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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 308 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
, quando la serietà della vita era fatta consistere nella pruderie ses- suofobica e nella esaltazione del lavoro come fine a se stesso. 11 nesso tra quelle due modalità cosi fortemente accentuate del co- stume vittoriano era significativo di un piü vasto e radicale pro- cesso in corso in tutta l'età modema. E' ben nota la tesi di Weber sulla parte che ha avuto l’ispirazione calvinistica nell'etica modema del lavoro: «lavorare disperatamente, per non cadere in preda al- la disperazione», secondo

la massima di Carlyle. La frenesia del lavoro è promossa e incoraggiata come il segno dell’elezione di- vina nella predestinazione della sua grazia salvifica. L'amicizia di Dio si rivela nel potenziamento terreno dell'essere degli eletti: non nella sanità delle opere, perché la sanità è soltanto il fmtto della grazia; ma nell’efficienza terrestre, nella produttività del lavoro umano che trasforma in beni di possesso e di consumo la materia del mondo. Gott mit uns! è stata l’insegna della metafisica del

fare del capitalismo moderno. Nell'orizzonte teoretico di tale metafisica si manifestano i va- lori caratteristici della nuova civiltà, che forse potrebbero essere raccolti intomo a tre nuclei essenziali dela filosofia dei secoli XVII e XVIII: il primato della soggettività, nella scoperta carte- siana del Cogito, la libertà come processo di auto-educazione, nel- YEmilio di Rosseau, e l’autonomia della coscienza morale in Kant. Gli «immortali principii» della rivoluzione francese derivano la propria

vita e verso il mondo; una categoria o una figura dell'ethos, in- somma, che può essere ed è di fatto partecipata anche da coloro che non detengono i benefici dell’organizzazione economico-sociale del capitalismo industriale. Di fronte alle opposizioni romantiche e postromantiche contro il «filisteismo» borghese, Scheler mette in guardia, giustamente, dal porre come primo fattore dello «spi- rito borghese» l'amore della vita e del piacere, come se derivassero da esso sia lo sfrenato desiderio

del guadagno sia il fanatismo di una produttività senza limiti. Al contrario, c’é prima questo fana- tismo del lavoro produttivo, questa forma moderna dell'infinito Streben quindi I'ambizione del guadagno smisurato e infine la dis- solutezza di una vita dispersa nelle attività inferiori ed animale- sche, fuori da ogni genuino, umano sapore della gioia di vivere. Nietzsche ha scritto, in questo senso, alcune notissime pagine della Gaia. Scienza, nel clima austero e puritano dell’età vittoriana

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 171 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
idea- 11 e dei metodi, tradussero sempre nella loro storiografia l'eredità risorgimentale: in Volpe scarnita del pathos mazziniano e con una pericolosa tendenza a confondere civiltà con potenza, in Omodeo sentita soprattutto come un'alta lezione morale di civile conviven- za e con una tendenza non meno pericolosa a cristallizzare le forze politiche concrete in pure affermazioni dottrinarie. Si veda ad esem- pio la dura, drastica e fondamentalmente ingiusta reazione di Omo- deo al Risorgimento senza

un Huizinga, che per l'appunto ha scritto un libro ehe nella traduzione italiana è intitolato La crisi della civiltà (co- m’é noto, il titolo olandese suona Nelle ombre del domani), quanti filosofi non hanno con lucida mente e occhio penetrante indagato 10 stesso argomento? E se ci limitiamo alla borghesia risorgimenr tale, siamo proprio certi di cogliere ressenza di quella borghesia e il senso di crisi latente che già cominciava a corroderla piü nelle pa- gine degli storici di mestiere che non nel

Gattopardo del principe Tomasi di Lampedusa? Ma limitiamoci strettamente al settore storiografico, senza in- vadere settori di altra competenza. Nella ripresa di una problema- tica storiografica sulla borghesia ció che colpisce fin dal primo istante è ia distanza addirittura cosmica ohe separa la generazio- ne degli storici epigoni del Risorgimento e quella dagli odierni stu- diosi di una storia à Vécchelle mondiale. Adolfo Omodeo e Gioac- chino Volpe, pur nella profonda diversità dei sentimenti, degli

eroi di Piero Gobetti. Comxmque, questa generazione, che credette di vivere ancora un momento risorgimen- tale nella partecipazione deH'Italia alla prima guerra mondiale, eb- be una concezione altissima della borghesia, sfruttando — non im- porta se attraverso la mediazione crociana o attraverso un rísalire alle origini della storiografia francese di un Thierry e di un Guizot — la tesi del ceto medio come ceto mediatore. Certo, Adolfo Omo- deo è stato uno storico di grande levatura e non è lecito

mato dd un ternpo e la borghesia, sia indicata essa con iil segno po- sitivo o con quello negativo, è diventata oggetto d’indagine del so- ciologo, del filosofo, del letterato prima ancora che dello storico. Non si puó oggi parlare di crisi della borghesia senza affrontare il tema tanto dibattuto deila crisi della civiltà, che per altro non è stato mai sufficientemente chiarito in quaii termini venga esatta- mente posto, se di crisi della cxviltà o di crisi di una determinata civiltà; ma per

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[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 71 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
e sopportava il disagio e il pericolo in nome di leggi che non conosceva appieno ma che pure rispet- tava o alle quali non osava o non pensava di ribellarsi. Noi non in- tendiamo affrontare il quesito storico dell'ufficio e della funzione della borghesia negli anni tra la fine dell'800 e i primi del 900 (quan- do, fatto importante in controluce, incominció ad organizzarsi il ce- to operaio e a costituirsi il socialismo), ma è certo che se di un momento positivo nella storia della borghesia civile italiana

si deve parlare, è proprio quello compreso nei primi anni del regno di Vit- torio Emanuele III, quando si avviavano caute riforme e i problemi sociali si ponevano come impegno di governo. Ma fu, come tutti sanno, epoca breve e non sorretta da una vasta coscienza civile e lontanissima dal produrre equilibri stabili, come apparve poi su- bito dopo la fine della guerra. In questo senso l'opera del Croce, la quale pur in un disegno fugace come il nostro, non puó essere trascurata, appare insieme

realizzare ragioni fondamentali della civiltà borghese e contenere in sè motivi antiborghesi. II carattere borghese infatti dell'opera del Croce sta nella coscienza che egli innalzerà fino alla religione della libertà degli ideali piü alti della eredità borghese, inalveati in una concezione storicistica ed immanentistica della realtà e in una accettazione solenne e peró altamente morale dell'ufficio del- l'uomo. II che era tutto di carattere borghese, ma era fuori dei li- miti della borghesia italiana

