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History
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1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 57 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
di questa strada, la quale doveva poi diventare 1’ ingresso principale dalla valle dell' Adige nella Valle di Non e la più breve e più facile co municazione di questa colla città di Trento. Dopo che fu costruita la strada della Rocchetta venne naturalmente a scemare sempre più il movimento, come sopra si è detto, sulla via di Vervò e della Predaja, non che quello sulla via della Zainbana e di Fai. §. 2. La guen'ci Retica. Trento e 1’ Anaunia cessarono di essere città e valle di confine per la repubblica

romana dopo la guerra Retica, il lo a. G. C. (— 739 di Roma), e dopo che tutte le valli della Svizzera orientale e del Tirolo, fino al lago di Costanza e alle pianure meridionali della Baviera furono co stituite in provincia col nome di Rezia M. I può dedursi elio preromana fosso anche la via di Val Manara che congiun- gèva la Zambana con Fai. Renelle la deduzione non sia strettamente neces saria, può ben darsi elio un sentiero fin d’ allora passasse per là, ma i Romani V avranno reso più facile

Posteriore di molto a questa crediamo sia stata la costru zione della strada della Rocchetta, Non è per vero improbabile che già prima dell' occupazione romana anche per la stretta gola della Rocchetta e forse anche per la ripida valle Manara qualche sentiero scendesse dall' Anaunia nella valle dell’Adige; ma erano senza dubbio sentieri aspri e difficilissimi, appena pra ticabili a pochi esperti e robusti alpigiani, e poco o punto ac cessibili alla maggior parte dei viandanti. Solo l'arte

affatto particolare ai Romani di costruire e strade e ponti poteva rendere praticabile e facile una via attraverso le pareti rocciose e diru pate che rinchiudono l’orrida gola della Rocchetta. Questa via non poteva essere costruita prima della guerra Re idea, perchè la parte della valle d’ Adige in cui essa sarebbe sboccata non era in quel tempo ancora in possesso dei Romani. Posteriore dunque, e assai probabilmente di molto tempo posteriore, ad Augusto noi crediamo sia da porsi la costruzione

, sopra tutto nel tratto dalla Zambana a Trento. Anche nel medio evo pare che questo sentiero fosse ancor prati cato givi, pag. 16 scg.). ') Intorno alla guerra Retica gli antichi ci lasciarono poche, incom piuto e non preciso notizie. Livio, Kpit. 138 non ha altro clic : lìaelì a

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Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 49 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
, e quarant' anni più tardi anche la Gallia Transpadana cessò di essere governata a provincia ed ebbe essa pure, in forza della legge Giulia, proposta da C. Giulio Cesare, la piena cittadinanza romana. Essa venne così aggregata all' Italia e diventò parte in tegrante di essa. I confini settentrionali d’Italia giunsero allora fino alle Alpi nostre. Anche Trento è probabile che abbia ottenuto allora, insieme con tutte le altre città della Gallia Transpadana, nel 49 a. G. (— 705 di Roma), la piena

g-ià poi Cenomani, città di condilo sia stata nuovamente forti ficata ed abbia acquistato una importanza assai maggiore che prima non avesse. Segnare date precise a questi avvenimenti è impossibile per la scarsezza delle notizie a noi pervenute, ma è fuori di dubbio che le valli tridentine già molto tempo prima della guerra Retica avevano riconosciuto la signoria di Roma. La Gallia Cisalpina, subito dopo la conquista, era stata or ganizzata in forma di provincia e governata da proconsoli

an nuali, ma a seconda che la soggezione a Roma veniva accolta con minore riluttanza dalle popolazioni galliche, e che la ro manizzazione di queste progrediva, e gli interessi comuni con Roma la legavano ad essa con più intimi rapporti, anche le con dizioni della sua dipendenza colla repubblica e colla capitale si vennero modificando. La Gallia Cispadana infatti già nell' 89 a, G. C. (— 665 di Roma) ottenne la piena cittadinanza romana, per la legge di Gn. Pompeo Strabono, padre del magno Pompeo

cittadinanza e sia stata eretta a Municipio romano. Dal tempo della prima occupazione romana, cento e più Tlalia, negli Atti dell' Accademia delle scienze di Torino, 13 Die. 1891), la quale i'u seguila de Hermann Schiller ( Philolog. Woc/ienscJtrifl di Berlino 1892, p, 20), ma il Pais sostenne ancora la propria ipotesi in due altri articoli (Studi storici di Pisa, 1892 : Nuovi studi intorno alla invasione Cimbrica, p. 141, e 293 seg.), ma poi modificò la sua opinione, ( Nuove osservazioni, sulle invasioni

de' Teutoni e de i Cimbri, nella Rivista di Storia antica V, 1900, Messina) accostandosi a quella dell' Oberziker, il quale ri tornò sulla questione anche recentemente nell' Archivio Trentino del 1904, annata XIX (Le fonti di Plutarco per un episodio della vita di Maino).

