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Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1924
¬L'¬economia agraria nel Trentino : saggio economico-sociale.- (Quaderno mensile ; 12)
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Page 13 of 113
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 88 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino;s.Landwirtschaft
Location mark: II 214.199
Intern ID: 351985
ed all’esterno; cedette alla baldanza e raffinatezza dei Conti Tirolo che con politica perfida e sleale finirono per impadronirsi del principato (1); quando i loro diritti passarono nel 1393 agli Àbsburgo, questi continuarono i metodi dei loro predecessori. Verso la fine del 1700, l’autorità del principato s'era ridotta ad una ridicola parvenza. Nel 1796 le armi napo leoniche spazzarono gli ultimi resti della corte vescovile. Il principato cessò dì esistere senza neppur dar segno della sua vitalità

od esistenza. Economicamente s’ebbe un periodo assai prosperoso dal 13° al 16° secolo durante lo sviluppo intenso della metallurgia : il Calisio presso Trento dava abbondantemente argento alla zecca del principe Vescovo e numerosi giacimenti di ferro nelle vallate alimentavano le laboriosissime officine, che trasportavano gran parte dei loro manufatti nelle finitime province veneto-lombarde. I boschi subirono, in seguito all’enorme con sumo di carboni di legna, delle disastrose devastazioni. L’agricoltura

interessata, cioè dagli archivi vescovili. I Conti possedevano vasti poderi nei territori trentini, sebbene la loro resi denza fosse presso Merano. La loro moneta godette molto credito in tutto il principato, segno evidente questo della loro potenza e buona amministrazione (mentre non sempre si può dire altrettanto dei principi Vescovi, spesso dimoranti nei paesi d’ origine d’ Oìtrebrennero). Da un complesso di circostanze deduco che la politica dei Conti poggiava sul consenso rurale, che sapevano con

eccellenti provvedimenti mantenere, seguendo sempre un indirizzo /<rà ed atesino in opposizione alla politica imperiale dei Vescovi. Da ciò si spiega la loro preponde rante influenza nelle questioni trentine. Gli Àbsburgo invece miravano, attraverso Trento, al predominio in Italia ed usarono i mezzi opportuni per raggiungere lo scopo. y

1
Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 22 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
i propri lavori di servi e di coloni (semiliberi questi sui singoli poderi). Molti liberi dovettero chiedere la protezione delle signorie nobiliari ovvero passare al loro servizio. I poderi (denominati nei documenti per gradi di ampiezza mansus, coloniae, curtes o curiae) erano trasmessi integralmente, comprendendo nell’inventario anche le persone adi bite ai lavori e spesate sulle unità trasmesse. L’economia curtense assunse qualche nuova sfumatura giuridica mediante i contratti enfiteutici, ma dal

sero le schiatte baiuvariche che occuparono le zone centrali fino a Merano ed al di sotto di Bolzano (1)- Nel contempo dalla Drava pe netrò la schiatta slava dei Vendi, i quali si spinsero fino al Brennero, ma ricacciati verso la Pusteria orientale vennero quivi in seguito as similati e germanizzati. L organizzazione feudale, dopo la sistemazione giuridico-statale dei Carolingi, apportò un radicale mutamento nella regione: la pro prietà terriera passò per intero ai castelli ed ai' monasteri

lato economico la struttura non mutò minimamente, come i copiosi urbarii dimostrano. Nessuna traccia, attraverso i numerosi documenti, riscontrasi nell’Alto Adige della bippe, istituzione questa caratteristica delle schiatte germaniche (organizzazione economico- sociale del ceppo familiare).

