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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 12 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
e alle usanze dd popolo perginese, diretti nel 1811 al Prefetto del Dipartimento ddCalto Adige. — Monsignor Francesco de’ Tecìni da Pergine, Disseriazione intorno alle popolazioni alpine tedesche del Tinto meridionale e dello Sialo vene! o, scritta nel 1S21 e stampata a spese del Comune di Pergine nel 1860. — Perini, Statistica del Treniino (Trento 1852) alla parola Pergine. — I. Bergmann, Einleitung zu Schmeller's cimbrischem Wörter buche (vedi pag. 14 nota 1). — Don Tommaso Buttea, Cronaca di Folgaria

Brenta, non lungi da Pergine, un gruppo di villaggi abitati da una gente tedesca detta dei Mócheni '(Aichlait-Roveda, Gereut-Frassilongo, Floruz o Florauz-Fievozzo, e Palai-Palù) (’); presso Pergine, all’uscita della valle del Fersina, Yignola, ch’è come un seguito del gruppo dei Mócheni; sopra le sorgenti dell'Astico, a oriente di. Rovereto, St. Sebastian, e accanto adesso 1’ angusta valle di Folgereit (Folgaria) ; a tre ore da St. Sebastian, verso levante, aH’orlo d’un altipiano, Luserna

. Cotesto altipiano è quello dei Sette Comuni e spetta al regno italico. Soltanto il comune di Luserna, che non è dei sette, appartiene in esso al Trentino ( 2 ). Questi sono i comuni tedeschi del Tiralo italiano; ma si debbono ag giungere ad essi tutti quei luoghi, nei quali è provato che un tempo pre valeva l’elemento germanico ( 3 ). Erano tedeschi i comuni Nave S. Rocco, Grumo, Mezzotedesco (Deutsch metz) e Rovere della Luna (Eichholz) sulla riva destra, Lavis, Faedo e St. Mi chael sulla sinistra

riva dell’Adige ( 4 ). Si udiva parlar tedesco a Cafless (Cavà- lese) e in qualche.altro comune nella valle dell’Avisio ( 5 ) ; in tutta la valle e nella regione montuosa di Pine tra Pergine e la 'Val Cembra ( c ); nel comune stesso di Pergine e nelle sue vicinanze ( 7 ); presso il lago di Caldonazzo, a (') Schneller, Bidermann, opp. cit. — Montebello, Notizie sloriche e topografiche della Valsugana. Bovereto 1792.— Francesco Stefano dei Bartolomei, Cenni intorno al carattere, ai costumi

. Memorie di Pergine e del Perginese. Trento 1860. — Friedrich v. Attlmayr. Diè deutschen Colonien im Gebirge zwischen Trient, Bussano und Verona. Zeitschrift d. Ferdinandeum in Innsbruck. 1805,. 1867. — C. Schneller, Süd-Tirol nach s. geograph. elhnogräph. und geschichttich-po- Utichen Verhältnissen. Oester. Bevue 1867. I-1II Heft — Ant. Zingerle, Die deutschen Colo nien im Fersìnalhale nell’Almanacco' Herbstblumen. Innsbruck 1870. — Ignaz Zingerle, nel Periodico « Ans allen Welttheilen. ■» Feb

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 127 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
secolo scorso, ebbe a fare delle osservazioni sulla decadenza della lingua eimbrica, ch'egli attribuiva appunto alle relazioni cogl’italiani della pianura s ai matrimoni con donne italiane (Memorie illustrate ecc. /Jei Cimbri veronesi ecc.). Cfr.. la Relazione sulla provincia veronese, fatta da un ano nimo al Direttore generale.della pubblica istruzione nel regno d’Italia sotto Napoleone!

e dei Veneziani ebber costituito una specie di repubblica con propri diritti ( 2 ). 4° Devesi pure tener conto di quella parte d’azione che sui dialetti tedeschi delle Alpi italiane hanno esercitato, nella pronunzia, nella fonolo gia e nella sintassi, le favelle di ceppo latino ( 3 ). (') Chiese e scuole sono tedesche, dice il Bresslau, nella Val Lesa, e i colti uomini del luogo conoscono non solo il dialetto, ma anche la lingua letteraria (p. 188, Cfr. Schott, p. 135, 250),—Per i Tedeschi della

