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Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 24 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
a sfiorare dal voltone, versandosi nella galleria a valle. Questo sfioratore di superficie, diviso in 4 parti 1, 2, 3, 4, ha una larghezza di m 12, cioè doppia di quella della galleria. Ai due sfioratori laterali 1 e 4, l’acqua arriva attraverso due gal lerie G,; e dopo avere sfiorato raggiunge, attraverso altre due gallerie laterali G z , la galleria a valle. Immediatamente a valle della ventola la galleria si biforca nelle due gallerie di accumu lazione, delle quali, come già si è detto

, sinora è stata ese guita una sola. L’aria arriva allo sfioratore dalla finestra per la scala A 1 e per un camino scavato nella roccia della volta, al termine della scala, Nei diaframmi divisori tra i 4 sfioratori sono state praticate delle larghe aperture affinchè l’aria possa giungere fino all'ultimo sfioratore, il 4. Per la scala Ai si accede ai servomo tori e alle elettropompe che sono installati immediatamente sopra la ventola, nell’interno del voltone dello sfioratore. Nello stesso locale

si trova il pozzo P l contenente il galleggiante e comunicante con la galleria a valle mediante una tubazione in ferro di 5'. Dal locale delle pompe si può scendere per un altro pozzo P 2 , fino al premistoppa di destra dell’albero della ven tola, mentre dalla finestra si accede, perla scala A, a quello di sinistra. Le eventuali perdite dei premistoppa e le infiltra zioni vengono evacuate da un cunicolo collegante i locali delle teste d'albero e dei premistoppa con la finestra (fig. 346

le quali l’albero del servomotore trasmette il movimento alla ventola, scorrono su due settori. L angolo di massima apertura della ventola è di 50°. Siccome per il servizio di trazione occorre sempre un minimo di circa 3 mc/sec d’acqua, sono stati applicati alla soglia dei ceppi di ghisa in modo che la ventola non possa chiudersi del tutto, ma lasci sempre defluire la dovuta quantità di acqua. I piedritti della galleria, in corrispondenza della ventola, e per la parte interessata dal suo movimento

, sono rivestiti in lamiera di ferro onde garantire una efficace tenuta. Ritorniamo ora allo schema della fig. 35«). L’olio fornito dalle elettropompe, per esempio dalla E ìf ar riva al servomotore attraverso un rubinetto a quattro vie co stituito da un maschio M e da una camicia F. Il maschio è cineticamente collegato coll’asse del servomotore 5 con un rap porto tale per cui una corsa completa della ventola corrisponde ad una corsa di 90° del rubinetto M. La camicia F porta calettato un disco

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Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 34 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
Parte III. Descrizione della Centrale « Carlo Cicogna » A) Disposizione generale. Come si è già detto nel precedente articolo, il canale di resti tuzione ha la ragguardevole lunghezza di m 600. Ne è motivo la circostanza che il terreno previsto originariamente per l’ubi cazione della Centrale, venne più tardi riconosciuto di esten sione insufficiente per il caso molto probabile, ma non ancora definito, che la stazione di trasformazione fosse costruita per funzionare a 235 kV. Si è perciò scelto

Tunico terreno esistente di dimensioni adatte, situato più a monte del punto di restitu zione, sulla riva destra delTIsarco, limitata da un lato dal fiume -e dall’altra dalla falda montana. Sulla sponda sinistra delTIsarco corrono parallelamente la .strada nazionale e la linea ferroviaria del Brennero. Un ponte in ferro sulTIsarco, della lunghezza di m 50 fra gli appoggi e della portata di t 150, collega la Centrale con detta strada, ed un binario di raccordo, lungo m 300, permette il trasporto dei

carri ferroviarii dalla Stazione di Cardano diretta mente nella Centrale sotto la grue scorrevole (fig. 49). Il fabbricato della Centrale è stato addossato il più possibile .alla montagna. Esso misura m 120 di lunghezza, m 13 di lar ghezza e m 18 di altezza. Un avancorpo a tre piani, posto al -centro della facciata verso TIsarco, contiene a pianterreno gli uffici ed i magazzini, al primo piano i locali di smistamento dei -cavi (sottoquadro) ed al secondo piano la sala dei quadri ge nerali di comando

. Nel fabbricato principale, e precisamente nella parte a monte •dell'avancorpo, sono installati i 3 gruppi per produzione di •energia a scopo industriale, in quella a valle i tre gruppi per l’energia per trazione. È riservato il posto per un eventuale futuro quarto gruppo. La larghezza della Centrale e gli spazi liberi tra i singoli gruppi sono stati dimensionati allo stretto necessario per ga rantire la comoda circolazione attorno al macchinario e la buona sorveglianza, ritenendo più conveniente

con la possibilità di vedere direttamente le due stazioni esterne e, portandosi sul vicino balcone prospiciente la sala macchine, anche il macchinario. In seguito si è trovato opportuno di trasferire la stazione ester na a 65 kV all'attuale posto a valle della Centrale, perche lo .spazio in prossimità dell’avancorpo si era dimostrato troppo •esiguo, ma sopratutto perchè non si è voluto occupare stabil mente uno spazio tanto prezioso per la installazione di un can tiere e per lo scarico

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Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 25 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
circuito della non guasta pompa, e questa può allora funzio nare comandata automaticamente dal galleggiante. L’impianto della ventola funziona ottimamente e con assoluta sicurezza. L’installazione è completata da un quadro nella sala quadri della Centrale, contenente gli interruttori e gli istrumenti di controllo dei tre motori, due indicatori di livello a distanza per il pelo d'acqua a valle ed a monte della ventola ed un indi catore di posizione della ventola, il cui indice ha la forma della

ventola e la segue sincronicamente nei suoi movimenti (fig. 36). Il vantaggio dell’installazione rispetto a quella di una sem plice paratoia, consiste nella maggiore rapidità dei movimenti della ventola (la completa apertura avviene in 360 secondi) e nella sua automaticità propria, poiché qualora non dovesse fun zionare il comando automatico elettrico, la ventola può sempre funzionare egualmente automaticamente per le differenze di pressioni idrauliche. 6) Descrizione della valvola automatica

di scarico di fondo. Essa è installata in un’opera muraria formante un grande ci lindro (fig. 30 c) immerso nella galleria di collegamento della pri ma galleria di accumulazione con il breve tratto eseguito della seconda galleria. La parte superiore del cilindro attraversa la volta della galleria e termina nella soprastante camera scavata in roccia, nella quale è installato il comando a mano e dove si trovano anche i galleggianti per il funzionamento automatico. Si può accedere a questa camera

