La storia di Trento e del suo territorio comincia dal se colo d'Augusto, allorché i figliastri di lui Droso e Tiberio 10 conquistarono all'impero, o, come ancora dicevasi, alla repubblica di Roma. Venne aggregato alla decima regione italica, e ascritto alla tribù Papiria o alla Papia : innalzata la città all'importanza di Colonia romana. In appresso il Trentino formò parte del regno de' Goti (a. 476-557) (1), poi di quello de'Longobardi (a. 569-773), durante il quale ultimo reggimento la nostra
città fu sede di uno dei trentasei duchi, fra cui venne diviso il territorio del reame, e non certo del meno potente ira loro (2). Rovesciato dalla spada di Carlo Magno il trono de' Lon gobardi (a. 774), sotto il dominio de're ed imperatori fran chi, italiani e germani, Trento formò costantemente parte del regno d'Italia come ducato, marchesato, o contea di confine, governata da duchi, marchesi o conti, ai quali sem bra che i re la accordassero a titolo di beneficio, ossia feudo rivocabile
ad arbitrio del concedente. Nel 1027 Corrado li, il Salico, in virtù di diploma, actum felicüer Brixiai pridie ìtalendas juntas , lo raffermò in Udal- rico vescovo e suoi successori in perpetuo, i quali lo ten nero con titolo, prima di duchi o marchesi, poi di principi. Tale origine ebbe il principato ecclesiastico di Trento, 11 quale da Udalrico, primo concessionario, fino a Pietro Vigilio dei Thun o Tono, ultimo principe vescovo (a. 1802) durò quasi otto secoli ; se non sempre di fatto, sempre al meno
di diritto, autonomo ed indipendente. (1) In una lettera di Gassiodoro, ministro di re Teodorico, si parla di fortificazioni da costruirsi nella città o nel contado di Trento. (2) Vedi Paolo Diacono, Lib. IV, cap. I e 2, e Denina, Eiv, d'Italia, Lib. VII, cap. 4.