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Category:
History
Year:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Page 21 of 37
Place: Lipsia
Publisher: Weber
Physical description: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Subject heading: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Location mark: IV 1.107
Intern ID: 209509
squisitezza di lavoro in quel piccolo recinto! Vi vennero accolte le Maestà Imperiali da molte Autorità, da alcuni Nobili, e dai Ministri, come da altri Consiglieri della Corona, che dall' operoso e zelante Sovrano erano stali invitati a venire a Milano. Lo scopo di questo padiglione era di offrire alle .Maestà Imperiali un luogo di riposo pria di far il Loro ingresso solenne in Milano, ina il riposo fu brevissimo. Elleno montarono presto in un superbissimo equipaggio di Corte, capo-lavoro dell'artista

Sala ; e seguilo dalle carrozze del Loro Seguito numeroso e da un' infinità d' altre dei doviziosi Milanesi giunsero alla Torta del Corso Orientale, ove sott' arco trionfale di singolare architettura fregiato degli augustissimi nomi di «Fran cesco Giuseppe I.» e di «Elisabetta» e d'iscrizioni con venevoli alla fortunata occasione vennero ricevuto dal Podestà Sigi'. Sehregondi, il quale al sapiente e prode Monarca consegnò rispettosissimo le chiavi della Città, e dopo averlo ringrazialo della Sua

Clemenza in pro de' fuggiaschi ed infelici Milanesi, Gli raccomandò la popo lazione alle continue paterne Sue sollecitudini. A queste parole Sua Maestà rispose: -«ho dimenticato tutto il passato, e penso far mollo di nuovo e d'utile». Subito dopo queste poche, ina energiche, paterne parole, che bastar dovrebbero ai Milanesi di saldo fon damento ad un più lieto avvenire, ebbe luogo l'ingresso nella Città. Que'sontuosi palazzi sino all'imponente Duomo, una delle meraviglie del mondo, erano stali, io dirò

aveste, mai ebbero i Vostri Antenati e giammai Voi avrete. Ma già ne siete persuasi; già Vi siete rappacificati col clemcntissinio Vostro He, e Iddio sempre così con Esso lui Vi mantenga! Udienza dell' alta Nobiltà dall' Imperatore. — l'u prima cura dell' eccelso Sovrano, forse dopo mezz' ora di riposo, d'accogliere ad udienza i Nobili milanesi, de' quali alcuni, non so per quale motivo, ci mancarono, figlino ciò nullameno furono tanti, che composero Irti lunghe lila; e ad ognuno l'Imperatore volse

parole ami chevoli, benigne e sì eloquenti da convincerli, aver Egli un cuore veramente paterno, e nutrire le più belle in tenzioni per far sempre più fiorire la ricca città. Rivista militare. — Dopo questo ricevimento stra ordinario e memorando Sua Maestà montò a cavallo per vedere i prodi Suoi soldati, ammontanti forse a 20,000 uomini, che coli' ordine più preciso e con vera dignità militare, lieti delta presenza del valoroso loro Duce e Padre, Gli passarono innanzi sotto il commando del

1
Books
Category:
History
Year:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Page 25 of 37
Place: Lipsia
Publisher: Weber
Physical description: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Subject heading: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Location mark: IV 1.107
Intern ID: 209509
. Gita di Francesco Giuseppe I. a Pavia. Pria dello spuntare del sole Sua Maestà l'Imperatore fu oggi in vier gio per Pavia, città discosta poche ore dalia Capitale, confinante col Piemonte, posta al Ticino ed una delle più antiche d'Italia. Al convento della Certosa, celeber rimo in tutto l'universo, e la cui Chiesa è ricca di monu menti rarissimi, l'augusto Personaggio fece sosta e vi trascorse un' ora nell' esaminare questo capo-lavoro dell' architettura e i molti tesori, che vi rinchiude. Qual

aperta «Viva il nostro buon Im peratore!» Il popolo dopo questa solenne dimostrazione si mise a percorrere in massa le vie gridando » fuori i lumi» ed in brevi istanti l'intera Città fu splendida mente illuminata. Non puossi formarsi l'idea dell' entu siasmo svegliato ne' cuori lombardi dall' atto graziosis simo di Francesco Giuseppe 1.» il quale prova più bella e più chiara del Suo amore alle popolazioni Lombardo- Venete non potè» dare dopo giorni d'angustia, di lutto e di terrore. ' Ma l'entusiasmo

de' Milanesi s'accrebbe e toccò il colmo, quando le Loro Maestà Imperiali furono per recarsi al Teatro «della Scala» e quando Elleno as sieme allo splendido Corteo vi fecero la Loro comparsa. Il popolo volle tirar egli stesso la carrozza di gala fabbricata, come già notai, dal perito Sala; e miracolo, ben iniracol grande, che questo capo-lavoro di moderna invenzione rimase intatto in mezzo ad una calca, dirò, furiosa di popolo! Ad ogni passo si sentivano eccheg- giarc le parole «vivano i nostri Sovrani

!» «Fedeltà al nostro Imperatore!» e all' arrivo delle Loro Maestà nel Teatro, che pareva rischiarato da un sole, proruppe quella scelta moltitudine nelle acclamazioni più vive, e soltanto dopo gran tempo si potò dar principio all' opera «Il Trovatore» ed al balletto. Ma a che l'opera, a che il ballo! Tutto fiato perduto inutilmente! Gli evviva ripe tevansi di tratto in tratto, e tutti, Signori e Signore, erano rivolti alla Loggia Imperiale, per ammirarvi i volti della giovane Coppia, che mai parvero

sì belli e sì giocondi come in quella sera dopo aver sparso beneficio e gioja sopra milioni di sudditi. Eccoti o lettore, un colpo nuovo pei nemici dell' Austria 1 ecco la sconfitta del partito misero e ramingo, che tentò ogni mezzo per precipitare. Nella loro tomba potranno sì congiurare, bestemmiare e maledire, ma dalla tomba non usciranno mai più. Te fortunata, o Lombardia, sotto le redini d'un Uomo, che al proprio antepone l'interesse de' Suoi vas salli! Egli merita rispetto ed amore, perchè ama

2
Books
Category:
Economy
Year:
1926
¬Le¬ industrie tridentine alla fiera di Milano nel 1926
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Page 30 of 40
Author: Condini, Cornelio ; Consorzio per il Padiglione Tridentino alla Fiera di Milano / comp.: Cornelio Condini. Ed. dal Consorzio per il Padiglione Tridentino alla Fiera di Milano
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Mailand / Mailänder Messe <1926>;g.Trentino-Südtirol
Location mark: III 96.584
Intern ID: 272151
28 INDUSTRIE TRIDENTINE „Quindi una Mostra turistica costituita essenzialmente da fotografie, dà planimetrie, da prospetti illustrati larga-niente distribuiti è una delle migliori forme di propaganda diretta.' „ Il materiale raccolto nella leggiadra Loggetta del San- sovino, è già stato ammirato alla Fiera di Milano da centinaia di migliaia di visitatori. Dopo Venezia verrà trasportato a Roma, per essere esposto a cura dell'E. N. I. T. eon eguali inten dimenti. ' ,.Si può dire che tutti gli

