2,614 items found
Sort by:
Relevance
Relevance
Publication year ascending
Publication year descending
Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Literature
Year:
1987
Johann Wolfgang von Goethe : 1749 -1832 ; 1986 - Celebrazioni nel bicentenario del viaggio in Italia.- (Studi italo-tedeschi ; 8 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/62095/62095_62_object_5807822.png
Page 62 of 76
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 53 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1986>
Location mark: II 128.056
Intern ID: 62095
), in «ACME, Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano,» XXXVI, 1983, 1, p. 34): «A Vicenza mi sono esercitato l’oc- chio e mi sono ricreato con gli edifici del Palladio. Mi sono procurato i suoi quattro libri di architettura (il Trattato palladiano famosissimo, apparso a Venezia, presso il De Franceschi, nel 1570)... Abbiate la bontà di scrivermi: quanti volumi possedete, tra quelli editi a Vicenza, sugli edifici del Palladio? Credo due [sarà da pensare al primo

e secondo della serie bertottiana, del 1776 e 1778]; ne esistono peró cin- que, che bisogna avere tutti. Se so quel che manca voglio cercar di com- prare gli altri, già adesso sono divenuti rari». II passo goethiano rivela indubbie, al di là delle semplici notizie - importante, comunque, la constatazione circa la rapida fortuna della edizione palladiana - stima e, piú, ammirazione, per la fatica del Ber- totti: essa, in una con gli «schiarimenti» intercorsi nel colloquio diretto con Pautore, non avrà

, quindi, mancato di esercitare la sua influenza sulla «lettura» stessa che Goethe ci offre delle opere palladiane. Basti pensare come, nei testi del Bertotti, al discorso in italiano sia fatta cor- rispondere puntuale la traduzione francese, lingua ufficiale dell’Eu- ropa «illuminista»; laddove la metodologia critica perseguitavi nel riproporre quella che si riteneva la «esatta immagine» delle fabbriche del Palladio, appare ormai, indiscutibilmente, giungere ad attuare, spe- cie nelle «validissime

» incisioni, «la piu lucida e conclusiva interpreta- zione illuministica del Palladio»: giusta Paffermazione dell’Argan (Pre- fazione al citato Illuministi e neoclassici, 1972, p. XIV). Si tengano pre- senti, in merito, dopo le indagini del 1962 e del 1970 (F. Barbieri, Un mterpretesettecentesco delPalladio: Ottavio Bertotti Scamozzi e L’interpreta- zione grafica del Palladio daparte del Bertotti Scamozzi e le sue conseguenze, in «Palladio», XII, pp. 153-159 e in «Bollettino del Centro internazio- nale

di studi di Architettura Andrea Palladio», XII, pp. 140-154) la sostanziale conferma di Giangiorgio Zorzi (Uinterpretazione dei disegni palladiani fatta dal Bertotti Scamozzi e le principali deviazioni dei disegni bertottiam nspetto alla realtà, in «Bollettino del Centro internazionale citato», X, 1968, pp. 105-111) e gli approfondimenti, sullo spoglio di fonti archivistiche, ottenuti da Loredana Clivato (Ottavio Bertotti Sca- 44 —

1
Books
Category:
Literature
Year:
1989
Giacomo Leopardi : 1798 - 1837 ; 1987 - Celebrazioni nel 150. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 12 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/62102/62102_8_object_5808176.png
Page 8 of 76
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 58 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: p.Leopardi, Giacomo ; f.Kongress ; g.Meran <1987>
Location mark: II 128.060
Intern ID: 62102
1964 1965 1966 1968 1968 1969 1970 1973 1975 1977 1980 1982 1982 1983 1983 1986 1986 1986 1987 1988 1988 1964 1965 1966 1968 1968 1969 1970 1973 1975 1977 1980 1982 1982 1983 1983 1986 1986 1986 1987 1988 1988 IV CELEBRAZIONI ORGANIZZATE DALLTSTITUTO Galileo Galilei nel IV centenario della nascita (pubblicato negli ATTI del VII conve- gno internazionale di studi italo-tedeschi - 1971) Dante Alighieri nel VII centenario della nascita Gottfried Wilhelm Leibniz nel 250. anniversario della morte

(pubblicato negli ATTI del VII convegno internazionale di studi italo-tedeschi - 1971) Giambattista Vico nel III centenario della nascita Johann Joachim Winckelmann nel II centenario della morte Nicolò Machiavelli nel V centenario della nascita Georg Wilhelm Friedrich Hegel nel II centenario della nascita Alessandro Manzoni nel I centenario della morte Michelangeío Buonarroti nel V centenario della nascita Benedetto Croce nel 25. anniversario della morte Andrea Palladio nel IV centenario della morte

Johann Wolfgang von Goethe nel 150. anniversario della morte Publius Vergilius Maro nel bimillenario della morte Raffaello Sanzio nel V centenario della nascita Karl Jaspers nel I centenario della nascita Donatello nel VI centenario della nascita Principe Eugenio di Savoia nel 250. anniversario della morte Johann W. von Goethe nel 200. anniversario del viaggio in Italia Giacomo Leopardi nel 150. anniversario della morte Arthur Schopenhauer nel 200° anniversario della nascita San Giovanni Bosco nel

I centenario della morte VOM INSTITUT ORGANISIERTE EHRUNGEN Galileo Galilei (zur 400. Wiederkehr des Geburtstages: veröffentlicht 1971 in den Akten der VII. internationalen Tagung Deutsch-Italienischer Studien) Dante Alighieri (zur 700. Wiederkehr des Geburtstages) Gottfried Wilhelm Leibniz (zur 250. Wiederkehr des Todestages; veröffentlicht 1971 in den Akten der VII. internationalen Tagung Deutsch-Italienischer Studien) Giambattista Vico (zur 300. Wiederkehr des Geburtstages) Johann Joachim Winckelmann

