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1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 270 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
continuo perfezionamento (Bildung und Fortbildung) del genere uma- no verso ogni forma di cultura” 6 . A questa trasformazione del mito contribuisce in modo sostanziale l’intervento della figura di Cerere/ Demetra sotto forme che compendiano i motivi dell’inno di Schiller. Questa figura mitologica, cosi ricodificata, compare assai regolarmen- te anche nei cortei allegorici allestiti da Goethe per le autocelebrazioni della corte di Weimar. Questa dea, in breve, va riconosciuta il nume tutelare

della concezione piú alta della civiltà concepita nel piccolo ducato agricolo di Weimar, ovvero il disegno di una società ehe mo- dellandosi sulle leggi evolutive della natura alimenti una seconda crea- zione della persona attraverso una coesione amichevole e fraterna tra gli individui e le classi. Questa era la proposta della piccola-grande Weimar, la dimensione utopica e paneuropea del suo pensiero appa- rententemente idiliico e appartato. Ma l’illusione di poter modificare sul piano dei fatti

il corso del mutamento storico veniva smentita una volta per tutte dalle guerre napoleoniche che nel 1806 portavano le truppe francesi vittoriose, col loro seguito di incendi e rapine, fm dentro Weimar, mettendo frne al pacifico isolamento della Germania centro-settentrionale, fino allora intoccata dal gorgo della rivoluzione europea. Goethe concepisce in quella crisi epocale un romanzo come Le afftnità elettive, che pubblica nel 1809, per consegnargli la diagnosi piú incisiva dell’avvento della

modemità che egli abbia mai tentato fino allora, ponendo corne que- stione etica cmciale del proprio tempo il fallimento della speranza del diciottesimo secolo di realizzare l’uomo nella sua interezza. I protagonisti delle Ajfinità elettive, lasciandosi alle spalle gli “af- fanni” della vita cittadina, si ritirano in campagna per inverare una sorta di Weimar in nuee, una piccola comunità ideale incentrata sulla “coltivazione” di sé e delle terre. Essi, in questo senso, riprendono le ftla del precedente

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1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 334 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
realtà dello spirito, è causa assoluta di sé e come tale si manifesta come libertà. Questa legge va dunque intesa, nella sua dimensione spirituale, come legge di un Sollen, cioé di un dovere costitutivo e connaturato. Da un punto di vista sistematico, la scienza deireducazione trova la fondazione filosofica della sua dimensione metafisica e interperso- nale nella duplice argomentazione della Dottrina della Scienza di Fich- te: nel procedere riduttivo (ricostruzione del processo che risale

dall’esistere della coscienza all’essere dell’Assoluto) e nel procedere deduttivo (il manifestarsi dell’Assoluto nella coscienza finita e condi- zionata). Con la sua riflessione sulla dimensione interpersonale, Fichte ha messo in luce un aspetto della realtà che, a giudizio di Johannes Schurr, è il tratto piú originale e rivoluzionario della filosofia fichtiana. Egli ha cosi fornito alla scienza pedagogica la possibilità di un fondamento di una teoria trascendentale deli’educazione e della formazione della

persona. Ogni relazione interpersonale si articola come interazione di diverse libertà, secondo tutte le modalità che il rispetto della libertà altrui esige. La comunicazione tra diverse libertà deve configurarsi come un’incitazione o esortazione al libero agire, come Aujforderung di una libertà ad un’altra libertà, come imperativo e principio costitu- tivo dell’uomo. Nel contesto di una teoria della relazione interperso- nale, l’incitazione al libero agire è ciò che si chiama educazione. E, secondo

Fichte, tutti gli individui devono venire educati, in caso con- trario essi non diventerebbero persone, cioé l’uomo diventa uomo solo nel contesto di altri uomini. Da queste considerazioni risulta che il progetto di una Teoria tra- scendentale dell’educazione di Johannes Schurr è da intendersi come un tentativo di a’ncorare la scienza pedagogica al sistema della filosofia trascendentale di Fichte; come parte conclusiva di quest’opera, conce- pita con grande sistematicità, era prevista una Noési della

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1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 43 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
ottocentesca, che non è quella di Goethe. La nostra sorpresa è quindi immotivata. 2. Gran parte della critica (valga per tutti qui la ricostruzione magistrale di Giuliano Baioni) 19 giudica e interpreta i Wanderjahre piü per la loro Aussage, per la loro tematica, che per la strutturazione tanto poco canonica, che anzi viene sovente scusata con la vecchiaia dell’autore, non piü interessato o non piü capace di una costruzione salda e conclusa. 3. Tematicamente i Wanderjahre valgono in genere come

il ro- manzo della dolorosa utopia della Entsagung, della rinuncia alla for- mazione umanistica globale e della necessità della specializzazione, della ricerca di una via d’uscita dalla crisi indotta dalla rivoluzione industriale e politica nel mito americano (o nel suo surrogato della colonizzazione interna di aree poco sfruttate del Vecchio Continente). 4. Tutto ció ha conseguenze sulla formulazione stessa della nostra domanda sul senso del ricorso sistematico al romanzesco, che dovrà suonare

quella della Entsagung), il cui carattere soggettivo, provvisorio, sperimentale trova espressione tra l’altro (quanto indiretta!) proprio nella veste 24