Vinvio del materiale in appositi vagoni accom pagnati da personale specializzato e con orario d'arrivo a Milano già fissalo. Tutti quelli che curano singolar mente le loro spedizioni lo devono fare con notevole anticipo di tempo poiché corrono Talea delle consegne ritardate, causa l'enorme, farraginoso lavoro imposto alle case di spedizione nei giorni precedenti l'apertura della Fiera. Purtroppo anche quest'anno, il giorno deW apertura del Padiglione si dovette deplorare qualche vuoto con sfavorevole

effetto per tutta la Mostra. E i motivi di tali vuoti si dovettero sempre ricercare nel fatto che la spedizione non fu effettuata a tempo debito, in modo che non poche di tali spedizioni arrivarono cinque o sei giorni dopo Vapertura, mentre qualcuna arrivò persino a Mostra chiusa: E' quindi assolutamente necessario che tali inconve nienti sieno eliminati: e il Comitato farà anzi bene a respingere qualsiasi oggetto destinato alFesposizione, se non arriva entro il termine fissato. Alla vigilia

dell'apertura della Fiera il Padiglione. Trentino dev'essere perfettamente in ordine e tale pun tualità sarà uno degli elementi più importanti per assi curare al nostro Padiglione quel pieno successo che gli è dovuto per la varietà e la genialità dei prodotti esposti e per l'alacre cura del Comitato organizzatore. Pensino dunque per tempo i nostri industriali a prepararsi per questa vantaggiosissima gara del lavoro, facciano da parte loro ogni sforzo per attenersi disci plinatamente alle norme stabilite dal

Comitato, il quale nulla trascura perchè la nostra regione figuri con seni pre maggior decoro e vantaggio nella magnifica ed utile competizione del lavoro organizzata nella Metropoli Lombarda. GIUSEPPE PETERLONGO

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Books
Category:
History
Year:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Page 8 of 37
Place: Lipsia
Publisher: Weber
Physical description: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Subject heading: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Location mark: IV 1.107
Intern ID: 209509
ad un nuovo segnale. Ed ecco spandersi per l'aere i cupi suoni del campanone di San Marco, e dopo due minuti secondi sentirsi pur quelli dei sacri bronzi di tutte le Chiese della Capitale. La fu in vero una mu sica commovente, i cui suoni ben presto si confusero ài tuonare di tutte le artiglierie, e alle gerne • dell' in- Unità-dei cittadini, che co' propri occhi giù distingue vano l'imponente vapore a Elisabetta» fendere maestoso le onde e condur loro sani e salvi il cavalleresco Sire coli' amorosa

; tutte le campane della città suonarono a festa, e tutt' all' intorno si fecero sventolare finissimi e itivei fazzoletti dallo gen tili mani del nobil sesso, che v'era accorso in gran numero ad omaggiare la graziosa e magnanima Regina. Dopo essersi la Coppia Imperiale trattenuta brevi istanti nel padiglione, comparve Ella sulla punta dell' ele gante naviglio. Il giovane Sovrano mostrava d'essere contento e corrispondeva gentilmente ai continui saluti di gioja. L'Imperatrice tenevasi appoggiata

, qual secondo Padre e Principe, già da. molti lustri vive ama, e governa. Allorché il venerabil Vecchio si mosse per acco starsi all' Imperatore, Questi gli corse incontro, ed ab bracciandolo gli strinse, come fosse fratello, o il Suo più caro amico, la tremante mano. L'Imperatrice di^de pure con somma cordialità al canuto Maresciallo la di Lei manina, e non permise, che il primo sostegno e difensore del Trono Le baciasse la destra. Dopo quest' atto affettuosissimo le Loro Maestà se guite

, o Lettore, a Venezia, avrai sicura mente passata la prima sera alla «Fenice», in quell' immenso Teatro, uno dei tempj più preziosi e più eleganti sacri all' arte drammatica. Immaginatelo ora questo lavoro d'architettura squisitissima; quindi t'i noltra colla tua fantasia, e dipingiti ai tuoi occhi l'in terno di quell' artistico e gigantesco edificio rischia rato da migliaja e, migliaja di ceri: non potrai far a meno d'esclamare: oh bella Venezia! quali rarità rin chiudi 1 o Venezia, ben unica nell

4
Books
Year:
1882
Viaggi ladini : con un saggio statistico
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Page 27 of 48
Author: Gartner, Theodor / fatti e narrati da Teodoro Gartner
Place: Linz
Publisher: Wimmer
Physical description: 45 S. : Kt.
Language: Italienisch
Location mark: 1.051
Intern ID: 184162
.' S' intende da sè eli' ella era persona grata nel collegio. Il mio zoologo aveva già tirato Inori della fiasca eterica e preparato lege art is non so quante vespe, e dal campanile suonavano già le 10, quando finalmente il mio lavoro fu condotto a termine. Il giorno dopo decidemmo d 1 affrettarci, perchè io ero stanco di esami nare delle varietà minute d' un dialetto qua,si punto ladino, e pel cacciatore di vespe quella regione di Cavai esc non si prestava gran fatto ili suo scopo. Andammo dunque fino

di fatto, non prcsentandomisi dopo la cena-, come me 1' aveva promesso. Ili 'queir' imbarazzo 1' ostessa mi procacciò un altro ragazzino, sodo e giudizioso ma tanto timido, clie appena fu possibile di farlo cenare ' con noi, Dopo uji* ora mi si disse die sua sorella stava fuor della porta; io T invitai ad entrare e la- costrinsi quasi a sedere. Da li a non molto s' introdusse una donna colle parole proferite come da un sergente die fa rapporto al tenente: „Mi scion lä mare* del put ell

telegrafo, sì fosse ordinato pranzo, lezione e posta;. Strada facendo io dissi al mio amico die mi rincresceva di non poter prender meco i'1 piccolo fiammazzo e farlo lassano; ma anche a Vigo non ebbi ragione di lagnarmi. L' affabile signora maestrali Vigo, alla quäle (dopo aver preparato un nuovo quaderno) io feci una visita, mi mandò a casa due ragazzini, V imo meno adatto, 1' altro, Giambattista Trapp mann, uno dei niigliori e più cari miei maestri di ladino, il quale m'insegno la sua lingua materna

per 26 ore con- uno zelo costante. Mentre eli' io mene stava lì a tutto mio agio, il mio caro compagno di viaggio cominciava già a pensare alla partenza, perchè le sue bestiolihè, senza i raggi di sole, non vanno in giro; ed egli fece bene dì partire per Bolzano il primo d' agosto, poiché ancora due giorni dopo non vidi imenotteri, ma sì neve a dngente metri più insù. Il 4 agosto visitai due reverendi signori, ì quali mi diedero ragguagli sulla geo grafia dialettale delle loro valli natali; quello

