Johann Wolfgang von Goethe : 1749 -1832 ; 1986 - Celebrazioni nel bicentenario del viaggio in Italia.- (Studi italo-tedeschi ; 8 )
), in «ACME, Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano,» XXXVI, 1983, 1, p. 34): «A Vicenza mi sono esercitato l’oc- chio e mi sono ricreato con gli edifici del Palladio. Mi sono procurato i suoi quattro libri di architettura (il Trattato palladiano famosissimo, apparso a Venezia, presso il De Franceschi, nel 1570)... Abbiate la bontà di scrivermi: quanti volumi possedete, tra quelli editi a Vicenza, sugli edifici del Palladio? Credo due [sarà da pensare al primo
e secondo della serie bertottiana, del 1776 e 1778]; ne esistono peró cin- que, che bisogna avere tutti. Se so quel che manca voglio cercar di com- prare gli altri, già adesso sono divenuti rari». II passo goethiano rivela indubbie, al di là delle semplici notizie - importante, comunque, la constatazione circa la rapida fortuna della edizione palladiana - stima e, piú, ammirazione, per la fatica del Ber- totti: essa, in una con gli «schiarimenti» intercorsi nel colloquio diretto con Pautore, non avrà
, quindi, mancato di esercitare la sua influenza sulla «lettura» stessa che Goethe ci offre delle opere palladiane. Basti pensare come, nei testi del Bertotti, al discorso in italiano sia fatta cor- rispondere puntuale la traduzione francese, lingua ufficiale dell’Eu- ropa «illuminista»; laddove la metodologia critica perseguitavi nel riproporre quella che si riteneva la «esatta immagine» delle fabbriche del Palladio, appare ormai, indiscutibilmente, giungere ad attuare, spe- cie nelle «validissime
» incisioni, «la piu lucida e conclusiva interpreta- zione illuministica del Palladio»: giusta Paffermazione dell’Argan (Pre- fazione al citato Illuministi e neoclassici, 1972, p. XIV). Si tengano pre- senti, in merito, dopo le indagini del 1962 e del 1970 (F. Barbieri, Un mterpretesettecentesco delPalladio: Ottavio Bertotti Scamozzi e L’interpreta- zione grafica del Palladio daparte del Bertotti Scamozzi e le sue conseguenze, in «Palladio», XII, pp. 153-159 e in «Bollettino del Centro internazio- nale
di studi di Architettura Andrea Palladio», XII, pp. 140-154) la sostanziale conferma di Giangiorgio Zorzi (Uinterpretazione dei disegni palladiani fatta dal Bertotti Scamozzi e le principali deviazioni dei disegni bertottiam nspetto alla realtà, in «Bollettino del Centro internazionale citato», X, 1968, pp. 105-111) e gli approfondimenti, sullo spoglio di fonti archivistiche, ottenuti da Loredana Clivato (Ottavio Bertotti Sca- 44 —