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1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 244 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
fallito nell’amore e nel mondo, ma, a differenza di Werther, soprav- vissuto grazie alla poesia. UElegia, una delle grandi poesia tragiche della letteratura mondiale, nella trilogia corrisponde alla “catastrofe”. Gran parte della poesia rappresenta il tentativo di ricuperare, mediante approcci, immagini, ricordi e visioni sempre nuovi, la presenza per- duta delFamata; solo quando ormai nessuno dei tentativi ha successo, la separazione deve essere accettata come perdita definitiva. L’io, nella

della musica. Ha qualcosa di casuale che di fronte alle esperienze atroci della passione, della sepa- razione e della moite sia neWElegia che nella poesia An Werther non raggiunge una compensazione conciliante nel senso del superamento, della sublimazione in un senso superiore. Nella Trilogia di Paria, in- vece, la comice di preghiera e ringraziamento di Paria indica certa- mente un tale conferimento di senso. Ma qui il problema è soltanto spostato sulla questione dell’immagine divina, della

teodicea. Anche il destino della dea Paria, la sua trasmutazione mostmosa che quel Dio ehe la approvó o addiritura diresse “in etemo” deve “piangere”, la sua funzione di mediatrice che si realizza soltanto in virtú della sua ine- liminabile lacerazione, non fa piu intravedere una struttura divina del 225

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Year:
1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 51 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
zionalmente dominante e sempre molto studiata delFentrata in scena del demonico, per concentrarmi su aspetti meno frequentati dalla cri- tica faustiana, ma che rivestono a mio avviso un ruolo di grande im- portanza proprio per capire il processo di distacco di Faust dal proprio passato e il suo avvieinamento al mondo della magia. In questo senso vorrei sviluppare la mia riflessione su due momenti complementari dell’intera scena, prima di tutto il tema della passeggiata pasquale e della

relazione storia-natura-paesaggio e, in secondo luogo, il tema del volo e della fantasia di elevazione che occupa una parte assai rilevante del finale di scena. Prima di iniziare questo percorso di rilettura, è utile ricordare brevemente l’antefatto indispensabile allo sviluppo del mio discorso critico. Vorrei ricordare, infatti, che non c un caso se la scena è nota come ‘Osterspaziergang’, proprio perché, secondo una delle rare infor- mazioni temporali che ci vengono date, essa si svolge nel pomeriggio

pasquale, all’indomani della tremenda esperienza nottuma, che ha visto Faust vicinissimo al suicidio. Sappiamo che Faust, al termine di una lunga crisi che aveva investito tutto il suo sistema di pensiero e anche la sua personale miseria esistenziale, era pervenuto alla decisione solenne ed eroica di morire; sappiamo che soltanto il suono delle campane dei mattino di Pasqua, con il loro carico simbolico di salva- zione e di resuirezione, e con lo struggente ricordo dell’infanzia, han- no fatto breccia

nel cuore dell’eroe e lo hanno sottratto al fascino potente della pulsione di morte, impedendogli di portare a termine l’atto sacrificale estremo. Questo l’antefatto immediato. L’uscita fuori porta di Faust, in compagnia di Wagner ignaro della gravità della crisi che ha scosso il suo maestro, ha dunque, prima di tutto, la funzione di produrre una netta cesura con la scena precedente, l’uscita dalla stanza gotica, il mutamento di luogo, un ritorno nel contesto sociale e popolare e una sorta

di accettazione sia pure prov- visoria della dimensione comunitaria. “Spazierganger aller Art ziehen hinaus” é, invece, la didascalia della nostra scena; non solo per pura curiosità filologica ricorderó che 32

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1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 195 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
di volta della poesia e della scienza goethiane - sono descrivibili in un unico modo: 11 come elementi primari e fondamentali desunti dall’osservazione del reale per mezzo di un processo fenomenologico di astrazione. La conseguenza di ciò è, peró, che il puntuale riscontro di cosa o di quanto della scienza di Goethe si ritrova in questa o quell’opera poetica è un’operazione sempre fruttuosa perché tautologica: poiché ie coincidenze non devono essere considerate come fatti isolati e singo

- larmente spiegabili in quanto utilizzazioni poetiche di risultati scien- tifici, bensi come manifestazioni quantomai evidenti della presenza, in Goethe, di un unico pensiero, sempre riscontrabile, intomo alla natura. John Banville, lo scrittore irlandese che, tra Faltro, ha “riscritto”, per cosi dire, le Ajfinità elettive, in un recente intervento su scienza e romanzo, ha sintetizzato cosi la questione della scrittura scientifica goethiana: A cosa serve la scienza? Goethe aveva, come del resto per

molte altre questioni, una sua teoria al riguardo. La sua opposizione al modello meccanicistico della realtà di Newton era fallace, si trat- tava, per cosi dire, di cattiva scienza, ma non di cattiva filosofia, e ancor meno di cattiva poesia. [...] La teoria della luce di Goethe, opposta a quella di Newton, è sbagliata finché la si considera dal punto di vista della scienza ottica, ma nell’elaborazione e nell’espressione della sua teoria Goethe raggiunge un’intensità poetica tale da renderla

persuasiva quanto qualsiasi dimostrazione di Newton. [...] Non sto asserendo che l’arte è piú grande della scienza, che il suo campo di interesse è piú universale, che è piú saggia nella triste ammissione dei suoi limiti. No, ció che voglio dire è che a un certo livello, essenziale, l’arte e la scienza sono talmente vicine che è difficile distinguerle. La sola vera distinzio- ne che possa trovare è che la scienza ha un’estensione pratica nella tecnologia, mentre l’arte no [...]. 176