5
Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2007)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 31. 2007
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Page 294 of 313
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 312 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Arbeitsbericht I des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikologische Projekte (bis 2007) / Jürgen Runggaldier, 2007</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; [3]</br> Finco, Franco: Caratteristiche acustiche e articolatorie delle occlusive palatali in alcune varietà friulane / Franco Finco, 2007 Furer, Jean-Jacques: Situazione statistica attuale del romancio in Svizzera / Jean-Jacques Furer, 2007</br> Goebl, Hans: ALD-II: 4. Arbeitsbericht (2006) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Andreas Wagner, 2007</br> Goebl, Hans: Dialektometrische Streifzüge durch das Netz des Sprachatlasses AIS / Hans Goebl, 2007</br> ¬Un¬ luogo di culto dell'età del Ferro in Val Badia, località Prati del Putia : (comune di San Martino - BZ) / Michela Cottini ..., 2007</br> Stolzenburg, Andreas: "Sappho klagt Amor ihre Liebesqualen" : zu einer frühen Kompositionsstudie Giuseppe Craffonaras / Andreas Stolzenburg, 2007</br> Verra, Roland: Sprachwechsel in Gröden / Roland Verra, 2007
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/31(2007)
Intern ID: 462802
Di fronte a questo problema, l’autore del volume, Marzio S trassoldo , ha dovu to di fatto lavorare in due direzioni diverse, entrambe di una certa complessità. Dopo aver ordinato tutta la serie delle parole e delle nozioni necessarie alla co municazione nei castelli - ma qui esempi di raccolte, anche buone, non mancano, come si evince dalla bibliografia proposta alle pp. 41-43 - la prima questione era, si capisce, quella di raccogliere il lessico castellano esistente in friulano. Questo lavoro

Porta o di Daniela Piccini - è stato possibile individuare i corrispondenti per una buona serie dei concetti necessari alla comunicazione castellana. Naturalmente il lavoro di ricerca, in questo senso, potrebbe non avere mai termine, perché il patrimonio documentario tardomedievale friulano è ster minato. A ulteriore complicazione del lavoro, si aggiunga il fatto che le carte antiche in volgare friulano, tra XIV e XV secolo, sono ancora per lo più inedite e quindi non siamo in grado di decidere

, al momento, se una parola avesse una qualche circolazione o meno. Il volume si organizza in due sezioni ed è interamente bilingue italiano/friulano. Dopo un’introduzione generale, che spiega i motivi e i criteri che hanno guidato la raccolta del lessico nel suo complesso, l’autore passa ad ordinare il lessico stesso per categorie: i “termini castellani”, i “termini bastionati”, i “termini strumentali” e i “termini istituzionali”. Nella presentazione dei singoli lemmi, si offre innan zitutto il termine

6
Books
Year:
1882
Viaggi ladini : con un saggio statistico
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Page 33 of 48
Author: Gartner, Theodor / fatti e narrati da Teodoro Gartner
Place: Linz
Publisher: Wimmer
Physical description: 45 S. : Kt.
Language: Italienisch
Location mark: 1.051
Intern ID: 184162
. Mi partii la mattina dopo, alle 6 ; sfortunatamente nello • stesso momento il Wolf, che non s 1 aspettava più il mio arrivo, lasciò Paularo e si mise in cammino per Paluzza. Così alle 9 non lo trovai più a Paularo. Dopo la lezione impartitami da un' interessante figura di pastorello, io ebbi il piacere d' andare a P alvi zza in com pagnia di tre lavoranti che ritornavano alle case loro. Il più giovane, bravo maestro di dialetto, ed il vecchio „prìncipe di Suttrio' (così io lo chiamai) m' accompagnarono

fino alla locanda. Da Paluzza, la mattina dopo feci una passeggiata poco piacevole a Comeglians. Oltre che non tutte le sei parti del But erano munite di ponti, mi colse la mala ventura elio, quando laggiù mi bagnavo i piedi, cominciò di lassù la prima pioggia, la quale mi cacciò in una bottega di Cerci- vento. Sentendo che lì il dialetto non differiva dal paluzzese, io mi risolsi a continuare il viaggio dopo la pioggia. Allo spartiacque credei sentire un tuono lontano; pero neppure a Eavascletto

mi riposai, ma scesi in fretta per un 1 oretta -fino a Comeglians, Appena passato Ravascletto, io camminai attraverso il temporale. A Comeglians dovei mettermi a letto, non ammalato (viaggiando a piedi un uomo sobrio diffìcilmente s' ammala), ma per mancanza eli vestiti asciutti. Il dopo pranzo due piccini m' insegnarono, 1' uno dopo T altro, il dialetto del paese. L' 8 settembre • ft festa, e sperando di trovare in quest' oc casione a Forni Avoltri una persona da Collina, io passai per tempo ili quell

' altro luogo. Lì non avevo ancora finita la colazione, .quando il sig. dottore Magrini mi visitò e m' .offrì il 'suo soccorso efficace. Da prima egli mi presentò un vecchio cacciatore di camosci da Collina, ed in sul finire della lezione si fece innanzi il mio Beppino per fornirmi ancora poche aggiunte. Il sig. De Fabro, questa volta, non mi . fu dato di trovarlo. La sera mi rivolsi a Comeglians è la mattina dopo (9 settembre) feci la passeggiata di Pesarli s, dove 1' ostessa m' arrecò qual maestro

un amabile ragazzo, e il dopo pranzo fino a Socchieve. Ad Ampezzo della Carnia, nel salotto della locanda, udendo tre- uomini parlar fra loro, mi maravigliai grandemente 3

7
Books
Category:
History
Year:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Page 35 of 37
Place: Lipsia
Publisher: Weber
Physical description: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Subject heading: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Location mark: IV 1.107
Intern ID: 209509
Milano.] IL VIAGGIO IMPERIALE. 31 ripeterono più forti dopo il canto dell' Inno Nazionale ed anche alla partenza degli Augusti dal Teatro. La moltitudine accompagnò l'adorata Coppia sino alla Residenza, o lieta di possedere fra le antiche mura i suoi Sovrani eccelsi si diresse alle case nella speranza di di ancor più sereno e più fortunato. S Marco. Iipesion« all« Fortificazioni, e Francesco Giuseppe I nelle Carceri» — Visita nel Ginnasio Liceale e- nell' Orfano trofio maschile. — Già

