pastore dopo un lungo periodo di sede vacante. Francesco Motto, storico degli archivi salesiani, cosi commenta: «Lasciò ad altri il compito principale della lotta aperta. Optó per sal- 28

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Religion, Theology
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1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 34 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
in lui del san Filippo Neri; non per nulla egli ammira il fondatore del- rOratorio. <Un santo triste è un tristo santo>, dice il proverbio. Don Bosco, anche nelle prove peggiori, non è mai triste, perché l’altra fac- cia della sua gioia è la sua fede in Dio. Non bisogna dimenticare che il suo aspetto di uomo fortunato e sempre contento sottintende un’abi- lità estrema. In lui c’é un fiuto istintivo delle persone, dei loro segreti disegni, delle loro manovre. E diplomatico quanto uomo d’azione

». Questo prezioso ritratto di uno studioso della tempra di Rops si puó integrare con Panalisi di Sabino Palumbieri in un’opera recentis- sima sul Nostro: «Don Bosco si presenta con una struttura complessa di personalità, dalla tempra attiva e contemplativa: imprenditore e mi- stico, realista e poeta, alacre e prudente, malleabile e tenace. In lui si armonizzano poli antinomici nella ricchezza interiore: schiettezza e rispetto, precisione e libertà di spirito, tradizione e modernità, umiltà

, attenzione e adattamento a chiunque gli si presentava, ma senza rinunciare alla sua sicurezza interiore, alle sue convinzioni provenienti dalla sua forza d’animo. Intrecciava tenacia volitiva con flessibilità davanti a situazioni cangianti. Sintetizzava ot- timismo sfidante e realismo calcolato, astuzia del serpente e purezza della colomba. Era un uomo cittadino del cielo coi piedi ben piantati sulla terra». Della sua awentura di uomo operatore di storia, tutto cominció nell’autunno del 1841. Fu allora

condizioni morali dei giovani.» La reazione fu sconvol- gente. Ragazzi e giovani vagabondavano per le strade, senza lavoro e col carico della tristezza dipinto sul volto. Torino allora contava 117 mila abitanti e nel suo mercato generale Don Boseo andava scoprendo un vero «mercato delle braccia giovani». Scriverà qualche anno piú tardi: «La parte vicina a Porta palazzo brulicava di merciai ambulanti, 20

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1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 41 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
dal popolo, si mantiene sempre fedele al popolo. Piu che andare verso il popolo, egli si sente del popolo. E lascia ai suoi figli una consegna molto chiara. 11 3 aprile 1864, mentre si discute del futuro della con- gregazione, egli dice con vivacità: «Se noi saremo sempre attaccati ai poveri fanciulli, saremo tanquilli. Nessuno avrà invidia di noi, perché dei nostri stracci non sapranno cosa farne». E la sera del 7 marzo 1869, di ritorno da Roma, riferisce ai salesiani le raccomandazioni del

, centro focale della preghiera del Signore. E il regno di Dio comporta l’impegno per Pu- manizzazione delle condizioni di vita, poiché è «regno di giustizia, di amore e di pace». «Occorre subito operare una precisazione di metodo - scrive Sa- bino Paiumbieri - distinguendo tra teoria e prassi politica immediata e diretta, e incidenza delle iniziative sociali sul tessuto delle coscienze e dei fermento di un’opinione pubblica circa i suoi orientamenti e comportamenti. È questa la prassi politica

indiretta e mediata dall’a- zione educativa e umanitaria. Certamente Don Bosco non vuole bat- tere il primo sentiero. Anzi, stando a una testimonianza riportata postuma dal vescovo di Cremona, Mons. Bonomelli, egli la escluse chiaramente dal suo programma: <Nel 1848 — è Don Bosco che parla della sua posizione circa quell’anno, caldo di movimenti politici, che si erano insinuati anche tra le file del clero - io mi accorsi che se volea fare un po’ di bene, dovea mettere da banda ogni politica. Me ne sono

sempre guardato. E cosi ho potuto fare qualche cosa e non ho trovato ostacoli, anzi ho avuto aiuti anche là dove meno me l’aspettava> ». La sua tempra di uomo illuminato, duttile e concreto, e soprattutto di amico sincero e chiaro, lo costitui punto di riferimento di molti esponenti del mondo politico. Persino Urbano Rattazzi, il leader della sinistra democratica contrassegnata da un forte anticlericalismo (é lui l’autore della cosiddetta «legge dei conventi», che sopprimeva di colpo gli ordini