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Year:
1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
Entrambi erano andati ben oltre Rousseau, il primo grande ‘Pro- meneur’, entrambi avevano svolto un discorso eminentemente teorico e filosofíco sui rapporti tra natura e storia, tra natura e progresso. Un noto studioso del paesaggio, Joachim Ritter, che alla poesia di Schiller ha dedicato la parte centrale del suo studio Landschaft, cosi ha descrit- to questo processo di autonomizzazione del paesaggio e gli effetti della mediazione estetica 10 : “Paesaggio è natura che si rivela esteticamente

, che scrive questa scena Fuori porta nel pie- no della sua maturità di poeta e ben al corrente della riflessione schil- leriana e kantiana, disegna un’immagine della natura e della città in una veduta d’insieme che si lascia vedere, sentire e godere estetica- mente in quanto paesaggio. Non solo, ma Goethe ha fatto anche di piú, disegnando un sistema urbano, nel quale la passeggiata fuori porta è un momento di sospensione necessaria dal lavoro opprimente e chiuso della città. II poeta, infatti

, avendo ormai bene in mente lo sviluppo della tragedia, ha costruito sapientemente questo pezzo vedutistico, è andato anche oltre il puro godimento paesaggistico; senza perdere di vista il rapporto tra natura e storia, egli ha diretto e concentrato tutta Fattenzione delfosservatore sull’opposizione luoghi chiusi-luoghi aper- ti, sulla festa come liberazione e sulfestensione della festa in direzio- ne del fiume e dell’orizzonte in lontananza. Proseguendo nella rilettura di questa densissima scena fuori

porta, affrontiamo ora la seconda parte della passeggiata, laddove Faust in- vita Wagner a salire su un’altura in direzione di un sedile di pietra. Ricordo che nel mezzo, tra la prima parte con la veduta d’insieme e 41

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1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 59 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
metaforica dell’uscita fuori porta, della rinascita primaverile e pasqua- le e della festa collettiva. II monologo in questione è degno di attenzione anche per le sue modalità espositive e per la sua costruzione. Si tratta, infatti, come del resto è già stato detto, di un pezzo vedutistico, di pittura di paesaggio, al centro deila passeggiata che Faust alia fine chiama anche ‘Wanderung’ (v.1023). Faust chiama Wagner alla contemplazione dello spettacolo naturale e urbano che gli sta di fronte

e passa in rassegna tutto l’orizzonte del visibile: dal grande fiume che ha rotto la prigionia del ghiaccio attraverso la valle fino alle cime dei monti, dalla festa dei colori alla festa degli uomini. Descrive altresi l’uscita collettiva dagli spazi angusti della città costmita e cinta di mura verso i campi e i giardini per chiu- dere con l’immagine del fiume ricolmo di imbarcazioni festose. Siamo chiaramente di fronte ad un pezzo che documenta l’avvenuto distacco tra paesaggio e natura, nel senso

ehe il paesaggio è qualcosa che si è reso autonomo, che si contempla e si gode sui piano estetico, un paesaggio che almeno qui, in questo tableau o veduta, esiste nella sua autonomia e non implica affatto nessuna forma di ritorno, di im- mersione o di comunione nell’innocente e divina natura. Di fronte a questo pezzo vedutistico non possiamo non pensare proprio al tema della passeggiata che Schiller aveva portato da pochi anni alla ribalta nella sua allora notissima poesia Der Spaziergang uscita

su “Die Horen” nel 1795 con il titolo di Elegie e che Goethe sicuramente conosceva 8 . Una poesia diventata subito famosa per I’attualità tematica e per l’intensità dei contenuti filosofici, tanto che è stata avanzata l’ipotesi che essa fosse a sua volta in relazione con un scritto kantiano del 1786 9 . Ma celebre perché in essa si proclamava l’antiidillio naturale e si vedeva nella natura non tanto il rifugio dal male della civiltà, bensi creazione ancora in atto capace di correggere le degenerazioni della

ineludibile organizzazione modema della vita e della città. Anche Kant aveva descritto positivamente la formazione di aggregazioni umane nello spazio modemo della città, di cui pure ve- deva i limiti e il negativo. 40

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1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 32 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
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Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
svolta. Intanto, se dovessimo tracciare una curva della frequenza e dell’intensità del ricorso al romanzesco lungo la successione dei ro- manzi di Goethe, potremmo constatare come la curva sarebbe netta- mente ascendente. Dal punto zero segnato dal Werther essa sale infatti al livello dei Lehrjahre, in cui il romanzesco, pur ovunque presente nelle sue manifestazioni collaterali della presenza metanarrativa del narratore o dell’uso di nomi affatto insoliti, si concentra pero soprat- tutto nelle

figure di Mignon e delfarpista e poi nel nucleo della rap- presentazione della Società della Torre. Con le Affinità elettive assi- stiamo ad un ulteriore incremento della dose di romanzesco rispetto alle dimensioni del romanzo e nel contempo ad una notevolissima variazione della sua funzione narrativa, che qui appare di valore este- tico raffmatamente superiore. Sulla particolare struttura narrativa delle Affinita elettive, tanto fittamente intessuta di riferimenti intemi misteriosi, di anticipazioni