Marchese Strozzi, •t>er meglio vedere dall' alto quell' incessante bru lichio . e quella festa, unica, io credo, di tal sorta nel inondo. Sino alla mezzanotte risuonarono nelle vaste Con trade di Mantova le grida più entusiastiche, e nel cuore di tutti resterà impressa la memoria di sì gioconda serata. 6 Marzo. Caccia. — Poco dopo lo spuntar del dì l'augusto Monarca recavasi alla caccia sul Lago superiore. Ben ESO battelli carichi di cacciatori, fra i quali distingue- vansi Personaggi della Corte

la vetustissima Chiesa di S. Nicola, ricca di capi d'opera de' più valenti artisti d'Italia e ritornate al Loro Palazzo si compiacquero sentire a cantare l'Inno dell' Im pero da alcune centinaja di giovanetti sfilati avanti la Residenza. Durante.questa scena e così durante tutto il soggiorno in Treviso le Maestà augustissime furono l'oggetto di rispetto, di simpatia e di favorevolissime disposizioni per parte della popolazione. Beneficj Sovrani e partenza per Udine. — Dopo il mez zodì tutto il popolo'di

dimora vi visitò, come dappertutto, gli I. R. Dicasteri, gli Istituti di beneficenza e d'istruzione, le Chiese, le Caserme e gii Spedali. Non fece meno che altrove la graziosissitna e benefica Imperatrice. Ella si compiacque visitare le Case pie e le Scuole femminili, portare conforto ai poveri, e infondere letizia agli sven turati. illuminazione e Teatro. — Non scordare, mio Lettore gentile, che un' ora dopo l'arrivo delle Maestà augustis sime la Città brillava in mezzo ad un sole vivissimo, e che

, da nuove Deputazioni, e da un' infinità di gente delta vicina Trieste. Si proseguì dopo cortissima pausa per Monfalcone, e l'augusta Cop pia volle pernottare a Prestranegg, che accolse in festa ed in allegria gli eccelsi Sovrani. 11 Marzo. Arrivo in Adelsberg. — Alle nove ant. dell' undici il treno Imperiale toccò Adelsberg. Chi in Italia, chi in Europa non avrà letto, o almeno sentito parlare delle vaste grotte di stalattiti d'Adelsberg, le quali per la loro rinomanza attirano a se tutti i viag

8
Books
Category:
History
Year:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Page 28 of 50
Author: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Place: Pisa
Physical description: 40 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Subject heading: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Location mark: III 102.494
Intern ID: 236700
in giorno dopo clic era diventato luogole- j nente, costrinse lilialmente i Conti de Cilli ; e d’ Ortemhurg a pacilicarsi con Enrico di Gorizia, il quale parti poco dopo per 1’ l- talia. Durante la sua assenza, nell’anno 1444 sua moglie, in intelligenza coi suoi nemici, fece appiccare sulla forca una quantità di uomini d’arme e di servi fedeli d’ Enrico, rinnovò le sue intelligenze col Conte di Cilli, e si trattava nientemeno che di' far dimettere Enrico, ed innalzare suo figlio Giovanni qual

Conte Palatino di Corinzia, c Conte principesco di Gorizia, Gradisca c Lurn. Fu Baldassarre de AVelsperg il quale, appena udì questo progetto che con nume rose truppe entrò nella Corìnzia ed impedì lo scoppio di questa rivoluzione. Poco dopo essendo ritornato il conte Enrico ne’ suoi stati venne messo in-prigione per ordine di sua moglie. Baldassarre de Welspcrg scrisse tan tosto alla contessa di Gorizia facendole sapere clic qualora suo marito non fosse messo in libertà, esso sarebbe costretto

di liberarlo a mano armata. Poco dopo, cioè nel 1484, Giovanni conte pala tino di Carinzia scrisse a Baldassarre de Welsperg; esser morto suo padre Enrico, e lo pregò di voler continuar a funzionare qual luogotenente. Baldassarre accettò, e restò alla direzione degli aliar! di quel Principa to. Poco dopo morì anche il conte Giovan ni senza prole, ed essendo suo fratello cd erede Leonardo ancor di tenera età, gli vennero nominali quali Reggenti Baldassare Barone de Welspcrg e Giorgio de Kiinigl

, da Sigismondo Arciduca d’Austria prossimo parente del pupillo. Furono grandissimi i meriti del Barone de Wclsperg per la casa d’ Austria, e fu esso che contribuì al pas saggio delle terre di Gorizia, Carinzia e Gra disca sotto la casa d’AustVia dopo la morte di Leonardo. Tutta la corrispondenza di Bal dassarre, durante la sua reggenza in Go rizia, si trova ancora in originale nell’ Ar chivio di famiglia 'Welspcrg. Fu Baldassarre de Welspcrg anche Consigliere dell’Arciduca Sigismondo d’Au stria, a! quale

9
Books
Category:
History , Religion, Theology
Year:
1897
Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scritture del principato vescovile di Trento esistenti nell'I. R. archivio di corte e di stato in Vienna
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Page 6 of 201
Author: Dominez, Guido / Guido Dominez
Place: Cividale
Publisher: Strazzolini
Physical description: VIII, 192 S.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Wien / Haus-, Hof- und Staatsarchiv ; g.Trient <Diözese> ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Location mark: II 102.538
Intern ID: 87423
tune bibliografe quei documenti, che fossero eventualmente editi; bensì, compiuto questo primo lavoro, . il quale non doveva servirmi che di criterio, por subito mano alla trascrizione d'un quanto maggior nu mero dei documenti, che mi fossero risultati inediti, e pm'tare per tal. modo il mio contributo a quel Codice diplomatico tridentino, che s'invoca sempre, e sempre è di là da venire, Senonchè i brevi mesi, ond' avrei potuto disporre, essendo poco più che suffìcenti all' esame ed alla

compilazione del sommario delle molte.scritture, compresi subito di non poter calcolar affatto sul secondo lavoro, quando non dovessi forse recarmi a fortuna, di riuscire al meno in così breve tempo ad approntare il primo. Nè m'ingannai. La lettura, non sempre facile, delle pergamene, rubava tempo, nè meno lenta, meno paziente sarebbe stata l'opera dei riscontri,. M'im portava d' altro lato di non cadere in grossolani errori di trascri zione, i quali, nonché non illustrare la genealogia, la storia, la topo

nomastica, fogliassero ogni utile alla mia fatica; e meglio che pre cipitare il lavoro per malintesa, sollecitudine di pubblicare, non senza pericolo di sprecare tempo e brighe nella trascrizione di documenti creduti inediti e che troppo tardi mi fossi avveduto che non lo erano, mi parve utile e conveniente curare anzitutto ed esclusivamente il Regesto, parte essenziale del mio lavoro e non fattibile che sul luogo, senza preoccuparmi neppur dei riscontri, che potevano farsi anche altrove, e fin da altri

se n' avesse voglia. Giunsi così al termine della mia breve dimora, certo deluso nel mio primo proposito, non però senza il compenso d'aver almeno assicurato del mio lavoro quello che più importava: la compilazione del, Regesto^ la base, su cui altri o forse io stesso, avrei potuto con mio agio costruire poi. }Ih)) a nera !' opera, dei riscontri ; ed a questa calcolavo di at tendere in Rovereto, dove, nella Civica Biblioteca, presieduta allora dal compianto Prof Don Giovanni Bertanza, verso gli studiosi

sempre largo, sempre premuroso, sempre cortese, pur felice d' age volarli nelle loro ricerche, .(e lo potè rimpiangere chi ebbe a speri mentare il nuovo regime e il bel garbo del suo successore) mill a mi poteva mancare di quanto occorresse da consultarsi. Circostanze im prevedute, esigenze d' altri studi, che mi distrassero altrove, impe dirono per allora d' attendere a quelle ricerche ; onde il lavoro rimale .sospeso disgraziatamente a. lungo, e come non bastasse, anche più che non V imponessero