2
Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 49 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
13% della provincia), ma giunge al 40% nei din torni di Bolzano. La ripartizione colturale segna le seguenti oscilla zioni: il 57% di prato permanente nella Venosta ed il 29% di se minativo; viceversa nella zona di Merano dove il meleto specializzato occupa la maggior parte del prato permettendo una discreta valoriz zazione foraggera, l’area prativa scende al 27% ed al 15% a Bolza no; in corrispondenza scema il seminativo che raggiunge appena il 15% a Merano ed il 23% a Bolzano; nella conca

di Bressanone l’esten sione prativa si equilibra con la seminativa, ciò che rispecchia resi stenza della struttura autositica. Di pari passo si svolge la consistenza zootecnica. Sulle zone frut- (1) I comuni aggruppati sono i seguenti: Zona della Venosta: Sluderno, Lasa. Silandro, Laces, Castelbello-Ciardes, Naturno, Plaus, Parcines; Zona di Merano: Lagundo, Merano, Tirolo, Rifilano, Scena, Marfengo, Cermes, Lana, Postai, Gargazzone, Tesimo; Zona di Bolzano: Nalles, Terlano. Appiano, Caldaro, Vadena, Laives

, Bolzano; Zona dell Isarco: Laion, Chiusa, Bressanone, Varna, Quasi identico sviluppo di Bolzano si verifica sui territori dei Comuni vallivi del Man damento di Egna (Salorno, Egna, Termeno. Magre-Cortaccia, Ora, Bronzolo), i quali gravitano dal lato economico più su Bolzano che su Trento, L’intensità frutticola ed il congegno poderale differiscono solo in minima misura dai tipi esistenti nei dintorni di Bolzano. Appartenendo però il mandamento di Egna alla Pro vincia di Trento, credesi opportuno

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 75 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
pidità con la quale la produzione frutticola avanza, modificando per gradi anche i rapporti fra le diverse specie, in seguito alla intensa piantagione di peri. I ceti commerciali calcolano in linea sommaria una produzione di circa un milione di quintali nelle annate di scarico e di circa 1,6 milioni nell’anno di carico ; e qualora vi si comprendesse anche il mandamento di Egna, i cui prodotti convergono dal lato commerciale per buona parte su Bolzano (1), si giungerebbe nell’annata di massi

si raddoppiò, finora, ogni 10 anni, ma aumenterà nel prossimo decennio con ritmo più accelerato per le recenti pianta gioni a basso fusto e per la vasta introduzione del pero, la cui rapida fruttificazione — mancando l’alternanza — colmerà in parte la la cuna dell’anno di scarico, rendendo così più regolare lo svolgimento finanziario delle aziende. Dal lato commerciale, le varietà invernali di mele non potranno essere sostituite. (1) La produzione del 1939 nella provincia di Bolzano è valutata a circa 1,8

milioni di quintali e quella del mandamento di Egna a circa 200 mila quintali, cioè complessiva mente a due million di quintali (20.000 vagonate). Secondo le denunce raccolte dal Con sorzio Provinciale di Ortofrutticoltura di Bolzano esisterebbero complessivamente nel 1939 circa 5.360 aziende frutticole (ruoli) che complessivamente possederebbero 621.366 piante da frutto in piena produzione. La distribuzione sarebbe la seguente: Finora la produzione si concentra perciò, a norma di questi dati

provvisori, intorno a Merano ed a Bolzano. Secondo YAnnuario statistica del Ministero di Agricoltura di Vienna, la produzione frutticola dell’Alto Adige (compreso il mandamento di Egna, ora aggregato a Trento) si aggirò intorno a 86.770 quintali nel 1909 (anno di ottima produzione) ed a 51.985 quin tali nel 1913 (anno di scarso prodotto).

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 48 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
La distribuzione dell’area occupata dal melo e dal pero è rias sunta nel precedente specchietto, dal quale appare l’imponente inten sità frutticola dei Comuni circostanti a Merano (in ragione dell’84 per cento dell’area coltivata) ed a Bolzano (con circa il 72%). La restan. te area frutticola è data dalla Venosta, che segna un’evoluzione rapi dissima negli ultimi anni per la razionalità degli impianti, e dalla conca di Bressanone, sulla quale la frutticoltura trovasi —* eccettuate poche plaghe