. Sicché come Croce puó apparire l'ere- de postremo della grande filosofia europea del sec. XIX, cosi in questa prospettiva ci appare nella sua veste di educatore, attraverso la missione culturale che egli si elesse, di una borghesia in Italia ancora immatura e sostanzialmente renitente al suo messaggio. E perciò è necessario, in questo rapido consuntivo, rilevare nel- l'opera del borghese Croce il richiamo consapevole ed alto ai prin- cipi della borghesia sino alla loro interpretazione di tipo catego

di ascesa e di equilibrio della società italiana. I giovani che anda- vano alla prima guerra europea portavano Carducci piü che D'An- nunzio nei loro zaini: e veramente il mondo risorgimentale, le con- sapevoli idealità borghesi del Risorgimento potevano aver permeato strati alquanto larghi della nostra cultura e della nostra società. I giovani dei ceti borghesi, gli ufficiali di complemento andavano in guerra con una loro fede e una loro consapevolezza e anche il contadino reggeva in trincea

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 69 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
astrattezza di giudizio storico, ma è estremamente significativo che chi celebrava le idealità eroiche del Risorgimento, cioé chi ne con- formava le speranze e gli impegni secondo un'alta eredità di cultu- ra universale classica e nostrana, cioé chi viveva le maggiori idea- lità del Risorgimento, le vedeva tradite e conculcate e nella società politica e civile che da esso era uscita. E' certo il segno del divario tra la idealità storica poetica e la realtà faticosa della storia, ma è pur segno

che la borghesia italiana nasceva già in crisi e la crisi appariva già eminente a chi come il Carducci portava fervide nel petto le piíi aite idealità del suo secolo e le avvalorava col tipo particolare della sua cultura e della sua ispirazione. Dopo l'episodio carducciano il nostro discorso puó procedere alquanto piü coerentemente seppure non proprio ordinatamente. In realtà in una società borghese mai venuta a maturità la erisi è per- sistente ed endemica, e si spiega come nella letteratura

, a parte quel- la che pigramente o anche in maniera blandamente polemica ne rispecchia le quiete consuetudini, si potesse atteggiare in maniera persino contradditoria. E cosi accanto alle significazioni cosi pro- fonde e suggestive di pena civile presenti, nella narrativa veristica in Verga, negli alti scritti veristi, nella Serao particolarmente, nei quali il disegno realistico necessariamente (pur se talvolta incon- sapevolmente o contradditoriamente: Verga era, come è noto, un conservatore) riusciva

in un disegno antiborghese di porre 1 ap- posta polemica antiborghese di D'Annunzio. La piccolissima borghe- sia o il popolo napoletano della Serao, i contadini, i pescatori o i miti del Verga disegnano una piccola epopea non antiborghese, ma cosi significante della miseria e dell'arretratezza dei ceti diseredati, che pongono già temi che saranno presenti nei decenni successivi. E sarà bene dire a questo proposito per incidens, come il di- segno che abbiamo prospettato della forma mentis borghese in Italia

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 430 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
Figlio ad un tempo di aristocratici e di socialisti, è questo un con- cetto «nato male» e se nella gran confusione e nella meschinità della genesi si volesse trovare a tutti i costi un padre da denunciare alia anagrafe, si potrebbe indicare il Saint Simon « nella cui persona par quasi si riunissero le due opposte avversioni dell'antico aristocratico e del nuovo apostolo del socialismo» (6). Non spetta a noi vagliare la consistenza storica di simile genesi e se il pensiero corre immediatamente

da poco inurbati. La no- biltà di Dante ha matrici ben piti profonde che non ambiti giuridici, economici e sociali, è etica, religiosa, culturale: del tutto spirituale quindi, se si vuol dare un significato preciso e coerente alla vita stessa del poeta. Affondava essa le sue radici in quella versione della vita e della cultura che si esprimeva nella lambiccata poetica trovadorica e nei segni raffinatissimi e rarefatti stilemi dell'amore e della gentilezza stilnovistici: privi, immediatamente, l’uno

alla ormai classica opera webe- riana che connette strettamente le origini e lo spirito del capitalismo al- l’etica protestante colte entrambe nelle loro prime manifestazioni non dovunque, ma soprattutto nell'Olanda del '600, il «puzzo» che Dante sx dice costretto a sostenere per quella «cittadinanza ch'é or mista — di Campi, di Certaldo e di Fegghine» non ci pare sia riducibile sol- tanto allo sprezzo sdegnoso di un aristocratico — di «poca nobiltà di sangue» per giunta — per una folla di villani

e l'altra di incidenze sociali, anche se spiritualmente carichi di notevoli capacità rivoluzionarie. Quel che dolorosamente colpisce Dante nella «gente nova e’ subiti guadagni», l'aspetto « borghese » che egli sferza non è tanto la dimensione giu- ridico-politico-economico-sociale che aveva accettato e convalidato con la sua partecipazione attiva e responsabile al governo delle «arti», bensi l'«orgogIio» e la «dismisura»: dimensioni spirituali, atteggiamenti etici generati da quella visione «attiva

» della vita che egli vedeva montare attorno a sé (7). Del resto, i critici stessi del Weber se hanno rintuzzato, andando spesso molto al di là delle intenzioni del sociologo tedesco (8), i li- miti cronologici, geografici, etico-religiosi della sua tesi, in quanto negano che «lo spirito del capitalismo sia un prodotto del puritanesimo» an- che se il protestantesimo «ha potuto essere per esso un tonico», per usare le espressioni testuali di uno dei piü penetranti (9), hanno tutti riconosciuto

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 491 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
SÀNTINO CARAMELLA IL CONCETTO DELLA BORGHESIA NELLA FILOSOFIA ITALIANA DAL VICO AL CROCE Una prima concezione della borghesia che si stacchi con forza critica della visione medievàlistica delle popolazioni cittadine, rimaste ancora intatta negli Storici fiorentini del Rinascimento, — si ha con la Scienza Nuova di Giambattista Vico, Questi per primo cercó nella storia delle nazioni se il fenomeno, apparentemente moderno, della borghesia avesse una radice psicologica nella stessa vita civile

da cui essa era sorta. E trovó, nella settima delle sue «dignità» (edizioni del 1730-1744), che dei tre vizi umani convertiti dalla Prowidenza legisla- tiva nelle tre maggiori fonti di energia produttive del benessere citta- dino — che sono l’ambizione, la ferocia, l'avarizia, — uno certamente, l'avarizia, costituiva il primo potere propulsivo della formazione di una classe mercantile, nel reggere la quale diventava l'umana virtü della parsimonia, il principio dell’economia regolata e autonoma

