. i facchini gridano ; poi il battello si stacca dalla riva,’ svolta la larga diga, che da poco tempo pro tegge il porto contro i venti, che scendono dalle gole settentrionali del lago ; e la traversata comincia. Il panorama del lago non c qui molto ampio; il primo dei tre bacini, nei quali sembra ch’osso sia scompartito, è ristretto , e 1’ orizzonte non si allarga che più innanzi per aprirsi poi verso la metà della sua lunghezza neirincantcvolc prospettiva della Tremezzina, una delle più belle, come
, splendente di luce, circon dato da una lussureggiante vegetazione, tutto sorriso, tutta primavera, il bacino della CJadenabbia; nel fondo lo Spluga biancheggia di nevi perpetue, il lago sfuma in nebbie vaporose, che si disciol gono presso a Pellag'io seduto sull’estrema punta del promontorio, che da destra ricinge il quadro, mentre a sinistra spesseggiano lungo la riva i caseggiati, i palazzi, le ville. È la Tremezzina, uno spicchio di paradiso caduto in terra, uno degli angoli più ridenti di questa