di Ottilie a quella di Eduard. È difficile credere alla beati- ficazione finale di Ottilie sancita dal miracolo della guarigione di Nanny (e anche il narratore si guarda bene nel suo resoconto dall’impegnare la sua parola in tal senso). Spesso il carattere roman- zesco di singole notazioni non risale alla realtà di quanto narrato, ma alla valutazione che ne dà qualche protagonista, si che eventi del tutto spiegabili realisticamente vengono invece assunti quali segni o epifa- nie di non so che superiori

corrispondenze. Si pensi alla storia del bicchiere che sarebbe dovuto essere distrutto alla festa di fondazione della villa e che invece casualmente viene salvato: cosa che Eduard interpreta superstiziosamente come un segnale fausto del suo legame 13

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1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 197 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
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Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
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Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
Si resterebbe tuttavia in debito di una spiegazione se, a questo punto, non si tomasse brevemente alla questione della genealogia di questo atteggiamento goethiano un cui riconoscibile precedente è stato individuato nel Diderot delVInterpretazione della natura. Sarà questa la 4 a e ultima considerazione da svolgere. Poiché se da un lato si è fin qui eercato di mettere in evidenza la dimensione peculiarmente sette- centesca della scienza di Goethe ci si è poi avventurati su una strada che

conduce direttamente alle riflessioni scientifiche e ermeneutiche del romanticismo, giustificando apparentemente chi riconosce in Goe- the un precursore o un rappresentante a tutti gli effetti della scienza romantica. Ma in che cosa Goethe e, per altri versi, il suo predecessore Diderot sono ancora illuministi? E come si combina il loro rifiuto piú o meno diretto di Newton con la radice, appunto, illuminista della loro riflessione sulla natura? Credo che una visione parzialmente miope deli’illuminismo

di un’opera letteraria. 14 È difficile immagina- re un’affermazione piú discutibile. A prescindere da ogni altra consi- derazione, le posizioni scientifiche correnti sono criticate da Diderot in quanto espressione di una scienza concepita in modo univoco e perció piú simile a un sistema chiuso di pregiudizi che a un vero strumento di conoscenza. Ed esattamente lo stesso atteggiamento ca- ratterizza il rifiuto di Newton da parte di Goethe. Basta leggere il “polemischer Teil” della Farbenlehre per

individuare le motivazioni profonde della critica goethiana. Qui non è solo la sostanza degli studi newtoniani sui colori a essere criticata, bensi anche e soprattutto la natura apodittica della scienza di Newton. A proposito della Opticks 178

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Category:
Literature
Year:
1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 199 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
dati a sua disposizione (dati, a loro volta, discutibili o incompleti se non arbitrariamente manipolati) - una valutazione dei dati a sua dispo- sizione, dicevo, valida solo perché incontrastabile. Questo atteggiamento è per i’appunto il fondamento illuminista dell’interpretazione della natura di Goethe cosi come di quella di Diderot e, poi, della filosofia della natura romantica. L’attacco ai pre- giudizi della scienza di Newton (di pregiudizi è Goethe stesso a par- lare nell’Introduzione

al “polemischer Teil” della Farbenlehre 18 ), è il punto di partenza della scienza goethiana e, veramente, il suo momen- to fondativo. Perché le sorprese, le anticipazioni, le intuizioni come anche gli errori e le contraddizioni della scienza di Goethe sono il frutto di uno sguardo sulla natura che cerca di riconquistare alla scien- za una libertà d’azione e di destinazione che la modernità sembra avere perduto. NOTE 1) Basti qui citare il volume di Paola Giacomoni, Leforme e il vivente, Morfologia

e filosofia della natura in J.W. Goethe, Napoli, Guida 1993 e il saggio di Francesco Moiso, La scoperta dell’osso intermascellare e la questione del tipo osteologico, in Goethe scienziato, a cura di G. Giorello e A. Grieco, Torino, Einaudi 1998, pp. 298-337. 2) Giulio Giorello e Agnese Grieco, introduzione a Goethe scienziato, cit., p. 13. 3) Si pensi, ad esempio, al noto scritto Naturphilosophie e all’uso che vi si fa di un passaggio dell’introduzione di d’Alembert all’Encyclopédie, in Johann Wolf- gang

Goethe, Samtliche Werke, Briefe, Tagebücher und Gesprache, sez. I, vol. 25, a cura di Wolf von Engelhardt e Manfred Wenzel, Frankfurt a.M., Deutscher Klassiker Verlag 1989, p. 77. 4) Denis Diderot, Le rêve de d’Alembert, a cura di ..., Paris 1962, pp. 43-44. Tr. it., II sogno di d’Alembert, a cura di ..., Milano, p. . L’attenzione su questo specifico passaggio è stata richiamata da Francesco Moiso in op. cit., p. 5) Denis Diderot, Interpretazione della natura, a cura di Pietro Omodeo, Roma, Editori