(2). Infatti quel fervore di continuo sviluppo econo- mico, e di progressi intellettuali e morali atti ad awalorarlo, conteneva ancora la ricerca primordiale e istintiva dell'utile e il suo maneggio a guisa di una forza da accumulare e conservare, nella quale si trasfe- riva in forme oggettive l'impulso naturale alla conservazione dell’esi- stenza su cui materialisti e razionalisti del Seicento s’accordavano nel fondare il diritto. Ma la borghesia non era piú una derivazione dei borghi nella città (dei

, la fonte della ricchezza nell’ordine sociale (1). Con questa sentenza, atta a rientrare nei disegni della «storia ideale eterna», la borghesia capitalistica che si era affermata per conseguenza delle riforme càlviniste o per la reazione del cattolicesimo (ma anche in quelle non era essa frutto di reazione?), era ad un tempo classifi- cata e giudicata. I suoi teorici, come Spinoza, e Locke, non erano riu- sciti a trovare in essa piii che i nuclei di un ordinamento politico, di tipo mercantile

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 552 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
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Intern ID: 116764
sia anche un modo di sollecitare l'ufficio sto- rico della filosofia a rientrare nella interezza del suo compito radi- cale. Puó essere legittimo, allora, un capovolgimento della questione: la borghesia puó essere adesso, in rapporto alla indicazione del signi- ficato contemporaneo della cultura, la assunzione consapevole di un ufficio storico che significa a sua volta la necessità che la filosofia rientri nella radicalità del fondamento; in questo senso quello che piü propriamente è la cultura

: la identificazione concreta del mondo dei principi nel fondamento e quindi la identificazione del fondamento alla storia del mondo mediante il mondo della sua stessa azione sto- rica e della sua efficacia pratica. L’umanesimo, inteso nella sua ac- 494 —

pea in generale, non sono veramente tali perché sono molto piú limita- tamente, la logica riflessa di un generale umanesimo della crisi as- sunto a fondamento di un nuovo modo di pensare e di vivere e cosi di una nuova univoca civiltà che proprio la borghesia, sempre intel- lettuale e sempre illuminata, assume di dovere sostenere per soste- nere in fondo il corso del suo stesso logorio storico. Questo è un punto che va chiarito in maniera estrema e rigorosa fino a questo limite: l'interesse

- di necessario, che la filosofia ritragga tutto il suo eompito in tutta l'interezza delle sue questioni e delia sua radicalità: perché appunto l'umanesimo contemporaneo come umanesimo della crisi, è il luogo assuntivamente dialettico della giustapposizione della crisi da una parte e del fondamento dall'altra. In rapporto a questo discorso, la borghe- sia a sua volta diventa fondamentale nel senso di una teoria che è possibile a questo punto in quel modo per il quale l'essere storico della borghesia adesso

, niente altro è che la logica autonoma delle ragioni di questo ritorno alle origini di sé da parte della filosofia: ma questa logica nella sua astrattezza è, e puó essere, cultura contem- poranea proprio perché nella sua concretezza è la borghesia come moto storico di adesione a questo ritorno; in questo senso si potrebbe sostenere che la borghesia è allora niente altro che la coscienza con- sapevole della necessità storica di questo ritorno, la quale nel suo moto storico di vita e di esperienza

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¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 452 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
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Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
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Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
moderno ha re- spinto tale dualismo e considera una sola umanità, l'umanità pensante e l'umanità produttrice. Le leggi e i costumi si rinnovarono con la estensione della libertà e dell'uguaglianza civile, con l'eliminazione di tutte le barriere elevata dal privilegio e coll'estensione del diritto co- mune a tutte le classi di persone. In questa lotta tra diritti antichi e modemi, tra antichi privilegi e diritti di libertà e libero esercizio del pubblico potere si vennero consolidando le grandi

li- bertà sociale del collettivismo oppone il liberalismo dei gruppi, in cui il principio di libertà di ciascuno abbia il suo riscontro nella li- bertà altrui. Da ció, secondo qualche studioso, scaturisce la grande forza della borghesia, quella di frantumarsi come classe in tutti i par- titi politici. Battuta in un partito, la borghesia vince in un altro. Que- 394 —

della borghesia terriera e capitalistica e la diffusione del benessere ha dato alla società un’altra impronta e un'altra caratteristica. L'intui- zione del Thierry, che parte da alcuni principi del Saint Simon, accolta oggi da tutti i teorici della politica, coglie il popolo nell’interezza dei suoi valori e dei suoi gruppi per caratterizzare la politica non di go- verno o di casta, politica chiusa, pur confermando il principio che il raggruppamento politico sorge sempre dalla forza. Thierry

analizza la società, che si compone di liberi e di servi. Osserva che i Franchi, padroni della Gallia, sono i nuovi cittadini liberi, mentre i dominati sono schiavi domestici, privi dei diritti civili: le classi elevate abitano in città, gli schiavi e i servi la campagna, La lotta tra forti e deboli, tra vinti e vincitori ebbe l'epigone nella Rivoluzione francese: la borghe- sia si credette incaricata della difesa non di una classe, ma di tutto un popolo senza distinzione di gruppi sociali. A tal

proposito, l'Omodeo ha osservato che l’ideale di progresso si attua in ogni conquista che abbia un universale valore, in tutte le forme in cui si svolge l'umanità. E' meríto della borghesia aver saputo elevare all'universalità la coscien- za del cittadino. II primo socialismo, identificando liberalismo con pri- vilegio, oppose il diritto economico al principio d’uguaglianza procla- mando l'associazione, prima forma di solidarismo economico e giuri- dico. Da questo momento si venne ad abbandonare