regione centrale, dove preti venuti da Germania erano mandati dai vescovi a reggere le parrocchie, duve si predicava in tedesco, e dove non man carono per un pezzo scuole tedesche, vedi i lavori e le pubblicazioni del Bergmann e del- l’Attlmayr, dello Schmeller e del Cipolla. Fra i tedeschi dei XIII comuni e quelli della madre patria si ha pure notizia di qualche matrimonio (Cipolla, Le pop. dei Xlll Comuni, p. 128. Carta dotale dell’11 nov. 1445). — Tuttavia nei comuni, dove la lingua scritta

riconoscenti a Venèzia per le sue con cessioni, e durante la lega di Cambrai e allo spirare della Repubblica, le si mantennero sempre fedeli. ( 3 ) Per i dialetti dei Silvii v. Ascoli, Studi critici I, p. 45; Schott, p. 20, 162-165, 166-171, 250, 253. Questa influenza latina, lo Schott ha osservato particolarmente in Is- sime, e più anche in Rimella, ch’è un comune tutto circondato da italiani. L'emigrazione temporanea è in uso tra i Bimellesi, ma non fuori d'Italia. Le donne si recano quasi ogni settimana

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Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 193 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
del Trentino. Trento 1882. Estratto dall’Archivio trentino, a. I, fase. I. — Dott. Éligier, Aus der Vorzeit des Südlichen Tirol. Mittheilungen der antropologischen Gesellschaft XII B. III und IY Heft. Wien, 1882. — Giovanni Oberziner, 1 Reti. Roma, 1883). Anche la brachice- falia è per altro sufficentemente rappresentata nel Trentino, e ciò forse si deve attribuire anzi tutto ai Liguri e ai Galli o Celti (popoli brachice fali), che pur v’ebbero stanza (v. opp. e.). Dopo di che c’è da notare, parti

, generalmente parlando, al secolare dominio tedesco più che a una reale prevalenza dell’ele mento germanico (cfr. Parte I, cap. YIII). — A chi poi volesse conoscete la ragione della copiosa brachicefalia del deutsches Tirol, altra io non saprei addi tarne che questa: che essendosi nell’antica Rezia stabiliti i Liguri, gli Italici (Umbri), gli Euganei, i Veneti, gli Etruschi, i Celti e i Romani (tutti ele menti che contribuirono alla formazione di quelle razze variamente mesco late delle Alpi centrali che

i Tedeschi. Quei Reti, che avevano accettata la lingua dei Romani, ' subirono dai Tedeschi la stessa imposizione. Conchiuderò col ribadire le cose già dette in altri termini nella nota ultima del cap. XIII della l a Parte, che cioè i * dati antropologici sono insufficienti a risolvere definitivamente una questione etnologica, senza il sussidio della paletnologia, dell’ archeologia preistorica, della filologia e della storia, e che questo sussidio è nell’opera del Tappeiner sotto ogni rispetto manchevole

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Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 19 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
Lys (Lesa) affluente della l>orà Baltea, in vai Lesa, ch’è l’ultima valle la terale verso oriente della grande valle d’Aosta, i due Gressoney (Gressoney la Trinité e un chilometro più giù verso il sud Gressoney St. Jean) ed Issime (’); alle sorgenti del Sesia, in vai Sesia grande, Allagna o Alagna; presso una sorgente del Sarmenta, affluente del Sesia, Rima San Giuseppe alle sorgenti dell’Anza, affluente della Toee, in valle d’Anza o d’Anzasca, Macugnaga o Macugnanà; e finalmente in mezzo

a comuni italiani, al sud della valle d’Anzasca, presso una sorgente del Mastalone, affluente del Sesia, il comune di Rimella (*). Si notino inoltre, onde non resti inosservata la maggior esten sione che una volta doveva avere anche a pie’ delle Alpi Pennine l’elemento tedesco, si notino, dico, la contiguità di questi comuni e il fatto che una volta si parlava tedesco anche a Pestarena sotto Macugnaga, nel comune di Miggiardone presso Ornavasco, in vai d’Ayas a occidente della vai Lesa, in vai Voglia