2
Books
Category:
Literature
Year:
1984
Publius Vergilius Maro : 70 - 19 a.C. ; 1982 - celebrazioni del bimillenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 2 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/62077/62077_8_object_5807114.png
Page 8 of 126
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 95 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Vergilius Maro, Publius ; f.Kongress ; g.Meran <1982>
Location mark: II 128.050
Intern ID: 62077
I EDITORIALE Le celebrazioni del bimillenario di Virgilio organizzate anche a Merano hanno arricchito l’elenco delle celebrazioni di illustri autori promosse da que- sto Istituto e hanno dato la possibilità di pubblicare il II volume della collana di monografie. Ci è sembrato opportuno, tra i personaggi celebrati, dare la precedenza a Virgilio come logica connessione con il I volume dedicato a Dante, perché il culto di Dante venne sempre unito a quello di Virgilio, per- ché Virgilio costitui

per Dante la guida nel mondo delLarte e venne considera- to «il poeta della tradizione romana e della cultura italiana legate idealmente con Dante e con Petrarca». La organizzazione delle celebrazioni virgiliane è stata facilitata dalla colla- borazione delI’Accademia Nazionale Virgiliana di Mantova, alla quale espri- miamo la nostra viva riconoscenza. Molta gratitudine serbiamo al chiarissimo Prof. Ettore Paratore che, im- possibilitato a partecipare alle celebrazioni, ha voluto inviarci il testo

integra- le della sua relazione perché venisse pubblicato assieme al riassunto in lingua tedesca speditoci precedentemente. Merano, ottobre 1984 CELEBRAZIONI ORGANIZZATE DALLTSTITUTO 1964 Galileo Galilei nel IV centenario della nascita (pubblicato negli ATTI del VII convegno internazionale di studi italo-tedeschi - 1971) 1965 Dante Alighieri nel VII centenario della nascita 1966 Gottfried Wilhelm Leibniz nel 250. anniversario della morte (pubblicato negli ATTI del VII convegno internazionale di studi

italo-tedeschi - 1971) 1968 Giambattista Vico nel III centenario della nascita 1968 Johann Joachim Winckelmann nel II centenario della morte 1969 Nicolò Machiavelli nel V centenario della nascita 1970 Georg WÍlhelm Friedrich Hegel nel II centenario della nascita 1973 Alessandro Manzoni nel I centenario della morte 1975 Michelangelo Buonarroti nel V centenario della nascita 1977 Benedetto Croce nel 25. anniversario della morte 1980 Andrea Palladio nel IV centenario della morte 1982 Johann Wolfgang

von Goethe nel 150. anniversario della morte 1982 Publius Vergilius Maro nel bimillenario della morte 1983 Raffaello Sanzio nel V centenario della nascita 1983 Karl Jaspers nel I centenario della nascita. IV

3
Books
Category:
Literature , Philosophy, Psychology
Year:
2002
Hermann Hesse (1877 - 1962) nel 40° anniversario della morte : XXIV Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi = Hermann Hesse (1877 - 1962) zur 40. Wiederkehr des Todestages.- (Studi italo-tedeschi ; 24 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/611989/611989_256_object_5806226.png
Page 256 of 292
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Hesse, Hermann ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (24 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto la dir. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XIX, 263 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: p.Hesse, Hermann ; f.Kongress ; g.Meran <2002><br>s.Multimedia ; s.Kommunikation ; s.Solidarismus ; s.Gewalt ; f.Kongress ; g.Meran <2002><br>s.Anthropozentrismus ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II 341.267
Intern ID: 611989
politica, né la sola tecnica, e nemmeno la loro collabora- zione, continua Regina, possono correggere l’unilateralità che le rende vio- lente. Esse non sono in grado di porsi al di fuori della logica del potere. Quindi, la dimensione del servizio deve essere loro proposta dal di fuori. Per questo motivo, é necessario scoprire forze nuove, capaci di critica e autocritica a partire da un fondamento trascendente. Da qui il compito peda- gogico, fílosofico e religioso, ma anzitutto politico, di far si che

nei nuovi universali si affronti il problema della violenza, mostrandone la debolezza concettuale ed etica. L’apporto della riflessione filosofica alfanalisi del fenomeno dei media continua con la relazione di Rainer Thurnher, il quale svolge alcune Considerazioni filosqfiche sui temi deiia vioienza, della solidarietà e delia presenza mediatica. In primo luogo, Thumher ricostmisce lo sviluppo della civiltà come processo di addomesticamento della violenza, il quale è accompagnato da un manovramento

mirato della percezione della violenza stessa. Nelle condizioni della modema società della comunicazione, tale pro- cesso coinvolge, ovviamente, anche i media. In secondo luogo, viene ana- lizzata la tesi secondo cui il citato addomesticamento o controllo della vio- lenza sia possibiie solo mediante l’applicazione di una violenza potenziale o attuale, il che, a sua volta, suscita altra violenza potenziale o attuale. Infine, con riguardo al problema della solidarietà, Thumher discute il pro- blema

della suffícienza delle premesse teoretiche del modello contrattuali- stico di legittimazione della violenza ai fmi della comprensione dell’impre- sa civilizzatrice di contenimento della violenza. Nella relazione di Helmiit Lukesch, Risuitati deiia ricerca suiia vio- ienza nei media: panoramica e probiemi, il problema della violenza nei 232

4
Books
Category:
Literature
Year:
1987
Johann Wolfgang von Goethe : 1749 -1832 ; 1986 - Celebrazioni nel bicentenario del viaggio in Italia.- (Studi italo-tedeschi ; 8 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/62095/62095_8_object_5807768.png
Page 8 of 76
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 53 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1986>
Location mark: II 128.056
Intern ID: 62095
CELEBRAZIONI ORGANIZZATE DALLTSTITUTO 1964 Galileo Galilei nel IV centenario della nascita (pubblicato negli ATTI del VII convegno internazionale di studi italo-tedeschi - 1971) 1965 Dante Alighieri nel VII centenario della nascita 1966 Gottfried Wilhelm Leibniz nel 250. aeniversario della morte (pubblicato negli ATTI del VII convegno internazionale di studi italo-tedeschi - 1971) 1968 Giambattista Vico nel III centanario della nascita 1968 Johann Joachim Winckelmann nel II centenario della

morte 1969 Nicolò Machiavelli nel V centenario della nascita 1970 Georg Wilhelm Friedrich Hegel nel II centenario della nascita 1973 Alessandro Manzoni nel I centenario della morte 1975 Michelangelo Buonarrot: nel V centenario della nascita 1977 Benedetto Croce nel 25. anniversario della raorte 1980 Andrea Palladio nel IV centenario della morte 1982 Johann Wolfgang von Goethe nel 150. anniversario della morte 1982 Publius Vergilius Maro nel bimillenario della morte 1983 Raffaello Sanzio nel

V centenario della nascita 1983 Karl Jaspers nel I centenario della nascita. 1986 Donatello nel VI centenario della nascita 1986 Principe Eugenio di Savoia nel 250. anniversario della morte 1986 Johann W. von Goethe nel 200. anníversario del viaggio in Italia VOM INSTITUT ORGANISIERTE EHRUNGEN 1964 Galileo Galilei (zur400. Wiederkehr des Geburtstages)(veröffentlicht 1971 in denAkten der VII. internationalen Tagung Deutsch-Italienischer Studien) 1965 Dante Alighieri (zur 700. Wiederkehr des Geburtstages