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Category:
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Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 32 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
Romani ai Reti ; anzi Verona stessa, secondo alcuni scrittori, aveva un fondo originario di popolazione retica. I Reti non formavano, prima della conquista romana, uno nel voi. V della sua Storia Romana {Le provincia dell' impero ), e nel- 1’ Hermes voi. XVI (1881) Schweizer Nachstudien. — Giov. Am, Oberziner, I lieti in relazione cogli antichi abitatori d'Italia, Roma, 1883, e nelle sue : Guerre d’ Augusto ecc. — Heinrich Nissen. Italische Landeskunde , Berlin, Weidmann 1883, voi. I pag, 483 seg

. — Fr. Stolz. Die Urbevölkerung Tirols , Innsbruck, 2" ediz., 1892. — V. Inama. La provincia della Rezia e i Reti; nei « Rendiconti dell’ Istituto Lombardo di scienze e lettere » del Giugno 1899. — W. Oecbsli. Urgeschichte Graubihdens, mit Einschluss der Rö merzeit , Zuriich, 1903, nelle '« Mitteilungen der antiquarischen Gesellschaft in Zürüch, LXVII (1903). *) E probabile elle il nome sia stato loro imposto dagli Etruschi o dai Galli. Se esso abbia avuto un significato c quale non sappiamo. Alcuni

Col nome di Reti * *) i Romani designavano tutte le genti alpine che dal monte Adula (il 8. Gottardo) si stendevano, lungo la catena centrale delle Alpi, fino alla valle dell'Adige, mentre, pare distinguessero col nome di Euganee quelle che ad oriente della valle Atesina si protendevano fino al mare Adriatico, a settentrione dei Veneti. — Non è punto facile sulle scarse, nè sempre chiare indicazioni degli antichi scrittori, segnare con precisione i limiti entro i quali i Reti erano compresi

' opinano significhi Montanari (v. Th, Maibhoffer, zu Dìo Cassius Cocceja- nus, über die Unterjochung Rätiens, durch die Römer, Brisen 1870 ) altri che sia il nome di una Dea, specialmente dai-Reti venerata. (Cfr. E. Lattes, Di due nuove iscrizioni preromane trovate presso Pesaro), nei « Rendi conti della R. Accademia dei Lincei» del 1893, p. 69, n.° 41.

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Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 94 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
, die sappiamo essere stata stazione militare fortificala fino dal tempo deli'impero romano, e che non molto più in su di essa era appunto il con fine fra 1’ Italia c la provincia della Rczia. Ad essa adunque più che a Nan conviene 1’ espressione di Paolo, quoti in confinio Italia! positum est. D’ al tronde a Nan non si sa clic sia mai esistilo un castello prima del tardo medioevo. Io sospetto che Paolo Diacono, che trascrìveva dalla Historiola di fra Secondo da Trento, abbia trovalo in questa ad Agnis

Ogni accenno adunque ad essa durante i secoli più pro fondi del medioevo viene così a mancare. Giacché anche di Trento Eviuo, clic lo incalzava, avrà senza dubbio procurato di rigua dagnare il suo castello Anagni per ricoverarvisi. Se questo lesse stato in Val di Non, a Nan o altrove, Cramuiohi avrebbe preso la via della Rocchetta, e non quella verso Salerno. Se invece egli tenne quest.' ultima è segno evi dente che il suo castello Anagni era da quelle parti. Quivi si trova appunto 1Ulna

castrum e por i sbaglio no abbia fallo un Anagnis castrum. Da Agnis deriverebbe normal mente Ugna, pel cambiamento dell' a in a, che i lodeschi lecere pure nei nomi Etsch da Athesis, Eppan da Appianum , Pwit-clpin da Pont-alpino nel la Rocchetta. Quanto a \ Lagare i più intesero la valle o la Villa Lagarina ; ma 6 più probabile che fosse un luogo della Valle dell'Adige a nord di Trento, fra questo e Falerno. Anche questa parte della valle in quel tempo era piena di piccoli laghi e di paludi, e poteva

ben esservi un luogo detto Lagare , o Lagare essere detta' una parte della valle. La seconda invasione de’ Franchi ebbe luogo nel SUO, e ci è cosi rac contata da Paolo Diacono, cap. 31: Cedinus autem cum tredecim ducibus Iaeram Italiae ingressus quinque castella cepit , a quibus, etiam sacramenta exegit. Pervenit etiam exercitus Francorum usque Veronam et deposuerunt castra: plurima per pacem ptosi sacramenta data quae, se eis crediderant , nullum ab eis dolum existimantes. Nomina autem castrorum

