dell'abside, tutte realizzazioni del giä ricordato Maestro Nikolaus (Claus) Stürhofer di Bressanone tra il 1493 ed il 1494. 632 5.3.2. Uno scrigno d'arte sacra All'interno della chiesa si concen- trano, come in una sala museale, diversi tesori d’arte, alcuni pro- venienti da altri edifici sacri: dalle sculture d’epoca tardogotica alle pale d’altare di gusto barocco e agli arredi neogotici, S. Andrea cu- stodisce un piccolo patrimonio di preziositä artistiche. Giä appena si entra in chiesa

, regge tra le mani la Croce del Figlio (o lo stesso corpo esanime del Cristo crocifisso), offrendola alla venerazione degli astanti. Qui nell’abside di S. Andrea, comunque, la figurazione di Dio e prospettata nella mano benedicente dipinta nel quadrilobo cerchiato alla convergenza dei costoloni della volta. 632 Nikolaus Stürhofer e menzionato nel 1494 come "Claus Utnhofer pittore a Gries, cittadino di Bressanone" insieme alla moglie Ursula. Nella cittä vescovile egli possedeva una bottega, attiva per

circa un trentennio a cavallo tra il XV ed il XVI secolo, da cui uscirono altari a porteile dipinti per diverse chiese della Val d’Isarco. "Il pittore Nikolaus Stürhofer fu un autentico artista tardogotico che dipingeva con un colorito fine e con pennello da virtuoso capelli ondulati luminescenti e pieghe con molteplici spinte e sbuffi ... Sono tipiche le teste femminili sferiche e la posizione statuaria delle figure ... La leggiadria e la preziositä della pittura come la sottolineatura del tratto

grafico caratterizzano il pittore Nikolaus Stürho fer" (Egg 1985, pp. 123-124, Tr.d.A.). 633 Ruprecht, o Rupert, Potsch conduceva, alla fine del '400, una delle tre piü importanti botte- ghe artistiche di Bressanone, accanto a quelle di Nikolaus Stürhofer e di Andre Haller. A lui ed ai suoi collaboratori si ascrivono tra il 1490 ed il 1530 (anno presunto della sua morte) vari affreschi ed altari a portelle tra Bressanone, le Valli d’Ega e di Funes, Rocca Pietore, la Val Pusteria, Sabiona, Chiusa

amministratore minerario e di "Kameralverwalter" a Chiu sa. Franz Jenner von Sebegg (nato nel 1749), fratello di Nikolaus Johann di Bärburg, aveva da poco risistemato la sua elegante residenza quando, con il passaggio delle miniere alla mano pubblica, il grande salone delle feste 432 al primo piano divenne la sede delFUfficio minerario dello Stato. Nel 1842 Franz Seraph Jenner, nipote di Josef Isaak ed ultimo della linea maschile degli Jenner, vendette il palazzo al Comune che lo riservö all’amministrazione

del Bergamt statale; ed e a motivo di ciö che, ancora oggi, esso e conosciuto dalla gente di Chiusa con quel nome. Il 4 dicembre 1883, all'etä di 64 anni, si spegneva Anna Marie, cugina di Franz Seraph e figlia di Nikolaus Jenner von Sebegg und Bärburg, con la quäle il ramo chiusano degli Jenner si estin- gueva definitivamente. Era stata lei a donare al Decanato la residenza avita della Bärburg come Canonica per il Parroco e, fu lei l'ultima Jenner ad abitarvi. Si ricordava all'inizio di questo

di chiese e cappelle a lui dedicate in tutto il territorio. Ancora ai nostri tempi, nonostante l’invadenza del piü religiously correct Babbo Natale (ma come spiegare ai nostri "postmoderni” figli che il Santa Claus stelle-e-strisce e “der heilige Nikolaus” sono la stessa persona?), la sera tra il 5 ed il 6 dicembre il corteo del Nikolaus sfila per le vie del paese con codazzo di angeli e di cattivissimi “Krampusse”, gli esagitati diavoli dalle maschere orribili e bicornute che, a quanto pare, suscitano

successivamente si insediarono in cittä. Negli anni tra il 1324 ed il 1444 il complesso fortificato di Sabiona venne potenzia- to. Successivamente vi si conobbero momenti di grande tensione quando, a seguito dei violenti dissidi intercorsi tra l’arciduca tirolese Sigismondo il Danaroso (1446- 1490) e l'illustre cardinale principe-vescovo di Bressanone, Nikolaus Krebs von Kues (Niccolö Cusano, 1450-1464), esso venne assediato e tolto al controllo episcopale. Solo dopo difficili trattative di pace tra i due

, "ai chierici ed ai novizi era concessa una passeggiata settimanale in compagnia di un Padre." 716 Ai piedi dello sperone roccioso, che prima dell'erezione del Convento faceva parte dei possedimenti Zoppolt, negli anni Ottanta dello scorso secolo furono allestiti il padiglione dei concerti ed un parco-giochi per i bambini. Un po' discosto, ancor oggi li osserva laconico il piccolo romitorio dei frati costruito nello Stile semplice delle 715 Secondo le intenzioni di P. Nikolaus Enzinger, incaricato della