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Books
Year:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Page 116 of 200
Author: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Place: Trento
Publisher: Scotoni e Vitti
Physical description: 200 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.579
Intern ID: 330479
_ 118 — li Tirolo alla Francia colla pace di Vienna (14 ottobre 1809), e trovandosi quindi i Tirolesi abbandonati a se stessi, e perciò impotenti a sostenersi, furono costretti a rassegnarsi alla triste sorte e far ritorno ai patri focolari, ai quali si trovarono tutti ai primi di novembre. In sul finir di settembre i Francesi erano padroni di Trento. Cosi ridotte le cose il Trentino con Flemme venne aggregato al nuovo regno d’Italia, coli' ultimo e totale annidi il amento della libertà

, lor volta i lor terrazzani spedirono segretamente Giuseppe Cristel pel Val di Cadine e Valsugana a Trento al Generalissimo francese con una lettera a questo diretta e cucita in una suola delle scarpe per racco mandarsi alla di lui clemenza. ' , Nel novembre 1809 le milizie francesi furono una seconda volta in Flemme, e lo Scario Delugan, che con vero e grande patriotismo avea procurato salvar da , quelli e dai Bavaresi la patria, sen' dovette fuggire, subentrando ai 21 dicembre quale Scario Angelo

Morandini da Predazzo. Ma intanto si andava dai Francesi organizzando il Trentino e la Valle a modo l'oro,, attenendosi nel frattempo alla costituzione bavarese, per cui questi non fu che un’ombra di Scario. Egli coprì tale ufficio fino al 1811, quando compiutasi la nuova organizzazione della Valle lo dovette dimetter col nome; e ciò fu per sempre; e a noi dello Scariato non pervenne che la memoria veneranda. Colla accennata organizzazione la politica civile e giu diziale amministrazione restò ai nuovi

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Books
Category:
History
Year:
1901
Trentini e Tirolesi : appunti etnografici
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Page 34 of 35
Author: Oberziner, Giovanni Amennone / Giovanni Oberziner
Place: Trento
Publisher: Scotoni e Vitti
Physical description: 32 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Alto Adige
Subject heading: g.Trentino ; s.Irredenta<br>g.Trentino ; z.Geschichte
Location mark: II 102.164
Intern ID: 244104
frirgli a tale intento una considerevole som ma di denaro, die doveva, secondo i patti, essere versata nella prima città, posta tutta in Italia. L’astuto segretario fiorentino scri veva da Bolzano alla signoria: Ricerco de- straniente dove sia Trento, e da’ paesani mi è stato detto il confino intra Italia e Ale magna essere più qua che Trento un miglio, dove il Machiavelli intendeva certo parlare di confine linguistico, poiché quello del prin cipato si protraeva fin sopra Bolzano, onde

la signoria di Firenze gli dava commissione di tare il versamento a Trento, mentre Massimiliano non l’avrebbe sgradito nem meno a Bolzano, Noto infine, per non scrivere a tale proposito un libro intiero, che, trattando si di convocare il concilio, i protestanti lo volevano in Germania, il papa in Ita lia. Dopo molte contenzioni, si stabilì di tenerlo a Trento, ma, dice il Pallavicino, ì protestanti fecero i lor separati protesti... contro alla residenza in' Italia , ed il Sarpi nota che, partiti

i protestanti di Vormaxia (dove tale proposta erasi fatta) diedero fuor a un libro, dove dicevano insomma : che non aveano il Tridentino per concilio,, come non congregato in Germania, secondo le pro messe dì Adriano e dell’Imperatore: alche avendo mostrato di soddisfare con elegger Trento , era un farsi beffe di tutto il : mondo, non potendosi dire Trento in Germania, se non perchè il vescovo è principe dell’impero, ma per quello che tocca alla sicurtà esser così bene in Italia , et in poter del Ponte fice