5
Books
Category:
Literature
Year:
1984
Johann Wolfgang von Goethe : 1749 -1832 ; 1982 - Celebrazioni nel 150. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 3 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/62088/62088_27_object_5807259.png
Page 27 of 98
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 76 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1982>
Location mark: II 128.051
Intern ID: 62088
di imbarazzante silenzio, al terzo te- ma: la religione. Non piú la religione come faccia della politica (o del- la politica come faccia della religione), ma la religione in quanto ta- le, come passione e interrogazione del divino, del mistero cosmico, dei supremi perché. Goethe, nell’intervista, espone in poche parole quella che man mano diverrà la sua religione ufficiale, quella comu- nemente vulgata ai profani: voglio dire il suo spinozismo panteisti- co, la sua identificazione tra natura e divinità

e passionale della prima maniera (diciamo il Goethe di Strasburgo), e quello clas- sico o classicista della piú o meno olimpica maturità ( diciamo il Goethe dell’Italia o della seconda Weimar). Nel nostro dialogo, Goethe anziano, com’é ovvio, sposa in pieno la seconda e defmitiva immagine di se stesso, senza voler vedere quanto della prima soprav- viva pur sempre in lui e nelle sue scelte, almeno in quelle istintive e involontarie. L’intervistatore invece, forse per eonvinzione, forse per opporre

essere nell’oggetto della nostra indagine. In questo caso, il parteggiare per il Goethe composto e armonioso della seconda maniera puó rivelare che viviamo in un’età di certezze (o presunte certezze), di stabilità, di valori costituiti e non voluti mettere in discussione. II fare il tifo per il primo Goethe rivela invece che ci troviamo in un’epoca in- quieta, instabile, alla ricerca di nuovi miti, pronta alla lotta e al rove- sciamento delle realtà preesistenti. E si viene, dopo un attimo

6
Books
Category:
Literature , Philosophy, Psychology
Year:
2002
Hermann Hesse (1877 - 1962) nel 40° anniversario della morte : XXIV Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi = Hermann Hesse (1877 - 1962) zur 40. Wiederkehr des Todestages.- (Studi italo-tedeschi ; 24 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/611989/611989_250_object_5806220.png
Page 250 of 292
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Hesse, Hermann ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (24 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto la dir. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XIX, 263 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: p.Hesse, Hermann ; f.Kongress ; g.Meran <2002><br>s.Multimedia ; s.Kommunikation ; s.Solidarismus ; s.Gewalt ; f.Kongress ; g.Meran <2002><br>s.Anthropozentrismus ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II 341.267
Intern ID: 611989
SOLIDARISMO E CULTURA DELLA VIOLENZA NEGLI SCENARI DELLA COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE II pedagogista Alberto Granese, ideatore e promotore del Colloquio, apre Tincontro con una relazione dal titolo Forza della solidarietà e debo- lezza della violenza nei contraddittori sviluppi della società globale con- temporanea. In ehe senso, si chiede Granese, si puó dire che la solidarietà puó, ncl mondo globale contemporaneo, prevalere sulla violenza? La rispo- sta non puó eerto essere: vincendo

la violenza con la forza, oppure: avendo comunque la meglio su una violenza “debole”. II senso di tale prevalere puó essere quello di produrre effetti, ma su un piano non immediatamente identificabile con quello su cui, “irresistibil- mente”, ne produce la violenza. Se la debolezza della violenza consiste nella sua incapacità di produr- re effetti positivi e stabili, la forza della solidarietà consiste nella capacità di produrre effetti significativi e durevoli. Già il carattere distruttivo della violenza

testimonia, a contrariis e paradossalmente, quella incapacità. Si potrebbe sostenere, con una forzatura dei temini, che, in una proiezione ampia, alla forza apparente della violenza non puó che corrispondere la sua debolezza sostanziale. La violenza si afferma e si sprigiona con forza (e come forza) irresi- stibilc nel faiiimento della ragione e della ragionevolezza. La solidarietà è viceversa una forza originaria. corrispondente a una pulsione primaria, volta a realizzare obiettivi nei segno della

costruttività. Ció permette a Granese di affermare: per il fatto stesso di essere origi- nariamente e peculiarmente distruttiva, la violenza, pur configurandosi come uso (distruttivo) della forza, non è propriamente una forza. Negli scenari della modemità, la violenza appare dunque “debole” proprio sotto il profilo della produzione di effetti, mentre la solidarietà viene sempre piu affermandosi come principio. Ed è sotto il profilo della produzione di effetti che la solidarietà sem- bra avere la meglio

7
Books
Category:
Literature
Year:
1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/62094/62094_8_object_5807676.png
Page 8 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
1964 1965 1966 1968 1968 1969 1970 1973 1975 1977 1980 1982 1983 1983 1986 1986 1986 1964 1965 1966 1968 1968 1969 1970 1973 1975 1977 1980 1982 1982 1983 1983 1986 1986 1986 VI CELEBRAZIONI ORGANIZZATE DALLTSTITUTO Galileo Galilei nel IV centenario della nascita (pubblicato negli ATTI del VII convegno internazionale di studi italo-tedeschi - 1971) Dante Alighieri nel VII centenario della nascita Gottfried Wilhelm Leibniz nel 250. anniversario della morte (pubblicato negli ATTI del VII convegno

internazionale di studi italo-tedeschi - 1971) Giambattista Vico nel III centenario della nascita Johann Joachim Winckelmann nel II centenario della morte Nicolò Machiavelli nel V centenario della nascita Georg Wilhelm Friedrich Hegel nel II centenario della nascita Alessandro Manzoni nel I centenario della morte Michelangelo Buonarroti nel V centenario della nascita Benedetto Croce nel 25. anniversario della morte Andrea Palladio nel IV centenario della morte Publius Vergilius Maro nel bimillenario della

morte Raffaello Sanzio nel V centenario della nascita Karl Jaspers nel I centenario della nascita Donatello nel VI centenario della nascita Principe Eugenio di Savoia nel 250. anniversario della morte Johann W. von Goethe nel 200. anniversario del viaggio in Italia VOM INSTITUT ORGANISIERTE EHRUNGEN Galileo Galilei (zur 400. Wiederkehr des Geburtstages) (veröffentlicht 1971 in den Akten der VII. internationalen Tagung Deutsch-Italienischer Studien) Dante Alighieri (zur 700. Wiederkehr