10
Books
Year:
o. J.
Aufsätze über Johann Baptist Franzelin
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Page 40 of 90
Place: Ohne Ort
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: 10 Xerokopien in Mappe. - Fingierter Titel!<br />Cardinal Franzelin gestorben. - 1886 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/1 <br />De primo schemate constitutionis dogmaticae disquisitio coram 24 patribus deputatis habita a Ioanne B. Frenzelin S.I., consultore Commissionis theologicae. - 1890 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/2 <br />Hubert: Cardinal Franzelin / [Hubert]. - 1887 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/3 <br />Jean-Baptiste Franzelin. - 1892 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/4 <br />Lanz, Arnaldo: Giovanni Battista Franzelin / [Arnaldo Lanz]. - 1950 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/5 <br />Bernard, Pierre: Jean-Baptiste Franzelin / [P. Bernard]. - 1915 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/6 <br />¬Der¬ neuernannte Kardinal aus Tirol. - 1876 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/7 <br />Merk, August: Kardinal Franzelin und die Inspiration / von August Merk. - 1926 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/8 <br />Lauchert, ...: Johann Baptist Franzelin / Lauchert. - 1878 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/9 <br />De vita Ioannis Baptistae Franzelin, e Societate Iesu S.R.E. Presb. Cardinalis, commentarius. - 1887 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/10
Location mark: III A-1.632/1-10
Intern ID: 345436
, pp. cli-clxxxviii e Autori vari, Literary history of thè United States, Bibl., ivi 1948, pp. 507-15. Gabriele Musatti FRANSONI, Luigi. - Arcivescovo di Torino, n. il 29 marzo 1789 a Genova, m. il 26 marzo 1862 a Lione. Nel 1797 riparò a Roma. Di ritorno a Geno va nel 1814, vestì l’abito ecclesiastico e, fu ordinato sacerdote Pii die. dello stesso anno. Entrò poi nella Congregazione dei Missionari urbani, ed ebbe la nomi na a vescovo di Fossano da Pio VII, il 13 a 0 * 1821. Dopo la morte di mons

commissione^ di canonisti, consentì che gli si somministrassero gli ultimi Sacramenti, solo dopo un pubblico atto di ritrattazione. Rifiutatosi, il ministro morì privo dei conforti religiosi. Due giorni dopo la morte del Santarosa, l’arcivescovo fu prelevato il 7 ag. 1850 nel suo palazzo da un maggiore dei carabinieri e portato nel forte di Finestrelle. Raccolto lo strettamente necessario, in compagnia di un ecclesia stico e di un domestico, l'arcivescovo rimase colà fino al 28 sett. dello stesso anno

di Gesù a Graz e dopo aver insegnato a Tarnopol e Leopoli,funel 1845 inviato a Roma all’Uni versità Gregoriana,dove, alla scuola di Giovanni Terro ne e Carlo Tassaglia, primeggiò tra i condiscepoli. Nel 1848 per i moti antigesuitici scoppiati in Italia, F. fu mandato a continuare gli studi in Inghilterra, nel castello di Lord Clifford a Ugbrook, nel Devonshire. Dopo pochi mesi passò a Lovanio. Nel 1849 gli fu dato l’incarico d’insegnare la S. Scrittura nello scolasticato di Vals in Francia. A Le Puy

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Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Page 490 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
acquistati per Nuova York; I girovaghi , dipinto premiato con medaglia all’ Esposizione di Firenze ed acquistato dal Sig. Molena; Il pìccolo prigioniero comperato dallo stesso Signore; IJamore non prende ruggine venduto alla grande Esposizione internazionale di Monaco ; Meditazione e lavoro venduto alla medesima Esposizione, e - cosi dicasi del quadro Uva e pesche, che di là passò a Berlino. I primi fiorì in Venezia , quadro ch’ebbe l’onore di figurare alla grande Esposizione mondiale di Chicago (1893

), e fu pre miato con medaglia d’oro dal Giurì internazionale della me desima. Seguono : Studio e lavoro , All Ovile, in attesa dello Sposo, Il tempo è denaro , Verràf, Ultimi raggi, Primo incon tro di Raffaello con la Fornarìna , Rosa mistica, Il Sogno, Tra i due che si contendono il terzo gode, Un raggio di sole , // Divorzio, UAlba, Canzonetta, Serate d' inverno nel Trentino, Amore, Uva, Solitudine nette Alpi Trentine, ecc. Ha in corso di lavoro; È fora del desìo, Incontro fatale, Amore e Dolore

, Prendete, Dopo la scuola, I Diplomi, Favretto al Listati, Te piaselo mamma, Pagatevi, e i Y. S. Cosma e Damiano . Giovanni Segantini di Arco, pittore tutto fuoco per l’arte, nacque a dì 15 gennaio 1858. Ancora tenerello si sentì trasportato all’amore del bello artìstico, e fatta prova di sè con disegni di vario genere, si recò a Milano presso una sua parente; ma dopo qualche tempo volle cercar fortuna in

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Books
Category:
History
Year:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Page 16 of 37
Place: Lipsia
Publisher: Weber
Physical description: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Subject heading: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Location mark: IV 1.107
Intern ID: 209509
a Contrammiragli, e Eugenio Cav. de Preti a Capitano di linea. Altre grazie furono concesse, dopo di che l'Im peratore porlossi sulla fregatta «Venere»; la fece mano vrare, il che avvenne con prestezza e puntualità e final mente portatosi co' Suoi fedeli sul vapore «Elisabetta» li trattò d'una delicata colazione. Alle 6 era imbandita la mensa a bordo del vapore «Elisabetta» ed il numero de' convitati fu grande. Ar monia lieta e solenne regnò durante il pranzo, poiché in questo dì si unirono alte aspettazioni

; la più fortunata di qualsiasi luogo del vasto Impero! IO Dicembre. Affari di gabinetto. — Venezia accolse nuovamente nel suo seno l'amata Coppia Imperiale, e n'ebbe davvero gioja. li dì di quell' arrivo fu trascorso dulie Loro Maestà negli Appartamenti Imperiali. Ben può ognuno immagi narsi, che dopo gli sforzi di due notti passate iu viaggio e d'un dì intero in continua operosità non poterono le Loro Maestà comparire al passeggio, o al Teatro; l'Im peratore però s'occupò vivamente in affari

trovavasi di presidio. Visita agli Istituti d'Istruzione. — Dopo il ritorno. dal Lido fu consacrato il resto di quel giorno a visitare pa recchie Scuole. Ognuno sa, quanto Francesco Giuseppe I. abbia a cuore la coltura de' Suoi popoli, e quanti pre ziosi provvedimenti sieno stati fatti durante questi pochi anni del Suo regno nelle organizzazioni, degli studj. Le cure poi di. Sua Ecc. il Signor Ministro - d'istruzione Conte Leo Thun contribuirono moltissimo al prospera mento di tulle le scuole, le quali

tutti ha gran possanza. Questa fu, questa è la Tom bola. Il Consiglio Municipale diede questo divertimento per esultanza della presenza in Venezia delle Loro Maestà Imperiali, che ogni giorno s'attirarono sempre più coi Loro' modij gentili, colle Loro beneficenze, e sollecitudini l'amore de' Veneziani. All' una dopo il mezzodì il popolo accorrea fra la speranza o'I timor ... ma dove? Tel potresti immaginare, o Lettore. Egli s'av viava in fretta verso la più ricca e più bella piazza del mondo. Eccoli

