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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ monumento a Dante in Trento
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Page 7 of 17
Author: Zocchi, Cesare
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: S. [673] - 675 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Illustrazione popolare ; Vol. 33, N. 43 - 25. Ottobre 1896
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient ; z.Geschichte 1896
Location mark: III 212.259
Intern ID: 347325
. E tutto faceva pa rere che il matrimonio sarebbe felice mente riuscito. I poeti avevano scritto versi Innumerevoli ; Leonardo da Vinci aveva diretto le feste mirabili degli spon sali. Gabriele Attilio — uno dei più il lustri poeti d’allora — aveva mandato a Isabella un componimento latino ; tutta Milano aveva partecipato gaiamente alla festa. Ma a un tratto l’amicizia degli Aragonesi di Napoli si ruppe col Moro: Gian Galeazzo fu imprigionato in Pavia e quivi fatto avvelenare dallo zio Lodo- vico

; .Isabella torna a Napoli coi figliuoli e il Moro induce Cario Vili di Francia a scendere in Italia. Qui non è luogo da storia: rifarla su gli avvenimenti posteriori neppure tor nerebbe di buona memoria specie a’ na poletani : la reggia di Napoli, che era in nel tempo Castelcapuano, fu. spogliata ! tutto dai francesi che ne rimossero fin le soffitto. Cariò Vili raccomandava a’suoi famigliar!: "‘ Togliete e portate via, non lasciate nulla di prezioso o di raro, impa dronitevi delie pitture, degli ori

Sabinefk Peritano. La cultura di Isabella, la sua bontà, il suo ingegno trassero a Bari moltissimi uomini di scien za e di lettere: un piccolo regno fu creato nella città che rifioriva, e da questo cen tro civile rampollarono a un bel momento i negoziati pel matrimonio di Bona. Ella sposava • Sigismondo I re di Polo nia: Bari festante deliberava di offrirlo una somma dalle entrate della sua Uni versità, e nel 1517 la vedeva partire con la madre per Napoli, dove il matrimonio per procura fu celebrato

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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 437 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
, accondiscese alle preghiere del Re Ferdinando, che allora trovavasi a Vienna, e permise al conte Giuseppe di ritornare a Napoli, conservandogli in Austria la sua carica. Che fino alla venuta dei Francesi in Italia egli non sia restato in ozio, raccogliesi dalle suo ripetute spedizioni contro i Barbereschi, in una delle quali condusse in porto oltre cinquanta prigionieri dopo cV averne calata a fondo la nave. Ma ormai trattavasi di sostenere il vacillante trono dei Borboni, minacciato da nemici esterni

, di cui i Francesi avevano spo gliato il museo Clementi, la villa Albani, il palazzo Braschi e tanti altri, c delle quattrocento o cinquanta casso pronto al trasporto, che il Re di Napoli arrivò in tempo di sequestrare '. Ma la pre- cipitanza colla quale Ferdinando, fatto animoso dalle vittorie del l’ammiraglio Nelson ”, aveva dichiarata la guerra ai Francesi, eie prudenti mosse del generale Champiounct lo costrinsero a ritirarsi, appena entrato in Roma. Avendo quindi dovuto fuggire anche di Napoli

, convertita nella Repubblica Partenopea, venne affidato al conte della Torre l’incarico di proteggerne la ritirata a Palermo. Poco dopo però l’esercito francese si vide costretto d’abbandonar Napoli, per venire nell’alta Italia in soccorso del Moreau; e il conte Giuseppe, creato brigadiere, ebbe bordine di raccogliere sotto di sè le podio navi che rimanevano ancora della fiotta napoletana. 1 Ardi, di Duino, spedizione del novembre 1798. 3 II Nelson fu molto legato col conte Giuseppe della Torre, eh’ egli

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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 346 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
al giogo del crudelissimo et superbissimo tiranno, per ritenerli in fede et devótione verso S. M. Più difficile ancora fu la.sua mis sione presso il Gran Turco, di cui parlano a lungo le sue relazioni e ■die offrirebbero materia di trattarne a parte. Massimo onore egli ebbe, quando dopo la partenza di Carlo Vili di Francia dal reame di Napoli, Tenne mandato come oratore al Re Federico di Sicilia, Questi gli diede un segno particolarissimo della sua stima, nella lettera che gli accompagnava

monili in laudem et honorem JBeatissimae Virginis a Se renissimo D.no Ferdinando de Aragonia clarae memoriae, excel lentissimo Rege Aragonu?n, Siciliae eie. proavo nostro instituta, harum tenore de voluntate nostra ac motu proprio donamus « ecc. 3 , Coincide colla legazione di Napoli, la concessione fatta a Giovanni del capitanato di Fiume e dell’ ufficio di Castua, coll’ob-, bligo di tenere il castello di Fiume in buona custodia a Sue spese, ricevendo in pagamento le rendite del detto ufficio

di Castua *. V . ’ : 1 Àrdi, di Duino, Apogr. B pagi 114. . ' 5 Ivi, dato a Puteoli, ultimo di febbraio 1498. ' >• • 3 Ivi, 1498 , 18 febbrajo, Castello di Capua. Secondo il Cibrario, Or dini cavallereschi li, 357 citato dall’ erudito Goffredo Cav. di Crollalanza nella suà Enciclopedia araldico-cavalleresca, l’Ordine sarebbe stato fondato nel 1489 dal He Alfonso di Napoli, che lo conferì a Guidobaldo (li Montefeltro duca d’Urbino, a Roberto Sanseverino conte di Cajazzo, a Vittorio Concila e a ventidue

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