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Literature
Year:
1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 275 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
erotismo “pagano” chiamato a ricostituire l’unità armonica della per- sona fondendo amore spirituale e gioia della corporeità. Nella scena di sesso tra Eduard e Charlotte che fece tanto scanda- lo, lo scandalo vero non è insomma “l’adulterio nel letto nuziale” di cui ha sempre parlato la critica, bensi il fatto che Eduard e Charlotte - nello smarrimento che li porta a confondere desiderio e realtà - finiscano per cercare l’uno con l’altra un soddisfacimento dell’impulso fisico mentre i loro

pensieri e sentimenti sono diretti altrove, ai rispet- tivi amanti. Questo episodio è l'ostensione narrativa di quella spacca- tura tra facoltà sensuali e anima, in cui Goethe vede uno dei sintomi piü gravi di un generale disagio della civiltà moderna. Ció che viene degradato e profanato non è certo un matrimonio cosi discutibile come quello di Eduard e Charlotte, ma piuttosto la loro interezza, e dunque la loro umanità. E il romanzo traduce gcnialmente in forme visibili la scissione facendola emergere

nelle fattezze del bambino che viene concepito in questo amplesso. Somigliando - in modo contronaturale e dunque mostruoso - non già ai genitori, ma ai loro amanti, la sua fisionomia stravolta segna davvero la caduta delFimmagine divina dell’uomo. Eduard trascura ben presto il progetto di riorganizzare la coltiva- zione dei terreni (questo era lo scopo dei lavori preliminari di carto- grafia). Indulge sempre piú a una estetizzazione della natura. La moda del parco “all’ingiese” conquista i! centro

del romanzo come un sin- tomo rappresentativo della crisi della cultura europea intomo al 1800. II giardino-paesaggio di moda è infatti teatro di un culto consumistico del pittoresco: la natura non viene piú coltivata - rispettando le sue necessità eteme - per frattificare, ma viene violentata per corrisponde- re al capriccio momentaneo dei sentimento che la trasforma in uno scenario artificiale. L’ipertrofia della soggettività determina una per- dita di realtà, addirittura una vocazione alla

morte. E per cercare la propria distrazione, Eduard si getta in quella collettiva “anticamera della morte” (“Vortod”) che è per Goethe la guerra 8 . Nel mondo ester- no al feudo dominano il conflitto e il caos. Eduard abbandona !a 256

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Year:
1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 25 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
protesta perfmo nel buon Wilhelm, normaimente pronto ad accettare tutto quanto Fesperienza in genere gli offre e in particolare quanto gli propongono gli illuminati signori della torre. Non credo che possano sussistere dubbi sul carattere romanzesco, e cioé incredibile, irriduci- bile a qualsiasi criterio di verisimiglianza, della misteriosa Società. I suoi archivi custodiscono i segreti piú intimi di ciascun adepto (Fultima certezza sulla paternità di Felix viene assicurata dalla Società

), il ro- tolo di pergamena affidato a Wilhelm in fondo non è che il testo stesso del romanzo fin qui letto con la narrazione della sua vita passata e lo scioglimento degli enigmi che tutt’ora permanevano irrisolti. L’ Abate - la vera guida della Società - gioca un po’, a fare il destino o, se vogliamo ricordarci della sua veste di ecclesiastico cattolico (di cui lui stesso per altro si è dimenticato del tutto), la divina provvidenza, di- sponendo incontri o separazioni, combinando matrimoni, rivelando

segreti, guidando insomma la vita dei destinatari delle sue attenzioni. Che tutto questo appaia quasi provocatoriamente sottratto a qualsiasi verisimiglianza non puó essere messo in dubbio. Caso mai risulterà sorprendente come questa vistosa incredibilità della misteriosa Società abbia tanto poco ruolo nella sterminata critica dei Lehrjahre, troppo spesso incline a prendere sul serio quanto Goethe certamente non ha preso altrettanto seriamente. Quello che voglio dire è che negli ultimi due capitoli

Goethe ha accumulato una tale dose di romanzesco, da doversi porre esplicitamente il problema critico delle sue reali inten- zioni. La Società ha preteso di guidare la vita di Wilhelm, lasciandogli percorrere, secondo la pedagogia esplicitamente esposta dai suoi mem- bri, anche il sentiero degli errori (e Wilhelm ne ha fatti parecchi), purché risultassero poi in una maturazione della personalità (cosa che appare difficile riconoscere). Ma come ció sia avvenuto, non viene spiegato, né lo poteva essere

: o forse qualcuno ritiene davvero che, a partire dalle visite nottume a Mariane nel primo libro, alle innumere- voli avventure e disavventure dei libri successivi tutto fosse tanto pia- nificato come il rotolo di pergamena assicura? Per non parlare della qualità umana problematica o addirittura riprovevole di tanti passaggi 6

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Year:
1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 200 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
6) Denis Diderot, op. cit., p. 39. 7) Denis Diderot, L’ínterpretazione della natura, Torino, Boringhieri 1958, p. 9. 8) Johann Woífgang Goethe, Sàmtliche Werke, Briefe, Tagebiicher und Gesprache, sez. I, vol. 24, a cura di Dorothea Kuhn, Frankfurt a.M., Deutscher Klassiker Verlag 1987, p. 582. 9) Goethe, Spriiche in Prosa, in Johann Wolfgang Goethe, Samtliche Werke, Brie- fe, Tagebiicher und Gesprache, cit., sez. I, vol. 13, a cura di Harald Fricke, 1993, p. 300. 10) Denis Diderot