, la quale sbocca nella valle grande del Sesia non lungi da Alagna, non che in parecchi punti della vai Sesia superiore e della grande valle d’Aosta lungo la Dora Baltea, dove taluni hanno riscontrato nei dialetti Helvetiae alpinas regiones facta. Lugduni Batavorum 1723). Non è ben definito tuttavia se cotesta antica dominazione appartenesse al monte Rosa o al Cervino (Matter-joch). (') La Val Lesa va dal sud al nord fino alle nevi eterne del monte Rosa. Dove già domina la natura alpina, tra boschi

di castagni, vi s’incontra Issime, poi Gabi ch'è uua frazione del comune d’Issime, poi Gressoney St. Jean, e all’orlo dei ghiacciai Gressoney.la Triniti. (') Simler, Vallesias descriptio, liguri 1574. — Sansurre, Voyage dans les Alpes.Vie u- chàtel 1779-1796. — Nie. Sottile, Quadro della Valsesia. Milano 1804..— Weiden, Der monte fiosa. Wien 1824. — Hirzel, Wanderungen in weniger besuchte Alpengegenden der Schweiz. Zürich 1829. — Lana, Guida a und gita entro alla Valsesia. Novara 1829. — Julius Fröbel

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Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 18 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
di questi nomi di .villaggi e castelli friulani, come per quelli della regione centrale, faccio fin d’ora le più ampie riserve (v. cap. IX, parte li, cap. VII). La terza regione chiamai occidentale o piemontese, perche tutte le isole tedesche che la costituiscono, tranne una, fanno parte del Piemonte. Quell’una è Bosco e appartiene al Canton Ticino, perchè giace,in ValRovana, una valle laterale della Val Maggia, che sì apre a nord-ovest di Locamo (Lago Mag giore). A occidente della. Val Maggia e divisa

da questa da una catena di monti, si dirige verso il mezzodì la Val Formazza (Pomatter-Thal), che spetta al Piemonte. Qui il comune principale Ponmatt o Pommat (Formazza), alle sor genti della Tosa o Toce, è tedesco. Proseguendo per la Val d’Ossola, lungo il corso della Toce, poco prima che questo fiume si getti nel lago, si arriva ad Ornavasco (Urnavasch). Ornavasco giace sulla via del Sempione, e se ci si volge per quella via verso il Yallese, prima di valicare il noto passo al pino, s’incontra di già

il dialetto tedesco dell’Alto Vailese nella Val Vedrò, in due parrocchie dipendenti da Brieg; Simpelen (Simplon, Sempione) e Rüden (Gondo). Dirigiamoci ora verso il monte Rosa, e nelle alte valli attorno a questo gigante delle Alpi, all’est e al sud, troveremo sette comuni abitati da una popolazione tedesca, che Alberto Schott chiamò dei Silvii ( Silvier ) da un antico nome del monte Rosa (Mons Silvius) ( 3 ): lungo il corso superiore del ! Valussi, Papparlo della Camera di commercio e d'induslria del

. dalla Zeitschrift d. Deutschen und Oesterreiohisehen Alpenverein, 1881. — Francesco di Manzano, Breve prospello preparatorio ad una storia dei castelli friulani. Archeografo Triestino voi. Vili, (1881-82). — J, v. Zahn, Die Deut schen Burgen in Friaul. Skizzen in Wort und Bild. Graz 1883. — Sacerdote -Luigi Lue- chini, Memorie del santuario di S. Oswaldo in Sauris, Udine 1880. — V. Joppi, Notizie della terra di Venzone in Friuli. Udine 1871. (') Schneller, Czömig. doppi. ( ! ) Schneller, Czömig

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Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 132 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
delle Signorie italiane, cui soggiacquero i paesi tede schi delle Alpi; la preponderanza delle relazioni naturali, vale a dire il na turale commercio col sud, il corso dei fiumi, le strade e gli sbocchi delle valli montane verso il sud; i matrimoni; l’uso incominciato nella seconda metà del secolo XVIII di svernare cogli armenti nei pascoli invernali della pianura; la coltura italica letteraria e civile; le qualità fisiche e morali del lavoratore italiano, che va dappertutto e in nessun luogo

si trova a disagio; la cooperazione politica e religiosa della Chiesa romàna, particolarmente al tempo della contro-riforma, allorché più non si vollero chiamare sacerdoti d’oltralpe: ecco le principali fra quelle cause. Chi del resto voglia anche meglio intendere la storia, le ragioni e il modo di procedere di questa infiltrazione italiana, giunta a tal segno dal secolo'XVII in poi, da penetrare nel cuore dell’Àustria e dare alla stessa Innsbruck l’aspetto di città italiana, legga gli scrittori

e rimasero parte della Confederazione svizzera, questo fatto non ebbe alcuna influenza sulla natura etnologica di quelle due contrade. La Svizzera, composta cotb’è di genti di diversa nazione, non ebbe mai interesse a cancellare il carat tere italico di quelle popolazioni. — Si hanno per altro reliquie di qualche immigrazione di Tedeschi in Val Rovana (Canton Ticiuo) e nei Grigioni ; ed io non ho trascurato di parlare della Val Rovana, ove mi occorse (v. Cap. YII, p. 84). Qui si noti, che le colonie dei