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Books
Category:
History
Year:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Page 4 of 37
Place: Lipsia
Publisher: Weber
Physical description: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Subject heading: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Location mark: IV 1.107
Intern ID: 209509
' accordo più armonioso e con vero entusiasmo l'Inno Nazionale. Allorché dopo la fino del second' atto l'Imperatore e la illustre di Lui Consorte alzarònsi ed - alla Lor loggia piegaronsi per attestare al pubblico la Lor piena soddisfazione, levóssi tale un grido generale, di giubilo, che il teatro ne parve scosso. 21 Novembre. Rivista militare. Visit* alle Caserme, alle prigioni, alla Casa ai correzione etc. — Al mattino del dì seguente Sua Maestà l'Imperatore, dopo aver tenuta una rassegna mi litare

di pubblica bene- accusa etc. — Durante quest' intervallo l'augusta Regina, dopo aver ascoltata la ss. Messa nella Chiesa di Sani' Antonio Vecchio, si occupò nella visita di alcuni pii Isti tuti, ove col Suo nobile contegno e conversare amo roso spàrse somma gioja e vi destò la generale am mirazione. Ella se ne partì, lasciandovi doni generosi. Grade solennità nell* Arsenale del Lloyd. — La festa principale di questo dì fu la visita di ambedue le Maestà all' imponente Arsenale del Lloyd, nel quale conven

gnamente approvala; e già dopo breve tempo fumavano i cammini di dodici navi, che, regolarmente divise avanti il porto, erano state scaldate per la suddetta passeggiata. Sei vapori del Lloyd riempironsi succes sivamente d'ospiti, che a questa gita erano'stati invi tati dalla Direzione ; un settimo aVImperatrice» lus suriosamente addobbato;, distinguevasi fra tutti per 'quello, che dovea accogliere la Coppia augustissima. — L'Imperatore e l'Imperatrice, udita la S. Messa, vennero allo scocco del mezzodì

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2003)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 26/27. 2002/2003
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Page 59 of 433
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 431 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Bauer, Roland: Dolomitenladinische Ähnlichkeitsprofile aus dem Gadertal : ein Werkstattbericht zur dialektometrischen Analayse des ALD-I / Roland Bauer, 2003</br> Chiocchetti, Fabio: Osservazioni morfosintattiche sul plurale femminile nel ladino fassano / Fabio Chiocchetti, 2003</br> Coray, Renata: Rätoromanische Mythen im öffentlichen Diskurs : die Stellung des Bündnerromanischen in der Schweizer Sprachenpolitik / Renata Coray, 2003</br> Forni, Marco: Norma e componente psicolinguistica in un progetto lessicografico : Wörterbuch Deutsch - Grödner-Ladinisch ; Vocabuler Tudësch - Ladin de Gherdëina / Marco Forni, 2003</br> Ganzoni, Annetta: Zur Spurensicherung eines Polit-Krimis : Anmerkungen zum literarischen Nachlass von Jon Semadeni / Annetta Ganzoni, 2003</br> Goebl, Hans: Zur Dynamik des dialektalen Sprachwandels in den Zentralalpen : ein Vergleich der Lautgestalt der Daten von Ettmayer 1902 und des ALD-I / Hans Goebl, 2003</br> Grünert, Matthias: Pressesprache und Standardisierung: Engadin und Surselva im 20. Jahrhundert / Matthias Grünert, 2003</br> Grzega, Joachim: Aus der etymologischen Werkstatt : zwei Projekte und die dolomitenladinischen Bezeichnungen für "häufig" und "Furunkel" / Joachim Grzega, 2003</br> Gsell, Otto: Formen der Negation im Dolomitenladinischen / Otto Gsell, 2003</br> Kaiser, Georg A.: ¬Die¬ Verb-Zweit-Stellung im Rätoromanischen : ein typologischer Vergleich / Georg A. Kaiser, 2003</br> Liver, Ricarda: Wortgeschichte und Wortgeschichte : Prolegomena zu einer historischen Beschreibung des bündnerromanischen Wortschatzes / Ricarda Liver, 2003</br> Mischì, Giovanni: ¬Der¬ Wortschatz im heutigen Ladinischen und das Dilemma mit seinem Ausbau: freier Lauf oder gezielte Planung? / Giovanni Mischì, 2003</br> Pianca, Barbara: ¬La¬ politica linguistica in Friuli e le istituzioni scolastiche / Barbara Pianca, 2003</br> Riatsch, Clà: Zu Poesie und Mythos bei Andri Peer / Clà Riatsch, 2003</br> Rührlinger, Brigitte: ¬Die¬ sprachlichen und kulturellen Identitätsgefühle der (Neo)Ladiner in der Provinz Belluno : einige ausgewählte Resultate aus einer Felduntersuchung / Brigitte Rührlinger, 2003</br> Solèr, Clau: Gesteuerte und spontane Spracherneuerung : das Bündnerromanische im Alltag / Clau Solèr, 2003</br> Thiele, Sylvia: Didaktisch-methodische Überlegungen zur Lyrik im (Fremdsprachen-)Unterricht / Sylvia Thiele, 2003</br> Vicario, Federico: ¬Il¬ friulano dei giovani nel Comune di Reana del Rojale (Udine) / Federico Vicario, 2003</br> Videsott, Paul: Onomatometrie Ladiniens / Paul Videsott, 2003
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/26-27(2002-2003)
Intern ID: 355258
Pruposta per n vocabulèr scolastich. Ladin. Tudèsch. Talian. La prima parte è gardenese-tedesca-italiana (1-79) e la seconda invece è tedesca-gardenese-badiota- italiana (81-157). Questo elenco di parole, dato il suo dichiarato intendimento di “proposta” e provvisorio, era stato riunito in un raccoglitore e distribuito nelle scuole in attesa di un lavoro più elaborato. Infatti l’allora presidente dell’Istituto Pedagogico Ladino Franz Vittur nelle sue parole introduttive scrive: Chesc vocabulèr