, L’interpretazione della natura, cit., pp. 11) Cfr. Dorothea-Michaela Noé-Rumberg, Naturgesetze als Dichtungsprinzipien. Goethes verborgene Poetik im Spiegel seiner Dichtungen, Freiburg i.B., Rom- bach 1993, soprattutto pp. 214 ss. 12) Goethe, Spriiche in Prosa, cit., p. 300. 13) Goethe, Spriiche in Prosa, cit., p. 52. 14) Jeremy Adler, Goethe und Newton. Ansatze zu einer Neuorientierung am Bei- spiel der chemischen Verwandtschaft, in Goethe im Kontext. Ein Symposion, a cura di Wolfgang Wittkowski, Ttibingen

, Niemeyer 1984, p. 310. 15) Johann Wolfgang Goethe, Samtliche Werke, Briefe, Tagebiicher und Gesprache, cit., sez. I, vol. 23/1, a cura di Manfred Wenzel, Frankfurt a.M. 1991, p. 298. 16) Ivi, p. 385. 17) La parzialità dei risultati della seienza tradizionale anche sul piano della sua fruibilità spiega perché sia poi cosi importante per Goethe sottolineare, all’inizio della sua Farbenlehre, come il destinatario della sua interpretazione della natura non sia chi dispone della tecnica per la produzione

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Year:
1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 269 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
guardano in particolare l’incremento deiragricoltura. Le teorie fisio- cratiche vengono assunte peró, in quel contesto, all’interno di un pro- getto insieme materiale e spirituale. La coltivazione della terra è oc- casione di apprendere i ritmi, le necessità, la misura della natura come istanza pedagogica. II richiamo all’immaginario antico, a questo pro- posito, svolge un ruolo chiave. Scrive Karl Philipp Moritz, maestro di Goethe in fatto di mitologia: “All’idea dell’agricoltura, che

l’arte della coltivazione e li ha affrancati cosi dalla con- dizione dei bruti che devono uccidere per vivere, li ha iniziati pertanto alla pace. Ma Schiller sviluppa il motivo ascrivendo all’insegnamento di Cerere tutte le forme elementari della vita civile, la fondazione deila prima società, basata su una convivenza solidale e sul rispetto recipro- co. II mito schilleriano, prendendo le mosse dall’immagine di un’umanità abbrutita cui tutto va insegnato daccapo, rappresenta l’esatto capovolgimento

pedagogico dell’esplosione di istinti bestiali che Schiller ha stigmatizzato nella Rivoluzione francese e dunque non si riferisce alle origini della civiltà, ma alle sue prospettive presenti. Invocare l’avvento di Cerere significa perció invocare l’umanizzazione di un’epoca caduta in una profonda barbarie, nella quale tutte le isti- tuzioni e tutte le arti debbono essere rifondatc alla radice. Un episodio significativo nella storia della fortuna di questa lirica schilleriana all’intemo della cultura

di Weimar 5 , è rappresentato dalle “scene” di Herder intitolate Prometeo liberato, del 1802, che influ- enzarono visibilmente la Pandora di Goethe. II fine di quest’opera, dichiarato nella lettera dedicatoria di Herder, è di umanizzare il mito di Prometeo trasformandolo in una parabola della “educazione e del 250

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Year:
1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 410 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
zazione porterebbe come contrappeso ad una crescente tendenza al regionalismo come strumento per ridurre il grado di complessità di una società giobale e pluralistica: vi sarebbe dunque “un aumento del bisogno di radicamento locale del soggetto”. Punto centrale della relazione di Franz Schober è l’analisi del potenziale della tecnica dell’informazione per la conduzione aziendale globale. A titolo di esempio sono trattate nello specifico 4 problema- tiche: - Le tensioni tra la strategia della

globalizzazione e l’impiego intemazionale della tecnica dell’informazione. - II potenziale della tecnica dell’informazione per la riduzione dei costi di operazioni globali. - L’importanza delle conoscenze e il contributo della tecnica dell’informazione per la creazione, la diffusione e la distribuzione delle conoscenze nell’impresa globale. - Le sfide strategiche connesse alfintroduzione del commercio elettronico globale. 1) L’effetto di sostituzione secondo il quale una regressione del grado

di centralizzazione viene compensato dall’aumento del grado di mtegrazione della tecnica dell’informazione. si spiega con la progres- siva complessità della conduzione aziendale globale che rende neces- sario un cambiamento delle strutture decisionali da centrali a decentra- li. Tuttavia, per rendere possibili alle postazioni decentrali delle deci- sioni efficienti nella logica degli obiettivi dell’azienda, è indi-spensa- bile una forte comunicazione fra tali postazioni. Tale comunicazione è garantita dalla

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Year:
1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 194 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
sce né un ostacolo né un veicolo; che qualsiasi qualità, la cui azione varia secondo un rapporto qualsiasi, inverso o diretto alla distanza, riconduce necessariamente al pieno e alla filosofia cor- puscolare; e che l’ipotesi del vuoto e quella della variabilità dell’azione di una causa sono due ipotesi contraddittorie. Se ti venissero proposte queste diíficoltà, ti consiglio di andame a cer- care la risposta da qualche newtoniano, perché ti confesso che ignoro come vengano risolte