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¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 170 of 598
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Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
Croce süi binari dello scrupolo metodologico spinto all’eccesso, si aífannó a metter in risalto tutti gli errori, tutte le incongruenze di opere «errate» come il celeberrimo volume di Max Weber L’etica protestante e lo spirito del capitalismo; ma sul piano creativo non andó oltre le opere tecniche di storia economica, sia pure con mae- stri della forza di un Gino Luzzatto e di un Armando Sapori. E’ proprio il caso di dire che anche nella storiograíia si presentano gli stessi fenomeni che nella

e che nemmeno la tragedia del 1940 ha distrutto. E' davvero lecito cercare le origini delle ideologie socialiste nella cultura francese della Restaurazione, senza awertire anche i primi contraocolpi nella sfera del pensiero dell'incipiente rivoluzione industriale? Si deve aH'inevitabile cambiamento di ottica provocato dagli avvenimenti del 1944-1945 il superamento delle secche crociane nel- l'analisi del concetto di borghesia e nella sua utilizzazione nel campo storiografico. Ma è a questo punto che

natura: i ruscelii lindi e armonica- mente snodantisi assai di rado muovono le patle del mulino ; meglio, assai meglio un torrente minaccioso, un fiume limaccioso che puó essere si produttore di guasti indicibili ma puó essere anche gene- ratore di vita per tutta una vasta plaga. Comunque, l'idea del ceto mediatore espressa da Croce ebbe poi il suo coerente svolgimento storiografico in queil’opera cosi unilaterale quale è stata La cultura francese nell’età della Restaurazione di Adolfo Omodeo

. E' ovvio che qui noi non contestiamo o analizziamo i singoli giudizi dello storico Omodeo, sempre vigorosi e spesso pertinenti, ma lo spirito d'insieme che sta alla radice dell’opera: un periodo storico deter- minato, la Francia degli anni 1815-1830, è preso a modello io «meta- storico», è scelto — corne dirà piü tardi lo stesso Omodeo — per «intendere l'irrompere del moderno uomo europeo, laico libero e liberale, dotato del senso della storia e dei problemi della civiltà e già profondamente

differenziato dal filosofo umanitario del Sette- cento»; ma noi ci chiediamo se la mediazione esercitata dalla Stael, da Royer-Collard, da Guizot possa essere intesa a pieno, e giustiíi- cata storicamente, facendo astrazione dagli uomini di affari di quel tempo, dal contrasto tra il capitale mobile e la proprietà terriera, che costitui il grande dramma del regno di Carlo X, dalla forma- zione di quelle dinastie borghesi, ove la cultura si sposa con il cen- so, che giungeranno al potere con Luigi Filippo

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 309 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
essenzialmente pragmatica in cui essi si iscrivono, collocherà via via sempre piú rigorosamente in un senso decisamente estroverso, mondano, economico, il «Regnum hominis» che sopra di essi si vuole instaurare. II progetto dell'uomo moderno, riscoperto nella metafisica del fare, è quello di essere, secondo l'espressione profe- tica di Cartesio «il padrone e la guida delle forze della natura». L'umanesimo borghese è essenzialmente un umanesimo della effi- cienza e della potenza. Bisogna arrivare

fino alla seconda metà del secolo XVIII, per- ché appaiano già come i prodromi dell'organizzazione industriale del lavoro i segni manifesti della dicotomia di capitale e lavoro, in cui lo svolgersi coerente della dialettica del fare promuove l'op- posizione delle «classi» nella nuova società divisa tra coloro che detengono i mezzi della produzione e coloro che soltanto dispon- gono della propria forza lavorativa. Allora soltanto lo «spirito borghese» si consolida in «classe» economico-sociale

. La specificità moderna della «classe» nella opposizione o «lotta» tra borghesia e proletariato è stata una scoperta non immediata di Marx, ultimo frutto della sua critica della teoria delle classi sociali nell’economia politica classica, dal Quesnay allo Smith al Ricardo. Ma il punto in cui tale scoperta è giunta piú vicina ad una chiarificazione de- cisiva della civiltà borghese sta senza dubbio nella constatazione marxiana( già presente in alcune intuizioni del giovane Hegel) che i valori e i principi

di questa civiltà si pongono sotto il segno di una separazone sempre piii profonda tra l’individuo e la società. «Nella società medievaie il lavoro "ha il significato di una comunità reale” (1), non si ha cioé lavoro astratto né capitale libero, che anzi questo "non era valutabile in denaro, come quello moderno, per il quale è indifferente l'essere investito in questa o in quella cosa; esso era invece legato al lavoro determinato del possessore, inseparabile da esso, e quindi era un capitale connesso

con un ordine sociale" (2). Rompendo la struttura organica del- la Gemeinschaft, "le condizioni di vita del singolo borghese diven- tarono insieme condizioni che erano comuni a tutti i borghesi e indipendenti da ciascun individuo singolo" (3) e si rende cosi pos- sibile che "la classe acquisti autonomia di contro agli individui, cosicché questi trovano predestinate le loro condizioni di vita, han- no assegnata dalla classe la loro posizione nella vita e con essa il loro sviluppo personale, e sono

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 326 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
fronto del fare che si orienta verso il futuro. Questa assimilazione dello spirito borghese alVavere non si attaglia alla borghesia di quel secolo in cui essa aspirava ad essere qualche cosa in confronto dei due ceti privilegiati del clero e della nobiltà; bensi ad un con- cetto di borghesia del nostro tempo che sfrutta persino gli ele- meni negativi che emergono nella società industriale avanzata per la perpetuazione di un privilegio quale è quèllo del denaro ri- spetto al lavoro.» II Prof

. Prini è giunto àl nocciolo det problema, secondo UGO SPIRITO, perché il nocciolo di ogni problema è sempre metafisico. Della relazione di Prini il Prof. Spirito accetta fino a un certo punto le linee fondamentali, cioé il problema della metafisica mo- derna come metafisica del fare. Metafisica del fare che Prini stesso ha determinato come metafisica della soggettività, del soggetto che fa. «La borghesia è appunto la classe rappresentativa di questa metafisica. II pensiero moderno trova nella

metafisica della sog- gettività del fare. Fin qui, dunque, accordo con Prini. Ma in che cosa non posso poi seguire Prini? Nella conclusione che ne trae. Vale a dire: basta con il primato del fare e antepo- niamo al fare Vessere, Vessere delVuomo. II problema di questo pri- mato dell’essere sul fare è un problema che puó nascere soltanto quando alla scienza, a quella scienza che è proprio la ragion d’es- sere della mía concezione metafisica della reaità, si dà un signi- ficato limitato: di un fare

borghesia la sua espres- sione Hpica. Allora si tratta oramai di fare il bilancio di questa metafisica, e vedere se questa metafisica puó essere ancora so- stenuta, confermata, difesa, o se, viceversa, con la crisi della bor- ghesia s’intende parlare propriamente della crisi di questa meta- fisica, della metafisica della soggettività, del fare. lo sono con- vinto con Prini che si tratti proprio della crisi di questa meta- fisica, della metafisica cioè che ha investito il pensiero moderno, marxismo

compreso. II marxismo che sembra essere rivoluzionario e anti-borghese, in effetti rimane nel quadro della meafisica bor- ghese. Questa è la ragione della conseguenza alla quale assistiamo, e cioé del trasformarsi progressivo del comunismo italiano e in- ternazionale. Oggi è un generale parlare dell’imborghesimento dei partiti comunisti. Oggi il mondo si sta avviando verso una forma generale, direi quasi uniforme, di social-democrazia, come Vultima espressione della metafisica borghese, della