dall’esterno per la stessa fine stra 14 che dà accesso allo sfioratore (v. fig. 30a). Il cilindro co munica colla galleria a mezzo di due grandi aperture laterali nella parte inferiore, per le quali l’acqua scarica, a valvola alzata, nel sottostante canale scaricatore. La fig. 30 c) mostra la costruzione muraria con le due aperture laterali. La valvola (v. figg. 37 a), b), c), d), e)} è costituita da un cilindro in ferro montato verticalmente, con sede di chiusura a quota 433,17 della soglia del canale

entra per questa saracinesca passa prima attraverso una rete metallica di grandi dimensioni per evitare che corpi estranei possano incagliare il movimento della valvola pilota. Una piccola valvola C piazzata sul fondo del cilindro, pure manovrabile dall’alto, è di riserva in caso di incaglio della val vola-pilota. La sua manovra è subordinata alla chiusura pre ventiva della saracinesca B. Il cilindro rimane chiuso nella sua sede quando la valvola- pilota è pure chiusa. In queste condizioni

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Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 22 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
Come appare dalla figura, questa pressione supplementare si esercita però in misura perfettamente identica nelle due metà, sopra e sotto l’asse di rotazione della ventola, che resta perciò in perfetto equilibrio, cioè rimane chiusa. Le condizioni cambiano quando il livello a valle scende a causa di un richiamo di acqua dalla Centrale. Il diagramma delle pressioni è allora quello della fig. 33 c). La pressione supplementare a monte corrispondente all’area a a ” b’ B à' non è più suddivisa

in misura eguale sulla parte superiore e su quella inferiore della ventola, ma è maggiore sulla parte inferiore all’asse e la ventola si apre, sotto l’azione di detta forza, nel senso della freccia, lasciando defluire acqua nella galleria a valle. In realtà l’asse di rotazione della ven tola non è posto al centro di figura ma un po’ più in alto, di modo che la ventola, indipendentemente dalle pressioni idrau liche, ha la tendenza a rimanere chiusa. Con lo spostamento dell’asse di rotazione si ottiene

inoltre che quando il livello L 1 è a quota normale, si ha già un po’ di pressione maggiore nella parte inferiore, pressione che, non appena sia aiutata da una leggera diminuzione di pelo a valle, riesce a vincere gli inevita bili attriti dovuti al considerevole peso della ventola e la apre. Quando il pelo d’acqua a valle ha di nuovo raggiunto la quota normale, le pressioni d’ambo i lati della ventola tornano a equilibrarsi ed essa chiude per tendenza propria. Praticamente invece si riscontra che

la pressione piezometrica sulla parte superiore della faccia a monte della ventola è mag giore di quella sulla faccia a valle, per il fatto che parte della pressione piezometrica dell’acqua che passa in alto per la ven tola aperta si trasforma in energia cinetica. Lo stesso fenomeno si ha nella parte inferiore della ventola per la quale si verifica un maggiore effetto di pressione statica, sulla faccia a valle della medesima (fig. 336). La ventola tende quindi a chiudersi e il movimento viene altresì

aiutato dal maggior peso della parte inferiore della ventola rispetto a quello' della parte superiore. S'intende che tale effetto che tende a portare la ventola in posizione di chiusura, si verifica già prima che il livello statico a valle sia ritornato al normale; ed ove vi sia una chiamata continua di acqua, si stabilirà uno stato di equilibrio a ventola aperta; il che significa che ad un dato de flusso continuo, corrisponde un certo grado di apertura della ventola stessa. A causa degli attriti

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Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/134173/134173_28_object_5193497.png
Page 28 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
— 27 — i I cogliendo i due scarichi, restituisce l'acqua di scarico all’Isarco, immediatamente a valle della Centrale. Il ciglio della camera di carico è a quota 442,20 con un franco di m 1,20 sulla quota normale di sfioro di 441,00. La griglia, inclinata di 30°, si sviluppa per tutta la larghezza della camera di carico che è di m 35 tra le quote 433 e 442,20. A causa della sua eccezionale altezza, si sono divisi gli elementi in due parti uguali sovrapposte l'una di seguito all’altra. Ogni

elemento è costituito da un telaio di ferro piatto di 60 X 6 mmq, di m 5,55 di lunghezza e m 0,60 di larghezza, con luci libere di 34 mm. Tutti gli elementi della griglia poggiano su apposita inte laiatura metallica, incastrata in basso sulla soglia della camera di carico e collegata all’estremità superiore al coronamento della diga frontale, formando nel contempo una passerella di manovra per la pulizia. Attraverso la griglia si hanno le seguenti velocità d'acqua: col livello massimo, a quota 441,00

, 0,33 m/sec; col livello minimo, a quota 436,00, ca. 1,00 m/sec. I tronchi d'imbocco delle singole tubazioni forzate vennero murati durante la costruzione della diga. All’inizio di ogni con dotta è applicata una paratoia a lente circolare in acciaio fuso, manovrabile a mano ed a mezzo di motore elettrico. Ogni paratoia è munita di una piccola portella di 300 x 300 mmq per il riempimento lento della tubazione. Questa portella ha inoltre il compito (nel riempimento della tubazione) di equi librare

le pressioni sulla lente della paratoia, ciò che si ottiene appunto col riempimento, attraverso la portella, del tratto di tubazione compreso tra la paratoia e la valvola automatica menzionata più innanzi. Di conseguenza la lente viene mano vrata normalmente a pressioni equilibrate. I meccanismi, indi- pendenti per ogni paratoia, sono disposti in modo da impedire qualsiasi altro ordine di manovra. Nel fabbricato addossato alla diga sono installate le farfalle automatiche ed i relativi meccanismi

. Le farfalle sono costruite col corpo in lamiera di acciaio saldato e colla lente in acciaio fuso. Sono del solito tipo ad asse verticale a contropeso collegato all'organo di manovra, a mezzo fune metallica. Quando la ve locità dell’acqua nella tubazione avesse a superare il limite stabilito, la spinta idrodinamica esercitata dall’acqua su di un apposito tegolo applicato all’interno della tubazione stessa (fig. 39) e collegato coll’argano, libererebbe l’arresto del contro peso provocandone la discesa

