¬La¬ persona ed i suoi problemi nella cultura italiana e nella cultura tedesca dell'Ottocento nel quadro dell'unità culturale europea : atti del I convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 20 - 23 aprile 1960
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Author:
Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <1, 1960, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Place:
Meran
Physical description:
295 S.
Language:
Deutsch; Italienisch
Notations:
Parallelsacht.: ¬Die¬ Person und deren Probleme in der deutschen und italienischen Kultur des XIX. Jahrhunderts im Rahmen der europäischen Kultureinheit
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Darin enth.: Rasmo, Nicolò: ¬La¬ storiografia artistica dell'Ottocento nell'Alto Adige / Nicolò Rasmo, 1963 In: ¬La¬ persona ed i suoi problemi nella cultura italiana e nella cultura tedesca dell'Ottocento nel quadro dell'unità culturale europea ; S. 219 - [227]. - Sign.: II Z 759/1
Subject heading:
g.Deutsches Sprachgebiet ; z.Geistesgeschichte 1800-1900
g.Italienisches Sprachgebiet ; z.Geistesgeschichte 1800-1900
Location mark:
II Z 759/1(1960)
Intern ID:
117196
5) II pericolo di interpretare i due romanticismi in termini di polarità e di contrasto (Prof. von Rintelen, Praf. Riidiger e Prof. Wandruszka), 6) La necessità di chiarire il concetto di infinito (prof. von Rin- telen). 7) L'influsso della filosofia sulla letteratura (Prof. Wilhelm). 8) II Romanticismo italiano quale movimento poco «personalista». II Prof. Sciacca risponde che il Romanticismo italiano e tede- sco sono indubbiamente diversi, cosi come entrambi differiscono da quello francese
, spagnolo, ecc. Ma intanto è possibile parlare di distinzioni Ín quanto hanno una base comune, per cui in tutti questi casi si parla di Romanticismo. Su questa base comune sorge la possibilità della distinzione, e questa non esclude, ma implica Yunità concreta; dunque non si deve escludere che esista la molte- plicità nella unità interiore del Romanticismo. Posto ció, afferma che il Romanticismo italiano è diverso da quello tedesco; infatti essi si sviluppano su tradizioni culturali di- verse e pongono
problemi non identificabili. Ad es., manca in quello italiano, il senso della natura: il panteismo e il naturalismo mistico sono piíi affermazioni del Romanticismo tedesco che di quello italiano. Quanto alla concezione dell'uomo piccolo Dio, che rac- chiude in sé quei caratteri che il Prof. Sciacca attribuisce al romantico, egli insiste precisando che non si riferiscono solo allo Sturm und Drang, ma incominciano con lo Sturm und Drang, in ció seguendo la tesi del Cassirer, che vi vede
un preromanticismo; del resto, il Romanticismo scaturisce da elementi presenti nell'Illu- minismo medesimo. Non si vede dunque perché limitare la pro- blematica romantica allo Sturm und Drang, dal momento che si trova pienamente espressa, ad es., in Novalis, il cui concetto di « magia », che ha riscontro con quello proprio del Rinascimento italiano, viene interiorizzato: il mago diventa il poeta stesso, capa- ce di trasfigurare con la sua magia interiore la realtà. Ancora, questo concetto è piü fortemente