8
Books
Category:
Literature
Year:
1979
Dante Alighieri : 1265 - 1321.- (Studi italo-tedeschi ; 1 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/62075/62075_110_object_5807096.png
Page 110 of 120
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Physical description: 99 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; f.Kongress ; g.Meran <1965>
Location mark: II 128.049
Intern ID: 62075
, se l’esercizio puó essere in se stesso interessante (e nel secondo volume si direbbe tenda a riuscire tematico, cioé, piu coerente- mente, prevalente sulla presentazione della Divina Commedia:), il disorienta- mento da Dante si fa, a nostro avviso, insistente. Ció che poi non ci sentiamo di accogliere sono certe affermazioni, o illazioni, in base alle quali, trascuran- do gli argomenti che vi si oppongono, lo Spoerri, non primo su questo terfe- no, se pur in forma vigilata, dà corpo a un preteso intimo

distacco di Dante dalla sua Chiesa 46). Fatte queste riserve, occorre dare evidenza alla sensibili- tà che nei due libri si esplica, la quale è non di rado insolitamente acuta. Mira- bile - e insidiosa - vi risulta la forza della sintesi, vaste e attraenti certe singole penetrazioni e interpretazioni. Taluni giudizi già acquisiti dalla critica subi- scono vantaggiose precisazioni, e talune originali considerazioni risultano suggestivamente valide. Come, tanto per fare almeno un esempio, quando

, riferendosi alla costante npetizione degli atti liturgici (in particolare alla regp- lare quotidiana comparsa degli angeli che cacciano il serpente dalla valletta amena), lo Spoerri dice: „Come si danno prenresse fondamentali dell’esisten- za, quali il mangiare e il bere, il dormire, l’amare, il piangere, le quali sono tanto collegate con la profondità della vita che non appaiono mai quali ripeti- zioni, cosi le azioni liturgiche sono figurazioni dei misteri della vita che si ri- presentano eternamente

nuove e che, altrettanto quanto il sorgere del giorno o l’irrompere della notte non possono perdere il loro significato“47). E, non ostante le riserve che abbiamo fatte, in se stessa, bella ci pare la conclusione, che è anche una auspicata direttiva, del secondo volume: „Dalla DÍvina Com- media, come da un’alta vedetta, si possono seguire gli aggrovigliati sentieri della letteratura europea. II lirico soggettivismo del Petrarca, l’oggettivo figu- rativismo dell’Ariosto, la struggente musicalità del

Tasso, campeggiano sullo sfondo del cosmo dantesco quali motivi fondamentali della poesia occidenta- le. E intanto piove nuova luce sulle varie stazioni della storia della parola: la nascita della poesia moderna dallo spirito della liturgia nel primo trovatore Guglielmo di Poitiers e nel primo laudese Francesco d’Assisi - la nascita della prosa moderna dalla sedizione del suburbio boccaccesco, oltre Cervantes si- no a Proust - la nascita del dramma classico moderno, dallo scontrarsi della

9
Books
Category:
Literature
Year:
1987
Johann Wolfgang von Goethe : 1749 -1832 ; 1986 - Celebrazioni nel bicentenario del viaggio in Italia.- (Studi italo-tedeschi ; 8 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/62095/62095_63_object_5807823.png
Page 63 of 76
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 53 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1986>
Location mark: II 128.056
Intern ID: 62095
, di progettista: con- dotta per piu di un ventennio, grosso modo lungo il settimo e l’ottavo decennio del ’700. A1 Bertotti architetto è stata da poco dedicata ampia e articolata monografia (Christine Kim Kiburz, Der Architekt Ottavio Bertotti Scamozzi, Bern, 1983); non si dimentichi, ricca della consueta vivacità di spunti, la lezione di Fausto Franco su Ottavio Bertotti Sca- mozzi, nel citato «Bollettino del Centro internazionale di studi di architettura», V, pp. 152-161): qui basti sottolineare come

mozzi studioso di Andrea Palladio, Vicenza, 1975). Per giunta, sulle fon- damentali ricerche del teorico - d’altronde in stretti continui rapporti con numerosi, importanti eruditi ed artisti italiani e stranieri, il Mili- zia, il Temanza, Francesco Algarotti, i dotti ricercatori della «scuola riccatiana» delle vicine Treviso e Castelfranco, il francese Briseux, per- fino il Guarenghi, a Vicenza nel 1771, e, piú tardi, Giannantonio Selva - il Bertotti innestava attività, e non indifferente

«sensibile e obbiettiva, in nessun caso trionfalistica e monu- mentale della città». Ciò puó stupire chi pensi a lui - equivoco comprensibile - come a un dogmatico neopalladiano: laddove egli si palesa semmai, nella sostanza, figlio ed esponente diretto della cultura del suo ’700 illumi- nista, capace di attingere risultati che l’accostano (Franco) a cose tarde del Vanvitelli o, meglio, del Piermarini. Né si dimentichi il peso, dav- vero determinante, che dovettero esercitare sul Bertotti i diretti con

: da Mattehew Brettingham senior a William Chambers a Christopher Wren il gio- vane. Soprattutto incisivo James Adam, le cui osservazioni sui «malor- dinati» palazzi palladiani, la riprovevole «secchezza» della Basilica e certa «meschinità» della Rotonda o alcune «puerilità» dell’Olimpico, formúiate nell’ottobre 1760, a Vicenza, e proprio davanti ai «corpi del — 45

10
Books
Category:
Literature
Year:
1979
Dante Alighieri : 1265 - 1321.- (Studi italo-tedeschi ; 1 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/62075/62075_87_object_5807073.png
Page 87 of 120
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Physical description: 99 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; f.Kongress ; g.Meran <1965>
Location mark: II 128.049
Intern ID: 62075
zione del Parodi, del Pellegrini, del Pistelli, del Rajna, del Rostagno e del Van- delli 9). II testo della Commedia (accertato, forse, con troppo meccanico ossequio al criterio della «lectio difficilior») é-stato, dallo stesso Vandelli, riveduto in suc- cessive edizioni commentate f'ino al 1937 /0). Intanto, nel 1923, compiva la sua edizione critica anche Mario Casella, pu- re senza apparato, edizione che appare, per ora, la piu soddisfacente, perché tutta sostenuta da maggior sensibilità

poetica e da maggior penetrazione del mondo dantesco 11). Prendendo le mosse dall’edizione della Società Dantesca del 1921, ma rin- novando completamente le cure ai testi, e munendoli di ampio commento è da anni in corso di pubblicazione una edizione di tutte le opere di Dante pres- so Peditore Le Monnier: ne’sono stati finora pubblicati una volume di Rime (Barbi e Maggini); il Convivio in due volumi (Busnelli e Vandelli); il De Vulga- ri Eloquentia (Marigo). Analoga impresa si è assunta recentemente

misteriosa nelle opere di Dante, Nessuno, d’altra parte, puó negare efficacia stimolante ai lavori del Pascoli, seguito con piú discrezione dal Pietrobono, e con assai meno moderazione dal Valli. II merito maggiore del Pascoli appare piuttosto nelPaver illustrato il valore esemplare del libro sesto dell’ Eneide nei riguardi dell’origijie della Commedia, anticipando in qualche misura la prospettiva «figurale» stabilita dallo Auerbach; prospettiva che, d’altra parte, fu stimolata anche dalle pole- miche