Walser (Vallesi) nei Grigioni (Bergmann, Wien. Jahr. f. Lit. Bd. CV-CVIII, Anz. bl.) non si stabi lirono sul versante italiano, e tanto meno perciò ci riguardano. Ecco per altro il titolo della monografia del Bergmann: Untersuchungen über di freien Walliser oder Walser in Graubunden (Grigioni) und Vorarlberg. È pure importante su questo argomento uno scritto del sig. Va lentino Btìhler: Davos (nome della Colonia) in seinem Walser Dialekt. Heidelberg 1810.

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 14 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
illustrate intorno alla cognizione dei Cimbri veronesi. Dissertazióne di Mariano Silvio Veronese (pseudonimo). Verona 1757. — Dei Cimbri veronesi e vicentini 3 a ed. Verona 1763. — Novissimi illustrali monumenti dei Cimbri ne' monti veronesi, vicentini e di Trento. Verona 1785. — G. Macca, Storia dei VII Comuni e delle ville annesse. Caldogno 1816. — Agostino Dal Pozzo, Memorie sto riche dei VII comuni vicentini- Vicenza 1820. — Benedetto Giovanelli, Dell'origine dei VII e dei Nili comuni e d'altre

popolazioni alemanne abitanti fra l'Adige e il Brenta. Trento 1826. — I. A. Shmeller, Lieber die sogenannten Gimbern. Abth. der philos.-philol. Classe d. k.bayer. Akad- d. Wissensch. II. 3. p. 559-708. München 1838. — Gimbrisches Wörterbuch mit Einleitung dazu von I. Bergmann (Sitzungs-Berichte der k. Akad. d. Wissensch. philol-histor. Classe 1-3 Heft. 1855 Wien). — I Bergmann, Histor. Untersuchungen über d. s. g. Cimbem in den Sette Comuni (Wien. Jahrb. f. Literatur von 1848. Bd. 120. 121). — Topographie

voi. 4. Vicenza e il suo territorio per Iacopo Cabianca e Fedele Lampertieo. Verona e sua provincia per Carlo Belviglieri. — Ga briele Bosa, I XIII comuni veronesi e i VII vicentini. Milano 1871. — Attlmayr, Schneller, Bidermann, Tappeiner opp. cit. — Francesco Molon, I sette comuni del Vicentino. Opuscolo estratto dalla Nuova Antologia 1 ottobre 1880. — Francesco e Carlo Cipolla, Dei coloni tedeschi nei XIII comuni veronesi. Archivio glottologico italiano voi. Vili, 1882, 1884. — Carlo Cipolla

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Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 101 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
Miniere di rame, di ferro, di piombo e d’argento esistono o esistevano a Pierozzo ne] territorio dei Mócheni ; e anche nella zona tedesca del Pie monte si hanno infine miniere d’oro e cave di mare : cave di marmo a Ornavasco, miniere d'oro presso Gressoney, presso Alagna, a Pestarena sotto Macugnaga e a Piedimulera in fondo alla Val d’Anzasca (*). Della presenza di minatori non indigeni nelle valli piemontesi e nei Mócheni mancano documenti sicuri ( a h: ma io voglio tutto concedere. Tu ogni

modo, lasciando stare che i minatori tedeschi potevano forse per la maggior parte provenire dalle note regioni tedesche delle Alpi anziché dalla Germania, sa il lettore che cosa si ricava, a maggior conforto della mia tesi, dalla storia di tali colonie? Se ne ricava che, mentre nei luoghi fuori delle tre zone di cui e questione, scomparve da gran tempo ogni traccia di tedesco, in Val lesa all’incontro, in Val d’Ossola,.in Val d’Anzasca, a Tisehelwang, nei Mócheni e al Tretto, vale a dive entro

le tre zone suddettè, il tedesco o vive ancora, o ha vissuto fino ad epoca non-lontana: prova questa al parer mio. evidentissima, che mentre i minatori della Val Camo- nica, della Val Trompia, d’Agordo e di Primero, dovettero soggiacere ben presto al prevalente elemento indigeno di stirpe italica, quelli delle altre colonie poterono più a lungo conservare la lingua e le costumanze patrie , essendosi trovati in mezzo ad una popolazione germanica di già costituita, e avendo anzi contribuito