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 323 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
Prima di Marx,e della sua risoluzione della teoricità nella praticità, già Kierkegaard aveva denunciato neirintellettualismo greco l'ignoranza della «categoria dialettica del passaggio dal com- prendere all'agire». Per il cristiano la verità essenziale è quella che trasforma e rinnova radicalmente l'essere dell'uomo, dall'egoi- smo che gli è connaturale, nella carità che gli è donata dalla gra- zia. Ecco la prospettiva giusta in cui puó essere chiarito il rap- porto tra cristianesimo

adeguata di questa rivoluzionaria presenza cristiana nella politica. Io non lo credo. 11 partito, accettando le regole del giuco della prassi democratica, si regola necessariamente sulla dialettica della mag- gioranza e delle minoranze. Ma una metafisica, una visione del mondo — anzi, in questo caso, una testimonianza sacrale ed esca- tologica — non puó essere loggetto di una competizione di voti. E’ proprio questa insufficienza istituzionale — connessa all'es- senza stessa di ogni partito in quanto

tale — ciò che puó spiegarci la frustrazione della rivoluzione cristiana nella politica del no- stro tempo. I partiti cristiani di oggi, malgrado lo slancio gene- roso di coloro che li costituiscono e li guidano, sono inevitabil- mente condizionati nelle stesse prospettive di fondo degli altri par- titi con i quali entrano in concorrenza per la conquista del potere, tendendo via via a mantenersi in posizione di equilibrio tra le posizioni estreme del conflitto classico tra il comunismo

e la politica. Spetta al credente in quanto uomo storico la totale responsabilità di assumere consapevolmente i valori e i problemi, i progetti e i compiti che gli sono imposti dal proprio tempo. E tuttavia il suo essere cristiano lo impegna in una vera e propria «rivoluzione) delle finalità. L'annuncio cri- stiano dell'«uomo nuovo», nella misura in cui non resta predica- torio o velleitario, è la vera umwalzende Praxis della politica dei credenti. Bisogna chiedersi se un partito, come tale, è la forma

ed il li- beralismo. II centrismo, il moderatismo — in realtà, una pura e semplice socialdemocrazia d’intenzione o di accento cristiano — non sono l’espressione di una vera e propria opzione cristiana, ma la condizione o il limite permanente di una presenza politica dei credenti, ridotta a pura riserva critica. Non vedo altro rimedio a questa costituzionale aporia se non in una franca separazione del partito da quell'unica forma in cui puó incamarsi, a mio awiso, senza riserve e con tutta la sua carica

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 451 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
GIUSEPPE SANTONASTASO LA BORGHESIA E LE IDEE GENERALI II contrasto tra borghesia e proletariato, sviluppatosi in modo par- ticolare nella seconda metà del secolo scorso, ha indotto storici ed economisti a precisare il significato di borghesia. E’ noto l'ampio rico- noscimento reso da Marx all'importante contributo della borghesia all'evoluzione della civiltà, insieme alla denuncia dei segni della crisi borghese. Uno degli storici della borghesia del secolo XIX, A. Thierry, ha esaminato con

, borghesia commerciale e borghesia burocratica, venne man mano chiudendosi come ceto e fini per esercitare il suo dominio particolare nello Stato. La testimonianza di Marx interessa per la precisazione del problema. Egli il 27 luglio 1854 scriveva ad Engels: « Un libro, che mi ha molto interessato, è 1 ’Histoire de la formation et du progrés du tiers état del Thierry del 1853. E' strano come questo signore, il "padre” della lotta di classe nella storiografia francese, se la prenda nella prefazione con

dei comuni » (Carteggio Marx-Engels, vol. II, Roma 1950, lettera di Marx a Engels del 27 lu- glio 1854, pp. 315 e segg.). Mentre il concetto di borghesia si era venuto precisando con la classica indagine del Sombart (1913), tale concetto nell'indagine del nostro tempo si è andato trasformando, ha assunto un significato diverso per i rapporti nuovi che si sono venuti svilup- pando tra classi medie e proletariato nella delineazione di un nuovo gusto e di un nuovo costume. I ceti industriali hanno

impegno il concetto di borghesia come classe eco- nomica che ascende, fino al punto che qualche storico socialista lo ha considerato precursore del materialismo storico. Egli indaga il pro- cesso storico della borghesia, il suo trionfo, riconoscendo poi a malin- cuore che i principi del '48, poggianti sui bisogni, sul lavoro, sulle orga- nizzazioni economiche rappresentano la crisi dei principi dell'89. La borghesia, che ebbe eome caratteristica la conquista dei privilegi in antitesi alla nobiltà

i "nuovi", che ora vedono ancora un antagonismo tra borghesia e proletariato e pretendono di sco- prire tracce di questo contrasto addirittura prima del 1789. Thierry si dà molta pena per dimostrare che il terzo stato comprende tutti i ceti che non siano nobiltà e clero, e che la borghesia adempie alla sua fun- zione di rappresentante di tutti questi altri elementi... Queilo che m’ha interessato vedere dai doeumenti da lui addotti, è il sorgere del- la parola "catolla”, capitalia, capitale col sorgere

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 507 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
raggiungere il Tutto divino. 6) La sofferenza come testimonianza della verità —- II Cristiane- simo consiste nella incarnazione crocifissione e morte del Figlio di Dio. Ora come è possibile testimoniare la fede nella verità di questi misteri se non soffrendo, se non pagando di persona, se non parte- cipando ai dolori del Cristo? Ogni autentico cristiano è un martire nato. Solo questa testimonianza esistenziale è valida; tutto il resto è ambiguità, chiacchera, ciarlataneria. Questi pensieri vengono ampia