, che cunten paroles tla rujeneda ladina (gherdeina y badiot), tudescia y taliana, ven dat ora sciche proposta de leur da adurvé tla scoles dla valedes tl nseniament dla rujenedes che ven mparedes te scola. L se trata dla prima edizion ziclostileda de n leur che se damanda de um mo perfezionà, cumpletà y laurà ora enghe cun la colaborazion de duc chei che leura te scola . 9 Alla realizzazione di questo lavoro hanno anche contribuito, in vario modo, Christian M oroder , che ha raccolto la maggior

dire, irrimediabilmente perduto per sempre. La novità di questo lavoro è stata quella di mettere il vocabolo tedesco in entrata, e non in uscita come era il caso del L ardschneider (1933, 1994) e del M artini (1953). Georg M ischì di Selva aveva adattato il materiale lessicale dattiloscritto (ca. 7500 lemmi tedeschi in entrata) ad una versione compatibile su computer, grazie all’interessamento dell’Istituto di Romanistica dell’Università di Innsbruck. In Istituto a San Martino in Badia esiste uno

parole gardenesi esprimono più di una accezione in tedesco. Di seguito qualche esempio: 9 Questo vocabolario, che contiene parole in lingua ladina (gardenesi e badiotte), tedesca e italiana, viene distribuito come proposta di lavoro da impiegare nelle scuole delle valli per l’insegnamento delle lingue che si imparano a scuola. Si tratta della prima edizione ciclostilata di un lavoro che necessita di essere ancora perfezionato, completato ed elaborato, anche con la collaborazione di tutti coloro

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2009)
Ladinia : revista scientifica dl Istitut Ladin Micurà de Rü ; 33. 2009
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Page 163 of 240
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 239 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Bauer, Roland: "Ladinia" - Sföi cultural dai Ladins dles Dolomites : Geschichte, Gegenwart und Zukunftsperspektiven einer Zeitschrift / Roland Bauer, 2009</br> Chiocchetti, Fabio: "Ester ladins incö" : ricerca sul passato e sguardo al futuro nell'attività dell'Istitut Cultural Ladin "majon di fascegn" / Fabio Chiocchetti, 2009</br> Crazzolara, Rosmarie: Unsere Erbschaft im Zeitalter der Globalisierung: 360° Ladinität? / Rosmarie Crazzolara, 2009</br> Forni, Marco: In ricordo di Walter Belardi : (1923 - 2008) ; gli studi di un linguista per i ladini e per la lingua ladina / Marco Forni, 2009</br> Forni, Marco: "¬La¬ rujeneda dl'oma" : lessico e lessicografia / Marco Forni, 2009</br> Frenes, Erwin: Considerazioni sull'Istituto Ladino "Micurà de Rü" e proposte per il suo futuro / Erwin Frenes, 2009</br> Goebl, Hans: Bericht über die bisherigen Arbeiten am ALD-II : (1999 - 2009) / Hans Goebl, 2009</br> Mischì, Giovanni: Sammeln - bewahren - erschließen - erforschen : das historische Archiv des Ladinischen Kulturinstitutes "Micurà de Rü" nimmt Gestalt an und verbessert seinen Service / Giovanni Mischì, 2009</br> Moroder, Leander: Ladinersein heute. Und morgen? / Leander Moroder, 2009</br> Moroder, Leander: 30 Jahre Tätigkeit des Istitut Ladin Micurà de Rü / Leander Moroder, 2009</br> Mussner, Florian: Discorso dell'Assessore provinciale alla scuola e cultura ladina in occasione dell'inaugurazione dell'Istituto Ladino "Micurà de Rü" / Florian Mussner, 2009</br> Pellegrini, Giovan Battista: ¬L'¬ Istitut Cultural Ladin "Cesa de Jan" / Giovanni Pellegrini, 2009</br> Pizzinini, Ilda: ¬Das¬ Ladinische Kulturinstitut "Micurà de Rü" und seine Zukunft : kurzgefasste Überlegungen / Ilda Pizzinini, 2009</br> Siller-Runggaldier, Heidi: ¬Der¬ Beitrag des Ladinischen Kulturinstitutes "Micurà de Rü" für die Arbeit an den Universitäten / Heidi Siller-Runggaldier, 2009</br> Solèr, Clau: Bündnerromanische Sprachpolitik und Spracherhaltung : Überlegungen anlässlich der Tagung "Ladinersein heute" / Clau Solèr, 2009</br> Sotriffer, Toni: Zur Erinnerung an Bischof Wilhelm Egger : (1940 - 2008) / Toni Sotriffer, 2009</br> Valentin, Hugo: Zum Werdegang des Istitut Ladin Micurà de Rü : Betrachtungen anlässlich des 30-jährigen Bestehens und der Einweihung des neuen Sitzes / Hugo Valentin, 2009</br> Vicario, Federico: ¬La¬ Società Filologica Friulana "G. I. Ascoli" e la promozione della lingua e della cultura friulana / Federico Vicario, 2009
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/33(2009)
Intern ID: 520620
La partecipazione della Società Filologica Friulana ai festeggiamenti del trentenna le di fondazione dell Istituì Ladin Micurà de Rü, in ideale rappresentanza di tutte le istituzioni culturali del Friuli, costituisce, a mio parere, un’occasione certamente importante per testimoniare l’adesione e la condivisione di comuni valori di atten zione e di rispetto per l’identità e per la pluralità linguistica, ma anche un’occasione per presentare, per sommi capi, l’esperienza e il lavoro che il nostro

Sodalizio sta svolgendo, in più settori, per la promozione del patrimonio linguistico e cultura le friulano. Da avvenimenti come quello che qui ricordiamo, la fondazione di un Istituto culturale e il suo lavoro per il territorio, possono nascere, di fatto, ulteriori momenti di confronto, di scambio e di partecipazione, per proseguire nel positivo percorso che da alcuni anni, ormai, vede una sempre più forte solidarietà e collabo razione tra le nostre comunità, quella ladina e quella friulana. La Società

Filologica Friulana nasce a Gorizia il 23 novembre del 1919, all’indo mani della fine dalla Prima Guerra Mondiale, per iniziativa di alcuni noti uomini di cultura friulani quali Giovanni Lorenzoni, che della Società fu il primo Presi dente, Bindo Chiurlo, Ugo Pellis, Ercole Carletti e altri. 2 La scelta di fondare la Società a Gorizia, simbolo del Friuli finalmente unito dopo cinque secoli di divi sione, è certamente bene augurante per i destini della regione, come significativa è la sua intitolazione

ha costituito, fin dalla sua fondazione, uno dei principali punti di riferimento culturale della regione. 3 2 Il verbale della Assemblea costitutiva della Società Filologica Friulana è pubblicato nel 1920 sul pri mo numero del “Bollettino della Società Filologica Friulana” (pp. 2-14). Si rimanda alla Bibliografia di riferimento, ma in particolare al bel lavoro di Manlio M ichelutti (1989), per maggiori notizie sulla fondazione e sui primi anni della Società. 3 Per “Friuli storico” si intende, generalmente