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Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 64 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
, di cui uno segna le temperature « elettriche » e cioè le temperature del rame, del ferro ecc. e l'altro quelle « meccaniche », e cioè dei cuscinetti, dell’olio, dell’acqua, dell'aria, ecc. Fig. 92. - Schema di un circuito di misura di temperature col ter mometro a resistenza e riduttore di protezione tipo Trueb-Taüber. La fig. 92 rappresenta lo schema di un circuito di misura. Col variare della temperatura e quindi della resistenza dell’ele mento di misura M, varia l’impedenza risultante del trasfor

matore di protezione T, all'avvolgimento secondario del quale è collegato l’elemento di misura. L’impedenza risultante dal trasformatore di paragone 5 rimane invece costante. La differenza di potenziale, che viene così creata nel ponte, ne modifica l’equilibrio in rapporto diretto alla variazione di resistenza verificatasi nell’elemento di misura, costituito da una resistenza puramente ohmica. La posizione di equilibrio della bobina mobile D del ponte è determinata dall’azione concomitante di cotesta

differenza di potenziale, che provoca una corrente nella bobina mobile, e dalla f. e. m. prodotta nella bobina mobile dalle linee di forza della bobina di campo dello strumento indicatore F. Lo strumento indicatore è un dinamometro ad induzione a ferro chiuso. La presenza del trasformatore di protezione non ha influenza sulla esattezza delle misure. Per gli organi non sottoposti a tensione il trasformatore di protezione viene naturalmente eliminato. Si impiegano allora piccoli trasformatori speciali

degli apparecchi occorre quindi che la resistenza di passaggio tra le piastre e la terra sia inferiore a 0,6 Ü. Per ottenere questo risultato occorre una vera rete di terra. Dopo esauriente studio della questione si decise di provvedere ad una sola cd unica messa a terra per tutte le intelaiature di ferro ad alta e bassa tensione dell’intero impianto, sia della centrale che delle sotto- stazioni c delie tubazioni. Alla stessa terra vennero allacciati anche i neutri dei trasformatori, i secondari dei

le piastre può essere tenuto umido: a tale scopo sono stati costruiti dei pozzetti, dai quali si diramano dei tubi che sboccano in vicinanza delle piastre. Taluna delle piastre è stata messa molto profonda, la maggior parte però venne posata nello strato di terra vegetale in posto che ha uno spessore notevole di quasi 2 inetri, e si è dimostrato il materiale più adatto. Secondo lo stato di umidità le resistenze di contatto della completa rete di terra sono di 0,3 e 0,56 risultato di cui si può esser

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Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 39 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
Fig. 55. - Camera a spirale di una delle turbine Francis da HP 45 000. asciutto lo scavo della Centrale durante la costruzione. Una val vola automatica commuta la derivazione di raffreddamento del completo gruppo turbina-alternatore su una presa diretta della tubazione forzata, qualora dovesse fermarsi la pompa, e la riinserisce sulla pompa quando questa ritorna nuovamente in funzione. Al piano superiore è controllabile quale dei due si stemi è in funzione. Su di un fianco della camera

a spirale, all’incirca di fronte all’imbocco della stessa, si apre la bocca d’attacco del corpo dello scarico sincrono, la cui valvola, comandata dal regolatore attraverso un distributore ed un servomotore idraulico, deve aprirsi rapidamente all’atto della chiusura della turbina, per richiudersi poi lentamente, con moto frenato da un apposito dispositivo a cateratta, dopo aver dato libero passaggio alla massa d’acqua che non ha potuto liberamente fluire attraverso le pale del distributore. Il comando

dello scarico sincrono può essere effettuato a mano a mezzo di colonnetta di manovra collocata nel superiore locale degli alternatori. Il canale di scarico della valvola sincrona, costituito da un tratto verticale, un gomito ed un tratto orizzontale, è compieta- mente rivestito in metallo. L’albero motore comanda, attraverso una coppia di ingra naggi cilindrici e una seconda coppia conica, il contralbero di comando del pendolo del regolatore. Il sistema è stu diato in modo da essere reso indipen

dente dagli allungamenti che l’albero motore subisce per effetto degli sbalzi di temperatura a cui è inevitabilmente sot toposto. Il complesso degli organi costituenti il regolatore, che è del tipo a pressione costante con accumulatore d’olio a cam pana d’aria, è collocato, nella sua quasi totalità, nella sala superiore della Cen trale, di fianco alle carcasse degli alter natori. Su di un apposito basamento so no montati il pendolo a forza centrifuga (col relativo cambio di velocità

), il di stributore a flotteur, il relais col dispo sitivo di compensazione automatica della staticità ed i relativi organi di collega mento e comando (fig. 57). Il cambio- delia velocità corrispondente alle due periodicità 42-50 avviene modificando il rapporto della trasmissione tra l’al bero motore ed il pendolo. Nell’interno di un secondo basamento, sormontato dalla cassa d’aria cilindrica in lamiera di acciaio, ed inferiormente prolungantesi, al disotto del pavimento della Centrale, in un ampio serbatoio

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Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 42 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
supporto portante, che fa parte della fornitura dell’alternatore, è del tipo a settori sorretti da molle ed è raffreddato con acqua circolante nella vasca dell’olio; l’olio a sua volta è messo in cir colazione dal piatto stesso, per forza centrifuga. Alla lubrifica zione dei due cuscinetti di guida provvede invece una apposita naggi conici. Nelle turbine a 4 getti una seconda coppia di in granaggi cilindrici è interposta tra l’ingranaggio conico e l'al bero motore, onde permettere

a quest’ultimo la libera dilata zione dovuta al riscaldamento. Tutti e tre i gruppi sono muniti di contro-getto per l’arresto in ca. 5 minuti primi. S’intende che anche per i gruppi di trazione, tutti i comandi delle valvole di intercettazione e di riempimento delle chioc ciole, gli organi per ravviamento del gruppo, gli strumenti di controllo della pressione, della circolazione dell’olio e dell’acqua, si trovano installati nella sala-macchine vicino al gruppo stesso. Regolatori di velocità delle turbine

a 4 getti. Allo scopo di ottenere dei buoni rendimenti per tutte le po tenze comprese fra HP 2000 e quella massima di HP 14 700, si adottò una regolazione speciale della portata dei singoli Figg. 61 a), b). - Turbine Pelton durante il montaggio. pompa di circolazione che aspira l’olio da un serbatoio disposto nel coperchio della turbina e lo spinge attraverso un serpentino di raffreddamento nel serbatoio superiore (v. fig. 64); ivi l’olio attraversa una rete filtrante e si ripartisce attraverso due tuba

incastellatura metallica che appoggia direttamente sulla cassa della turbina, assicurando al complesso la più grande compattezza e rigidità. Si accede al l’albero motore, ai supporti, agli organi di trasmissione azio nanti il regolatore di velocità attraverso ampie aperture pra ticate nell’incastellatura stessa. Questa, nella parte superiore, è inoltre immurata nella so letta in cemento armato che forma il piano della sala-macchine, al fine di aumentarne la resistenza ai momenti di torsione. Il regolatore

di velocità (e la relativa pompa d’olio) è installato nella sala macchine di fianco all’alternatore ed è azionato a mezzo di trasmissione a cinghie da un contralbero, a sua volta comandato dall’albero-motore attraverso una coppia di ingra- getti in modo da rendere possibile il funzionamento nei modi sottoindicati, per ciascuno dei quali la portata dei getti può assumere tutti i valori fra lo zero ed il massimo in rapporto al carico della turbina: a) con solo tre getti; b) con tutti e quattro i getti