(superfici ripetute), sono bensì assai diffusi, ma non rivestono dal lato economico- socialr. l’importanza dei meli e peri. Il ciliegio si riscontra ovunque fino alle massime altitudini e occupa in coltura pro miscua circa 2800 ettari; predomina l’uso casalingo, fatta eccezione dello smercio nelle plaghe di Bolzano e di singole altre utilizzazioni. Il susino si estende su circa 500 ettari ed offre in talune plaghe qualche notevole contributo allo smercio. Il castagneto da jrutto è diffuso su circa 420

; è coltivato negli ultimi anni a coltura specializzata su qualche appczzamento; complessivamente si estenderebbe su circa 1100 ettari nelle zone attigue alle città di Bolzano e Merano, Infine Yalbicocco sarebbe coltivato su circa 760 ettari (di cui 423 a coltura specializzata); mentre si inten sifica la coltivazione nei dintorni di Bolzano e di Merano, decade nella zona classica della Venosta per le citate ragioni. Tale svarietà di fruttiferi può essere attuata per la coesistenza di due principi, l’uno

5
Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 23 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
espansione. Tuttavia le zone ladine circostanti alle Dolomiti mantennero attraverso la do minazione vescovile il proprio linguaggio ladino e gli adeguati costumi. Trenlo, che teoreticamente dominava su Merano e Bolzano, subì nella pratica la su premazia dei Conti di Castel Tirolo e quindi degli Asburgo che nel 1363 subentrarono in qualità di avvocati delle diocesi di Trento e di Bressanone ai teste citati conti. Degno di menzione è il fatto che mentre nel Trentino ebbe sempre vigore il sistema notarile

signoria in notevolissima misura. 1 conti del Tirolo si appropriarono del dominio sugli elevati pascoli e boschi, cedendo l’uso ai singoli masi, allorquando nella pianura padana e nel Trentino fervevano le ri vendicazioni dei Comuni. (2) La Zecca di Merano godette ottima fama per i cosidetti Meranenses alla cui conia tura collaborarono anche parecchi artisti ed incisori di Firenze; corso ebbero i fiorini del Reno — i cosidetti Rainenses — ed i fiorini di Firenze, come appare dai documenti di compra

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 40 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
CAPITOLO SECONDO Le piantagioni frutticole a) La diffusione della frutticoltura. Piante provenienti da climi diversi, scriveva lo Staffer, cresco no sulle colline moreniche di Caldaro-Appiano, dove la vite, il fico, il cipresso ed il mandorlo — accanto al melo, al pero, ai peschi, ai castagni ed ai cotogni — trovano l’ambiente confacente; e perfino i melagrani, a titolo di rarità in qualche giardino, vegetano nelle pla ghe riparate di Bolzano; ed albicocchi, susini, nespoli sono piantati sul

tipo industriale di Caldaro e di Bolzano passa per gradi a quello di rifornimento locale ed ai margini più elevati al semplice fabbisogno delle più fortunate aziende. Com plessivamente esistono circa 5.247 ettari a coltura specializzata e cir ca 1.200 ettari a coltura promisca. Notevoli estensioni vignate pos sedevano nel medioevo, sul territorio di Merano e di Bolzano, le chiese di Salisburgo, Ratisboma, Augusta, Coira ed altri enti per il proprio fabbisogno. Lo sviluppo frutticolo, con caratteri

12
Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 10 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
schizzo sono segnate schematicamente le zone climatiche, come risul tano dalla diffusione delle principali ipiante di interesse agricolo. La vite, il castagno, il fico sono i tipici rappresentanti della zona mediterranea, sulla quale nelle posizioni riparate crescono i cipressi, il mirto, l’alloro, il leccio e perfino (negli angoli più tiepidi di Bolzano e di Merano) taluni esemplari di ulivo. Vivo contrasto solleva, nel cuore delle Alpi, la visione del Pinus pinea che lancia la superba chio

montana è dominata dai prati, dai pascoli e dai boschi, fra i quali risaltano gli ultimi cascinali ed i più elevati seminativi (pa tate, segale, orzo). Questi fatti rappresentano la risultante dei vari fattori climatici, cioè della temperatura, dei venti e delle precipitazioni. In genere nelle zone centrali ed occidentali predominano gli inverni miti e le estati temperate, come le prossime cifre dimostrano: anzi Merano e Bolzano tradiscono una situazione più favorevole di Trento. Perfino Silandro nel

centro della Venosta a circa 790 metri, dove la media ZONE CLIMATICHE HP- / °*axéa CEVEDAIX ZONA MEDITERRANEA ZONA SUBMONTANA I 1 ZONA MONTANA Ispettorato provinciale dell’Agricoltura - Bolzano