seguite al libro del Croce 12). Argomento affine è quello delle «fonti» della Commedia, come fonti scritte, nel caso del Cerulli, figurative, nel caso del Tondelli 13). IV-Resta da vedere la parte piú complessa e piu tormentosamente diretta all’interpretazione analitica e sintetica dell’opera di Dante. Impossibile, in questo campo, segnalare tutte le opere che in qualche misu- ra hanno contribuito ad approfondire la comprensione e Pesatta lettura criti- ca dei testi. Piú facile è segnalare quali sono

state le occasioni e gli strumenti d’insieme che hanno facilitato o convogliato in correnti piú o meno omoge- nee le meditazioni e gli studi. Le letture dantesche; quelle fiorentine di Orsanmichele; quelle genovesi, quelle veronesi, dette scaligere, d’iniziativa piú recente. 14) Accanto alle letture dantesche, le riviste: il Giornale Dantesco, il Bollettino 69

11
Books
Category:
Literature , Philosophy, Psychology
Year:
2002
Hermann Hesse (1877 - 1962) nel 40° anniversario della morte : XXIV Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi = Hermann Hesse (1877 - 1962) zur 40. Wiederkehr des Todestages.- (Studi italo-tedeschi ; 24 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/611989/611989_166_object_5806136.png
Page 166 of 292
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Hesse, Hermann ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (24 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto la dir. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XIX, 263 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: p.Hesse, Hermann ; f.Kongress ; g.Meran <2002><br>s.Multimedia ; s.Kommunikation ; s.Solidarismus ; s.Gewalt ; f.Kongress ; g.Meran <2002><br>s.Anthropozentrismus ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II 341.267
Intern ID: 611989
trabile, pericoloso. È un torrente che precipita giu da un monte sconosciu- to, è una foresta vergine, senza sentiero né ordine. E, come la foresta deve essere sfoltita e diradata e delimitata con la forza, cosi la scuola deve spez- zare l’uomo naturale, delimitarlo con la forza; compito della scuola è quel- lo di fare di lui, secondo i principi sanciti dalle autorità superiori, un mem- bro produttivo della società e di destare in lui quelle qualità il cui pieno svi- iuppo sarà poi coronato

dalla disciplina rigorosa della caserma che le com- pleta II nostro compito quali esseri umani consiste nel compiere, all’in- temo della nostra propria, unica, personale esistenza un passo in avanti sulla strada che dalla bestia porta all’uomo”. Ci si trova in presenza, con questo, di un Hesse eminentemente “romantico” preoccupato di tutelare i valori della personalità individuale e di armonizzarla con i piú vasti domi- ni della naturalità e della socialità. Di contro alla perversioni di un’epoca

contrassegnata dalla devozione all’effimero e dairassoggettamento alle tendenze dominanti nell’attualità di un mondo immaginariamente collocato nel terzo millennio (verisimilmente nel 2200) sta la funzione pedagogica svolta dall’ Autorità della Castalia, i cui allievi, una volta completato il loro percorso formativo, saranno votati “a uno studio libero senza limiti di tempo, a una vita spirituale assidua- mente contemplativa”. Selezione e gerarchia, disciplina e limitazione di libertà (nel senso

di un vincolo “inesorabile”) degli eletti sono i tratti distin- tivi della “provincia pedagogica” di Hermann Hesse, riferibile, ed anzi espressamente riferita, a quella del Wilhelm Meister goethiano. Anche nella Castalia la forte vocazione educativa si esplica, attraverso significative e dialettiche contraddizioni e contrapposizioni nella luce della polarizzazione Ying e Yang fra conservazione e progresso. Si colgono in questo quadro i motivi dell’etica protestante che-sono entrati a defmire e a costituire

lo spi- rito della modemità e piú specificamente hanno contribuito alla nobiltà e alla grandezza non meno che alla tragiche deviazioni della cultura tedesca. Se da un lato si valorizza tutto ció che ha a che fare con il “misticismo” di un’ascesi sottratta alle vicende e alle seduzioni della mondanità esteriore e si pone in rilievo una sorta di “ingenuità” e di “innocenza politica” dei fre- quentatori della Castalia, dall’altro non si risparmiano critiche ai “castali” matematici e agli stessi

12
Books
Category:
Literature , Philosophy, Psychology
Year:
2002
Hermann Hesse (1877 - 1962) nel 40° anniversario della morte : XXIV Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi = Hermann Hesse (1877 - 1962) zur 40. Wiederkehr des Todestages.- (Studi italo-tedeschi ; 24 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/611989/611989_98_object_5806068.png
Page 98 of 292
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Hesse, Hermann ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (24 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto la dir. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XIX, 263 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: p.Hesse, Hermann ; f.Kongress ; g.Meran <2002><br>s.Multimedia ; s.Kommunikation ; s.Solidarismus ; s.Gewalt ; f.Kongress ; g.Meran <2002><br>s.Anthropozentrismus ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II 341.267
Intern ID: 611989
tamente ha derivato anche questo nesso inscindibile tra critica della cono- scenza, critica della cultura e critica del linguaggio intomo a cui si organiz- zerà tutta la sua riflessione su questo tema. Tale nesso verrà tuttavia colto ed elaborato con matura consapevolezza solo a partire daila profonda svol- ta che si manifesta nella sua poetica in occasione della prima guerra mon- diale e delFincontro con la psicoanalisi, avvenuto nei 1916; una svolta che culminerà in Demian, il romanzo in cui

la crisi delle modalità narrative tardo-ottocentesche, fino ad allora praticate, approda alla elaborazione di un linguaggio e di una forma narrativa che esibiscono tutta la compiessità della nuova Weltanschauung acquisita. Non stupisee dunque che il principale seritto da Hesse interamente dedicato alla problematica di cui ci stiamo occupando rechi la data crucia- le del 1917 - la stessa della pubblicazione a puntate sulla “Neue Ziircher Zeitung” di Demian - e il titolo “Sprache”: il discorso intomo

al linguaggio si inscrive cioé nel cuore stesso del progetto di rinnovamento etico ed este- tico che Hesse viene maturando nei mesi del suo piu intenso impegno paci- fista e della psicoterapia con il dottor Lang. La catastrofe storica ha infatti radicalizzato il disagio verso una civiità che utilizza il linguaggio come stmmento di sopraffazione e di alienazione e che ha privato la parola e il libro della loro antica originaria sacralità: une tema, questo, su cui Hesse tomerà insistentemente nel corso del

tempo. Di contro, Tindagine dell’in- conscio ha illuminato Tunica via che lo stesso linguaggio dovrà percorrere se vorrà essere veicolo di quella trasformazione antropologica che Hesse ha riassunto, come sappiamo, nella nozione di “magisches Denken”. 8 Se il cammino della coscienza cosi risvegliata dovrà fare ritorno a stratificazioni sempre piú antiche e sommerse dell’inconscio, la lingua della poesia dovrà accompagnare questo percorso verso i territori del sogno, della visione, della rivelazione