- mente orchestrati dal nostro K. con esuberante facondia, poetica evi- denza e sottile ironia, polemizzando contro i falsi testimoni che sono gli ecclesiastici stipendiati del governo. Predicare Cristo crocifisso, la povertà, la castità, il distacco dal mondo e poi vivere nell’agiatezza, nella cornice di una comoda vita coniugale, ben foraggiati e circondati dalla stima dei benpensanti, è una specie di oscena commedia, una falsificazione del vero cristianesimo, è l’ambiguità eretta a sistema

distruggerti: chè altrimenti tu non lo puoi amare » (vedi anche p. 203- 204). L’espressione è tipicamente kierkegaardiana, cioé paradossale, ma la sostanza è evangelica: « Se quaicuno mi vuol bene e mi vuole seguire, rinneghi sé stesso» « Chi ama la sua anima, la perderà; e chi odia l'anima sua in questo modo, la custodirà per la vita eterna ». E la piü ortodossa mistica cristiana, impersonata da S. Giovanni della Croce, esige la via del nulla, del totale spogliamento da ogni cosa creata per

« e I’ambiguità è appunto l’espressione piu adatta a caratterizzare la natura del Cristianesimo ufficiale ». K. concepisce il dovere di testimoniare la fede con la vita come l’imperativo categorico della coscienza cristiana: servire Dio consiste nel soffrire e nel morire per la verità. « Esser cristiani significa aver sofferto per la fede ». « E c’é un modo solo di dimostrare che si crede: l’esser pronti a soffrire per la propria fede. Anzi il grado della fede si misura appunto dal grado di soffrire per

è eterna. « Una sola cosa rimane, una cosa sola tu puoi ricordarti per l'eter- nità: che tu hai sofferto per la verità ». 7) L’imitazione di Cristo — Soffrendo per la verità imiterai ve- ramente Cristo, tuo modello incondizionato, il quale altro non de- sidera dai suoi seguaci che la effettiva, reale, puntuale imitazione. L’esigenza di imitare Cristo è uno dei punti centrali della tematica kierkegaardiana. L'essenza specifica dell’etica cristiana consiste pro- prio nella imitazione di Cristo Crocifisso

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 64 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
ma in sede storiea e filosofica) che per borghesia si possa inten- dere una categoria sociale composta di ceti relativamente omo- genei, sorta lentamente dalla crisi della società feudale e che venne aequistando coscienza di sé a principio dell'età modema e poi sem- pre piü chiaramente nel corso del secolo XVIIL Come sembra con- cordemente ammissibile che tale coscienza sia pervenuta alla sua maggiore chiarezza nella Francia illuministica, e non vogliamo per questo dimenticare il contributo

dato dalllnghilterra, ed abbia ela- borato il nuovo concetto dello Stato rappresentativo, e conferita organica struttura e solido approfondimento teorico e giuridico al- l'idea liberale, con tutte le dottrine derivate, in sede economica, civile e culturale: come ad esempio quella del libero scambio, del principio della concorrenza, della diffusione della cultura, dell’ugua- glianza degli uomini, della distinzione dei poteri, della libera mo- bilità della creatura umana dentro la società, e insieme

e si sviluppa poi in tutta la sua pienezza nel corso del secolo XIX. La borghesia in questo senso coincide dal punto di vista sociale ed eco- nomico con una classe assai varia e ricca di ceti, ma approssimati- vamente ben individuabile, la classe che sorge accanto ai tradizio- naii ceti dirigenti di origine feudale e si accampa nella nuova so- cietà europea come detentrice dei piú autentici valori culturali ed economici, e pone la sua candidatura alla conquista del potere e la realizza. Una classe che

un nuovo concetto di religiosità volto all'immanenza e comunque profon- damente interiorizzato, e insieme rivolto ad una unità ideale degli uomini filantropicamente avvertiti in una comune società di inte- ressi e di valori, e via di seguito. Questi rapidi richiami ad idee che ritengo di pacifica accetta- zione, vogliono chiarire la interpretazione di fondo che noi inten- diamo dare al concetto di età borghese, che dunque anche crono- logicamente coincide eon gli ultimi decenni del secolo XVIII

se risulta estremamente composita ad un esame approfondito trova la sua coscienza piu alta in una nuo- va religiosità (trascendente o immanente che sia) che rinverdisce il principio cristiano della uguaglianza e della fraternità, e crea i grandi istituti del liberalismo che domineranno tutto il secolo XIX e gran parte del nostro, e costituiranno il fermento degli eventi piii alti e significanti. Nuova religiosità e civiltà del liberalismo sono i motivi piu alti, la forma eccelsa di autocoscienza

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 70 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
Tuttava, riprendendo il filo del nostro discorso, mentre la nar- rativa veristica realizzava già in controluce e in suo particolar senso e modo una rappresentazione significante dei ceti diseredati, Ga- briele D’Annunzio, uno dei padri del Decadentismo italiano, mentre deformava, assoggettandolo al suo gusto sensuale e paesistico, i te- mi della letteratura veristica nella rappresentazione del suo Abruz- zo, consumava nei primi romanzi l’estrema ambizione della borghe- sia di provincia a salire

, il D’Annuncio celebrava i suoi ideali di potenza, di esaltazione di sé, dell’individuo, di libero soddisfacimento di ogni bramosia edi ogni esperienza, e proprio e sempre in polemica contro l'accomodantismo borghese e la medio- crità borghese dell’Italia contemporanea. Una borghesia dunque sempre o quasi sempre in crisi nella rappresentazione della lette- ratura contemporanea. Ma in realtà la poesia del Carducei come quella del D’Annun- zio (come il romanzo realistico) rimangono fatti episodici in una

significanti sui quaii desideriamo fermarci un mo- mento. In un libro ancora assai importante, e oggi assai discusso, di Benedetto Croce, la «Storia d’Italia dal 1871 al 1915» è descritto in forma positiva il cammino della nazione italiana sino all'avvento della prima guerra europea e la funzione particolare che il Giolitti e Í'età giolittiana adempirono nello sviluppo della nostra vita civile. Quel disegno rimane, per nostro conto, nella prospettiva in cui è collocato, un fatto positivo, ed è il disegno

nei ceti aristocratici e a rappresentame i modi di vita (segno evidente della inconsapevole misura della clas- se borghese anche negli ingegni piu dotati) e scatenava la sua aperta polemica anti-borghese nella predicazione degii ideali eroici e su- perumani. Cosi quasi contemporaneamente già due poeti, allora i maggiori d'Italia, negli anni tra I'800 e il 900 circa, aggredivano la società borghese, e mentre il Carducci tuonava contro il tradi- mento degli ideali propriamente borghesi