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 28 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
Provincia di Bolzano abbraccia 708.549 ettari, di cui coltivati risultano a norma del Catasto Agrario circa 89.131, cioè il 13 per cento; e di tal contingente i seminativi oc. cujjano il 35, i prati permanenti il 52 e le colture legnose specializ zate il 13 % (di cui il 6 a vite ed il 7 % a meleto). Notevole si pa lesa il distacco colturale rispetto all’attigua provincia di Trento. (Il II termine di contadino — il Bauer — suona dal lato economico e sociale diver samente dall’uso adottato in parecchie

razioni. Interessanti sono gli studi del Tarnellkr sulla toponomastica curtense (Hofnaiuen) delle zone di Merano. Bolzano e di Bressanone, risultando dalle rigorose indagini dimo strate la secolare persistenza dei maxi nell’originale integrità sulla maggior parte delle plaghe montane o collinari. Il /naso rappresentò per alcuni secoli l’unità poderale, che era lavorata da gruppi fa miliari soggetti alla servitù della gleba ( servi manentes in coloniis): col termine venne tra smessa anclie la struttura

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Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 116 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
- Archiv für oest. Geschichte. Voi. 10Ó. Vienna 1911. Josef Torneller — Die Hofnamen in unteren Eisaktal - (Toponomastica curtense del bas so Isarco) — Ibidem - Vienna 1914 e 1921. Dr. Nobert Krebs — Die Ostalpen und das heutige Oesterreich - (Geografia delle Alpi Orientali ) — Secondo Voi, Parte regionale. Stoccarda 1928. Istituto Centrale di Statistica del Regno d’Italia — VII Censimento generale della po polazione 21 aprile 1936-XV — Voi, II. Fascicolo 21 Provincia di Bolzano e fascicolo

22 Provincia di Trento. Roma 1937. Istituto Centrale di Statistica del Regno d’Italia — Censimento generale dell’Agricol tura 19 marzo 1930 - Voi. I Censimento del bestiame — Parte II, Tavole. Roma 1933. H. Wopfner — Bäuerliches Besitzserecht und Besitzverteilung in Tirol - (Distribuzione della proprietà contadina) — « Forschungen und Mitteilungen », IV annata, fasci coli 3 e 4. Vienna 1907. Istituto Centrale di Statistica dei. Regno d’Italia — Catasto Agrario 1929-VIII — Fa scicolo 20 provincia di Bolzano

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 86 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
tiparassitarii che dipendono per Buona parte dalle vicende della frut ticoltura (1); e le società assicuratrici contro i danni della grandine risentono pure l’influsso diretto dello svolgimento stagionale. Il perno londamentale — qualora riesca la produzione sia dal lato quantitativo che qualitativo — poggia sull’immagazzinaggio del raccolto. Nella provincia di Bolzano esistono circa 36 magazzini, di cui 12 di carattere sociale-condominale, cioè di proprietà dei produttori me desimi

(pesatu ra) ovvero in rate posticipate. Le specifiche circostanze finanziarie del produttore determinano svariate modalità contrattuali. Succede per fino che il coltivatore ceda per tre anni consecutivi il prodotto a for fait, rimanendo a carico dell’acquirente la lavorazione, il trattamento e la raccolta. Nei dintorni di Bolzano si praticano tutte le combina zioni che variano dall’uno all’altro anno talora sullo stesso podere. A Merano si notano d’ordinario sistemi più equilibrati di vendita. I soci

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