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Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 19 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
di scavo di mq 37,70. In verità lo scavo è risultato di circa mq 40 e l’impiego medio di calcestruzzo per il rivestimento di me 8,5 per metro lineare. L'intera sezione è intonacata con cemento lisciato per cm 2 di spessore. Fig. 27. - Sagoma del rivestimento della galleria nei tratti in terreno spingente. Nei tratti spingenti è stata adottata la sagoma fig. 27 con mu ratura in mattoni, arco rovescio in mattoni con platea riportata in calcestruzzo, onde ottenere la sagoma normale. La galleria

di cm 40 per la calotta ed i piedritti e di cm 20 nella platea. Sia per la galleria adduttrice che per quella di accumulazione, si sono naturalmente adottati spessori maggiori pel rivesti mento in corrispondenza di roccia meno salda. Il fondo ha una pendenza del 0,75 °/ 00 - II progetto prevede la costruzione di una seconda galleria- bacino. Per ora se ne sono costruiti soltanto tre tratti di pochi metri: all’inizio ed al termine della galleria di accumulazione ed in corrispondenza dello sfioratore. Alla

distanza di circa 1000 metri dalla presa sono installati in galleria due sfioratori a sifone tipo « Gregotti », allo scopo di impedire che in seguito ad eccessiva immissione di acqua dal bacino della presa, la galleria venga messa sotto pressione per tutta la sua lunghezza. Tale installazione è stata fatta in corrispondenza della prima finestra che, rivestita e sistemata, serve per lo scarico di detti sfioratori nellTsarco. La finestra 3, distante km 3,5 dall’inizio, vicinissima alla strada Nazionale

del Brennero e di poco sopraelevata rispetto alla stessa, è stata adibita a ingresso carreggiabile di ispezione. Perciò si è costruita una strada di accesso fino alla finestra, si è rivestito il cunicolo in tutta la sua lunghezza ed è stata murata una porta in ferro, d’accesso alla galleria, con bussola in ferro, cernierata e bullonata, di dimensioni adatte al pas saggio con camion e di facile e rapida manovra. Altri passi d’uomo trovansi in corrispondenza della finestra 6 (progr. 6934) e della

13 (progr. 14869). A quest’ultima finestra ha termine la galleria adduttrice ed ivi è installata la ventola automatica di chiusura nella galleria, che descriviamo nel capitolo N. 5. Subito dopo la ventola la galleria si biforca nelle due gallerie di accumulazione. 4) Sfioratore generale della galleria di accumulazione. Poco a valle della metà della galleria di accumulazione, a 680 metri dalla ventola, sono installati lo sfioratore di super ficie e la valvola automatica dello scarico di fondo. A tale

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Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 40 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
Fig. 5S. - Pompa d’olio del regolatore delle turbine Francis, co mandata da una Pelton di 30 HP 1) o da un motore elettrico di riserva 2) della stessa. Sono inoltre previsti due dispositivi di sicurezza atti a ga rantire la fermata del gruppp nel caso in cui questo per un mo tivo qualsiasi tenda a sfuggire. Uno dei dispositivi provoca in tale evenienza la chiusura del distributore, l'altro, entrando in funzione a velocità superiore, provoca invece la chiusura della valvola sferica

di intercettazione. L'albero della turbina, del diametro di mm 600 ha l’estre mità superiore flangiala per l’accoppiamento con quello dell’al ternatore pure flangiato. Tra le due flangie è inserito un anello di spessore in due pezzi facilmente smontabili, il che permette di fare girare Falternatore da solo come motore sincrono per la determinazione delle perdite. Il peso totale di una turbina è di 220 t. Rendimenti. Per la determinazione dei rendimenti un gruppo venne cari cato con una resistenza ad acqua che

permise di variare il ca rico a volontà sino ad un massimo di 35 000 kW. Per stabilire la potenza resa all’«albero della turbina si molti plicò l’energia misurata ai morsetti dell'alternatore col valore reciproco del rendimento convenzionale deH’alternatore in base alle Norme A.E.I. 1922, diminuito dellT% assoluto a pieno carico per tenere conto delle perdite non misurabili. L’acqua venne misurata mediante rimpianto di mulinelli già descritto; trovandosi però questo alla distanza di m 600 dalle

% tra i valori mas simo e minimo rilevati, il che prova che le misure eseguite danno affidamento di esattezza. Il massimo rendimento verificato in due punti toccò il 92 % ; per le curve definitive si tenne conto della media aritmetica dei vari valori di uno stesso punto. 1 rendimenti medii ottenuti con la ruota costruita per ambo le velocità corrispondenti a 42 e a 50 periodi, sono illustrati nei diagrammi della fig. 59 a per il funzionamento a 48 periodi c della fig. 59 b per 50 periodi. Per

comodità i risultati sono raggruppati nella seguente ta bella: Ogni gruppo è munito di tutti gli strumenti di misura ne- Nelle perdite a carico della turbina è compresa l’acqua oc- cessari per la lettura della pressione, della velocità, del grado corrente per la turbinetta di 30 HP azionante la pompa d’olio, di vuoto, della temperatura dei sopporti, ecc. ed è esclusa invece l’energia assorbita dalla piletta.