, nei quali tuttavia essa piü facilmente puó sperimentare anche il proprio defmitivo naufragio. II saggio Sprache si apre dunque con una descrizione deila tragica con- dizione del poeta rispetto agli altri artisti che non devono, come lui, utiliz- zare la medesima lingua in cui si insegna a scuola, si trattano affari, si con- ducono processi. Condannata e corrotta da questa promiscuità forzata con i linguaggi semplificati e stereotipati della quotidianità, della burocrazia, della politica, la parola

13
Books
Category:
Literature
Year:
1984
Johann Wolfgang von Goethe : 1749 -1832 ; 1982 - Celebrazioni nel 150. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 3 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/62088/62088_8_object_5807240.png
Page 8 of 98
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 76 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1982>
Location mark: II 128.051
Intern ID: 62088
CELEBRAZIONI ORGANIZZATE DALLTSTITUTO 1964 Galileo Galilei nel IV centenario della nascita (pubblicato negli ATTI del VII convegno internazionale di studi italo-tedeschi - 1971) 1965 Dante Alighieri nel VII centenario della nascita 1966 Gottfried Wilhelm Leibniz nel 250. anniversario della morte (pubblicato negli ATTI del VII convegno internazionale di studi italo-tedeschi - 1971) 1968 Giambattista Vico nel III centanario della nascita 1968 Johann Joachim Winckelmann nel II centenario della

morte 1969 Nicolò Machiavelli nel V centenario della nascita 1970 Georg Wilhelm Friedrich Hegel nel II centenario della nascita 1973 Alessandro Manzoni nel I centenario della morte 1975 Michelangelo Buonarroti nel V centenario della nascita 1977 Benedetto Croce nel 25. anniversario della morte 1980 Andrea Palladio nel IV eentenario della morte 1982 Johann Wolfgang von Goethe nel 150. anniversario della morte 1982 Publius Vergilius Maro nel bimillenario della morte 1983 Raffaello Sanzio nel

V centenario della nascita 1983 Karl Jaspers nel I centenario della nascita. VOM INSTITUT ORGANISIERTE EHRUNGEN 1964 Galileo Galilei (zur 400. Wiederkehr des Geburtstages) (veröffentlicht 1971 in den Akten der VII. internationalen Tagung Deutsch-Italienischer Studien) 1965 Dante Alighieri (zur 700. Wiederkehr des Geburtstages) 1966 Gottfried Wilhelm Leibniz (zur 250. Wiederkehr des T odestages) (veröffentlicht 1971 in den Akten der VII. internationalen Tagung Deutsch- Italienischer Studien) 1968

14
Books
Category:
Literature
Year:
1979
Dante Alighieri : 1265 - 1321.- (Studi italo-tedeschi ; 1 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/62075/62075_10_object_5806996.png
Page 10 of 120
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Physical description: 99 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; f.Kongress ; g.Meran <1965>
Location mark: II 128.049
Intern ID: 62075
EDITORIALE Nel XX anniversario della fondazione dell’Istituto a livello internazionale abbiamo giudicato opportuno dare inizio alla pubblicazione di una seconda collana di STUDI ITALO-TEDESCHI comprendente gli atti di c e 1 e - b r a z i o n i di illustri autori, a fianco della prima collana di STUDI - ITALO - TEDESCHI comprendente gli atti di convegni interna- z i o n a 1 i di ampie tematiche, iniziata nel 1963. La collana di monografie si propone di fornire agli studiosi e ai lettori pagi

- ne di specialisti, atte a stimolare e a approfondire nell’indagine personale del mondo culturale di lingua italiana e di lingua tedesca. II primo numero della collana monografica è dedicato a‘lla memoria del no- stro indimenticabile Vice Presidente Hans Rheinfelder, illustre italianista e dantista delPUniversità di Monaco. Assieme allo scomparso professore, ricordiamo con gli stessi sentimenti i due compianti italianisti e dantisti austriaci Rudolf Palgen della Università di Graz e Georg Rabuse dell’Università

di Vienna, che presero parte alle celebra- zioni dantesche come relatori. Merano, ottobre 1979. CELHBRAZIONI organizzatc dall’Istituto 1964 Galileo Galilci nel IV centenario della nascita (pubblicato negli A'I’TI del VII convegno internazionale di studi italo-tedescbi - 1971) 1965 Dante Alíghieri nel VII centenario della nascita 1966 Gottfried Wilhelm Leibniz nel 250. anniversario della morte (pubblicato negli ATTI del VII convegno internazionale di studi italo-tedeschi - 1971) 1968 Gianbattista Vico

nel III centenario della nascita 1968 Johann Joachim Winckelmann nel II centenario della inorte 1969 Nicolò Machiavelli nel V centenario della nascita 1970 Georg Wilhclrn Friederich Hegel nel II centenario della nascita 1973 Alessandro Manzoni ncl I centenario della morte 1975 Michelangelo Buonarroti nel V centenario della nascita 1977 Benedetto Croce nel 25. anniversario della morte IN PREPARAZIONE 1982 Johann Wolfgang Goethe nel 150. anniversario della morte. VI

15
Books
Category:
Literature
Year:
2002
Vittorio Alfieri : il poeta del mito ; 23° simposio internazionale di studi italo-tedeschi ; resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: etica e scienza per il governo dello sviluppo ; la ricezione della fenomenologia tedesca nel pensiero italiano e francese = Vittorio Alfieri.- (Studi italo-tedeschi ; 23 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/351753/351753_135_object_5787829.png
Page 135 of 280
Author: Cotteri, Roberto [Hrsg.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (23 : 2002 : Meran) / [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Koch
Physical description: XVII, 256 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: p.Alfieri, Vittorio ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II 214.926
Intern ID: 351753
l’accordo che vorrebbe e dovrebbe esistere fra sovrani e popolo è compromesso dagli impulsi nazionali che si tenta di celare. Per dar fede di ufficiale consenso vengono dunque da una parte festeggiate le personalità che si recano nel dominio monarchico, come era successo in occasione delia visita della coppia imperiale recatasi a Vcnezia nel 1856. 5 D’altra parte sono documentati gli scambi culturali che funzio- nano in senso inverso portando i sudditi del Lombardo-Veneto nella capitale