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1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
LUIGI SECCO IN MEMORIAM ELDA TAPPARELLI II rammarico per Pinattesa scomparsa della professoressa Elda Tappa- relli, la stima che noi tutti abbiamo sempre nutrito per il suo impegno scientifico e didattico, e l’amicizia che, spontaneamente e senza ri- serve, ha accordato a tutti noi, ci obbliga a far memoria di Lei nella sede di questa Accademia di Studi italo-tedeschi che essa ha frequen- tato, amato e tenuto in alta considerazione. Con PAccademia di Studi italo-tedeschi di Merano, la prof

accademici delPlstituto Culturale italo-tedesco di Merano ». La prof. Tapparelh dopo la laurea m Lmgue e Letterature straniere, ottenuta a Ca’ Foscari - Venezia si è dedicata sia alPinsegnamento sia alPapprofondimento degli studi sulla letteratura tedesca. Questo suo amore per gli studi verso il mondo germanico Pha portata a far parte di varie Commissioni in Alto Adige per Paccertamento della seconda lingua e a dedicarsi a varie pubblicazioni, tra cui saggi, recensioni ed opere su autori e su temi

riguardanti il mondo delle due Germanie. Tra i suoi saggi possiamo ricordare quelli su: «Anna Seghers», «Giin- ter Kunert», «Wolf Biermann», «Stephan Hermlin», «Louis Fürn- berg», «Gertrud von Le Fort» ed il suo messaggio nella silloge lirica «Aus schwerer Zeit», - e su «Aspetti e tendenze della letteratura te- desca del XX secolo». Per i saggi «Franz Grillparzer nella critica ita- liana» e «La magica avventura di Albrecht Diirer» ha ottenuto rispet- tivamente nel 1981 e nel 1984 ilpremio speciale

: «LaMole» diTorino. Tra le sue opere ricordiamo i 2 volumi: «II Realismo socialista, aspetti ed autori» e «Autori della Repubblica Democratica Tedesca: pagine scelte», «Anna Seghers scrittrice fra due culture», «Louis Fürnberg, un lirico della Repubblica Democratica Tedesca». Per quanto riguarda le traduzioni si possono indicare quelle relative a «Das Castelvecchio und sein Museum» a «W. A. Mozarts Aufent- halt m Verona» e a «II Rotary sulle vie e i mezzi di comunicazione per le migliori relazioni tra

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1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 56 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
cipalmente al cuore della gioventú, e la nostra parola è la parola di Dio» (MB 5, 225). b) questo vale anche per le regole cosiddette disciplinari o della con- vivenza, cosi, «un superiore prima di deliberare si mette alla presenza di Dio, esamina la sua coscienza, prega perché il Signore voglia illumi- narlo e fargli vedere se quella disposizione che intende dare è pel bene dei suoi soggetti, esamina ponderatamente la cosa e poi parla secondo che il Signore l’ispira. . . Molte volte

richiesta al giovane di rimettersi alle cure dell’educatore è supportata dall’amore di effettiva dedizione e servizio al giovane da parte dell’educatore, reso manifesto e palese attraverso la continua convivenza e confidenza eon i giovani e attraverso lo spirito di fami- glia, che pervade e anima tutte le espressioni della vita educativa. Ca- ratteristiche manifestazioni di questa convivenza sono i tempi di gioco e l’attenzione a prevenire, adottando lo stile della familiarità. Questa non dev’essere

che ama. Gesú Cristo si fece piccolo coi piccoli e portó le nostre infer- mità. Ecco il maestro della familiarità. II maestro visto in cattedra è 42