).— In Pestareria s’.è stabilita da. un pezzo una Compagnia inglese per lo scopo delle.miniere «The Pestarena' united Gold Mining Company». (’) Un documento del 1291 ' (Bianchetti, o. c. II, 163; Gremand, o. c. 30, 426 e segg.; Bresslau, o..c. p. 181, 182) nòmina gli Argenlarii della valle d’Anzasca e li distin gue dagli Homines de Macugnaga ; dei quali vi è fatta menzione separatamente. — Un altro doc. del 1392 (Bresslau, p. 184; Bianchetti, II, 375) parla dei Teutonici d’Ornavascó, dai quali si dee comperare

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Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 125 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
del Boie (Lipsia 1118),. o nel Mithridates dell’Adelung. Berlino 1806-17. II. 215, o nell’opera dello Schmeller Ueb. d. S. C. (più interessante c completa per i VII Comuni, al pari della Prefazione del Bergmann al voc. cimb.), o negli Herbslausflüge in der veroneser Gebirger di Christ. Schneller (Beil, zur Allgem. Zeit. 13 e 14 ottobre 1875). Ma la più compiuta raccolta è quella dataci dai fratelli Cipolla (Arch. glott. cap. secondo. II. Testi e leggende p. 240-256). Don Andrea Griso fornì

al Papanti per il suo librò: 1 parlari italiani in Cerlaldo alla festa del V centenario di Messer G. Boccaccio (Livorno 1875), la novella IX a della giornata I a del Decamerone tradotta nclPidioma dei XIII Comuni. — A comporre un lessico cimbrico s’accinse Anton Maria Lorgna, matematico veronese della seconda metà del secolo scorso, i cui manoscritti giacciono inediti nella Biblioteca comu nale di Verona. Una breve raccolta di vocaboli lasciò Don Giovanni Maria dal Bosco (Ferro), sacerdote di Giazza

, contemporaneo del Lorgna. Un dizionario del dialetto aggiunse il Pezzo alla terza edizione della sua opera: Dei Cimbri veronesi, ecc. — Ma il vocabolario più com pleto per questo idioma è senza dubbio quello che nell’Archivio glottologico italiano (Capo primo. II, p. 170-222) han pubblicato F. e C. Cipolla. I due dotti fratelli veronesi hanno pare arricchito l’opera loro di alcuni spogli grammaticali (Capo III, p. 224-256), che per quel che riguarda il dialetto dei XIII Comuni, servono di compimento

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Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 145 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
avrebbero così avuto principio. — Se non che il noto documento del .1166 (v. cap. XI) non accenna affatto a questa domanda e concessione d’asilo (’), e la supposizione lascia in ogni modo in soluta la questione dell’origine prima, perche non ci dice dond’eran venuti i Tedeschi del Perginese e di tutta la regione veneto-trentina, della quale un tempo i VII Comuni costituivano una parte soltanto. Aggiungi che i pro fughi tedeschi del Perginese avrebber dovuto formare sull’altipiano dei VII Comuni

un nucleo assai scarso, non potendosi supporre che partissero tutti da quel distretto, dove l’elemento germanico perdurò fino ai nostri giorni. Di ciò forse convinto lo stesso Bergmann, allargò più tardi il campo delle sue idee, e nella introduzione al vocabolario cimbrico dello Schmeller mise innanzi l’ipotesi della quale già mi sono occupato nel cap. Vili, e anch’egli considerò la popolazione dei VII e dei XIII Comuni come una mi scela di diversi elementi (mischlings-Bevölkerung. Einleitung

zu C. W. p. 90) con prevalenza di Bavavi e di Tirolesi; il che e per l’appunto quello che io ho negato e seguito a negare. Non meno infondata e arbitraria della prima ipotesi del Bergmann ò l’opinione di Kainoldo Pallmann, che nella sua Storia delle migrazioni dei popoli (Geschichte der Völkerwanderungen II, 146), ammettendo senza di scussione l’origine bavaro-tirolese delle colonie tedesche del Veneto e del Trentino, sentenziò che i cosiddetti Cimbri dei VII e dei XIII Comuni deb bono essersi stabiliti nelle

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