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Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 43 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
vono alla regolazione della portata; un terzo si trova sul cas sone del regolatore ed aziona i tegoli deviatori. Sul cassone del regolatore è anche montato il pendolo che, reagendo pronta mente alle variazioni di carico, fa entrare in azione i servomo tori anzidetti mantenendo alla turbina il numero di giri pre scritto. La velocità della turbina può venire variata a seconda delle esigenze del servizio, mediante l’azione del cosidetto variagiri, montato sul pendolo e ma novrabile sia a mano che

elettricamente dal quadro. Un apposito dispositivo, manovrabile anche durante l’esercizio, permette di variare il cosidetto grado di irregolarità, cioè la differen za di velocità della turbina fra il pieno carico e la corsa a vuoto. Il pendolo ò munito inol tre di un limitatore del carico e di un disposi tivo di chiusura automatica della turbina nel caso di caduta della cinghia di comando. Regolatore della turbina a 5 getti. La regolazione di carico e di velocità è ot tenuta con aghi parzializzatori

di bronzo, di rettamente comandati dal regolatore automa tico di velocità, essendo stati soppressi i de viatori del getto. Questa disposizione ha con sentito d’avvicinare al massimo gli ugelli iniet tori alla ruota, realizzando una condizione essenziale per il buon rendimento della macchi na, ed ha inoltre permesso di eliminare com pletamente tutti i collegamenti meccanici ed asservimenti imposti dal comando dei deviatori abbinati agli aghi parzializzatori, semplifican do notevolmente la costruzione

. A contenere le sopraelevazioni di pressione per colpi di ariete dovuti a rapide regolazioni entro i limiti stabiliti, si è provveduto me diante l’adozione di uno scaricatore sincrono a chiusura automatica lenta, comandato dallo stesso regolatore di velocità. Lo scaricatore sincrono è provvisto di un dispositivo che per mette l’erogazione a volontà d’un quantitati vo d’acqua costante compreso fra zero e la massima portata della turbina. Dei cinque getti iniettori, tre sono sempre sotto il controllo del

-mo- tore del gruppo, può determinare, attraverso ad appositi contatti elettrici, l’arresto della tur bina in caso di eccesso di velocità, provo cando la chiusura della valvola principale di isolamento. Il regolatore automatico di velocità è mu nito di servomotore ad olio a pressione istan tanea (v. figg. 66 e 67), ed è provvisto di comandi elettrici a distanza per l’apparec chio variagiri, allo scopo di facilitare le ope razioni di messa in parallelo, presa e ridu zione di carico, e di dispositivo

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 17 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
— i6 — mediante cavo trifase 3 x 20 mmq e linea aerea. Quale riserva è installato nello stesso sotterraneo un gruppo elettrogeno co stituito da alternatore trifase 21 kVA a 1000 giri e a 500 V, accoppiato a motore a benzina di 30 HP. Come già si è detto nella descrizione dei servomotori delle paratoie principali, resta sempre come ultima riserva il comando a mano. Fig. 23. - Sezione della galleria dello scarico di fondo del bacino. Il personale addetto al servizio della presa è alloggiato

in apposita casa di abitazione, acquistata in vicinanze delle opere e adattata a tale scopo dalla Società. Ambedue i fabbricati di manovra, quello della diga e quello di immissione in galleria, sono in comunicazione telefonica tanto con la Centrale « Carlo Cicogna », quanto con quella di Val Gardena. B) Canale di derivazione. 1) Esecuzione del lavoro. La costruzione del canale di derivazione, tutto in galleria, ha richiesto uno scavo in roccia di circa 600 000 me, lavoro che trova riscontro per la sua

mole soltanto nei più lunghi valichi ferroviari. Daremo brevemente alcune notizie che riguardano que st’opera senza entrare in molti dettagli. La galleria, iniziata effettivamente nella primavera del '926, è stata terminata, completa di murature ed intonachi, alla fine del '928, ossia in meno di tre anni di lavoro. Venne attaccata con dodici finestre che la dividevano in tratte della lunghezza media di circa m 1200, tranne la tratta 4-6 che, per l’abolizione della progettata finestra 5, risultò

di m 2550. Ad ogni finestra venne installato il macchinario necessario per la perforazione, la ventilazione e l’illuminazione, cioè: uno o due compressori per 9 mc/minuto a 7 atm. più qualche ausilio di minore potenza, così che ogni finestra dispo neva da 9 a circa 25 mc/minuto di aria compressa; uno o due ventilatori della portata di (80-90) mc/i' e della prevalenza di 800 mm d’acqua; una o due fucinatrici, pompe d’acqua, ecc. L’equipaggiamento dei singoli cantieri di perforazione fu ese guito dalla

Società e l’energia venne fornita dalla centrale di Val Gardena della STE. La Società provvide altresì all’allacciamento telefonico di tutti i cantieri con la Direzione dei singoli cantieri, con le fine stre e con la Centrale elettrica. La costruzione della galleria fu affidata per lotti a cinque diverse imprese. Per la perforazione furono impiegati esclusivamente martelli ad aria compressa. Gii esplosivi adoperati furono la GDI, dinamite, in gran parte; le gomme A e B per le avanzate in roccia dura

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Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 6 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
Per la produzione di energia per trazione ferroviaria sono in stallati 3 gruppi turbina Pelton - alternatore - trasformatore con le seguenti caratteristiche: Turbina : potenza 14 700 HP, pari a io 400 kW; giri al minuto 250 corrispondenti a 162/3 periodi; salto m 154. 1) Due linee a 66 000 Va 162/3 periodi della lunghezza di circa 2 chilometri dalla Centrale alla cabina di smistamento delle FF. SS. in Bolzano, dove avviene la messa in parallelo con la Centrale di Prati sul torrente Vizze, della

Società Idro elettrica del Vizze. 2) Una linea a 236 000 V a 50 periodi, di 246 chilometri di lunghezza, fino alla cabina di smistamento di Cislago (a nord-ovest di Milano) della Società Lombarda per Distribuzione Alternatore : potenza 9 000-13 500 kVA a 16 2/3 periodi e a 4 000 V. Trasformatore : potenza 8 700-13 050 kVA a 16 2/3 periodi; rapporto di trasformazione 4 000/66 000 V. Per i servizi interni sono installati due gruppi costituiti ciascuno da 1 turbina Pelton della potenza di 500 HP (370

kW) a 500 giri e di un alternatore trifase a 50 periodi e 500 V, di 500 kVA. La potenza totale installata è di 197 000 kW = 208 000 kVA. La produzione annua media dell'impianto è di 600 mi lioni di kWh, di cui 380 milioni di kWh regolarizzati su 7400 ore. La restituzione al fiume è fatta mediante canale in galleria della lunghezza di circa 600 metri. Per il trasporto dell’energia prodotta ai vari centri di con sumo partono dalla Centrale le seguenti linee (fig. 6) : di Energia Elettrica (gruppo SIP

). Qui l’energia viene trasfor mata a 45 000 V ed immessa nella rete generale di distribu zione. È inoltre previsto il prolungamento della linea primaria fino a Torino (altri 140 chilometri) per il collegamento diretto con gli impianti della stessa SIP in Piemonte. 3) Una linea a 130 000 V a 42 periodi di 52 km di lun ghezza sino a La vis dove è collegata con altra linea di 150 km di lunghezza che trasporta l'energia alla grande cabina di smistamento di Porto Marghera a Venezia, della Società Adria

tica di Elettricità. 4) Una linea a 21 000 V a 50 periodi di circa 300 metri di lunghezza per il collegamento con la linea di trasporto prove niente dalla Centrale di Val Gardena della Società Trentina di Elettricità (STE) per l'alimentazione di varie ferrovie elet triche regionali e di diversi centri di distribuzione. La costruzione dell’impianto è stata iniziata verso la fine dell'anno 1925 coi primi assaggi di perforazione ad alcune finestre allo scopo di ottenere dati precisi di orientamento