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San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 67 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
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Intern ID: 62104
dell’Est, ne affronto autori e tematiche cosi spesso ignorati a occidente in libri come II realismo socialista e i suoi scrittori (Verona 1972), Anna Seghers fra due culture (Bologna 1974), Louis Fiirnberg, un iirico della RDT (Trento 1977). Poi si volse, con risultati originali, a mondi piú «frequentati», in Franz Grillparzer nella critica italiana (Bolzano 1980) e nel felicissimo La magica av- ventura italiana di Albrecht Diirer (Abano Terme, 1983), in cui di- mostró anche preparazíone e sensibilltà

difficile affezionarsi a questa distinta, garbata, deliziosa gentildonna, che con grande dolcezza si era dedicata tutta, negli ultimi anni, alle cure di una vecchia madre am- malata, ma che sapeva dare anche tanta parte di sé all’amicizia e alla ri- cerca intellettuale. DI formazione laica, negli ultimi anni si era aperta alla luce della fede. Ebbe due volte, nel 1981 e nel 1984, II premio speciale della giuria «La Mole» di Torino. Curiosa di quel mondo appartato e spesso gri- gio che è la Germania

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Religion, Theology
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1990
San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Page 37 of 72
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
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Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 52 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
, veri salesiani che vivono nel mondo. Con questa progetta- zione egli anticipa i tempi del Concilio circa la riscoperta della laicità nella Chiesa. Fonda sessantaquattro case dei salesiani in sei nazioni di- verse. L’ll novembre 1875 inizia le missioni salesiani, inviando preti, chierici, coadiutori e suore nell’America latina. Scrive decine e decine di libri e di articoli di carattere divulgativo «per la gente cristiana e i ragazzi del popolo». Nel 1876 pubblica un condensato di sapienza, di poche

pagine, ricco di pedagogia nuova. Lo chiamerà II trattatello sul sistema pre- ventivo. La criteriologia metodologica e il trinomio: ragione, reli- gione, amorevolezza. Nel 1884 cominciano i primi segni del declino fisico. MorandWirth scriverà: «A partire dal 1884 Don Bosco non era piu che l’ombra di se stesso». L’ultimo anno della sua vita l’orizzonte delle sue opere abbraccia le terre d’Italia, di Francia, di Spagna, di Argentina, di Uruguay, di Bra- sile. E continua a sognare, l’indomito

«cacciatore di anime». Sogna che si allarghino spazi in Estremo Oriente e parla della Cina come zona che aspetta i suoi figli negli anni che verranno. II15 maggio 1887DonBosco è a Roma per l’inaugurazione di quel tempio, che ha portato a termine secondo la missione affidatagli da papa Leone XIII. Sale l’altare per la celebrazione. 11 santuario è pieno di gente che ha gli occhi e il cuore puntati su di lui, curvo, quasi cieco, con le gambe rigonfie. Da poco ha iniziato il sacro rito, quando rompe

in un pianto irrefrenabiie, che dura tutto il tempo della messa. La folla circostante ne resta impressionata. Al segretario, che al ritorno in sa- 23

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San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
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Language: Deutsch; Italienisch
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Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
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Intern ID: 62104
pratica educativa, si rivoigeva ai suoi giovani cominciando a parlare loro della salvezza della loro anima, convinto che i giovani si avvici- nano cosi ed essi, anziché mostrarsi indifferenti o indispettiti, manife- stano interesse. «Dir loro subito e chiaro senza ambagi ció che si vuole da loro pel bene dell’anima, dà la vittoria sui cuori. . . Egli asseriva che all’entrata di un giovane, se il Superiore non dimostra amore per la sua eterna salute, se teme di entrare a parlare prudentemente di cose

-386). Appare cosi un tipo di metodo che non parte da discorsi diretti a ra- gionare sulla razionalità o ragionevolezza della religione e neppure sulla convenienza per Puomo di essere religioso: filosofia ed apologe- tica vengono scartate, dobbiamo dire molto saggiamente, in quanto i discorsi intellettuali possono mostrare il vero ma lasciare nelPindiffe- renza; il vissuto delPuomo e del giovane in particolare è suggerito pre- valentemente da motivazioni affettive e d’interesse personale piu con