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Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 60 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
I ROMANI facessero parte della sua provincia 4 ), La punizione fu, come sempre, pronta e severa, che molti di loro, come già si era fatto de’ Salassi, furono venduti schiavi a pubblico incanto, insieme coi campi loro. In quell’anno stesso pare diesi agitassero e che molestas sero i confini della repubblica anche i lieti che stavano al di sopra di Trento e dell/Anaunia, giacche ci e detto che Augusto mandò nelle Alpi tridentine a combatterli il figliastro suo Druso e che questi, respinti

vittoriosamente gli inimici ritornò con bella fama di valore a Roma ove fu tosto promosso al grado di ge nerale (oxQaxyyòg) -). >) Cassio Dione, 54, 20 : JioXXà juèv ovv vai uXXa uarà robe XQÒvovg èueivovg (738 di Roma =: 16 a. G. C.) magdythj Hai Xvart- juovwot naì Oòévvioi, àXmuà yèvì], òirXa re dvxyQavxo ual vtny- dévxeg iimò UovjzXìqv ZiXiov èysigódìjOav. Credo clic qui si tratti della repressione dì popoli ribelli, anzicchè di una prima conquista, giacché non possiamo supporre die i Romani, i quali già

da molto tempo dovevano aver occupato e Trento e TÀnaunia (eh. la nota a pag, 41), tardassero fino a questi giorni per impossessarsi di valli che erano alle porte di Brescia c di Ber gamo. Anche le espressioni èraQàydrj e sopratritto dvvt'jQavTO , usate dallo storico greco, convengono meglio a ribelli che insorgono, che non a genti straniere che muovano guerra dal di fuori. Cassio Dione non nomina ! Tru-m - piini (che sono accennati nel Trofeo d’ Augusto), a meno che egli non voglia indicarli col nome

dì OùévviOl, che noi non sappiamo dove fossero ; ma troviamo in Plinio, Jfist. Nat, 111 , 20 Trumpilini venalis chiù ar/rìs suis populu, sy e quantunque non dica nè quando nè per opera di chi siano stati venduti ini pare probabile che ciò sìa accaduto appunto quando P. Silio debellò i vicini Carmini, e per opera di lui. La severità stessa della puni zione fa pensare piuttosto a ribelli, che a popolo per hi prima volta conquistato. -) Cassio Dione, 54, 22 dice : ó jlvyovorog 3tqojtov juèv xòv Aqovgov èri

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Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 61 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
. Credo quindi che Braso abbia fatto una prima spedizione nel Trentino T anno 16 a. G. C. (— 738 di Roma) per respingere i Reti della Venosta e delle altre valli a settentrione di Trento che s" erano mossi contro i confini d’Italia, cioè verso Trento, jrQ0aJtaVTì)6avrag (njvrp, e clic vi sia poi tornato Tanno dopo, il 15 a G. C., per la guerra Rctiea. Questa fu guerra offensiva, quella dell anno prima difensiva.

Contemporaneamente o subito dopo altre dimostrazioni ostili 6 offese al nome romano ebbero luogo nelle valli dell' Alto Reno, confinanti colla provincia delle Calde; cosicché Augusto, deli berato ormai di rendere soggetta a Roma tutta intera la catena delle Alpi, risolse di muovere loro guerra e di impossessarsi definitivamente delle sorgenti del Reno e del Danubio. Affidò T impresa a' suoi due giovani figliastri, Druse ( Clan- dim Drusus Nero) e Tiberio (Tiberius Claudius Nero), che Livia

, senza I'intervalìo per lo meno di un anno', il contegno diverso che tenevano i Reti sul confino d’Italia (donde ormai erano stati respinti, àJtCKQOVO'drjOav) e quello che essi tenevano sul confine della Gallia. E ben vero che Io Jager ( Uebttr das rh&tiscìic Alpenvolk der Breuni oder Breonen } e altri storici tedeschi riferiscono il rfj òé ài) Fa/Mviff ual (ùg évéKStvvo. alla Gallia Cisalpina, ma a me pare evidente che qui la Calila contrapposta all" Italia non possa essere clic la Transalpina

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Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 99 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
nei quattro paeselli tedéschi gli- abitanti vestono il costume tradizionale proprio dei Meninosi e della sottoposta valle Venosta. Queste povere popolazioni tedesche nel lembo estremo della valle sono come lo spruzzo dell’onda germanica che scesa da settentrione attraverso la provincia della Rezia veniva ad in frangersi contro i monti dell’Anaunia e a fermarsi agli antichi confini dell’Italia romana. Fel dialetto ladino delle due valli penetrarono senza dubbio non poche parole tedesche

gnate col nome di monte {Nons-berg, Sulz-herg), che tali ap punto dovevano apparire a chi per di là vi montava dalla valle dell'Adige. Essi formano àncora oggidì il più spiccato e strano con trasto col resto della popolazione, e questo rende più evidente e chiara la nazionalità della valle. Passando da Tret, ultimo vil laggio italiano, a 8. Felice, che non dista più di mezz'ora di cammino, tutto cambia. Il dialetto, italiano-ladino nel primo, è schiettamente tedesco nel secondo. A Tret, come

in tutti gli altri villaggi della valle, le case sono riunite e aggruppate vicino alla chiesa e formano un centro solo,, all' uso italiano, a 8. Felice in vece, come a Senàle a Laurego e a Provès, la chiesa sta iso lata, colla canonica e qualche altra casupola, e la gente abita dispersa qua e Là in casolari, o masi, staccati, lontani fra loro, solitari, secondo l’uso antico germanico. Anche la foggia del vestire nelle valle è varia, come nel resto del Trentino, nè se gue alcun costume speciale, mentre

