¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
Page 420 of 598
Author:
Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place:
Meran
Physical description:
LXI, 532 S.
Language:
Deutsch; Italienisch
Notations:
Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading:
g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark:
II Z 759/8(1967)
Intern ID:
116764
modesto rentier, di non indirizzare i figli. «... alla grande industria, al grande commercio, alle imprese ma- rittime, mandandoli ad istruirsi negli istituti tecnici che ora, alla Dio mercé, sorgono e fioriscono in ogni parte d'Italia... Questo sin qui non fanno, per cui abbiamo le nostre città e le nostre borgate gremite di avvocati, di procuratori, di notai e di medici senza clientela, e quel che è peggio, di molti mezzo-sapienti disoccupati e spostati, i quali so- no la tortura della moderna
società ». Gli impiegati dello Stato. — Questi fenomeni del ritiro dagli af- fari in età non anziana per continuare a vivere nell'ozio e deH’awio dei figli a studi che daranno loro — si presume — un piú elevato rango sociale, ma non per questo gli garantiranno né un sicuro avve- nire né un'utile funzionale nella società, sono strettamente legati all’«im- piegomania». Per una serie di motivi, l'impiego pubblieo in molte regioni d'Italia sembra conferire a chi ne è titolare una posizione sociale piü
politica, di molti servizi, da quelli di confine a quelli dell'amministrazione centrale, e in parte ai progressi ancora assai scarsi compiuti dall'Italia del tempo verso la 362 —