effimere nelle città da esse visitate. Le traduzioni di cui si parla sono da considerare alla luce di co- noscenze e documentazioni lacunose della vita e del teatro italiano in Austria a metà delPOttocento. I dati dimostrano comunque che in quelPepoca in cui apparentemente si tende ancora a superare la crisi politica, o perlomeno di evitare le calamità richiamandosi ad impegni culturali e sociali, vige un’attività teatrale in prestazioni con- sensuali. 7 Della Mirra e dell’ Ottavia, tradotte a Vienna

nel 1856 e pubblicate da Gerold, si sa poco per ciö che riguarda la messa in scena. Le indicazioni delle parti di chi recita rendono certe le rappresentazioni di una compagnia di attori in visita nella capitale austriaca. I loro nomi italiani sono identici in ambedue le tragedie. Si tratta nientemeno che della piü famosa attrice del tempo, e cioé della signora (Adelaide) Ristori del Grillo, due volte rappresentante le protagoniste Mirra e Ottavia, in compagnia del signor Gleck nelle rispettive

vesti del re Ciniro e delPimperatore Nerone, del sígnor Barracani in un’altra parte della Mirra, mentre risulta, per la parte di Poppea, forse erroneamente, Pabbreviazione di Sig.or Barracani-Mozzi per cui il nome doppiato potrebbe individuare anche la moglie di Barracani. C’é ancora il si- 114

16
Books
Category:
Literature , Philosophy, Psychology
Year:
1997
Heinrich Heine (1797 - 1856) nel II centenario della nascita = Heinrich Heine (1797 - 1856) zur 200. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 18 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/148624/148624_275_object_5784230.png
Page 275 of 510
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <18, 1997, Merano> / 18. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Stuks [u.a.]
Physical description: X, 489 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. - Literaturangaben. - Enth. u.a.: Max Stirner e la capacità di potenza / Dario Barbieri. Fremdheit als Herausforderung: Ingeborg Bachmann in Italien / Stefanie Golisch
Subject heading: p.Heine, Heinrich ; f.Kongress ; g.Meran <1997><br>p.Stirner, Max<br>p.Bachmann, Ingeborg
Location mark: II 159.536
Intern ID: 148624
proprio tempo in pensieri? Gogarten - uno dei grandi della teologia del nostro secolo, amico e sodale di Rudolf Bultmann - distingue netta- mente «secolarizzazione» da «secolarismo» (11) . Secolarizzazione dice: presenza del divino nella storia, insieme irriducibilità di Dio alla storia. La misura è altro dal misurato. Se nella presenza divina non si coglie insieme la sua alterità, la sua trascendenza, allora la storia stessa risul- ta incomprensibile. E questo è «secolarismo»: incomprensione

della storicità della storia, sua riduzione a mero fatto. II secolarismo ha avuto due foraie: la prima, se prendiamo ad esempio la sua piú alta e coerente realizzazione, è rappresentata dalla filosofia «hegeliana», secondo la quale non c’é mistero per la ragione filosofica. Ora, questa filosofia, dopo aver affermato il primato della ragione, subordina que- sta al fatto, all’accadere, non avendo misura «altra» da quella che lei stessa si dà. E, infatti, la ragione pensante non ha altro eompito che

das reine Zusehen (l2} , che il puro stare a vedere ció che la ragione operante ha attuato. Ma che i’operare sia ragione, che nella storia si sia attuata la ragione, questo lo decide solo la forza, il potere: chi volta a volta s’impone sulla scena della storia, e piú a lungo dura, quegli o quello ha piú diritto. Talché la conclusione cui perviene Heine, il capovolgimento de\Y intentio piú profonda della filosofia della storia di Hegel, è già iscritta nel «destino» di questa filosofia, come lo stori

- cismo erede di Hegel dimostrerà (13) . Invero con lo storicismo, in par- ticolare nella versione weberiana (14) , e peggio ancora in quella empi- ristico-filologica - entrambe rappresentanti della seconda forma di se- colarismo -, la domanda stessa intomo alla «razionalità» della storia (15) , sul «Wozu», sull’«a che» della storia, neppure viene piú compresa, capita. II «fatto» è tutto. Non c’é altro da fare che descriverlo, inseren- dolo nel contesto «causale» in cui e per cui è accaduto. Viene

alla memoria la sentenza di Husserl: le scienze di fatti (Tatsachenwissen- schaften) producono solo uomini di fatti (Tatsachenmenschen) m . Que- sto secolarismo nega la storia. Nega ciò che è costitutivo della stori- cità, che non è un semplice accadere, ma un accadere dotato di senso, un accadere nel quale, per il quale l’uomo è innalzato al di sopra della 258

17
Books
Category:
Literature
Year:
1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226044/226044_270_object_5785449.png
Page 270 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
continuo perfezionamento (Bildung und Fortbildung) del genere uma- no verso ogni forma di cultura” 6 . A questa trasformazione del mito contribuisce in modo sostanziale l’intervento della figura di Cerere/ Demetra sotto forme che compendiano i motivi dell’inno di Schiller. Questa figura mitologica, cosi ricodificata, compare assai regolarmen- te anche nei cortei allegorici allestiti da Goethe per le autocelebrazioni della corte di Weimar. Questa dea, in breve, va riconosciuta il nume tutelare

della concezione piú alta della civiltà concepita nel piccolo ducato agricolo di Weimar, ovvero il disegno di una società ehe mo- dellandosi sulle leggi evolutive della natura alimenti una seconda crea- zione della persona attraverso una coesione amichevole e fraterna tra gli individui e le classi. Questa era la proposta della piccola-grande Weimar, la dimensione utopica e paneuropea del suo pensiero appa- rententemente idiliico e appartato. Ma l’illusione di poter modificare sul piano dei fatti

il corso del mutamento storico veniva smentita una volta per tutte dalle guerre napoleoniche che nel 1806 portavano le truppe francesi vittoriose, col loro seguito di incendi e rapine, fm dentro Weimar, mettendo frne al pacifico isolamento della Germania centro-settentrionale, fino allora intoccata dal gorgo della rivoluzione europea. Goethe concepisce in quella crisi epocale un romanzo come Le afftnità elettive, che pubblica nel 1809, per consegnargli la diagnosi piú incisiva dell’avvento della

modemità che egli abbia mai tentato fino allora, ponendo corne que- stione etica cmciale del proprio tempo il fallimento della speranza del diciottesimo secolo di realizzare l’uomo nella sua interezza. I protagonisti delle Ajfinità elettive, lasciandosi alle spalle gli “af- fanni” della vita cittadina, si ritirano in campagna per inverare una sorta di Weimar in nuee, una piccola comunità ideale incentrata sulla “coltivazione” di sé e delle terre. Essi, in questo senso, riprendono le ftla del precedente