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Category:
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Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 192 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
dell’ imperatore Lodovico il Bàvaro, della casa quindi de’ Wit- telsbach. I tentativi dei Lussenburgo per conservare i loro di ritti sul Tirolo riuscirono vani; che nel 1350 1’imperatore con cesse regolare investitura feudale della Carinzia, di Gorizia e del Tirolo al proprio figlio, il nuovo marito della contessa Marghe rita. Insieme con questi possedimenti vennero conferite a Lodo- vico anche le proficue avvocarne sui principati vescovili di Bres sanone e di Trento, considerate ormai come

proprie ed ereditarie dei Conti del Tirolo. Durante questi avvenimenti nella sede principesca di Trento al vescovo Enrico III da Metis, morto il 9 ottobre del 1336, era succeduto, dopo quasi due anni di sede- vacante, nel 1338, Nicolò Alreim, detto, più spesso, Nicolo di Bruna, perchè nato ili Brunii di Moravia. Egli era cancelliere di Carlo margravio di Moravia, e tutto creatura sua. In riconoscenza della propria no mina infatti egli concesse tosto 1’ avvocazia della chiesa di Trento al suo

protettore, ovverosia al fratello di lui, ancora minorenne, il marito fanciullo della contessa del Tirolo. Il margravio Cariò nominò allora suoi delegati in Trento, Matteo de Gandelli e Giu stiniano, de Gard.iili, giudici e cittadini di Trento, e suo capitano in città Corrado di Scherma (nobiiis et potcns vir Dn-s Gonna - dm miles. de Seiienna). Le cose parevano ottimamente avviate in favore del nostro vescovo; ma l’improvvisa risoluzione di Margherita di discac ciare da se il primo marito e di dare

la inano di sposa a Lo-' dovi co di Brandeburgo, lo pose tosto in posizione affatto diversa e assai imbarazzante. Sincero e deciso fautore dei Lussenburgo, ai quali tutto doveva, si trovò naturalmente in opposizione, anzi in aperta ostilità col nuovo conte del Tirolo, Lodovico di Bran deburgo. Di fatti questi mosse tosto contro la città di Trento, ne cacciò il vescovo e occupò egli tutto il principato e lo tenne a se soggetto per ben quindici anni. Nicolò di Bruna morì in esilio a Nicolsburg. nel 1347

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Category:
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Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 50 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
I RUBI A NI anni prima di Cristo, fino alio scoppiare della guerra Retica, la città di Trento e 1’ An anni a segnarono dunque il confine, in questa parte centrale della catena alpina, fra la repubblica romana e i Reti delle valli più settentrionali, non ancora soggiogate da Roma. Nella valle dell’ Adige è probabile che il confine fosse poco più in su di Trento, forse fino al Lavis nella Valle di Non il confine era segnato dalle creste dei monti che ìa sepa rano dalla valle dell’ Adige. Era

da questi ‘) Lo deduco dal fatto elio Druso nella Guerra Retica prese le mosse da Trento; e che i Romani costruirono, assai probabilmente prima della guerra Retica, la via che dalla Zambana portava a Fai c in Val di Non, il che non avrebbero fatto se fosse stata in loro potere la gola della Roc chetta. Inoltre il paese di Gdrdolo a pochi chilometri a nord di Trento, ri corda torse ancora nel suo nomo un accampamento stabile, o luogo forti ficato romano, giacché cardus chiamavasi la via principale del

quindi naturale che i Romani, come era loro costume e come fecero sempre e ovunque nei paesi nuovi conquistati, costruissero qualche castello {castrum) a difesa dei confini e a custodia dei sentieri che dalla Valle di Non mettevano in quella parte della valle dell’ Adige che non era ancora dipendente da loro. Per bene intendere quanto di ciamo converrà che ci fermiamo alquanto a considerare quali erano in quel tempo le vie principali e più frequentate che da vano accesso alle Valli del Noce e che

campo ; c anche altrove sorsero villaggi dì tal nome in luoghi fortificati dai Romani. Se il confine fosse stato molto più a .settentrione nella valle dell' Adige, non avrebbero costruito un campo fortificato cosi vicino a Trento.

