Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
. Il soggetto è la sacra famiglia con S. Giambattista e sua madre e con altri putti e donne sino a! numero di quattordici figure. La ter gine che porge un pomo al piccolo Pre cursore ed Elisabetta che sta guardando un tal atto, sono meravigliose. Incerto l’autore, ma lo stile e il colorito è raf faellesco. • , ^ Da qualche tempo si stabilì in Riva, di cui è cittadino , il cavaliere Andrea Maffei, e portò seco una pregievoHssima galleria.dì oltre -140 quadri a olio, molti dei quali sono celebri per antichità
e, pel nome, delffautore, tulli poi di gran pregio e fanno onore alla intelligenza^squisita di chi li raccolse. Esterno della città, L’Inviolata, a chi esce da Riva per là porta detta d’Arco si presenta la celebre chièsa di forma ot tangolare dedicata alla SS. Inviolata. Uno stradone abbastanza spazioso, e lungo un quarto di miglio incirca vi conduce il vi sitatore. S’inalza essa in mezzo di una piazzetta difesa all’intórno da bassi muri quasi di cintale attigua ad un vasto fab bricato ad uso
tribolati per cercare in questo luogo un conforto, e ne ritornavano consolati. Quelli poi che ottenevano sì speciali favori, mo stravano la loro gratitudine a filaria col- roffrire ad ornamento del piccolo capi tello su cui era dipinta vaij doni. Il conte Gaudenzio filadruzzi, governatore di Riva , ed Arco, reggendo il concorso numeroso degli accorrenti a questo luogo, ed es sendo oculare testimonio delle molte gra zie'da loro ottenute, fece proposta a suo , - cugino Carlo filadruzzi, cardinale e prin
, . nello spazio, cioè di 47 mesi, si. offrirono limosiue,per celebrare in quel sacro luogo (che un solo altare capiva)'44,062 sante ifiesse. Còme consumare i tanti doni che d’ogni parte i divoti vi recavano ? Fu al lora che si deliberò'di' inalzare . Un tem pio rpagnifico, che fosse degno, del culto che a filaria SS. prestavano tanti pii e generosi. Ottenuto a ciò l’assenso del prìn cipe, é cardinale di Trento, e animando molto 1’ opera suo cugino il conte Gau denzio filadruzzi/. i deputati di Riva
eorn- pefaioho ij terreno necessario, sino da- , gli’8 di gennajh del 4603, per dare poi principio - alla fabbrica. Non. appena si sparse la voce di tale opera, che da tutte le parti accorrevano le genti ad offrire con che metterla tosto in esecuzione. Dal Bolgianese, dalla Vaile Ànaunia, dal cam- po r Trentino, dalle Giudicarle,. dalle Valli di Ledro, di Vestone, di Sàbbia, dalle Ri siere Veronese e Bresciana affluivano a Riva i popoli con denaro: e coi migliori prodotti del loro paese: Cristoforo