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Books
Year:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Page 18 of 200
Author: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Place: Trento
Publisher: Scotoni e Vitti
Physical description: 200 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.579
Intern ID: 330479
ed il Trentino. Poco dopo eccitata da questi, scese in Italia una masnada di 70,000 Ale manni condotti dai fratelli Buccelino 6 Leutari, i quali dopo averla corsa e depredata furono intieramente disfatti da Xar sele capitano bizzantino : Buccèlino perendo in battaglia, e Len ta ri nel ritorno presso il Benaco fra Verona e Trento. Nel 568 pelle Alpi Giulie comparvero in Italia i Longo bardi condotti da Alboino loro re conquistando ben presto il Friuli, la'Venezia ed il Trentino per tener visi per 200 anni

. Nel 577 comparvero di nuovo dalle nostre parti i Franchi con quistando il castello di Anagni sopra Trento. Ad essi seguiva Gran niobio duca dei Franchi-Boioari e saccheggiava Trento. Il che fatto tornandosene verso le sue terre fu inseguito da E vino duca longobardo di Trento e raggiunto a Salerno vi fu spento con tutti r suoi. Nel 590 discesero un’ altra volta i Franchi, se condo alcuni per la Venosta, e secondo altri per Val di Sole e per Lungo Adige, distruggendo diverse castella fra cui Cem

si da vicino dobbiamo congetturare che delle orde vi *) Ivi p, 57-58 - Galanti: «I Tedeschi sul.versante meridionale delle Alpi » C. Vili. - Malfatti: « I Confluì del Principato di Trento» p. 8. 2) Egger. Ivi p. 70. 3 ) Egger ivi p. 80,

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Books
Year:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Page 125 of 200
Author: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Place: Trento
Publisher: Scotoni e Vitti
Physical description: 200 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.579
Intern ID: 330479
r — 127 — utili su quel di Moena devono essere stati altri; ed altri non possono essere stati che i conti Guelfi di Bolzano e quindi gli Eppan die a quelli subentrarono. Ed in fatti i Signori di Bol zano e poi gli Eppan erano già potentissimi e tali da ridersene del Vescovo di Trento quando questi ottenne il Principato se colare, e, come altrove pur si disse, erano padroni di tutte le terre e castella dell’Eizach e .di quelle sulla sinistra dell’Adige da oltre Bolzano fino a Lavis; peroni

nessun altro fuori di loro poteva spingersi dalle nostre parti. Vedemmo poi già come agli Eppan in sulla metà del I2.° secolo siano state fiaccate le corna, e come abbiano dovuto ce- .dere i loro beni al Vescovo di Trento per venirne infeudati, in parte,-quai suoi Vassalli, e che da allora troviamo esso Ve scovo in possesso .di beni oltre il Ponte de la» Costa. Peroni deve dirsi che egli, il Vescovo, col tracollo degli Eppan abbia con seguito 'i beni Tu Moena, e che poi in parte gli abbia riservati

a se stesso, ed in parte ceduti di nuovo agli Eppan per infeu- dazione. Conseguito tal dominio dal Vescovo su Moena, la cosa non correva più regolare che quella Terra facesse parte della Diocesi di Bressanone, ma sì che passasse anche per riguardo ecclesiastico alla Diocesi di Trento, e quindi alla Parecchia di Fiemme; e di fatto da quell’epoca la troviamo ecclesiasticamente a Trento unita. E da allora, probabilmente, si incominciò anche con qualche relazione giuridico-economico-politica di Moena con

Fiemme, relazione che andatasi sempre più stringendosi e per fezionandosi maturò e si compì coll’unione piena e formale del 1318. Intanto andava sempre più decadendo la stella degli Ap piano e potenti si facevano oltre ogni dire i loro rivali Conti del Tirolo, arrivando all’ apogeo di loro grandezza sotto ai due Mainarsi; i quali a tanto arrivarono a costringere il Vescovo di Trento ad infeudarli di-molti beni degli Eppan. Or si deve tenere per certo che sia stito in forza di queste infeudazioni che

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