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Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 47 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
Dati costruttivi. Gruppi I, 2, 3 4. 5 Diametro esterno mm 6900 6800 Altezza sopra il piano della centrale 9000 7200 Diametro interno dello sta tore 42OO 4200 Lunghezza dello statore nel senso dell’asse )> 2280 1550 Peso totale t 3 °° 320 Peso della parte rotante .... » 130 160 P D 1 — kgm ! I IOO 000 I 100 000 Diametro dell'albero mm 703 Ö50 Aria aspirata per il raffredda mento a 50 periodi mc/sec 60 60 La costruzione risulta dalle figg. 70, 71 e 72 rappresentanti sezioni trasversali

su due cavalletti di ferro. La manovra assai facile e rapidamente eseguibile, consente l’estrazione della girante della turbina dall’alto, senza lunghi lavori di smontaggio dell’alternatore. Per poter arrestare in breve tempo la marcia del gruppo fu rono applicati dei freni ad aria, i cui ceppi agiscono sul rotore. L’aria viene fornita dalla camera d’aria dei regolatori. I ceppi possono anche essere bloccati per mezzo di cunei, onde tenere sol levata la parte rotante e permettere lo smontaggio della

fissati al corpo del rotore per mezzo di incastri a T, nei quali essi vengono in trodotti lateralmente ed assicurati mediante chiavette di acciaio. I rotori degli alternatori 4, 5 sono stati provati alla velo cità di fuga; per gli altri si dovette rinunciare a tale col laudo per mancanza della fossa di prova. I pacchi lamellari dello statore degli alternatori 1, 2, 3 hanno l'isolamento in carta, gli altri invece hanno i lamierini verni ciati a caldo senza carta. Le cave degli avvolgimenti sono aperte

i morsetti di presa, è inserita una serie di riduttori di corrente, sistemati nell'interno dell’alternatore stesso, che alimentano gli strumenti di misura, c di protezione. La lubrificazione dei due cuscinetti di guida è ad olio circolante, fornito da ap posita pompetta, azionato mediante tra smissione ad ingranaggi dalla turbinetta della pompa d’olio del regolatore di velo cità della turbina. Il sistema è simile a quello già descritto a pag. 1057 ed illustrato dalla fig. 64. L’aria di ventilazione

calda nel condotto dell’aria fredda per mescolarla con questa. È anche reso possi bile Io scarico dell’aria calda nell’officina allo scopo di riscaldare l’ambiente. Un secondo sistema di valvole, indipen dente dal primo, è comandato dal relais della protezione differenziale, il quale, fun zionando per guasto all’alternatore, libera un contropeso e provoca la chiusura delle val- 3 da 36 000 kVA,

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Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 57 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
ad alta frequenza della tensione di 650 000 a 700 000 V, applicata tra avvolgi mento c massa. Se la prova, anziché con corrente ad alta fre quenza fosse invece stata eseguita con corrente a frequenza nor male (sempre della tensione di 700 000 V) la prova avrebbe dovuto avere solamente la durata di 4 secondi. Prova dell’isolamento Ira. le spire. 4) Prova del trasformatore completamente montato du rante 60 minuti secondi, mettendolo in tensione dal lato della bassa tensione alla frequenza di 60 periodi

al secondo e spin gendo la tensione a 15 000 V, corrispondente a 330 000 V sul l'alta tensione. 5) Prova diretta dell’isolamento tra le spire, applicando la tensione fra due spire di una bobina scelta dal cliente tra quelle confezionate per i trasformatori, opportunamente ta gliata, e con le estremità libere isolate, immersa nel bagno d’olio. La durata della prova è di 4”, la tensione di prova a 50 periodi è di: 150 000 V, per le spire delle bobine ad isolamento rinfor zato all’estremità di ogni

avvolgimento di fase e su ciascun lato n numero corrispondente a 7 1/2 % del totale delle spire; qo 000 V, per le spire delle altre bobine. 6) Prova dei passanti: a) a bassa tensione, a secco a 41 000 \ pei sotto pioggia a 30 000 » » b) ad alta tensione, a secco a 550 000 » » sotto pioggia (5 mm per mi nuto primo inclin. a 45 0 ) .. a 450 000 » » Le suddette prescrizioni vennero stabilite partendo dal con cetto (che è stato seguito anche nello studio della ripartizione dell’isolamento) che la resistenza

dell’isolamento del trasfor matore alle sovratensioni, debba essere superiore a quella del l’isolamento della linea. In realtà i risultati ottenuti alle prove sono molto superiori alle prescrizioni. Per esempio durante le prove dell’isolamento tra le spire di isolamento rinforzato (v. prove 5) la tensione è stata spinta fino a 270 000 V (anziché *5° 000 V) senza ottenere la perforazione degli avvolgimenti Per i trasformatori di ambedue le Case costruttrici. La prova 3 sul modello dei trasformatori 1,2,3 venne

eseguita spingendo la tensione sino a 750 000 V onde ottenere lo scatto dell’arco superficiale lungo il passante e queste scariche vennero ripe tute circa 20 volte, fino ad avere la certezza che l'isolamento dell’avvolgimento verso massa era superiore di quello super ficiale dell'isolatore passante. * 60” )> » » L’isolamento della linea di trasporto è stato tenuto in limiti tali da ottenere che la tensione, alia quale avviene la scarica superficiale all’esterno degli isolatori a sospensione, sia

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Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 12 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
/'ione altinietrica al deflusso normale, si è per di più allargato l’alveo sbancando la sponda destra per circa una ampiezza di m 20. In tal guisa è stato possibile creare nella traversa tre grandi luci di m 15 ed una quarta di m 4 in corrispondenza della sponda destra per lo sgliiaiatore. La sponda sinistra del fiume, costituita per un tratto dalla scarpata della banchina ferroviaria, è difesa con rivestimento di muratura raccordata ad una unghia di protezione al piede. La sponda destra

