Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Author:
Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place:
Merano
Publisher:
Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description:
72 S.
Language:
Deutsch; Italienisch
Notations:
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading:
p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark:
II 128.055
Intern ID:
62094
lità di tutti gli effetti futuri delle azioni, sta questa distinzione fra due idee possedute dalla mente; e l’idea della giustizia, sottolinea il Man- zoni servendosi di alcune involontarie confessioni degli stessi utilita- risti, è ben presente anche alla mente di questi. La giustizia poi è defi- nita in modo squisitamente rosminiano: «una legge de’ voleri e delle azioni, fondata nella natura degli esseri»; per Rosmini infatti agire moralmente significa riconoscere praticamente ogni ente
secondo il grado della sua entità. La confutazione manzoniana dell’utilitarismo si fonda in radice su questa distinzione di idee e di essenze oggettive, è fondata sulla natura dell’essere, e attinge perció Íl suo ultimo vigore ad un livello metafisico, e non a livello di una pura considerazione pratica della imprevidibilità della somma degli efífetti di un’azione. Nella confutazione dell’utilitarismo, i piú alti vertici sono toccati là dove il Manzoni attinge le essenze metafisiche della giustizia
e dell’uti- lità, le distingue rigorosamente l’una dall’altra, e cerca poi di istituire un rapporto fra di loro. Questo sostrato metafísico dell’ingegno man- zoniano è una componente della sua personalità che segna la sua impronta anche nella sua inventività di artista. La semplicità e familia- rità dello stile manzoniano, la chiarezza e la nitidezza con cui egli deli- nea i suoi personaggi, i suoi paesaggi, tutte le immagini della sua fanta- sia, si riconducono, a guardar bene, ad una straordinaria
attitudine nel cogliere l’«essenziale» in ogni cosa. Lo stile manzoniano è uno stile essenziale. Le sue immagini, di persone, di situazioni o di cose, sono tutte essenzializzate. Questa attitudine ad essenzializzare è appunto un’attitudine metafisica, non essendo altro la metafisica che la perce- zione dell’essenza al di sotto dell’apparizione fenomenologica. Se si condivide questo concetto della metafisica, e se si è convinti che nell’opera d’arte abita l’intiera persona dell’artista, e perció in primo
del vol. II). Scrive il Manzoni: «Par- lano, è vero, di giustizia; ma cosa intendono, poi, per giustizia? Null’altro che il godimento de’ beni temporali ugualmente diviso». Colui che per primo, nella storia delle nostre lettere, elevó a dignità let- teraria i poveri e gli umili, non difettava certo del senso della carità e della fraternità cristiane. Ma anche qui scavando a fondo in una dot- trina e mettendone in luce l’essenza sottostante, il Manzoni non puó, 8 —