i44 Mo n’avvennero anche dì poi, e nello fcavarfi le fon- i lamenta delia preferite Sacrifica del Convento fa ‘ritro vato {otterrà un* antico volto , fegno eh’ era fiata se polta qualche fabbrica . Quello Monaftero come non foppreffo dopo la Tua demolizione non fu eretto in commenda : ma come fieno fiati distribuiti i di lui be ni» non fi trova : fi fa Colo, che nei fecali quartaded- mo, e qaintodecimo li Capitolo dì Trento godeva dei beni fui Perginefe, Le vicano., e nella Valfugana infe riore

. Gli avrebbe forfè acquiftati in tal incontro ? Il detto luogo, dove abitavano que' Monaci, divenne un podere di casa Prati da Porgine, poi transferita in Tren to , ed onorata del titolo di Baroni del 8. R. I. IL La detta famiglia Prati per lungo tratto di tem po aveva in cuore la erezione di gualche Convento,; e Giacomo Prati- cittadino di Trento , che viveva nel 1600. confessava tener egli dei legati di fuo proavo Giacomo £ dì fuo avo , e dì fuo padre Giuseppe non ancora soddisfatti , e che

sapeva effere fiata loro inten- ' Lione , che follerò impiegati in quest' opera. La Cage nità dì Pergine spasimava di defiderio di aver un Con- vem- zbne d«ì Capì di tutta la Comuni, fi tenne nella Cine- fa parrocchiale, come à documento contemporaneo ; dun que non funi (leva più la camera comunale del Monafiero. Nel 1348« a* 23. di gennajo p ef tutta 1 Europa cl fu un orribìiiffimo terremoto, che atterrò cale, e templi, e mo- naftm’j, © parte ne fobblfsò, dì cui discorre fi Verri toni. J3< potrebbe

effere fiato quello il fine anche del UonafiS' io di fergìne. f

della faa agna- ! Lione, o Cuoi amici , o chi che,fia fenas a \\ CO nfenfo j della Comunità . , | Ora il mio patere riguardo all 1 effetto dì tal co*n^ ' milione fi è , che la lega non fia Hata accettata : ma j che non pertanto il Podeftà e il Comune di Vicenza ! abbiano prefo la protezione del Perginefì . Viveva in Trento il Santo Vefccvo Adelpreto , che pure auch’ ef- fo era ricorso ai Veronefi per azoto contro certi fuoi Feudatari . Per mio avvifo dunque i Vicentini tratti da Aima e venerazione

veifo il Vescovo di Trento, e da ì amore verso il popolo di Pergine conduffero Y affare ad un accomodamento di soddisfazione del Vescovo , del Capitolo , e del popolo salvando nel tempo fieffo s i quanto fu possibile , I’ onore dei Dinafti . Che per du j mtauzion dì potenza fia fiata levata loro parte di giu» ! rifdizione , e fingolarmente Copra il monte Fierozzo , j che fìeu lìsts loro proibite le pretefe i-nconvenìenze, e j che Guniìbaldo non fia più ritornato ; ma che non dì \ meno il caftelio

fervigj del caftello con quello , che ne Ca data loco lg [ mercede . Z. Che fia perraeflb fecondo l’ antica ufanza pagar le decime al Vefcovo . 4 , Che pollano viver© fecondo la legge Salica e Longobardica , e fecondo le loro leggi e confuetudini praticate da centinaia di anni. 5. Che pollano eleggerli il Giudice fecondo 1' antichi5- ! fimo loro diritto » il quale però fia dipendente dal Po- j deftà . 6 . Che mai piò non poffa cederfe o donarli ii i diftretto di Pergine a Gnndibaldo o altri

abbia profegaico ad efìger decime e j fervitu . Io penso cosi ; perchè in carte pofteriori fi ; ved# parte della giurisdizione effere fiata del Vescovo s ! il

Antonino , che fu dai popolo detto PIO , perchè era un virtuofo Prioci- | pe . Ora in quell’ Itinerario ci fi preferita la strada da Verona per Trento trasportata tutta al lato orientale dell’Adige: Copra Trento a' 24. M. R. una ftaziou & appellata Eniìde , e dopo altre 24. M. R, un’ altra fta- y.ione Sublavione . Nella prima io credo trasferita I a Coorte di Ponte Orafo , e nella feconda quella di Su blavione di Val Pafferia, portando Ceco il fuo primiero nome . Altra Ks Lione fu melìa in Velàìdem

344 , j conio 1' anno 21Z. LK certamente fecero travagliare in | quefia noftra Via? poiché in Ambras vicino a Infpruch c’ è una Colonna miglimi a dedicata al loro nome» Cai ! un’ altra corrifponde a Lueg fui prenner ( nel IVI afe o del Maffeì affai Imperfette psg. CCCCLIII ). Da qoefF Antonino, che affettava di effere chiamato PIO, febben foffe wp empio fcelleratiffimo e un moftro dì crudeltà , probabilmente finita 1’ opera fa fatto compilare 1’ Itine- I rario , e non da Tito Elio Adriano

il popolo come dirò fra poco . Fra ì condottieri nella guerra di Francesco di Carrara contro Sieeone di Caldonazzo del 1356. il Manufcritto di Albertino Magati tratto dalia Storia Aagufta ci inette Antuevpino di Grigno . Dèlia famiglia Grigoo dopo la perdita del cafello tìn rampollo » non fapreì fé legittimo, rimase nella Val- fagana » di cui fu Enjelmo di Ghigno . In una scrittu ra di donazione dèi maio Albio di Roncegno fatta da Siecpne di Caftelnovo e Caldonazzo Signor dì Tel vana a Giacomo Zuccone

in Belluno e in Trento , nelle quali città figurarono molto . Singolarmente Eonacorfo dilla famiglia Grigno di Belluno affai fi diftinSe nell' ar mi