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Economy
Year:
1928
¬La¬ grande guida descrittiva illustrata delle stazioni climatiche delle Dolomiti e dell'Alto Adige : raccolta e ricostruita con i dati ufficiali dei Comitati di cura, societa d'abbellimento = Großer illustrierter Führer der Dolomiten-Kurorte und des Alto Adige
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Page 58 of 71
Author: Colasanti, Luigi [Hrsg.] / ed. e dir. da Luigi Colasanti
Place: Bolzano
Publisher: Colasanti
Physical description: 63 S.
Language: Italienisch; Deutsch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Südtirol;s.Gaststätte;f.Verzeichnis
Location mark: III 65.649
Intern ID: 311719
delle Aurine. Alla Cascata di Rioriva: in trenta minuti passando per S. Maurizio e seguendo dopo le ultime case la via bassa, poi per il ponte della Rioriva, a sinistra nel bo schetto, oltre i ghiaioni selvaggi fino alla cascata dello stesso, vista nel burrone, da qui in serpentine si sale alla seconda ca scata e si prosegue per un sentiero fresco ed ombreggiato, fino al ponticello che so vrasta la voragine in cui il ruscello si precipita con parecchie cascatelle. Passata ia palanda sul ruscello

ponte, dopo 3 ore apparre il Rifugio Vedrette Gi ganti. Riva di Pusteria è una delle valli più romantiche ricca di malghe e di gite alpine specialmente ai ghiacciai. Per il ritorno si raccomanda prendere la Via di Acereto, per i magnifici panorami. La Valle Aurina: da Campo Tures, seguendo la strada che volge verso setten trione in un' ora si raggiunge Luttago (960 m.) una gita che si può fare e viene fatta volontieri dai villeggianti il dopo pranzo, che è pure una villeggiatura ri cercata. Altra

cosa piacevole a vedere è la Cascata di Rio Nero interessantissima e distante da Luttago appena mezz'ora. Da Luttago si raggiunge in poco più di un'ora la magnifica valle di Rio Bianco da dove si diparte la strada per il giogo di Neves, ed omonimo Rifugio. La Valle Aurina che da Campo Tures si estende per 20 km verso nordest comprende tutti i luoghi suaccennati che si incontrano nell'ordine indicato dopo Santo Spirito. Di passeggiate più o meno lunghe me rita nominare: A Borghetto di Tures

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 25 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
in Trento la sede del Concilio. Questo si apri il 15 dicembre 1545 e si chiuse il di 4 dicembre 1563, dopo molte interruzioni e sospensioni, dopo es sere stato traslocato una volta in Bologna (1547), per suggestione di Paolo HI Farnese e per il desiderio di molti Padri ai quali non conveniva il soggiorno di Trento; indi, per la volontà perentoria di Carlo Tela condiscendenza del nuovo papa, Giulio HI, riportato a Trento. Durante le sessioni del Concilio il cardinale Cristoforo Madruzzo provvide con

repubblicano. Dopo due mesi d'occupazione francese, le necessità delta guerra iti Lombardia e nella Venezia fecero riti rare le truppe francesi da Trento e subito vi si inse diarono gli Austriaci, instituendovi un I. R. Consiglio d'Amministrazione. Ma poco appresso, vinti gli Au striaci a Rivoli (16 gennaio 1797), Bonaparte mandò Joubert a rioccupare Trento, che rimase così sotto il governo dei Cisalpini, con un Consiglio centrale per gli affari interni e della regione, altri tre mesi. Rial zatasi, colla

riconosciuto dalle potenze, veniva abbandonata all'Austria ed aggregata alla còritea austriaca del Tirolo, con tutta la regione prealpina che fu designata col comprensivo nome di'Ttro/o italiano. Dal 1805 a!1809 Trento passò sotto il dominio franco bavarese e, dopo Austerlitz, Trento e territorio fecero parte del proclamato Regno d'Italia. Nel 1814, alla prima caduta di Napoleone, l'Austria rioccupava il Trentino e il Congresso di Vienna consa crava quell'occupazione, colla quale il Trentino venne

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Books
Category:
History
Year:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Page 36 of 37
Place: Lipsia
Publisher: Weber
Physical description: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Subject heading: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Location mark: IV 1.107
Intern ID: 209509
credente nell* onnipotenza divina. L'Imperatore e l'Imperatrice visitarono queste celebri grotte, una delle quali è dedicata alla memoria del giusto Imperatore Ferdinando I., nella compagnia del distinto e benemerito Luogotenente Chorinsky, del Con sigliere Aulico Conte Hohenvarth, Ingenicre perspica cissimo, e d'altre Dignità. Sicuramente anche l'alto Seguito delle' Maestà Svolle ammirare questo capo-lavoro decorato esternamente ed internamente quanto meglio fu possibile; ed almeno altre 2000 persone

dall'amatissima Coppia ed alle due pom. arrivò il convoglio Imperiale a Baden.- Dopo averti detto tanto, o Lettore gentile, di feste, di giubilo c di grazie, voglio passare sotto silenzio tutto ciò che nella fretta, ma di cuore «venne in Bruck, Gloggnitz, Vicner-Neustadt e Baden al passaggio delle Loro Maestà. Soltanto voglio farti-consapevòle, che a Gloggnitz i Sovrani erano attesi da Sua Altezza l'Arci duca Alberto ed a Baden dagli augustissimi Genitori dell' eccelso Monarca. Il Maresciallo Fladulzky

de Kudulz nel suo biroccino (Phaéton). Con qual gioja, con quanta ardenza il Padre e la Madre abbiano abbraccialo il loro figlio Imperatore, il cui nome suona glorioso in tutto il mondo, il cui valore nelle armi, e nella penna è da popoli e da Principi alta mente apprezzato; come qnel Padre e quella Madre ab biano abbracciato la loro cospicua Nuora, fior di rara bellezza e fonte di virtù; ah! com'Eglino abbiano accolti i due illustri Viaggiatori dopo quasi quattro mesi di as senza^ di continuo trionfo

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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 60 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
. Lo stemma della famiglia Ortenburg consiste in due scudi: uno di rosso incarpato d'oro a tre semivoli; l'altro di azzuro a tre stelle d'argento. Nè al successore di Ortenburg, Principe Vescovo Giorgio di Liechtenstein si può ascrivere l'esecuzione dei quadri. Questi ebbe dimora stabile a Trento solo negli anni 1391— 1406 e durante questo tempo era quasi sempre in ostilità coll'aristocrazia, la quale aveva tolti molti beni alla sua chiesa, e dopo il 1406 la sua Reggenza fu interotta dalle continue lotte

col il Duca Federico IV; finalmente rimasto per lunghi anni assente da Trento, morì esule nel castello di Sporo-Rovina nell'Annaunia ai 19 agosto 1419). Dopo la sua morte il seggio vescovile rimase vacante per quattro anni ed il suo successore, il polacco, Alessandro Duca di Massovia, fece la sua solenne entrata in Trento appena il giorno 26 giugno 1424, festa di S.Vigilio. Sullo scorcio del secolo XIVe al principio del XV, epoca della residenza del Vescovo Giorgio in Trento, appariscono pure

pitture con vestiari simili a quelli dei nostri quadri dei mesi; ciò tuttavia non è che una reviviscenza parziale dei vestiari anteriori, come del resto abbiamo già osser vato. Tal fatto lo vediamo per esempio nel conosciuto arazzo nel Museo Germanico in Norinberga. Questo arazzo è un lavoro tedesco, presenta architettura e deco razione tedesca, e l'arte pittorica delle figure non può menomamente venir paragonata alla maestria colla quale sono eseguite le figure dei nostri quadri dei mesi

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