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Books
Category:
History
Year:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Page 22 of 192
Author: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Place: Milano
Publisher: Vallardi
Physical description: 189 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Location mark: II 102.148
Intern ID: 420137
giunse quella della Pusteria, In tal modo, gli Imperatori cercavano di assicurarsi la strada del Brennero, giacché in quel tempo essi potevano ancora affidare i vescovadi a uomini di loro fiducia. Con ciò,, l'amministrazione e la Giu stizia nella regione montana passarono nelle mani dei Ve scovi, e la valle dell’ Inn fu congiunta amministrativa mente con la valle dell’ Isargo e la Pusteria. Il Vescovo di Trento tenne in sua mano direttamente solo la contea di Trento, quello di Bressanone solo

alcune parti delle sue contee, mentre le altre parti vennero dai Vescovi date in feudo a nobili secolari, che vi esercitarono i poteri comi tali. Fra codeste famiglie comitali si distinsero la famiglia dei conti di Venosta, che dal secolo XII si chiamarono conti del Tirolo. Già nel secolo XII detta famiglia ottenne la contea di Bolzano e il diritto di protezione sul vescovado di Trento. Il conte Alberto II seppe aggiungervi le contee Bressanesi della Vaile dell’ Inn e dell' Isargo e il protet torato

dei vescovado‘di Bressanone ed è quindi da conside rare come il vero fondatore della contea del Tirolo. Es sendo egli senza figli maschi, i suoi possessi passarono in eredità ai suoi generi. Alberto II, nipote di Mainando II, li raccolse nuovamente tutti in sua mano e compì l’opera del suo antenato, riducendo inoltre in suo potere anche il vescovado di Trento ed estendendo così il suo dominio fino alla Chiusa di Verona. NeH’interno dei suoi domini, sia con intese pacifiche, sia colla forza, cacciò

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