- creto. Dovremo supporre che ció rimanga vero anche in una società a tecnologia diffusa e a scientificità esasperatamente esaltata. Del resto uno sguardo entro il mondo giovanile contemporaneo ci fa immedia- tamente awertiti della ricerca dei valori piú umani come la pace, la coiiaborazione, la non violenza ed il ritorno alla ricerca di una religio- sità intima, profonda, svelatrice di senso e rassicurante. 5) Sulla base di questi convincimenti metodologici Don Bosco ha anche chiarito e risolto

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San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
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Physical description: 52 S.
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Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
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Intern ID: 62104
fondatrice delmodernissimo «Istituto internazionale di elettrotecnica per la formazione di tecnici salesiani» da inviare in varie parti del mondo. l ) Benché venga collocato nella cerchia dei pedagogisti spiritualisti italiani che, rifacendosi alla tradizione cattolica, propugnano essen- ziale la formazione della coscienza morale su principii cristiani perché il Cattolicesimo «é il gran vincolo dell’Italia come nazione», Don Bosco, forse piú degli altri pensatori spiritualisti, si rivela

un avversa- rio irriducibile de! «sensismo» perché riduce la fonte della verità alla sensazione, nega I’attività dello spirito nella conoscenza e nega la li- bertà nella morale. Cosi, a livello antropologico, si potrebbe dire che le scienze peda- gogiche laiche non portano un contributo alla «scienza», perché es- sendo dogmatiche, non ammettono il dialogo con altre concezioni e sboccano nell’immanentismo. A1 contrario il confronto dialogico, in- teso dal pensiero cristiano, promuove la scienza

ai concetti di religione e di ragione costituisce la triade indissolubile della metodo- logia di Giovanni Bosco. A testimonianza e a complemento di quanto abbiamo esposto in- torno ai problemi concernenti il cittadino, la società e la scuola e so- prattutto al metodo educativo di don Bosco, è utile riportare con pa- role sue le caratteristiche descritte nel «Sistema preventivo» e nelle «Memorie biografiche», pensieri che risentono la scuola di metodica di Ferrante Aporti (frequentata da Giovanni Bosco

nell’università di Torino) e Particolo sul problema educativo pubblicato nella rivista «L’educazione primaria» diretta dallo stesso Aporti. *) Vedi: «Cultura salesiana e società industriale, contributo di Piero Bairati, pagine 331—357, in «Don Bosco nella storia della cultura popolare» a cura di Francesco Traniello - SEI Torino - 1987. 3

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Category:
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San Giovanni Bosco = Sankt Johannes Bosco : 1815 - 1888 ; nel 1. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 13 )
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Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
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Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Bosco, Giovanni ; f.Kongress ; g.Meran <1990>
Location mark: II 128.061
Intern ID: 62104
L’argomento mi è troppo caro per non approffittare di questa rifles- sione per fare awertiti i giovani d’oggi e i loro educatori che l’appren- dimento ad apprezzare gli autentici valori della vita e a desiderarli (amarli) per sé e per gli altri consente alla volontà di farsi attiva e gene- rosa. In altre parole piú che ie raceomandazioni, pur positive e ben giustificate valgono gli atti di amore sia nel rapporto educatore-gio- vane, sia nel rapporto giovane e società. Come si vede ritorna

l’intrinseca bontà, la quale, rapportata al soggetto, evoca il suo impegno. Si tratta si di una bontà oggettiva utile o addirittura indispensabile per una migliore vita del soggetto, ma si tratta talora anche di una bontà inscritta nelle esi- genze della convivenza. Allora valori oggettivi e norme di convivenza sfuggono al capriccio sia dell’educando come dell’educatore. In questo senso si puó parlare, nel sistema educativo di Don Bosco, di obbedienza e di disciplina in quanto l’educatore fa valere gli

im- pegni del giovane nei riguardi del valore e della disciplina. La posi- zione è chiara ed inequivocabile nella sua impostazione fino a poterla dire non solo ragionevole ma del tutto razionale; ma con ciò non è ri- solto il problema pratico e Don Bosco s’é trovato ripetutamente da- vanti a comportamenti di giovani inadempienti o disobbedienti. Que- sti non lo hanno mai portato a sfuriate: sarebbe stato contro il capo- saldo del rapporto educativo, cioé sarebbe stato venir meno all’amo- revolezza, che

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