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 583 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
che tenteremo di cogliere attra- verso le fasi di determinazione dell'ideologia borghese, dato che il ca- rattere concettuale dell’ideologia facilita la precisazione degli ambiti. Questa prima parte dell’indagine conduce a verificare il contributo che il pensiero sociologico e filosofico hanno avuto nella formazione e dello sviluppo dell’ideologia borghese ed insieme a delineare una pos- sibile direzione del processo. La fenomenologia del costume morale borghese, preparata dalla consapevolezza del

formarsi dell'ideologia e del suo rapporto col co- stume, costituisce l'elemento obiettivo della descrizione dei dati del problema. Si tratta di reperire le note che emergono dal costume morale borghese nel presente stadio di sviluppo della classe borghese e della conseguente ideologia. L’interpretazione del dato fenomenologico costituirà la terza parte del presente schizzo di indagine e non sarà tanto rivolta a spiegare i dati nelle premesse ideologiche o nelle condizioni di gruppo emerse nella

indagine storica precedente, quanto piuttosto ad aprire l’interro- gativo sul significato «umano» che il dato presenta e sulle possibilità di un suo sviluppo «morale». 2. - Le due fasi della determinazione della ideologia borghese. L’ideologia borghese nella prima metà del novecento presenta ca- ratteri genetici ed istituzionali diversi da quelli che essa presenta nella seconda metà del secolo. Se dall’epoca rinascimentale e dai primi se- coli dell’età moderna la borghesia ha acquistato coscienza

ARMANDO RIGOBELLO FENOMENOLOGIA ED INTERPRETAZIONE DEL COSTUME MORALE BORGHESE 1. - La posizione del problema. La borghesia puó essere intesa come classe sociale, come ideo- logia, come costume morale. I tre aspetti di un suo esame sono natu- ralmente connessi ma tuttavia un’indagine si diversifica a seconda della puntualizzazione di uno o dell'altro elemento. Una ricerca sul costume morale borghese presuppone la puntualizzazione dei rapporti tra i vari aspetti del problema, puntualizzazione

di sé e con- sapevolezza dei suoi compiti e problemi, in quanto «ideologia», nel senso stretto e preciso del termine (l),'ha una storia piú recente. Nasce con le considerazioni di Marx e di Engels e con l'avvento della 525

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 310 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
parcellare. Ridotto al- la nuda tensione del proprio interesse, il borghese tende a sua vol- ta a fare degli altri uomini una «merce di scambio», mentre la società diventa il campo di un conflitto sempre piü profondo tra l'egoismo dei privilegiaati e l'indifeso risentimento dei diseredati. E' questo il senso dell'affermazione di Marx, nel Manifesto del par- tito comunista, che «la borghesia ha avuto nella storia una fun- zione sommamente rivoluzionaria» (5). II fmtto di questa rivoluzione nel campo del

pensiero sono state le grandi ambiguità di quella che Marx e Engels hanno chia- mato Yideologia borghese e cioé di quello stesso pensiero che aveva elaborato il mondo dei valori dell’uomo moderno: la soggettività, la libertà e l’autofinalità. Questi valori sono stati condizionati in un processo di mistificazione. Primo fra tutti il mito — l’ideologia, è stato detto giustamente, è il surrogato del mito — dicevo, il mito della soggettività, di cui il pensiero immanentistico esalta il primato nella

costituzione dei significati e dei valori del mondo, mentre nella quotidiana realtà dell'esperienza il «soggetto em- pirico», e cioé l'uomo reale, come siamo io e tutti quanti noi, ciascuno per suo conto, nella sua propria individualità, è sotto- posto alla minaecia di un'alienazione totale. Esaltazione e insieme de-realizzazione del «soggetto», il pensiero immanentistico mo- derno è stato nel suo complesso un'evasione dai problemi della esistenza, per l'esclusivo vantaggio di coloro che in qualche modo

della propria particolarità etica e s e trovato ad es- sere, per la prima volta in un senso reale, cosmopolita, superando ogni barriera geografica, nazionale, razziale, confessionale. Lo stra- ordinario incremento della produzione, promosso dalla divisione del lavoro (e piü tardi dalla rivoluzione fordiana della «produzione in serie») e dalla espansione illimitata del mercato, ha foggiato un nuovo tipo di uomo e una nuova forma di società. La società borghese è un mondo di individui allo stato

li risolveranno nella dinamica bruta dei rapporti di forza. Dire al- 252

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 138 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
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Capitolo riassuntivo in lingua italiana Zusammenfassung in italienischer Sprache HERBERT SEIDLER LE MANIFESTÀZIONI ARTISTICHE DELLA CRISI BORGHESE NEL ROMANZO TEDESCO DEL SECOLO XX Un evento sociologico cosi decisivo come la sempre piu acuta cri- si della borghesia nel secolo XX ha naturalmente le sue ripercussioni anche nel campo letterario. Molti sono in temi che già risuonavano nella letteratura del secolo XIX e che ora vengono ripresi. Soprattutto I’arte drammatica e la narrativa ritornano

