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Books
Category:
History
Year:
1901
¬Una¬ congiura a Caldaro : (1322)
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Page 16 of 39
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 37 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Programma dell'i.r. Ginnasio di Trento ; 1900/1901
Subject heading: g.Kaltern <Weinstrasse> ; s.Verschwörung ; z.Geschichte 1322
Location mark: II 102.610
Intern ID: 234972
— 15 — imparati a conoscere a Verona, non si ha nessuna notizia sicura fino a tanto che non si scoprono altri documenti*). Alla corte del trentino pastore potea Dante conoscere più da vicino i confini della diocesi, e quelli della lingua. Dalla conoscenza che Dante doveva aver del dialetto trentino, più che da qualunque altra cosa, si può arguire che abbia avuta diretta comunicazione colla lingua parlata del nostro paese, e lui, spoglio di pregiudizi nazionali del nostro tempo avrà detto

di certo la verità (Notìzie storiche del comune e della .parrocchia di Besenello, Trento, 1887, p. 18)2). 1) Chi non potrebbe aspettarsi dal notaio Dongiovanni in qualche atto da lui rogato p. e. un cenno su Dante, o su frà Dolcino? Porse il luogo più adatto sarebbe l’archivio del capitolo di Trento, di cui il Dongiovanni era membro. Ma ancora non si sa bene, se questo archivio sia stato esaurientemente esplorato, e l’indurre il capi tolo a metter l’archivio sotto agli occhi del pubblico, e a levarlo

dal locale ove si trova, che somiglia ad una caneva, è cosa difficile. In questo archivio si trovò già il più antico manoscritto volgare del paese (v. ìlei Programma di questo Ginn. 1881-82), e non parrebbe improbabile il trovare anche una qualche notizia del laborioso canonico bolognése relativa a Dante,che illu minasse o gettasse addirittura un velo per torre ogni speranza di trovarla. 2 ) À questo proposito cito un lavoro recente (Julius Mucha, Oesterreich in der < Göttlichen Komödie

* in österreichisch-Ungarische Revue, Wien, 1900, 26. Band, p. 186 e sgg.). L’autore, dopo una succosa esposizione delle vicende di Dante fino al l’ultimo tentativo per rientrare a forza coi compagni d’esilio fatto da Forlì il 30 luglio 1304, dice che da quest’ epoca il Poeta, cominciò l'incessante suo pellegrinaggio di luogo in luogo, che i dotti invano si sforzarono di fissare cronologicamente tutte le tappe della via dolorosa: moltissime città, castella e conventi della Romagna, della Toscana e dell’ Italia

settentrionale vantarsi con zelo patriottico, che potrebbe ecci tare l’invidia di Omero, della sua presenza. La sua perfetta conoscenza di tutti i dialetti esser il frutto delle sue peregrinazioni; queste amareggiate dallo stato damino del Poeta sempre agitato dall’amore e dal dolore aver prodotto una delle più me ravigliose opere dello spirito umano,... Aggiunge che, trovandosi Dante a Verona presso Bartolameo Scaligero verso il 1303 — l’anno oscilla — venne mandato da questo nella valle Lagarina presso

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History
Year:
1901
¬Una¬ congiura a Caldaro : (1322)
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Page 14 of 39
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 37 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Programma dell'i.r. Ginnasio di Trento ; 1900/1901
Subject heading: g.Kaltern <Weinstrasse> ; s.Verschwörung ; z.Geschichte 1322
Location mark: II 102.610
Intern ID: 234972
cognizione personalmente degli accenni precisi che egli fa del paese e del suo dialetto : questi accenni sono troppo noti dalla Divina Commedia e dal Volgari Eloquio per ripeterli qui. Il più importante è però quello del dialetto trentino, che Dante non avrebbe potuto confrontare cogli altri dialetti italiani, se non lo avesse bene conosciuto, quando nel Vul- gari Eloquio dice: «Trento, Turino, Alessandria sono città tanto pro pinque ai termini d’Italia, che non ponno avere pura loquela; talché

ducato di Carinzia. Di qui anche la frase di Dante «anzi che Chiarentana il caldo senta», chè così si chiamava al suo tempo la Carinzia. Sarà venuto solo Dante a Trento, o in compagnia di Guglielmo di Castelbarco, del quale lo si vuol far ospite iu castel Lizzana per avervi dagli spalti cantata —....la mina che nel fianco—di qua da Trento l’Adige percosse f 2 ) Può essere, ma mancano i documenti. Se venne a Trento con Guglielmo non fu prima di quest'anno 1307, perchè il Castelbarco era stato fino

allora in continua lotta col vescovo di Trento. Di Guglielmo scrive il Della Corte (Voi. I, p. 603) che nel 13Q7 «havevano i signori Alboino e Gan Francesco quasi nei primi giorni q Lamagna doè in senso nazionale e non politico anche qui, come di sopra per Italia; l’Italia era già per Dante solo «il giardiu dell'mpero». 2 ) Parole della lapide inaugurata il 31 maggio 1897 al castello di Lizzaua » E. Lorenzi, La leggenda di Dante nel Trentino , 1897, p. 3.

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History
Year:
1901
¬Una¬ congiura a Caldaro : (1322)
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Page 13 of 39
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 37 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Programma dell'i.r. Ginnasio di Trento ; 1900/1901
Subject heading: g.Kaltern <Weinstrasse> ; s.Verschwörung ; z.Geschichte 1322
Location mark: II 102.610
Intern ID: 234972
12 — •dei nostri antichi rimatori e ci lasciò un curioso libretto di regole del dittare in latino e in volgare» (A. Zenatti, La vita cavalleresca e la coltura lett. nel Trentino ai tempi di Dante). Zenatti aggiunge che -al Bongiovanni va principalmente attribuita la nuova redazione degli •statuti d> Trento, della quale cosa non indica però la fonte 1 ). La corte principesca di Trento composta di tali elementi poteva o spitai e sim he Dante. Siamo ben lontani dall'afermare una tal visita in modo

assoluto, ma crediamo, che se il Poeta visitò mai questi monti, fu in questo tempo. La probabilità maggiore è che sia venuto a Trento, presso i Quirini, colla quale famiglia Dante ebbe dunque rapporti innegabili, specie con Giovanni. Non così conosciamo i rapporti del Poeta col nobile Guglielmo di ■Oastelbarco: sono induzioni, che attendono la conferma dai documenti. E l’anno più probabile in cui Dante visitò vai d’Adige fu il 1307, prima del quale, malgrado la pace del 1302, durarono le ostilità fra

, Ann. p. 211), avvocati della chiesa di Trento, della quale prese possesso però solo ai 24- dicembre del 1306, esercitando tranquillamente la sua autorità fino al giorno della sua morte, che fu il 23 giugno 1307. Questo è l’anno più probabile della visita di .Dante a Trento alla corte del Quirini, dove sarà venuto a 3 ) Bob gì or an ni di Bologna era notaio e divenne poi canonico di Trento. È cM amato per lo più magister, titolo che si dava allora agli uomini di lettere. Zenatti di ce ehe venne

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