. 10 Se ia tesi che ho fin qui esposto ha una ragion d’essere, se ha senso dire che tra finterprete della natura e lo scienziato non c’é, né per Diderot né per Goethe, necessariamente identità e che l’interprete della natura non elabora, realmente, un discorso scientifico ortodosso e compiuto, ma casomai un discorso scientifico-poetico, allora cade la possibilità stessa di inserire la scienza di Goethe in un ambito rigoro- samente scientifico, cade la possibilità di misurarla sulla storia della scienza

e sulla teoria delle rivoluzioni scientifiche di Kuhn, cade la necessità stessa di stabilire se tra Goethe e Newton si debba dar ragio- ne alfuno o alfaltro: per la semplice ragione che l’interpretazione della natura non è soltanto scienza o è scienza soltanto nella misura in cui non contraddice alle intuizioni, allo sguardo d’insieme o al “gran- de stile” della poesia. Questo conduce alla 2 a considerazione. che si puó formulare in questi termini: la scienza, per Goethe, non è un fine, ma uno strumen

- to: uno strumento essenziale quanto si vuole - e perció affinato nel corso di svariati decenni - ma pur sempre uno stmmento, il cui fine è la produzione di una filosofia della natura. Questa è una filosofia unica e unitaria che non muta a seconda dell’ottica da cui la si guarda, e che sta al ceníro delle creazioni del Goethe poeta cosi comc sta ai centro della visione d’insieme che presiede alle ricerche e agli esperimenti del Goethe scienziato. La dimostrazione di ciò è che non esiste, in fondo

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1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 26 of 436
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Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
e di tanti personaggi. Cominciamo da Lothario, che Wilhelm ammira incondizionatamente, e che risulta un signorotto feudale che passa da una avventura amorosa all’altra (ne sono state contate almeno cinque) 5 giungendo anche a ferire gravemente il marito della sua ultima amante occasionale quando questi chiede soddisfazione, e che approfitta della convalescenza dalla ferita del duello per liberarsi (complice Wilhelm) dell’amante del momento, la povera Lydie, ‘scaricata’ senza alcuno scrupolo

dalla Società per assicurare al suo eminente membro Lotha- rio la necessaria tranquillità (1 imprevedibile e immotivato matrimonio finale di Lydia con Jamo ha tutte le apparenze di un inverosibile atto riparatore). Lothario certo ha combattuto per la libertà americana ma soprattutto ha promosso una sorta di filiale americana della Società; vuole introdurre tutta una serie di innovazioni nei suoi possedimenti, ma il loro scopo esplicito è quello di aumentare i suoi profitti (come in genere lo scopo

supremo della Società è di assicurarsi un mutuo soccorso nel caso di una rivoluzione). E alla fine, quando appare ri- mosso l’ostacolo apparente al suo matrimonio con Therese (egli crede- va di essere stato l’amante della madre, ma ció risulta non vero), si riprende la ragazza, nel frattempo promessa sposa a Wilhelm, il quale prontamente trova la sua nuova felicità nel fidanzamento con Nathalie, la sorella di Lothario (con la quale, per altro, non vivrà mai, si da configurare, per quanto ne sappiamo

, un perfetto matrimonio in bian- co). Si potrebbe continuare all’infinito, passando in rassegna quasi ogni figura eminente della Società, da Jarno, brusco e disincantato conoscitore degli uomini e cioé loro spregiatore, all’Abate, cinicamen- te dedito al suo gioco pedagogico che passa sopra a qualsiasi ostacolo per raggiungere i suoi fini. Dietro la affascinante veste linguistica di una rappresentazione di insuperato equilibrio formale (appena attenua- to negli ultimi due capitoli, piú affrettati

e schematici del consueto), e dietro il continuamente reiterato giudizio sul carattere positivo della Società (tanto ripetuto da far sorgere l’ipotesi, che confesso maliziosa, che Goethe nutrisse il segreto timore che al lettore potessero sorgere dubbi su tanta positività), dietro questa gran costruzione romanzesca 7

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Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 31 of 436
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Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
razionalizzare nelle loro pergamene i signori della Torre, e soprattutto assai piú determinate dal demone individuale, e cioé dalla conforma- zione spirituale, caratteriale o psicologica del soggetto agente. 11 L’altezza dell’ideale astratto trova espressione nella lingua ‘classica- mente’ composta e limpidissima, questa si una delle massime vette della creazione goethiana. Ma il “tic realistico” ha impedito all’autore di scambiare quell’ideale per realtà, come ha preteso di fare Schiller

e dietro a lui la grande maggioranza degli interpreti e dei lettori. L’ideale è bello, la realtà no, se non nella finzione romanzesca, che tuttavia, proprio in quanto tale, non puó pretendere una sua credibilità o una sua validità. Questo risultato critico puó risuitare sorprendente o sconcertante, ma Fanalisi testuale (la prova delle prove di ogni operazione critica) non lascia scampo. E tanto piú sarà sconcertante, se poniamo mente, prima di abbandonare i Lehrjahre, ad un altro tratto della forzata

razionaliz- zazione degli ultimi due capitoli, e cioé la frettolosa eliminazione di Mignon e dell’arpista, dapprima derubati del loro fascino ambiguo ma penetrante mediante la rivelazione della loro misteriosa storia, e poi lasciati morire Mignon di un provvidenziale (e non poco romanzesco) crepacuore quando scopre Wilhelm abbracciare Therese, e l’arpista addirittura di suicidio quando scopre la sua storia, seppellita per lui nel chiaroscuro di una psiche turbata, spiattellata nelle pergamene della

