Quindi ai 27 giugno lo stesso vescovo consacrava F altare di s, Gioacchino nella chiesa del s. Rosario, La parrocchiale aveva allora sette altari ; il maggiore, poi quelli di s. Stefano, di s. Caterina e di s. Giovanni Battista da un lato, e quelli dell' Assunta, dei tre Re e di s, Vigilio dell' altro. La stessa chiesa fu in quest' occasione trovata mancante di molte cose negli altari : la mensa dell' aitar maggiore era, in causa <iel parapetto, assai discosta dal celebrante; il tabernacolo

di s. Pietro per la •chiesa di Casez, e si fanno delle riparazioni alle travature della stessa chiesa. 1697.—- Circa questo tempo sua eccellenza Romedio Costantino dei conti Thunn di Boemia, viceré di quel regno, donava al san tuario di s. Romedio la cospicua somma di fiorini 1500. Ài 17 marzo nell' eremo di s. Romedio veniva colto da apo plessia il priore dello stesso, don Paolo Menghin, e ne moriva. La sua salma venne sepolta nella tomba posta avanti la cappella del Santo. Priore eli san Romedio .* don

si chiu deva malamente ; 1' ostensorio a piramide reclamava riparature ; tutto insomma mostrava squallida povertà, cosicché il vescovo visitatore decretò, che per essere la chiesa assai povera, 1' arciprete era auto rizzato ad applicare a beneficio della sagrestia qualche quota delle rendite delle chiese del s. Rosario e di Borz, e ad imporre allo stesso scopo qualche contributo in occasione di funerali. In quanto a San Romedio si ordinò in questa visita, che le cre dute reliquie dei due compagni del

Pietro Tecini da Sarnonico, dot tore in sacra teologia. Prete a Sanzeno: don Bartolomeo Francesco Widmann. li00, In questo tempo troviamo l'uso di distribuire una volta all' anno del pane e del vino ai poveri della parrocchia, i quali ve nivano convocati a suono di campana. Questo si faceva in esecuzione