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1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 162 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
vescovo di Trento, ma nello stesso tempo era anche dipendente e ministeriale di questo, in quanto che egli teneva da lui molti feudi, ed era forse il solo (die avrebbe davvero potuto efficacemente proteggerlo contro Ezelino e contro le prepotenze del rappresentante di que sto in Trento. L’avvocazia della chiesa di Trento era già prima passata, non sappiamo (piando, dai Conti di Flavon ai Conti del Ti rolo, ma ora solamente cominciarono a farsene sentire i tristi effetti. Il vescovo Aldrighetto per

rendersi favorevole il Conte non solo lo beneficò e arricchì colla concessione di parecchi nuovi Joudi, ina per interessarlo maggiormente alla protezione della sua chiesa reso perpetuo in lui ed ereditario ne' successori suoi il diritto di tenere l'importante ufficio di avvocato dell'episcopato tridentino. Questo passo inconsiderato fu sorgente di una serie infinita di questioni e di guai *) che angustiarono per più secoli i principi vescovi di Trento, fino, può dirsi, alla secolarizzazione del

Il vescovo Aldrighetto, spogliato del suo dominio,, abbando nato o combattuto da* molti de' suoi vassalli, prose la fatalo ri soluzione di rivolgersi ad Alberto 111 Conte del Tiralo per farsene un valido difensore, a lui adulando l'avvocala della propria chiesa. 11 Conte del Tirolo, erede dei vasti domini dei Conti di Andech nella Posteria e nella valle dell" Inn, era in quel tempo il signore piti potente in questa parte centrale delle Alpi. Egli era grande vassallo dell’impero, al pari del

principato in sul principio del secolo scorso. 11 conte Alberto, intento unicamente ad accrescere i propri domini,si fece, anzicchè difensore, oppressore della chiesa trentina. Del suo ufficio d’avvocato non si valse che per usurpare diritti che avrebbe dovuto proteggere, per ottenere sempre nuovo con cessioni di rendite e di feudi, per immischiarsi sempre più di rettamente da padrone assoluto nel governo del principato. Aldrighetto morì, nel 1247, e all’infelice governo di lui tenne dietro, non meno

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Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 109 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
alter ego, farne in tutto le veci. Anche il prin cipe vescovo di Trento ebbe un tale vicedomino. Scelto sempre tra le persone ecclesiastiche egli faceva parte del Capitolo de’canonici, risiedeva in Trento, e curava allato al vescovo o in nome suo, cosi gli interessi spirituali come gli interessi temporali e politici della città e del principato. Per 1’ autorità che questi Vicedo mini godevano grandissima nel Capitolo e per l’alto ufficio che già tenevano presso il vescovo avvenne, così a Trento come

chinino, rappresentante del principe vescovo nel governo e rid i'amministra/,ione temporale. Era detto Vicedomino deirAna.it- nia per distinguerlo dal Vicedomino generale del vescovato, il quale era detto Vicedomino di Trento. Quasi tutti i vescovi di quel tempo, e sopratutto quelli che, al pari del nostro, avevano dominio temporale, tenevano un Vice- dorninus,' che li assistesse e sostituisce nel governo così spiri tuale come temporale, e elle in caso di assenza o di malattia potesse, quale

, altrove, che di frequente venissero designati 'e scelti a successori di lui. Diversi da questi erano i Vicedomini deH’Anaunia. Ad essi non era affidato che il governo temporale della valle, ed erano perciò scelti fra persone secolari che fossero dotte nelle leggi ed esperte nell’ amministrazione civile. Nessun’altra valle del principato, al di fuori dell'A minia, ebbe un suo proprio Vicedomino; ed è facile scoprirne la ragione. Sia per l’estensione sua, sia pel numero de’suoi abitanti, questa valle

tenne sempre un posto assai ragguardevole e importante fra tutte . le altre. Di fatti mentre in ognuna di queste non v’era che una Castaldia sola, e il Gastaldione poteva da solo bastare a governare la propria valle, corrispondendo direttamente col governo centrale di Trento, nella Valle di Non invece le Castaldie erano, come ; abbiamo veduto, cinque o sei. Per dare quindi uniformità d’indi rizzo all'opera de’ gastaldioni, e forse anche per invigilarla e per curare gli interessi generali e comuni

a tutta intera la valle, parve opportuno che un rappresentante speciale del principe atten desse al governo di essa; mentre i Gastaldioni non si occupavano che di quelli particolari della propria circoscrizione. - Dei Vicedomini deU’.Àiiaunia non né conosciamo che tre.