, largamente e profondamente intaccata per dar posto alle nuove opere, specie al bacino di decantazione ottenuto tutto in trincea, 6 oggi costituita dal filo dell’argine di contenimento del bacino stesso, argine ottenuto mediante sagomatura del terreno in posto, lasciata nello sbancamento, regolarizzata con rilevato e rivestita verso il fiume con mura tura di pietrame. La difesa a valle è stata prolungata per raccordare l’allarga mento creato in corrispondenza della traversa all'alveo na turale. Il ciglio

migliorato in confronto alle condizioni antecedenti alla costruzione dell’opera, ed il margine di franco è tale da consentire lo smaltimento di piene assai superiori a quelle sinora verificatesi. Per lo scarico della ghiaia si è lasciata una luce di m 4 di larghezza con la soglia a quota 458,50, e cioè 50 cm più alta della corrispondente soglia delle paratoie principali. Nello stesso modo è stata tenuta sopraelevata rispetto al fiume tutta la platea, larga m 4, situata davanti alle luci di presa, a monte

della paratoia sghiaiatrice, in modo da creare un gradino tra il greto del fiume e le luci di presa. Inoltre si è protetta questa platea elevata mediante la costruzione di un muricciolo con ciglio a quota 459, allo scopo di ostacolare il passaggio dei materiali convogliati dall’acqua verso le luci di presa. La platea è inclinata e forma uno scivolone verso la luce di sghiaiamento allo scopo di provocare, a paratoia aperta, un richiamo d'acqua di velocità sufficiente allo smaltimento dei materiali

fluttuanti più pesanti. Per la fondazione della traversa di sbarramento vennero affondate due serie di cassoni con asse ortogonale al fiume costituenti l'unghia a monte e l’unghia a valle della platea generale, fino ad una quota variabile tra 451 e 454 (ca. 4-P7 metri sotto il vecchio letto). Per ogni pila è stato affondato un cassone con asse parallelo al filo del fiume. Il piano di fondazione trovato alle profondità sopradette è risultato di ghiaiame compatto, misto a grossi trovanti. La platea

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Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 13 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
servomotore e delle paratoie. Normalmente il servomotore della paratoia dello sghiaiatore è collegato con una delle due pompe e quelli delle tre paratoie maggiori con l’altra. Le paratoie si spostano con la velocità di m 0,50 al minuto primo, quando una pompa alimenta un solo servomotore ; quando invece una pompa alimenta contemporaneamente più servomotori, la velocità si riduce in rapporto al numero dei servomotori allacciati. Il servomotore è rappresentato schematicamente in sezione dalla fig

. 13 a) ed in unione alle pompe dalla fig. 13 b). L’olio entra da una parte ed esercita la pressione su alette mobili in scanellature radiali del corpo rotante, il cui asse è eccentrico rispetto al cilindro entro cui gira. L'olio provoca quindi la rotazione ed esce dal lato opposto ritor nando alla vasca di aspirazione della elettropompa. Un disposi tivo brevettato fa si che le alette si mantengano sempre aderenti alla parte interna del cilindro. Il servomotore usato per le pa ratoie in questione è ad azione

. La paratoia sussidiaria, anch’essa equilibrata da contropesi in ghisa, può essere manovrata dal proprio servomotore, oppure dal servomotore della paratoia principale, qualora si manovrino ambedue le paratoie contemporaneamente. Le trasmissioni ed i servomotori sono installati sulla passe rella di manovra, portata da una travata composta in cemento armato che poggia sulle pile della traversa. Una passerella laterale, a quota più bassa, serve per l’accesso alle singole tra smissioni e per l’ispezione delle

paratoie (fig. 15). Le pompe per l’olio sono installate all’altezza della passe rella principale in un locale dell'edificio costruito per gli appa recchi di manovra e per il ricovero dei guardiani. Per lo smontaggio delle paratoie e le eventuali riparazioni, sia alle paratoie stesse, sia alle rispettive sedi, si è prevista una travata smontabile in ferro che verrà appoggiata sugli speroni delle pile a quota 462,10 e formerà l’arresto superiore ad una diga provvisoria, tipo Poirée, il cui arresto

inferiore è costi tuito da un dente appositamente lasciato nella platea generale (ved. punteggiata nella fig. 13). Per facilitare il montaggio della travata anzidetta e della diga Poirée, si è costruita una passerella stabile, con piano a quota 465, anch'essa poggiata sugli speroni delle pile. La presa si effettua mediante una batteria di 15 luci, cadauna di m 3 di lunghezza e m 1,25 di altezza, munite di paratoie manovrate da servomotori ad olio (v. fig. 15). La soglia delle luci si trova a quota

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Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 41 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
difficili da soddisfare per il fatto che si ripetono con relativa frequenza periodi di carico nullo (perchè non vi sono treni in circolazione) e perchè a causa delle fortissime pendenze della linea il cari co massimo di pun ta arriva fino al settuplo del carico medio, rapporto ■estremanente ele vato. Ambedue queste circostanze esclu devano 1’ impiego di turbine Francis, vantaggiosamente adottate in altri impianti per il ser vizio di trazione elettrica, ed impo nevano invece il ti po Pelton. Vennero

quindi installati tre grup pi uguali (di cui uno di riserva) ad asse verticale ed a gentes multipli, corri spondenti ai seguenti dati principali: caduta netta m 152 portata 1/sec 9 500 potenza massima HP 14 700 g iri 250 Le tre turbine non sono di costruzione identica, poiché j quelle dei gruppi 7 e 8 (ved. fig. 49) vennero commesse ad un fornitore e quella del gruppo 6 ad un altro. Ogni turbina è accoppiata ad un alternatore della potenza di 9000 kVA. Tenendo conto della caduta relativamente bassa

in rapporto al notevole volume d'acqua ed alla elevata velocità specifica della ruota, i due costruttori delle turbine seguirono due vie differenti per porre la macchina nelle migliori condizioni idrau liche possibili agli effetti dei rendimenti, ottenendo ambedue il risultato molto soddisfacente che al carico medio normale (tolte le punte) di ca. HP 2500 il rendimento è già l'8o % ca. Le costruzioni sono differenti, in quantochè uno dei costrut tori ha adottato 4 getti con deviatori a tegolo, mentre

l’altro ha preferito 5 getti ed ha sostituito i deviatori con uno scarico sincrono. Le ruote sono poste a quota 283 cioè soltanto a ca. m 1,50 sopra la quota massima del pelo d'acqua del canale di fuga. Per (ved. figg. 60 a), b), c), 61 a), b), 62 a), b) e 63). Una piccola dif ferenza è nel numero dì pale, che in una ruota (quella dei grup pi 7, 8) è di 20 pale, nell’altra è di 22. Ogni ruota forma un Fig. 60 <i) e b). - Sezioni verticali della turbina Pelton 7 da HP 15 000; c) pianta e sezione

orizzontale al disopra degli ugelli della stessa turbina. sol pezzo col disco e col mozzo ed c calettata all’estremità infe riore dell’albero comune alla motrice ed al generatore, che gira in due soli supporti di guida, uno facente parte della turbina e l’altro dell'alternatore, ed è sorretta da un supporto portante montato sulla crociera superiore dell'alternatore. Per facilitare lo smontaggio della piletta, si può fare appog giare l’albero sul pilastro eretto appositamente sotto di esso. Il

