visite e ■ conoscenze che, derivando V una dall' altra, m' accompagna rono poscia in tutte le parti della provincia di Udine. Il Battauz mi condusse dal sig. Giuseppe Urb an etti, questi mi diede una letterina per il sig. prof. Lo èrnie all' Istituto tecnico di Udine, e questi a sua volta, sentendo che si trattava di cose linguistiche e geografiche, m' indirizzò a.l suo collega. Alessandro Wolf, 1' autore della mia fortuna avvenire nella provincia di Udine, In questa città mi fermai dal 17 fino
al 21 febbra jo e m' occupai anzitutto nel far le mie solite interrogazioni a duo persone di differenti luoghi della pianura friulana, ad un giovinetto da Rivignano (sito presso all' im boccatura del Tagliamelo) e ad un giovane da Bagogna (dietro S.Daniele), ambedue a me procurati dalla bontà del Wolf. In questi giorni, s' intende da sè, porsi i miei rispetti all' editore del gran dizionario friulano, sig. Andrea P ir on a, il quale (dopo un equi voco simile a quello eh 1 io in 1 ebbi a Bressanone
) m' accolse colla più squisita affabilità. Poi si cangia di scena; Piazza della Signoria, Lungarno, palazzo Pitti, Teatro Nazionale collo Stenterello, hotel Cavour, bambocci inglesi, conti tedeschi e finalmente un conto svóeyiàrti]%v. Ma tutto ciò non ha direttamente che fare col ladino. Si sorpassi qualche settimana, e mi si troverà a mezzo marzo in una cerchia di cari amici, in una valle fiorente, sebbene situata a tre gradi al nord di Firenze, nel più beli' angolo del mondo eli' io abbia mai visto