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Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 64 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
a Pariseli in, al di sopra di Merano, dove fu posta poi mia im portante stazione doganale (Statio Mcijensis o Castrum Mdjen.se) presso o intorno alla quale sorse più tardi 1' odierna città di Merano. Nella valle dell’ 1 sa reo (Eisach) il confine fu posto vi cino alla Chiusa (Klausen). Trento, con un lungo tratto della valle Atesina '), e l’Anau- nia nostra continuarono a far parte dell' Italia insieme con tutta la valle del Po. I confini che quivi prima erano, oggidì si di rebbe, fra Stato

e Stato, diventarono allora confini provinciali, e perdettero perciò ogni militare importanza cosi la città di Trento come i castelli delFAnaunia. Questa e quella, nella divisione am ministrativa che Augusto fece dell' Italia in dodici regioni, furono comprese nella decima, denominata delle Venezie ( Venetùu ) 1 2 ). § 3. L’ amministrazione romana. Se Trento, col suo Ioide castello romano, aveva perduto molto, dopo la guerra Retica, della propria' importanza militare, esso conservò pur sempre, anche

che v’ erano sog- 1 ) Questa del resto doveva essere in quel tempo poco popolata nel suo tratto da Trento a Merano, occupata quale era, per larghi traiti da pa ludi e interrotta dal largo lotto dei torrenti (Lavis, Noce, Eisach) non ancora arginati. I nomi infatti di quasi tutti i villaggi di essa rivelano origine ro mana, p. e. Rovere della luna, T elimino, Cortaccia, Vadena, Cairi aro (— Colidarium) Planitzig o Planizicn, Cornajan (= praedium Cornelimn ) in tedesco durian (ma v. Cod. ■ Wang

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Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 40 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
la città stessa di Trento * *). Ma più in su ui Trento nella valle Atesina, o più ad oriente di esso nelle altre valli tridentine pare che i Galli non siansi inoltrati mai. Tracce sicure di loro in queste non si rinvennero. Abbondanti invece sono i ricordi della loro presenza nel- rAnaunia. Oggetti di carattere e provenienza gallica furono tro vati in parecchi luoghi, fin anche nella parte più elevata della Valle di Sole e nell'alta valle di Pejo a ben 1550 metri sopra il livello del mare

2 ). Di origine gallica sono, o sembrano, nell’Anaunia non pochi nomi di villaggi, di monti, di-torrenti, sia imposti pei primi dai Galli, sia sostituiti da essi a più antichi nomi retici. Tali pos sono credersi ì nomi dei villaggi di Brez, di Bresimo, di Vervò. di Vermiglio (in dialetto Verme!), di Cavareno, di Vasio (in dialetto Vass) di Cloz (GLauz o Clouz), di Cusiano, di Andalo e qualche altro. Tali nomi derivarono per lo più dal nome della persona proprietaria del fondo o del maso che servì di primo

nucleo al nuovo centro di popolazione che intorno ad esso venne formandosi, costituendo in tal modo un piccolo villaggio, ovvero dal nome di una divinità in quel luogo più specialmente venerata 3 ). ‘j Che Trento sia stata fondata dai Galli Cenomaui fu già opinione so stenuta (contro il Giovanetti ed altri, che stavano, con Plinio, pei Reti) dal conte Carlo Martini, Scrìtti di storia e di Archeologia , pubblicati da T. Gar, Trento 1835. — D’ àrbois db Jubainvill 1. c. p. 324, citando Giustino

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Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 48 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
Circa questo medesimo tempo, o forse prima, è probabile che i Romani abbiano occupato anche la vallo dell' Adige e la città di Trento l ), e che questa, diventata anche per loro, come i) Il documento più antico e autentico della presenza dei Romani a Trento non è veramente che del 23 a. G. C. (— 731 di Roma) ed è la lapide posta per ordine di Augusto dal suo legato M. Appuleio , probabilmente sul castello di Doss Trento; v, C. 1. L. V, n.° 5027; cfr. P. Orsi, Saggio di Toponomastica Trentina

, nell' Archiv, Treni. Ili, 1884, p. 222. Ma 1‘ occu pazione della città fu certo di molto anteriore, benché non sia possibile fis sare una data. Tutti gli storici nostri, e molti altri, (p. e. Tu. Mairhofer, su Dio Cassius Coccejanus, über dìe Unterjochung Räiiens durch die Römer, Progr. Brixen, 1870, p. 9. ; Bern. Se'ep, Die Wanderung der Cirnbcrn und Teutonen, München, 1882) credendo che i Cimbri siano discesi in Italia per la valle dell’ Adige (interpretando per Athesis, 1' 'A.TtöCOl' di Plutarco

, Mario, 23) ne dedussero che questa, e quindi anche Trento in quel tempo doveva essere soggetta a Roma, cioè nel 101 a. G. C. — 653 di Roma. Giacché Plutarco narra che il generale romano Catulo, gettò un ponte sul fiume, e si fortificò per attendere 1’ arrivo dei barbari e opporsi al loro pas saggio ; il che, dicono, egli non poteva fave che su suolo dipendente dalla repubblica. Questo ponte poi suppongono alcuni che fosse presso a Doss Trento, altri più in su a Tennéno, o ad Egna, dove il Castel