18
Books
Category:
Literature
Year:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_82_object_5785874.png
Page 82 of 220
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XIII, 199 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Alfieri, Vittorio
Location mark: II 179.278
Intern ID: 226050
solo nelle sue tragedie, ma anche nella storia della propria vita. Neces- sariamente questa stilizzazione comporta anche una autorappresenta- zione di sé come genio malinconico. Ricordiamo che secondo il topos pseudo-arístotelico, cioé secondo la tradizione delle Problemata phy- sica, “tutti gli uomini eccellenti sia nella filosofia, sia nella politica, sia nella poesia, sia nelle arti sono malinconici” 8 . Se si parte dai concetti fin qui abbozzati, cioé dalle richieste im- poste dal genere

autobiografico, dal tema della libertà nelle tragedie di Alfieri e dalle direttive della tradizione filosofica, rísulta ovvio che tutti gli episodi della Vita sono subordinati allo scopo di presentare ii narratore e protagonista a un pubblico di “contemporanei stupiti” come un lo ehe, sin dall’inizio, vuole stilizzarsi come “autore tragico”, ge- nio malinconico e intellettuale liberale vincolato all’ideale della liber- tà. “II narratore è prígioniero delle proprie premesse” 9 , affermerebbe Umberto Eco

in questo contesto. La stilizzazione come “autore tragico” oppure, detto in maniera piú generale, come letterato, comporta allo stesso tempo una lettera- rizzazione della vita, letterarizzazione che si evidenzia nel tema della malinconia o in quello della libertà o nei topoi della modestia simulata e della simulata mancanza di cultura e di civiltà (risulta infatti ovvio che il narratore della Vita ricorra a questi clichés tradizionali nel presentare la sua presunta mancanza di sapere e di interesse per

la vita di corte). Salta agli occhi che la letterarizzazione della vita si manife- sta però anche nella tecnica narrativa prescelta. È evidente che Alfierí nella Vita continua a utilizzare modelli narrativi che generalmente non ci si aspetterebbe da un’autobiografia. La molteplicità dei discorsi risulta necessariamente dallo scopo narrativo prestabilito. Un letterato geniale - è questa la autodefinizione di Alfieri - non dispone di un discorso solo, bensi di una varietà di discorsi e la intende

19
Books
Category:
Literature
Year:
1987
Johann Wolfgang von Goethe : 1749 -1832 ; 1986 - Celebrazioni nel bicentenario del viaggio in Italia.- (Studi italo-tedeschi ; 8 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/62095/62095_66_object_5807826.png
Page 66 of 76
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 53 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1986>
Location mark: II 128.056
Intern ID: 62095
rivisitato, in «Bollettino del Centro internazionale di studi di architet- tura citato», XXII, 1980) e teniamo presente, sulla complessa filologia della suggestiva costruzione, databile al 1559 - 1562, la relativa esau- riente scheda del Puppi (Andrea Palladio, Milano, 1973, pp. 331-332). Resta che casa Cogollo, oggetto di amoroso «restauro» proprio una decina d’anni avanti l’arrivo di Goethe, rappresenta, nel concerto delle architetture cinquecentesche vicentine di impianto palladiano, decisa- mente

ma ció non toglie che, a lume di ragione, «esaminando sul luogo ... i maestosi edifici innalzati da quell’artista, e notando come per le umili e ignobili necessità della vita essi non sono al loro giusto posto», vien da concludere quanto poco siano «adatti alla vita che si vive dai piú». La situazione, quasi una riserva mentale, aiuterà a spiegarci come mai, delle tante opere palladiane viste e taciute o accolte con la piu o meno pesante limitazione riduttiva deir«arriére pensée», una appena

sia oggetto di scoperta «predilezione speciale»: la piccola casa Cogollo, considerata tradizionalmente abitazione del Maestro. Non lo fu in nes- sun caso: anzi, perfino la autografia dell’edificio è stata messa in discus- sione, ingenerando una polemica che, nata proprio nel tardo ’700, non ha, dopo tanto tempo, l’aria di spegnersi facilmente. Pensiamo ai motivi, non privi di fondamento, del recentissimo rifiuto, in merito, della paternità palladiana da parte del De Angelis D’Ossat (Palladio

essa fa a trovarsi in mezzo a quelle». E proprio questo insistere sugli aspetti pittorici e, soprattutto «urbanistici», della casa, inserita con naturalezza, negando ogni isolamento monumen- tale, nella continuità degli edifici adiacenti, porterà il Goethe ad auspi- care addirittura la disponibilità del pennello di un Canaletto come il solo capace di rendere, con la rigorosa chiarezza del suo virtuosismo 48 —

20
Books
Category:
Literature
Year:
1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226044/226044_334_object_5785560.png
Page 334 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
realtà dello spirito, è causa assoluta di sé e come tale si manifesta come libertà. Questa legge va dunque intesa, nella sua dimensione spirituale, come legge di un Sollen, cioé di un dovere costitutivo e connaturato. Da un punto di vista sistematico, la scienza deireducazione trova la fondazione filosofica della sua dimensione metafisica e interperso- nale nella duplice argomentazione della Dottrina della Scienza di Fich- te: nel procedere riduttivo (ricostruzione del processo che risale

dall’esistere della coscienza all’essere dell’Assoluto) e nel procedere deduttivo (il manifestarsi dell’Assoluto nella coscienza finita e condi- zionata). Con la sua riflessione sulla dimensione interpersonale, Fichte ha messo in luce un aspetto della realtà che, a giudizio di Johannes Schurr, è il tratto piú originale e rivoluzionario della filosofia fichtiana. Egli ha cosi fornito alla scienza pedagogica la possibilità di un fondamento di una teoria trascendentale deli’educazione e della formazione della

persona. Ogni relazione interpersonale si articola come interazione di diverse libertà, secondo tutte le modalità che il rispetto della libertà altrui esige. La comunicazione tra diverse libertà deve configurarsi come un’incitazione o esortazione al libero agire, come Aujforderung di una libertà ad un’altra libertà, come imperativo e principio costitu- tivo dell’uomo. Nel contesto di una teoria della relazione interperso- nale, l’incitazione al libero agire è ciò che si chiama educazione. E, secondo

Fichte, tutti gli individui devono venire educati, in caso con- trario essi non diventerebbero persone, cioé l’uomo diventa uomo solo nel contesto di altri uomini. Da queste considerazioni risulta che il progetto di una Teoria tra- scendentale dell’educazione di Johannes Schurr è da intendersi come un tentativo di a’ncorare la scienza pedagogica al sistema della filosofia trascendentale di Fichte; come parte conclusiva di quest’opera, conce- pita con grande sistematicità, era prevista una Noési della

21