Società. Se Mignon e Farpista erano personificazioni delie forze dell’arte, oscure e irriducibili alla ratio, la loro morte lascia un mondo impoverito e unidimensionale tutto nelle mani dei membri della So- cietà della Toire, non a caso nessuno dei quali ha un vero interesse artistico che vada ai di là del decorativo o del funerario-celebrativo. Se questo è il mondo borghese che ci aspetta, rimane aperto l’interrogativo - cui non ho una risposta convincente - di perché Goethe abbia rive- stito

19
Books
Category:
Literature
Year:
1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 39 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
nuove macchine (concretamente, i telai meccanici). È un problema che caratterizza largamente vari capitoli della storia dell’industrializzazione europea, dalla rivolta dei setaioli di Lione a quella dei tessitori della Slesia. I Wanderjahre, quindi, affrontano un dato reale della storia contemporanea. Ma come lo fanno? Lo fanno eludendo il problema principale, che è certo quello del macchinismo, ma insieme anche quello dell’urbanismo, cioé della concentrazione della produzione nei grandi centri

urbani, dove si raccolgono la disponibilità di manodope- ra, di capitali e di infrastrutture sia energetiche e sia di trasporto. La rappresentazione del romanzo, al contrario, per quanto realistica nel riconoscimento della drammaticità del problema, sottace completa- mente questo lato di esso. Nei Wanderjahre non ci sono città, mentre il mondo modemo è fatto proprio dalle città (del resto questo limite del realismo di Goethe si ripeterà ben piú gravemente nel preteso realismo poetico del secondo

Ottocento, che parlerà di un mondo dove non esistono fabbriche, telegrafi e ferrovie). II risultato, allora, anche di queste che pure sono a modo loro pagine di grande realismo, appare fondamentalmente irreale, o almeno utopistico. Nessuno puó credere che la soluzione ai problemi sociali del macchinismo emergente po- tesse essere quella, basata molto sulla buona volontà, della dissemina- zione sul territorio di piccoli nuclei produttivi, come prospettato nel romanzo. L’utopia sociale si rivela

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Books
Category:
Literature
Year:
1999
Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) nel 250° anniversario della nascita : resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: Conoscenza filosofica ed impegno educativo nella "paideia" del terzo millennio; Il rinnovamento dell'istruzione per una "paideia" europea; Lo sviluppo sostenibile nella globalizzazione dei mercati = Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832) zur 250. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 19 )
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Page 263 of 436
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <19, 1999, Merano> ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / 19. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Verl. des Pensionates
Physical description: XV, 410 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1999>
Location mark: II 179.277
Intern ID: 226044
Gianfrancesco Muselli (Verona, Biblioteca Civica, ms. 911, c. 43 e ms. 986, c. 57), intorno alle quali si veda G. MARCHINI, II Museum veronense nell’edizione del Maffei e nei cataloghi successivi, “Studi Storici Veronesi Luigi Simeoni”, XX-XXIII( 1972-73), pp. 257-321. Si deve concludere che, già ai tempi della prima visita di Goethe, i reperti del Lapidario dovevano essere contrassegnati con dei numeri corrispondenti ad un catalogo che poteva andare sotto il nome del Maffei, in quanto basato

sulle descrizioni e sulle incisioni contenute nel Museum veronense. E qui mi fermo; contento se altri potrà chiar- ire ulteriormente questo piccolo punto (cioé puntiglio) erudito. 27) Analoga osservazione viene fatta per YAssunta del Tiziano della cappella Ni- chesola del Duomo di Verona, lodata perché (a differenza di quella dei Frari) “die angehende Göttin nicht himmelwàrts, sondem herab nach ihren Freunden [gli apostoli!] blickt” : Italienische Reise, p. 46. 28) Questo pensiero fu elaborato

da Goethe propiio nel Museo Maffeiano, duce et auspice (preterintenzionale) l’autore della Merope, tragedia che puó esser vista anche come autoterapia di un complesso edipico che Goethe condivide, e che esorcizza con il dramma sororale di Ifrgenia/Comelia. Ma, accantonando queste impervie considerazioni, aggiungiamo qui che il nome del letterato veronese ricompare nel 1806 in una nota di diario, in cui Goethe ricorda l’accessione alla sua raccolta di autografi del Liber amicorum della famiglia Walch

(riferita agli abitanti di Tarso, che “aveano in uso di perfezionarsi viaggiando” e applicata qui ai fratelli Walch) è desunta da Strabone, come annota lo stesso Maffei, che Faveva citata anche nel proemio alla parte terza (1732) della Verona illustrata. I fratelli Johann Ernst Immanuel e Christian Wilhelm Franz, flgli di Johann Gregor Walch, professore di teologia a Jena, nel 1747-48 compirono un viaggio di istruzione in Germania, Olanda, Francia, Svizzera e Italia, “ut aditum nobis ad eruditissimorum

virorum favo- rem patefaciamus atque ex eorum colloquiis et instructissimarum quae passim reperiuntur bibliothecarum usu exiguas nostras doctrinae opes augeamus et locupletiores revertamur”: Allgemeine Deutsche Biographie, XL, Leipzig, Dun- cker & Humblot, 1896, p. 653. Di qualche interesse anche la menzione che vien fatta del Maffei a proposito della medaglia di Agostino Mazzanti, la sola “die ich von allen denen, welche Maffei darstellt und beschreibt, habe erhalten können”: lettera a D. Friedlànder

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