, Torino 1891) cercò provare che 1' Atisona di Plutarco era il fiumi- cello JSatisone presso Aquileia, e che di qui i Cimbri erano entrati in Italia. Contro di lui e contro 1’ Oberziner replicò il De Vit, rinfrancando di nuovi argomenti la propria opinione {Della via tenuta dai Cimbri per calare in

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Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 183 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
attività per accrescerne i possedimenti e F influenza, sopratutto nelle Valli nostre, ove fu intermediario efficace per 1’ acquisto del Castello e della Giurisdizione di Flavón, di quello della Corona di Mez e di altri ancora. Già nel 1284 lo troviamo ai servigi del Conte Mainardo; nel 1289 era suo Vicario nelle Giudicarle, nel 1295 Capitano 'per lui della città di Trento, nel 1296, dopo morto il Conte, compare come Margravio del Tirolo, il primo, che cono sciamo di questo titolo : nel 1300 era

Quando fa concili usa la pace fra il vescovo e i figliuoli di Mainardo nel 1302, troviamo Capitano o Vicario generale nelle Valli di Non e di Sole Udalrico, Ulrico od Odorico di Co redo. Egli già nel 1298 teneva tale ufficio, oltre al Capitanato di Trento, a nome dei Conti del Tiralo. Era egli una delle persone più notevoli e influenti del Trentino nella seconda metà* del se colo XIII e al principio del XIV. Fautore fervente del Conte Mainardo e dei figli di lui, si adoperò con singolare

di nuovo Capitano di,Trento e nello stesso tempo anche delle Valli di Non e di Sole, ove aveva ottenuto in feudo, oltre a terre e decime in Coredo, dal qual luogo prese il nome, anche i castelli. di Flavón e Valèr. Allorché le valli vennero rese al principe vescovo Filippo, nel 1302, e questi per rinsanguare le esauste finanze del principato si vide costretto a mettere, o meglio a riordinare, una imposta, o colletta generale, di quaranta soldi per ogni famiglia, o per ogni fuoco, come si diceva

(il fuoeatico), ad Udalrico di Coredo ne fu affidata la rascossione, ed egli adempì così bene il dover suo, che il vescovo nel Settembre del 1303 gliene diede piena quasi' sempre fra i notai della Valle. Non avevano sede fìssa dapprima, conio non 1' aveva nè il Vicario nè il Capitano. Soltanto nel 1679, sotto 1' asses sorato di G. B. Sardagua, si fissò la sede a Clcs, nel palazzo die era dei Conti Thunn, e che venne allora comperato dal Comune per farne appunto il palazzo assessoriale. Vi si legge ancora

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Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 171 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
castelli dovevano tornare in potere del Conte, senza pregiudizio delle . ragioni che l’ima parte o l’altra potesse poi accampare in proprio favore. Venne inoltre stabilito che al governo della città di Trento fosse posto, come Capitano, Erarclo di Zwingen- stein, collo stipendio di 400 lire veronesi, da pagarsi in parti eguali dal Conte e dal Vescovo, e che nella Valle di Non eserci tasse l’ufficio di Capitano Ottone di Rotkbach, coll’obbligo di corrispondere al vescovo le rendite intere delle

giurisdizioni, de tratto solamente lo stipendio consueto del Capitano delle Valli. Che se non si fosse conchiusa la pace, i due capitani, quello di Trento e quello delle Valli, passavano alla diretta dipendenza del Conte del Tirolo e a lui restituivano tutto quanto egli già possedeva prima della tregua, impregiudicate pur rimanendo le pretese e le ragioni d ! ambedue le parti. L’anno dopo incominciarono le trattative. Àrbitri imperiali furono Rodolfo, cancelliere della corte cesarea ed Enrico Conte

penilns procurabìt. — Datum apud Auguslam, Anno Domini 1275, Indiatone UT, XV Kal. Jun. — L' Egger, Gesch. Tirols I, pag. 308 scg., invece di Rothbach ha Rosen- bach, e dice che questi apparteneva a una nobile famiglia ministeriale di Trento, il cui nome occorre più volte nel Codice Vanghi ano , n.° 8ti, 122, 130; e Bonelli Notizie ecc., I, 485, 505. Il Ladurner ha Renimeli. ') Quello che oggi è detto Ponte A lto , sul Noce presso il ponte di S. Giustina, nei vecchi documenti è detto Ponte della

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Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 139 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
fa miglia, l'investitura dei feudi di Nano e di Donno. Un altro Gu glielmo, pronipote di questo, che ai possedimenti dell’ An anni a altri molti aveva aggiunto nella valle del Sarca, pare abbia preso in moglie una donna di Gastei Mari ruzzo, della famiglia che diede più tardi quattro principi-vescovi di seguito alla chiesa di Trento. Le due famìglie Nano e Madruzzo si confusero insieme ed estinta la prima, la seconda subentrò ad essa anche nei possedimenti della Valle di Non. Gli Sporo. Nella parte più