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Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 4 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
Derivazione dall’Isarco fra Ponte all’Isarco e Cardano SOMMARIO Parte I A) Generalità; B) Dati idrografici e potenzialità dell'impianto. Parte II - Descrizione delle opere idrauliche. A) Opera di presa: i) Sbarramento; 2) Dissabbiatore; 3) Bacino di decantazione e di accumulazione; 4) Galleria di presa; 5) Galleria di scarico di fondo del bacino. B) Canale di derivazione. 1) Esecuzione del lavoro; 2) Nozioni geologiche; 3) Descrizione della galleria; 4) Sfioratore generale della galleria

di accumulazione; 5) Impianto della ventola automatica nella galleria; 6) Descrizione della valvola automatica di scarico di fondo. C) Camera di carico. D) Condotta forzata. E) Canale di restituzione ed impianto di misura dell'acqua. Parte III - Descrizione della Centrale « Carlo Cicogna)) . A) Disposizione generale. B) Fabbricato e fondazione. C) Macchinario idraulico. 1) Impianto per energia a scopi industriali. 2) » » » per trazione elettrica. D) Macchinario elettrico. 1) Alternatori per energia industriale

del suddetto fiume con una portata massima derivata di 90 mc/sec e con un disli vello geodetico totale di m 183 tra il punto di presa, che è a quota di m459 s. 1. m., subito a valle della confluenza del torren te Gardena, e il punto di restituzione, a quota di m 276 s. 1. m., subito a monte della confluenza del torrente Ega nellTsarco. Fig. 1. - Veduta generale della Centrale, delle condotte forzate e della camera di carico.

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Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
Trasformatori 8700 kVA 60 kV — 6l — __ Radiator] Serbatoio 3 Cap. 20 me Quando un alternatore non lavora sul proprio trasformatore, devono naturalmente venire commutati anche i circuiti ausi liari di scatto degli interruttori, cosa che è facilmente eseguibile. Protezione differenziale. Il secondo avvolgimento secondario della serie di riduttori al punto neutro alimenta il relais differenziale, unitamente ai riduttori di corrente inseriti al l'uscita delle condutture dall’al ternatore. Detto

l'impianto automatico di spe gnimento d’incendio dell’alter natore; 4) la chiusura del distribu tore delle turbine e la conse guente fermata del gruppo. Strumenti di misura. Il secondo circuito seconda rio della seconda serie di ri duttori alimenta gli strumenti di misura: i rispettivi circuiti voltmetrici sono alimentati da separati riduttori di tensione À/^ 11 000/110 V. Le eccitatrici ausiliario del tipo ad eccitazione in derivazione con avvolgimenti compound hanno una caratteristica molto rimile

a quella di una dinamo con eccitazione in serie. I regola tori automatici sono inseriti nel circuito di eccitazione della eccitatrice principale c un commutatore permette di escludere o includere la regolazione. Come già si è accennato, per l’esercizio a 50 periodi, viene esclusa una parte degli avvolgimenti di eccitazione della ecci tatrice principale. Ambedue le eccitatrici hanno regolazione potenziometriea. L regolatore è compoundato, regola cioè su tensione costante Cislago. L’avvolgimento

. Un trasformatore di tensione alimenta il circuito voltmetrico del regolatore automatico di tensione e due relais di tensione massima. Il primo, Rtmt, entra in funzione a 14 000 V e dopo io” diseccita l’alternatore ed apre inoltre l’interruttore principale. Il secondo relais è tarato a 16000 V e funziona istantanea- mente. Esso entra in funzione all’aprirsi dell’interruttore al termine della linea a Cislago. A causa della forte corrente di capacità assorbita dalla linea, la tensione aumenta rapidamente prima

che i regolatori riescano a ridurla. Il relais fa scattare l’interruttore del trasformatore, diseccita l’alternatore e chiude il distributore della turbina.

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Technology, Mathematics, Statistics
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1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Page 62 of 70
Author: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Place: Ohne Ort
Physical description: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Subject heading: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Location mark: III 152.887
Intern ID: 134173
caratteristica molto simile a quella di una dinamo con eccitazione in serie. I regola tori automatici sono inseriti nel circuito di eccitazione della eccitatrice principale e un commutatore permette di escludere o includere la regolazione. Come già si è accennato, per l’esercizio a 50 periodi, viene esclusa una parte degli avvolgimenti di eccitazione della ecci tatrice principale. Ambedue le eccitatrici hanno regolazione potcnziometrica. L regolatore c compoundato, regola cioè su tensione costante Cislago

sono protetti contro eventuali sopraccarichi di corrente per mezzo di limitatori di corrente e dai relais a corrente massima regolati a io”. II relais, funzionando, fa scat- * ar e l’interruttore ad alta tensione c diseccita l’alternatore. Quando un alternatore non lavora sul proprio trasformatore, devono naturalmente venire commutati anche i circuiti ausi liari di scatto degli interruttori, cosa che è facilmente eseguibile. Protezione differenziale. 11 secondo avvolgimento secondario della serie

seconda rio della seconda serie di ri duttori alimenta gli strumenti di misura: i rispettivi circuiti voltmetrici sono alimentati da separati riduttori di tensione A/x IT ooo/no V. Per ogni gruppo sono installati: al quadro di gruppo in prossimità dell'alternatore: 1 chilowattmetro indicatore; 1 voltmetro indicatore; al quadro principale verticale: 1 voltmetro indicatore; 1 amperometro indicatore; 1 chilowattmetro registratore ; 1 contatore ; 1 indicatore di cos O. Sul pannello centrale del quadro

di tensione alimenta il circuito voltmetrico del regolatore automatico di tensione c due relais di tensione massima. Il primo, Rtmt, entra in funzione a 14 000 V e dopo io” diseccita l'alternatore ed apre inoltre l’interruttore principale. II secondo relais è tarato a 16000 V e funziona istantanea- mente. Esso entra in funzione all'aprirsi dell’interruttore al termine della linea a Cislago. A causa della forte corrente di capacità assorbita dalla linea, la tensione aumenta rapidamente prima che

i regolatori riescano a ridurla. Il relais fa scattare l'interruttore del trasformatore, diseccita l’alternatore e chiude il distributore della turbina.

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