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Title A - Z
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Books
Category:
Literature
Year:
1777
Saggio della biblioteca tirolese o sia notizie istoriche degli scrittori della provincia del Tirolo : [... di Giunte e Note molto accresciuto ; Scanzia prima]
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Page 198 of 304
Author: Tartarotti, Giacopo ; Todeschini, Domenico F. / G. Tartarotti ; D. F. Todeschini
Place: Venezia
Physical description: VIII, 291 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Tirol ; s.Schriftsteller ; z.Geschichte Anfänge-1770
Location mark: II A-3.835
Intern ID: 154489
bel T I R 0 L O, Jif Carlo in Rovereto. il Moniftero di Sant’ Anna dei Borgo di V al fuga«a (qa) con le Helfe regole, e riforma da fé fatta,» Quello, come diremo, col fuo Capitale } e per la maggior parte con quello della Conteffa di Lodrone, e quello con 1 elemofine , che ella pfaccuro da diverfi, e in particolare dall * Impera dorè Leopoldo. Indù fife il Generale, e Conte Mattia 'GalalFo dì Trento (HI.) a fabbricare il Convento alle La-? ile fuori di Trento per li Padri Carmeli taniScalzi

: e di mill 3 altre opere degne fu ind e fella promotrice . Morì li 2.6. Mar- 30 ( giorno da essa molto prima pronofticato. ) fanno 1673.» nell’età d’anni 70 .. Nella fua agonia le furono fonate tutte le Campane delle Chiese di Rovereto, cosa, che non fi fa ceva inai allora, che per la morte de’Sommi Pontefici, .Ve?- scovi della Dlocefi, Imperadorl, Arciduchi, è Pro veditori del le Città, e le furono fatte solenni esequie in S. Marco con Panegirico . Essendo ancora al Secolo ferisse (IV.) sopra gli

Evangeli delle Domeniche dopo Ha Ventecoße , e d’altre Feße > ,è sopra la Cantica ( V. ),, è diftefe le confi Suzioni per la Ri- forma della feconda Regola M Santa Chiara Compose poi pii Libri C ff > Di quella fondazione così laido fcritto il JLrtondeHi in fi ne alla fua fioria di Feltre s „ Monfig* Muftrifs.,-« Reverend- Bartc- ,, lomio Giera Vdcovo di Pel tre , e Conte, tuiUo zelo nel culto »> Divino , eilen dogli fiata preferita« la Bolla Pontifìcia del Som- „ mo Pontefice Ctemente IX. data in Roma

1Luglio 1668. di ji fondare, ed eriggere la nuova Chiefa , e Monailero di Monache „ nella Terra del Borgo A , ad ifttnza della Molto Re- ,, verenda Madre Giovanna Maria della Croce del’ Serafico-ordine -» di Sa ntaCfiiara» AbbaddTa nel MoWàro di Saft Orlo''nella Cit- it -là di Rove-redo, Madre• d*efiatpbridwM , e candida Vita, che j, bramando dilatare la fua Religione ricercò il Pubblico Borgheie », del fuo allen fo , .che prontamente diede , come dalla feri mira 3, pubblica de Ili 20. Gennaro 166

?. appare. Al che applaudendo la j, S. C. Madia ci Leopoldo Primo, non folo diede il fuoclemen- j» tlMmo placet , ma con ì tratti della fua naturai .clemenza per » msjpormente inalare tanta opera pia, alla medefima Madre Ab- »> dina dopò fei mille fiorini , con i quali acquico li Palazzo del- at li Signori Crifioforo, Sigismondo , c Carlo Armibaie Fratelli n hdom del Belfpergg, e Primiero» per ivi fabbricare la Chiefa”,.

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Books
Category:
Literature
Year:
1777
Saggio della biblioteca tirolese o sia notizie istoriche degli scrittori della provincia del Tirolo : [... di Giunte e Note molto accresciuto ; Scanzia prima]
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/154489/154489_196_object_5243059.png
Page 196 of 304
Author: Tartarotti, Giacopo ; Todeschini, Domenico F. / G. Tartarotti ; D. F. Todeschini
Place: Venezia
Physical description: VIII, 291 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Tirol ; s.Schriftsteller ; z.Geschichte Anfänge-1770
Location mark: II A-3.835
Intern ID: 154489
Rizzi pur di Trento , la Signora Gr iti ina Esiterà, Cristina Perghera, ed altre, le quali vesti rono 1 ’ abito di Santa Chiara , e prefero poi tutte altri' no mi, facendo professione Panno 1651* agli 8, di Maggio * Est fendo in questo stato la Ven, Madre Giovanna Maria, ? io volesti pormi a raccontare quanto, e come operasse, non rie I verrei sì presto a capo, Ballerà dire, che tanta era la fama I fparfa della Santità de’Cuoi costumi, che Fanno 1666, passan do per

ö IS L T f R Ö L Ö. Ii$ fjfande riufcitaj.che nella via della perfezione, e della San tità era per fare. Nella fua gioventù quanti fanti efercizi, quante opere di pietà folle folita di fare, non è da quello luogo il difenderne racconto . Chiamata da Dio fin da Gio vane a ritirarli dal Secolo è incredibile l’ardente desiderio , cne nutriva di fecondare quella lauta ispirazione. Con Taju- to della Conteifa Anna Sibilla di Lodrone nata Fuchera fece tanto, abbenchc non lievi intoppi

vi fi frapponelfero fu fab bricato il Moni fiero presto la Ghiefa di San Carlo, nella qual Opera fpefe tutto quello che aveva di Gafa fua, che non era. poco j perchè, era rimasta unica erede per la morte dì Gio vanni suo Fratello, e della Moglie di elfo. Distese, e rifor mò la Costituzione della feconda Regola di Santa Chiara , che furono poi confermate, dalla Sagra Congregazione in Roma. E poscia l’anno 165c. agli Z. di Maggio vestito P abito Mo nacale* entrò nel Monastero, prendendo il nome di Giovan na Maria

della Croce j in li eroe con le seguenti, alcune del le quali èrano state per molto tempo in fua compagnia nella ‘ Caia, che poi fi ridusse in Convento , ed erano tutte d’esem plarissima vita: cioè la suddetta Contessa di Lodrone, che ve sti l’abito del Terzo Ordine di San Francefilo, la Signora Ca terina Ferrari, la Signora Eleonora Fra porti , la Signora Ca terina Giordani, la Signora Veronica Malanotti Trentina, la Signora Caterina Filippi, la Signora Anna Zanoni di Tren to, la Signora Giovanna

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