Dopo il 1221 non troviamo più nominati i tre fratelli. La famiglia si divìse in più diramazioni, una dello quali con tinuò a dimorare in Donno, ma ben presto o si estinse o si per dette in altre famiglie che assunsero cognomi diversi; un'altra con Giordano e Nicolò, figliuoli di Reperto, si trasferì in Nano, ove già la troviamo nel 1274 *), e dalla nuova sede prese il no me, e vi fiori nei secoli XIV e XV. Infatti Guglielmo de Nano, figliuolo di Giordano, ottenne nel 1314, quale seniore della

meridionale della valle esisteva fino dal secolo XII, una famiglia signorile, vassalia, a quanto pare, come molte altre in quel tempo, dei Conti de Piano, (Eppan). 11 castello, donde aveva il nome de Sporo 2 ) sorgeva sopra una pro- Comitis Federici de Piano... et solvent Dno Episcopo mille lìbras ilenario- rum veron. prò hanno prò morte quondam Comilis Henrici Mucci de Piano. ' — V. anche Boneli.t, Notizie, eec. 2," pag. 534, e Perini, I castelli dal Tirolo, 2,° pag. 15. Ma i beni feudali di Dominio non

vennero loro resti tuiti, 6 furono invece spartiti fra tutto le famiglie del villaggio ( in ter ho- mines de Hermulo) clic erano state liberate dalla servitù, v. Con. Vàng. n.o 141, e Alberti, Annali, pag. 79. 0 Trovo un Uns Ghislembertus de Enno nel 1234 (Con. Vang. n.o 164) c un Fridericus Oluradiits (?) de Enno canonico m Trento nel 1259 (Ughelli, Italia sacra, V, 606); un Ezelino de Enno nel 1276 (Eggiir, Bìschof Hein rich II voti Trient, ecc. p. 34). Parecchi altri- de Enno occorrono in un docum

. del 1268 ( Fontes veruni Auslriacarum , Serie II, voi. 1, pag. 92). — Nel 1335 il nob. Guglielmo di Nano era successore in tutti i feudi di Ro berto de Enno (Alberti, Annali , p. 227). — Il Perini. ( Castelli del Tirolo) dà l'albero genealogico dei de Enno c del de Nano. 2 ) V. il lavoro di Desiderio Reich. I castelli di Sporo c lielforle, Trento 1901 ; e quello, fondamentale per tutto ciò clic riguarda le famiglie nobili

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Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 160 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
Gabriele di Flavon, Arpone di Cles, Oluradino, Arnoldo e Saladino di Ca gno, e Lieto di Formi a no (Firmi a n). Ma poco valse ad Aid ciglietto la vittoria su suoi vassalli ribelli, che l’imperatore Federico li, il quale allora appunto stava per calare in Italia, chiamatovi dai Ghibellini della Lombardia e della Macca, ben conoscendo il pericolo che poteva derivargli se le vie principali attraverso alle Alpi fossero in mano ad av versari suoi, quali erano i, vescovi di Bressanone e di Trento, tolse

all'uno e all'altro il dominio temporale nelle rispettive diocesi. A Trento, dove vennero solennemente ad incontrarlo noU'Àgosto del 1236 Ezelìno da Romano Signore di Verona e parecchi altri Ghibellini suoi fidati partigiani, l’imperatore Fede rico affidò il governo della città è del principato a Viboto, uf ficiale della sua corte. D’ allora in poi, per oltre diciannove anni il Trentino fu retto da delegati imperiali, col titolo di podestà, e al vescovo non rimase che il dominio spirituale ed ecclesia

LE VALLI NEL SECOLO XIII 155 desolazione nelle valli del principato, e più forse che in altre nella Valle di Non. Il principe vescovo per tradizioni di famiglia favoriva il partito de Guelfi. Contro di lui si levarono in anni parecchi de' suoi più potenti vassalli. Capo della ribellione, scoppiata aperta mente nel 1233, fu Jacopo Signore di Lizzami, ajutato dai fi gliuoli Alberto e -Iacopino, da Federico e Terpandro di Castel lino vo, da Enrico di Mori, da Uberto di Frontoni co, da altri

pa recchi nobili ministeriali delle valle dell’Adige. Rimasero invece a lui fedeli, e ne presero strenuamente le parti Odorino di Ro seo o, Armano e Conavuto di Campo suoi parenti, Federico e Riprando d’Arco, famiglia che allora contava fra le più potenti del Trentino. I Signori della Valle di Non stettero col principe vescovo, ad eccezione di Giselberto d’Enno (Denno) che si schierò sotto le bandiere di Jacopo da Lizzami, Ma valido ajuto gli diedero e molto contribuirono a sedare la ribellione il Conte

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