Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
di carbon fossile, pochi in altre meno umili industrie. I villaggi della valle sono tutti costruiti all' uso italiano, vale a dire colle case aggruppate e riunite insieme intorno alla chiesa. Non fanno eccezione che i piccoli villaggi di Senàle e di San Felice nell' Alta Valle di Non, di Latifòglio e di Provès nella valle di Rumo, Questi sono abitati da genti tedesche, giun tevi, non si sa precisamente quando, nei tardi secoli del medio evo, e sono perciò appunto costruiti secondo 1’ uso di questa gente
, a casolari o masi sparsi qua e là, isolato ciascuno e lontano più o meno dalla chiesa che sta sola in disparte, colla casa cano nicale, 1' osteria e la scuola. Tutto il resto della popolazione delle due valli è schiettamente italiano ; il dialetto che vi si parla è ladino, ne' suoi caratteri fondamentali '), ma non cosi schietto come i dialetti della Gardena e dei Grigioni. La chiesa e la scuola, colla predicazione e eoli' insegnamento, la numerosa emigrazione temporaria che mette in contatto chi
vi partecipa con persone che parlano altro dialetto od altra lingua, i con- , ‘) Opera capitale sui dialetti ladini, sono i Saggi ladini dell' Ascou, die formano il primo volume del suo Archivio glottologico italiano che si pubblica dal Locseher in Torino dal 1873 in poi. 1 caratteri più evidenti e spiccati di questi dialetti, per non toccare che di alcuni, sono : i riflessi, conservati intatti, del l latino preceduto da gutturale (cl-gl-) o da 1 abbiale (pi-, bl-), p. e. clamar (chiamare), giara (ghiaia