- brooks» (1901) la caduta di una famiglia borghese del XIX secolo, ri- torna sul tema — circoscrivendolo al periodo della prima guerra mon- diale — in «La montagna incantata» (1924). Nella relazione si cerche- rà di mostrare come nell'ambito della figurazione del poeta risalti so- pratutto, in modo penetrante, la crisi della borghesia: Tincapsularsi della società fuori della vita sulla montagna incantata, l’evasione di Castorp nel celebre capitolo della neve, la distruzione di questa «encla- ve» per

lo scoppio della guerra. Nel grande romanzo di Musil, restato nella fase di abbozzo, «L'uomo senza qualità» (1930-1942) la critica della vita borghese costituisce solo una parte dell'intera opera. Attra- verso il comportamento del protagonista Ulrich e del poeta stesso la rappresentazione della cosi detta azione parallela, nella quale si dispie- ga pienamente lo spiritto della tarda borghesia, viene illuminata ironica- mente e tutta la inutile sterilità della borghesia viene messa in eviden- za. Nel suo

di continuo su questo argomento. Nella drammatica si ha una linea ininterrotta che va da Ibsen a Hauptmann, Wadekind, Sternheim, gino a Brecht, Frisch e Dürrenmatt. Fra i romanzi si distinguono opere che trattano diretta- mente, o almeno toccano, questo tema. Qui si vuol far riferimento a tre grandi esempi per mostrare in qual modo e entro quali limiti la crisi della borghesia nel XX secolo assume una. figurazione artistica e viene accolta entro la narrativa. Th. Mann dopo avere trattato nei «Budden

romanzo «I demoni» (1956) Heimito von Doderer ha ten- tato di trattare artisticamente la crisi della borghesia in un modo del tutto particolare. Mentre al di sopra la vita sociale della borghesia pro- cede in avanti, al di sotto le masse si mettono lentamente in movi- mento. Nel celebre incendio del palazzo di giustizia (1927) la loro ir- ruzione è rappresentata in modo assai vivo. Ma questo è soltanto un particolare. Anche l'evoluzione umana dei personaggi principali, sulla 80 —

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 431 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
franca ammissione del meraviglioso sviluppo della potenza borghese, la profonda trasformazione in senso dinamico del concetto di «stato» e di «ordine», la dignità riconosciuta alla scienza ed al sa- pere, la carica profondamente rivoluzionaria della vera nobiltà come nobiltà del cuore, già cosi precocemente avvertita negli schemi raffi- natissimi e rarefatti della esaltazione dell'amor cortese della poesia trovadorica e nella poetica del «cor gentile» del nostro dolce stil novo. Quel che di «borghese

» ci resta in mano, allora è proprio una «di- mensione spirituale », cioé una forma di civiltà e di cultura, un tipo di intelligenza e di eticità. La stessa intrinseca dinamicità che caratte- rizza la borghesia, frantuma qualunque schematizzazione in termini esaustivamente giuridici, economici, sociali, cosi cangianti nella concre- tezza delle varie situazioni storiche nel tempo e nello spazio da ren- dere del tutto artificiosa qualsiasi indagine sociologica che, consideran- do invalicabili quegli ambiti

, presumesse di andare oltre la puntuale descrizione analitica di una situazione giuridico-economico-sociale en- tro limiti di spazio e di tempo ridottissimi. Non si tratta soltanto delle disperanti difficoltà, sul piano stesso dell'empiria, di classificare ed in- terpretare, nella loro intrinseca e dinamica complessità e nel loro re- ciproco incastrarsi, istituti e strutture o della sconcertante perplessità del dover collocare in esse di volta in volta o l'una o l'altra delle infi- nite attività in cui

i contemporanei vivevano conserva il valore di una verità e se anche non foss'altro che una vernice, sarebbe pur sempre compito dello storico intendere quella vita nello splendore di quella vernice — lo stesso Huizinga non si lascia abbagliare dai riflessi dorati delle foglie cadenti del suo Autunno del medioevo (10). Lo dice non soltanto la nostalgia accorata con cui egli insegue i fantasmi splendidi ed ancor potentemente suggestivi di una civiltà «cavalleresca» al tramonto, ma la sua stessa

si traduce la vita, ma della inanità cui conclude ogni sforzo di definizione estrinseca della borghesia. Lo stesso concetto co- si vago di «ceto medio» cui il Croce, suo malgrado, finisce per aderire, oscilla tra un significato soggettivamente etico, che è piü suo, quando lo caratterizza come «il complesso di tutti coloro che hanno vivo il sentimento del bene pubblico, ne soffrono la passione, affinano e de- terminano i loro concetti a quell'uopo ed operano in modo conforme» (11) ed un ethos oggettivo

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 191 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
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Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
. Da questo nasce l’osservazione del Prof. Romeo CRIPPA. «Se c’é un momento in cui la politique d'abord si è presentata nella storia della filosofia è quel- Vhobbesiano ,nel qudle dalla meccanicità piü dura, ddlla ferinità massima arriviamo dl controllo degli utili da parte dello Stato, del Sovrano ,in una prospettiva profondamente borghese. In quanto il Sovrano non promuove ma controila Vurto degli interessi, la vita- lità prorompente degli individui. Ma utile e vitdlità hanno una chiara configurazione

metafisica, e io Stato ha nella cessazione del conflitto e nella pace U suo fine e il parametro deila sua azione. Proprio di fronte a questo, si palesa quello che a mio avviso è uno dei temi piü vivi deila relazione Saitta. Ad un certo momento la storiografia sollecita un giudizio politico e ne avverte ia man- canza. Ma se è vero che spetta al fiíosofo e al moralista, ii problema di un orientamento vaiutativo, oggi incombe non meno alio sto- rico. E questi sfugge nel proporre il dato, si salva nella

nello sviluppo delVeconomia che non può essere violata, E’ anche vero che non sempre gli studiosi di economia si sono preoccupati di rendere chiari questi concetti, tantoché ancora negli ultimi anni, quando si è aperto il problema del Mezzogiorno, si sono avute, si sono scontrate delle opinioni diametralmente opposte. Vi erano di coloro i quali si opponevano ail’éntrata dell’Italia nel Mercato Comune, perché dicevano che sarebbe accaduto per tutta la eco- nomia italiana quello che accadde per

il Mezzogiorno dopo la uni- ficazione italiana. La eliminazione deile barriere doganali fra i vari Stati precedenti all’unità sarebbe stata alie origini della arretra- tezza della economia del Mezzogiorno. Questo è vero e non è vero. E’ vero, se noi guardiamo con occhio moderno le cose, ma non è vero se attingiamo dai progressi che ha fatto la scienza economi- ca, perché essa ci mostra il modo con cui fronteggiare. All’epoca dell’unità italiana ía scienza economica in Italia, anche in altre nazioni in Europa

, non era giunta alla visione chiara, che un’aite- razione cosi profonda come.la eliminazione delle barriere doganali avrebbe potuto apportare queste conseguenze disastrose per gli anelli piü deboli della catena. Ma àl momento della firma del Trat- tato di Roma tutto questo era chiaro agli occhi di coloro che ade- rirono, e pertanto fu preso un lungo periodo preparatorio, che non è ancora finito, che dovrebbe finire Vanno venturo, nel 1968. E inoltre furono previste tutta una serie di clausole

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